ANATOMIA SISTEMATICA E COMPARATA

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News Inverno 2005
ANATOMIA SISTEMATICA E COMPARATA
Rosa Galluccio
(studentessa in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali)
segue dal numero 3/2005 - disegni e foto tratte dal libro
“Anatomia Veterinaria Sistematica e Comparate” di Pelagalli - Botte, edizioni Ermes.
3.
APPARATO DIGERENTE (seconda parte)
FARINGE
La faringe è un condotto muscolo-membranoso,
che può essere diviso in tre piani convenzionali:
• rinofaringe, situata dorsalmente al palato molle;
• orofaringe, prolunga l’estremità caudale della
bocca;
• laringofaringe, dorsale alla laringe si continua
con l’esofago.
Nella faringe, sono presenti infiltrazioni linfatiche,
che vengono indicate come tonsille. Queste si
distribuiscono sulla parte dell’organo formando
l’anello linfatico della laringe.
ESOFAGO
E’ un organo muscolo-membranoso che collega la
faringe con lo stomaco. E’ costituito dalle tuniche:
• avventizia, che collega l’esofago agli organi
circostanti;
• muscolare, è formata da due piani di fibre che
hanno andamento longitudinale circolare;
• sottomucosa, ben sviluppata e costituita da
tessuto connettivo ricco di fibre elastiche; contiene
ghiandole esofagee;
• mucosa, si solleva in pliche, è formata da un
epitelio
pavimentoso
stratificato,
spesso
cheratinizzato.
zona chiamata cardias e continua al duodeno con il
piloro.
INTESTINO
Viene distinto in:
• tenue: duodeno, digiuno e ileo;
• crasso: cieco, colon, e retto.
L’intestino, è organizzato come un lungo tubo,
diviso in diversi tratti. L’intestino svolge
un’importante funzione nel riassorbimento delle
sostanze nutritive (soprattutto nell’intestino tenue).
Il crasso è meno voluminoso.
La caratteristica del primo tratto dell’intestino è la
presenza di estroflessioni, i villi che aumentano la
superficie assorbente dell’intestino.
All’inizio del duodeno si identifica un ansa
sigmoidea. Segue una curvatura craniale che
continua in una porzione discendente, a cui segue
una curvatura caudale. Successivamente si ha una
porzione ascendente, che termina in una curvatura
chiamata fessura duodenodigiunale, che segue
l’ingresso del digiuno.
STOMACO
Lo stomaco è un organo voluminoso a forma di
sacco, schiacciato trasversalmente. E’ posto
caudalmente al fegato e al pancreas.
La digestione viene attuata da enzimi specifici nello
stomaco e nell’intestino tenue.
Lo stomaco nel cane, è di tipo semplice
(monogastrico). Si collega con l’esofago in una
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DIGIUNO E ILEO
Inizio: curvatura duodeno-digiunale.
Termine: ostio ileale.
Si presenta come un tubo allungato. Presenta due
margini:
mucosa intestino crasso
RETTO
• libero;
• mesenterico.
Il margine mesenterico è appeso ad un ampio
mesentere ed è più lungo e mobile del duodeno.
A livello intestinale è presente una fitta rete
nervosa. La rete nervosa situata tra i due fasci
muscolari prende il nome di: mienterica; quella
posta sotto la mucosa: plesso sottomucoso.
La mucosa intestinale è caratterizzata dalla
presenza dei villi intestinali. Il villo intestinale
presenta una superficie con epitelio cilindrico
semplice.
Nei villi sono presenti numerosi vasi sanguigni,
linfatici e una fitta rete nervosa.
INTESTINO CRASSO
Esso è parte del tubo digerente che fa da seguito
all’intestino tenue e che termina nell’ano. Si divide
in tre parti: cieco, colon e retto. A questi bisogna
aggiungere il breve canale anale.
E’ la parte terminale dell’intestino crasso, comunica
con l’esterno mediante il canale anale. La zona
colonnare, presenta una mucosa con epitelio
pavimentoso stratificato non cheratinizzato.
La zona cutanea è caratterizzata dal suo epitelio
pavimentoso stratificato cheratinizzato.
La mucosa anale ha una zona definita ancora zona
colonnare; una seconda zona intermedia; e una
terza cutanea.
FEGATO
(* foto in fondo all’articolo)
Il fegato è una ghiandola mista che versa la bile nel
duodeno e che contribuisce a mantenere costante
l’ambiente interno controllando il sangue refluo
dello stomaco e dell’intestino. Il fegato ha anche
una consistenza elastica. Sono evidenti impronte
degli organi circostanti, in quanto il fegato si adatta
alla forma delle viscere circostanti.
Sulla faccia viscerale abbiamo la porta del fegato,
dove si trova la vena porta, che raccoglie il sangue
refluo (riempito di sostanze nutritive) dello stomaco
e dell’intestino.
Nel fegato si distinguono:
• un lobo sinistro;
• un lobo destro;
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• un lobo quadrato;
• un lobo caudato.
Nel lobulo si trovano delle caratteristiche cellule,
che si organizzano in maniera raggiata al centro,
gli epatociti.
Gli epatociti sono rivestiti dai capillari sinusoidi.
Tra gli epatociti, sono situate delle strutture sottili, i
capillari biliari, non dotati di parete propria in
quanto gli epatociti sono organizzati in modo tale
da permettere il passaggio del prodotto
dell’epatocita stesso.
La bile, prodotta dal fegato, viene raccolta da
eminenti vasi e convogliata nei dotti interlobulari. I
quali, dopo successive diramazioni, originano dotti
di calibro maggiore che formano il dotto epatico.
Questi dotti, formano le vie biliari che originano nei
duttili biliari e terminano con lo sbocco del coledoco
nel duodeno.
Il fegato è un organo plastico, cioè riesce ad
occupare gli spazi disponibili nella cavità
addominale dove si trova. Sul fegato, inoltre, sono
evidenti le impronte degli organi circostanti.
Il fegato è raggiunto dalla vena porta che lo
fornisce di sangue ricco di sostanze nutritive e dell’
arteria epatica. Il sistema venoso inizia con le vene
centrolobulari, le quali originano le vene epatiche.
PANCREAS
Ghiandola mista, di aspetto globulare. Ha una
parte esocrina ed una endocrina.
• Pancreas
esocrino:
ghiandola
acinosa
composta, sierosa. Costituita da lobuli (primari e
secondari). Cellule acinose e centroacinose.
• Pancreas endocrino: numerosi piccoli ammassi
cellulari disseminati tra gli acini.
Il pancreas esocrino, invia il suo secreto nel
duodeno, attraverso lo sbocco del dotto
pancreatico.
Il pancreas endocrino, invia il suo secreto
direttamente nel sangue.
Presenta un colore chiaro roseo.
Il pancreas esocrino elabora il succo pancreatico
ricco di enzimi idrolitici e bicarbonato.
Il pancreas endocrino produce ormoni.
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(* il FEGATO)
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