Un aiuto per i più fragili

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A.S.L. NO
Azienda Sanitaria Locale
di Novara
Sede Legale: via Dei Mille, 2 – 28100 Novara
Tel. 0321 374111 – fax 0321 374519
www.asl.novara.it
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Articolo n. 8 del 27 giugno 2011: ASL NO. Un aiuto per i più fragili: l’ossigenoterapia
a domicilio
Nel 2009 è stato promosso dalla Struttura Farmacia Territoriale dell’ASL NO - approvato dalla Regione
Piemonte - un progetto per monitorare più attentamente il percorso di cura del paziente in ossigenoterapia
a domicilio.
Il progetto, avviato in collaborazione con il Reparto Malattie dell’Apparato Respiratorio Azienda
Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, prevede l’elaborazione di un archivio dei piani
terapeutici per pazienti in ossigenoterapia, a cui potranno accedere sia i Medici Pneumologi che i Medici di
Medicina Generale (medici curanti) per la prescrizione dell’ossigeno liquido sul territorio.
E’ stato acquisito, inoltre, per alcuni pazienti uno strumento di telemedicina per l’assistenza di alcuni
pazienti al di fuori dell’ospedale che permette il monitoraggio clinico e terapeutico del paziente attraverso
un portale dedicato via internet per la trasmissione a distanza di parametri vitali (dispnea, la frequenza
cardiaca e respiratoria, peso corporeo, quantità di ossigeno consumata, ecc.) al Medico Specialista.
L’ossigeno terapeutico è considerato farmaco salvavita che, in forma liquida, è fornito dal Servizio
Assistenza Farmaceutica dell’ASL di residenza dell’assistito, tramite ditte specializzate e le Farmacie aperte
al pubblico, esclusivamente a soggetti affetti da grave insufficienza respiratoria cronica che usufruiscono
“dell’esenzione 024”.
L'ossigenoterapia è un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di ossigeno miscelato con aria in
caso di malattie che alterano la respirazione, impedendo la normale ossigenazione del sangue e dei tessuti.
E’ utilizzata per aumentare la quantità di ossigeno negli alveoli polmonari, le piccole cavità dei polmoni in
cui avviene lo scambio di ossigeno e di anidride carbonica tra l'organismo e l'ambiente esterno, in modo da
favorirne il passaggio al sangue.
Ciò è eseguito soprattutto in caso di ipossia (cioè quando il contenuto di ossigeno nel sangue che circola
nelle arterie è minore del normale), legata ad insufficienza respiratoria.
Questa diminuzione di attività dell'apparato respiratorio può essere provocata da malattie dell'apparato
respiratorio come polmonite, intossicazione da parte di particolari sostanze respirate, broncopneumopatia
(malattia dei bronchi e del tessuto polmonare), fibrosi polmonare (malattia del polmone che diventa rigido
e poco elastico), avvelenamento da monossido di carbonio, insufficienza circolatoria (diminuzione
dell'attività dell'apparato circolatorio), shock, scompenso cardiaco (diminuita contrazione del muscolo del
cuore con conseguente insufficiente afflusso di sangue ai tessuti).
L’ossigenoterapia può essere effettuata:
1) utilizzando cateteri che vengono inseriti attraverso le narici nel naso e nella faringe (gola) e sono
mantenuti fermi da montature simili a quelle degli occhiali, che vengono appoggiate alle orecchie;
2) utilizzando delle mascherine che vengono sistemate sulla faccia e che sono provviste di un sistema di
valvole che facilitano l'allontanamento dell'anidride carbonica emessa fuori dall'organismo (espirata) e
l'assorbimento dell'ossigeno;
3) utilizzando le cosiddette tende ad ossigeno, che sono delle apparecchiature portatili fatte con materiale
trasparente e leggero, che isolano il paziente dall'aria circostante.
Ciò è possibile anche in casa, utilizzando bombole contenenti ossigeno gassoso per i trattamenti di breve
durata ed ossigeno liquido nei casi a lungo termine. In tal caso, l'ossigeno inspirato (introdotto
nell'organismo attraverso la respirazione) deve essere umidificato facendolo passare attraverso un sistema
contenente acqua.
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Azienda Sanitaria Locale NO – Articolo n. 8/2011
s.s. Ufficio Stampa – Addetta Stampa: dott.ssa Elena Vallana
Via Dei Mille, 2 – 28100 Novara - Tel. 0321 374521 – fax 0321 374546- email: [email protected]
Istruttori pratica: Mariangela Dairaghi/Farmaceutica Territoriale; EV/US
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Per la somministrazione di ossigeno ai neonati e ai prematuri, invece, si utilizzano le incubatrici, che sono
costruite in modo tale da garantire al bambino, oltre ad una temperatura costante ed una giusta umidità,
un arricchimento in ossigeno dell'aria che respira.
E' necessario tener presente che l'ossigeno, se assunto ingiustificatamente, può risultare tossico e
provocare effetti secondari indesiderati.
Pertanto, è necessario che durante l'ossigenoterapia vengano controllati rigorosamente alcuni parametri
(pressione di erogazione, concentrazione nella miscela (non oltre il 60%), temperatura, durata della
somministrazione).
Una somministrazione eccessiva di ossigeno può provocare disagi del sistema nervoso centrale
(sonnolenza, stupore, ipereccitabilità), della respirazione (apnea, irritazione delle vie respiratorie), della
circolazione (bradicardia, ipotensione), ecc..
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