LaCondivisione - Eccomi, manda me!

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Comunità “Eccomi, manda me!”
Cellule di Evangelizzazione
34° Incontro - settimana dal 23 al 29 Maggio 2016
I 7 momenti della CELLULA:
2)La condivisione
I sette momenti sono: 1) Lode e ringraziamento 2) Condivisione 3) Insegnamento 4)
Approfondimento 5) Notizie utili e Gioiosa 6) Preghiera di Intercessione 7) Preghiera di guarigione.
Carissimi fratelli e sorelle, oggi riflettiamo insieme sul secondo momento della cellula: la
condivisione.
Il verbo Condividere è una declinazione del verbo amare. E’ un gesto eucaristico, significa
dividere con, spezzare il pane della nostra vita di fede con i fratelli. La condivisione ci fa crescere
nella fede, nell’amore e nella speranza.
Cosa va condiviso nell’incontro di cellula? Gesù!
In che modo condividere? Rispondendo a due domande:
1. Che cosa ha fatto Dio nella mia vita in questa settimana?
2. Che cosa ho fatto io per Lui, per evangelizzare, in questa settimana?
La condivisione non riguarda:
-
i problemi della mia vita
quello che è successo al mio nipotino
il motivo per cui i sacramenti sono sette e non un altro numero
l’ultimo film sull’induismo
La condivisione riguarda solo i due punti: che cosa ha fatto il Signore per me, che cosa io ho fatto
per il Signore, come ho evangelizzato il mio oikos nell’ultima settimana. Tutti i momenti della
cellula sono aperti all’evangelizzazione. La cellula deve essere sempre una piccola comunità “in
uscita” verso i fratelli. La condivisione deve essere breve, gioiosa e cristocentrica. Deve aiutare a
vedere la presenza di Dio nella vita ordinaria. Deve aprire i nostri occhi come quelli dei discepoli di
Emmaus sul Signore Gesù che vive in mezzo a noi nelle vicende liete e tristi della vita.
La condivisione va ascoltata e non commentata. Non è un dibattito o una discussione su un tema
vario, ma un ascoltare e vedere con gli occhi della fede Gesù all’opera nella vita dei fratelli. La
condivisine esige umiltà, perché al centro non c’è l’opera umana ma l’opera di Dio, quello che Lui
ha fatto e continua a fare.
Quel’è il frutto della condivisione? Una crescita nella fede e nella comunione con Dio e con i
fratelli. Non bisogna condividere fatti riservati, nomi di persone o qualsiasi cosa che potrebbe
mettere in cattiva luce qualcuno. Ma condividere ciò che può edificare i fratelli nella fede e
nell’ardore missionario.
Le eccezioni di alcune condivisione dovute ad avvenimenti particolari che accadono nella vita dei
fratelli confermano e non annullano questa indicazione. La condivisione deve essere libera e non
bisogna avere paura di passare direttamente all’insegnamento nel caso in cui nessuno abbia
qualcosa da condividere.
La condivisione ci aiuta come membri di cellula a non perdere l’identità di gruppo missionario e
non di sola preghiera. L’identità della cellula è di annunciare ai fratelli Gesù e il suo amore per noi.
La cellula è chiamata per sua natura a morire per dare vita a due nuove cellule. La cellula deve
avere sempre questa tensione ai lontani.
La condivisione aiuta la fede a crescere. Infatti la fede cresce donandola, condividendola. Quando
un fratello racconta come Dio è stato presente nella su ultima settimana edifica tutti gli altri. La
condivisione va pregata prima e non improvvisata. Ovvero prima dell’incontro di cellula posso
chiedere al Signore cosa vuole che io condivida per l’edificazione di tutta la cellula.
Posso condividere cosa sto facendo per evangelizzare un membro del mio oikos, un collega, un
vicino, un amico o un parente. Come il Signore sostiene la mia preghiera per l’evangelizzazione.
Questo momento non deve durare più di 15 minuti per dare spazio all’ascolto della Parola e ai
momenti successivi.
“questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da
questo legame in giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si
vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. Diceva
dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?È simile a un
granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un
arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».” (Lc 13,16-19)
Come la folla del vangelo nella condivisione dobbiamo annunciare le meraviglie compiute da Gesù
e i granelli di senape gettati nell’orto del nostro oikos.
Mandami qualcuno da amare (Madre Teresa di Calcutta)
Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ho sete, mandami qualcuno che
ha bisogno di una bevanda; quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare; quando ho un dispiacere,
offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io
possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fà che io abbia qualcuno da lodare; quando
sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di
cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
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