Dr. Vincenzo De Ceglie

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Dr. Vincenzo De Ceglie
• L'occhio è l'organo di senso principale dell'apparato
visivo, che ha il compito di ricavare informazioni
sull'ambiente circostante attraverso la luce.
• L'occhio umano (e degli organismi superiori) raccoglie
la luce che gli proviene dall'ambiente, ne regola
l'intensità attraverso un diaframma (l'iride)
• Focalizza la luce attraverso un sistema regolabile di
lenti per formarne un'immagine che sottofroma di
segnali elettrici attraverso il nervo ottico vengono
inviati al cervello per l'elaborazione .
• Gli occhi umani sono due organi pari e simmetrici,
posizionati nelle due cavità orbitarie del cranio.
• La superficie esterna : 93% dalla sclera,
7% dalla cornea.
• Internamente è presente uno strato pigmentato
e vascolarizzato, la Coroide, che si continua
anteriormente dando origine prima al Corpo Ciliare
e poi all‘Iride.
•Le tre porzioni pigmentate formano il tratto
uveale o Uvea.
• Profondamente alla coroide si estende uno strato
fotosensibile,
la
retina,
che
termina
anteriormente a livello ora serrata, cioè presso la
giunzione tra la coroide stessa e il corpo ciliare.
• Essa contiene i fotorecettori dell'occhio;
- CONI 6 milioni: colori
- BASTONCELLI 120 milioni: buio
che trasducono la luce in potenziali elettrici inviati
attraverso il nervo ottico e la via visiva sino alle
regioni cerebrali associate alla vista.
• Fovea: zona della retina più sensibile (solo coni)
• In una situazione di oscurità (al buio), vi si trova la
rodopsina collegata ad una proteina, la trasducina
collegata a sua volta ad un enzima;
• all'interno della cellula i canali per il Na sono aperti
grazie alla presenza del GMP ciclico, e il potenziale di
membrana è di circa -50 millivolt, determinando a
livello del terminale sinaptico, il rilascio del
neurotrasmettitore.
•Quando però la rodopsina si collega con un fotone
(alla luce), si generano dei fenomeni a cascata: si attiva
la trasducina che attiva l'enzima, che scinde il GMP, la
cui diminuzione massimale chiude i canali del sodio.
Con la chiusura dei canali del sodio e con
l'iperpolarizzazione della cellula cessa anche il rilascio
del neurotrasmettitore.
L'apparato muscolare dell'occhio è costituito da
muscolatura estrinseca e muscolatura intrinseca. Sulla
sclera si attaccano i muscoli che muovono l'occhio
(muscoli estrinseci), in tutto sei, 4 retti e 2 obliqui:
muscolo obliquo inferiore
muscolo obliquo superiore
muscolo retto inferiore
muscolo retto laterale
muscolo retto mediale
muscolo retto superiore
Gli altri muscoli dell'occhio sono:
• muscolo orbicolare dell'occhio
• muscolo elevatore della palpebra superiore
• muscolo ciliare
• muscolo dilatatore dell'iride
• Sfintere dell'iride
Non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe…
Sneocdo uno sdtiuo dlel’Untisveria’ di Cadmbrige,
non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, ttute le
letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, e’
ipmtortane sloo che la prmia e l’umltia letrtea
saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona.
Il cerlvelo e’ comquune semrpe in gdrao di
decraifre tttuo qtueso coas, pchere’ non lgege ongi
silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee…
vstio?
La MIOPIA è un'anomalia rifrattiva, a causa della
quale i raggi luminosi provenienti da un oggetto a
grande distanza non si focalizzano AL DAVANTI
della retina.
La conseguenza è che gli oggetti osservati tendono
ad apparire sfocati, e la visione è migliore o nitida
a breve distanza.
L‘IPERMETROPIA è condizione refrattiva nella
quale i raggi provenienti dall'infinito si mettono a
fuoco OLTRE la retina.
Un certo grado d'ipermetropia può essere
compensato grazie all'accomodazione. Se
quest'ultima non è sufficiente saranno necessarie
lenti positive, biconvesse o convergenti.
L‘ASTIGMATISMO è un errore refrattivo molto
comune in cui, a causa di una curvatura corneale
asimmetrica, vi è una differente rifrazione ottica
lungo i diversi meridiani oculari.
Nei soggetti normali, i meridiani hanno tutti lo
stesso raggio di curvatura .
Il soggetto astigmatico, invece, presenta un
profilo corneale in cui un meridiano ha un potere
maggiore rispetto al suo ortogonale. Otticamente
l'astigmatismo provoca due differenti linee di
focalizzazione sulla retina, le quali causano una
visione sfocata (o sdoppiata) a tutte le distanze.
è l’organo di senso dell’udito
...e basta?!
L’ORECCHIO ESTERNO:
-padiglione auricolare: costituito da cartilagine
rivestita dalla pelle strettamente adesa ad una
sottostante membrana di tessuto connettivo, il
pericondrio. La sua funzione è quella di raccogliere i
suoni per inviarli all'interno del condotto uditivo.
- condotto uditivo esterno: è una galleria dalle
pareti lisce provvista di peli e di ghiandole sebacee e
ghiandole ceruminose, il cui secreto ricco di cere ha
una funzione protettiva.
Al termine del condotto uditivo si trova la membrana
del timpano, che è una sottile membrana sensibile alle
onde sonore.
Le vibrazioni così raccolte vengono trasmesse a tre
ossicini, i più piccoli del corpo umano: il martello,
direttamente a contatto con la membrana del
timpano, l'incudine e la staffa. Questa prende
contatto col labirinto.
I tre ossicini dell'udito sono contenuti in una cavità, la
cassa del timpano, che comunica all'esterno
attraverso un piccolo canale lungo 3-4 cm, la Tromba
di Eustachio, che sbocca nella faringe. In questo
modo l'orecchio è collegato con la gola. Ciò permette
di mantenere in equilibrio la pressione dell'aria al di là
e al di qua del timpano.
L‘ORECCHIO INTERNO è la parte interna
dell'apparato stato-acustico, divisibile in due
porzioni, definite "labirinti":
Labirinto osseo (o parte ossea), la cavità interna
presenta una parete ossea. (SUONI)
Labirinto membranoso, presente internamente al
labirinto osseo; in esso sono individuabili organi a
parete connettivale. (EQUILIBRIO)
Tra le due porzioni di labirinto è presente un
liquido, definito perilinfa, mentre internamente
agli organi del labirinto membranoso è presente
l'endolinfa.
•La trasformazione dcoclea ell’energia sonora in
impulsi nervosi avviene nella o chiocciola.
- 2 giri e mezzo attorno al modiolo
- divisibile in tre scale:
• vestibolare
• cocleare
• timpanica
L'apparato vestibolare, invece, è composto dai tre
canali semicircolari che hanno all'estremità
un'ampolla che è in contatto con l'utricolo e il
sacculo, due cavità a forma, appunto, di sacco.
Nell'utricolo e nel sacculo ci sono le cellule
sensoriali dell'equilibrio che hanno delle ciglia
immerse in una gelatina in cui sono immersi degli
otoliti.
Gli otoliti sono sassolini di carbonato di calcio che,
con il movimento, sfregano le ciglia dei recettori.
Se il movimento è rotatorio (angolare), l'endolinfa
presente nei tre canali semicircolari preme sulla
gelatina presente nell'ampolla facendo muovere le
ciglia delle cellule sensoriali immerse in essa (nella
gelatina).
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