Autismo, i neuroni specchio non c`entrano

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Istituto Santa Chiara
Autismo, i neuroni specchio non c'entrano
I risultati di uno studio riportato sull'ultimo numero della rivista Neuron confuterebbe le teorie che vogliono una disfunzione
dei neuroni specchio all'origine delle difficoltà d'interazione sociale mostrate dai soggetti affetti da autismo.Il sistema dei
neuroni specchio, secondo le attuali conoscenze, è composto da due aree cerebrali, dotate di una caratteristica unica:
sono entrambe attivate quando eseguiamo dei movimenti e quando osserviamo qualcuno che fa la stessa cosa. Per
molti anni si è ritenuto che queste aree siano fondamentali per il controllo del movimento e solo recentemente è stato
scoperto che esse si attivano quando osserviamo gli altri.Per tale ragione è stata avanzata l'ipotesi che questa attività
rappresenti un processo di "simulazione del movimento" che permette di comprendere i significati e gli scopi del
movimento di coloro che osserviamo.Affinché il processo di simulazione funzioni in modo regolare, tuttavia, è necessario
che venga simulato esattamente il movimento che si sta osservando. Ciò significa che i neuroni specchio devono
riconoscere i movimenti e rispondere in modo selettivo a ciascuno di essi (altrimenti saremmo portati a confondere
diversi movimenti e ad attribuire scopi impropri alle persone che stiamo osservando).Poiché i soggetti autistici hanno
difficoltà nella comunicazione sociale e nella comprensione delle emozioni e delle intenzioni degli altri, si è anche
ipotizzato che essi possano soffrire di una disfunzione a carico del sistema dei neuroni specchio. Questa ipotesi ha
ricevuto un'attenzione enorme, sia da parte della letteratura scientifica sia da parte dei media.Per verificare ulteriormente
questa influente teoria, i ricercatori hanno richiesto ad alcuni soggetti autistici e a un gruppo di controllo di osservare ed
eseguire differenti movimenti mentre veniva eseguita una risonanza magnetica funzionale (fMRI). I risultati hanno
mostrato che il sistema specchio dei soggetti autistici non solo risponde in modo intenso durante l'osservazione del
movimento ma lo fa in modo selettivo. Le risposte del sistema specchio di soggetti affetti da autismo, perciò, appaiono del
tutto sovrapponibili a quelle dei soggetti sani.I risultati, secondo gli studiosi, confuterebbero l'ipotesi dell'origine
dell'autismo legata ai neuroni specchio e potrebbe servire a riorientare le ricerche su questa patologia.
Fonte:http://lescienze.espresso.repubblica.it Maria Rosaria Tamborrino
http://www.istitutosantachiara.it
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Generata: 29 June, 2011, 13:00
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