participio perfetto dei verbi deponenti

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Materiale integrativo dell’insegnamento di Greco a cura della docente prof.ssa Maria Rita Carpenito per la classe V sezione D (anno scolastico 2010-2011)
IL PARTICIPIO PERFETTO DEI VERBI DEPONENTI
Il participio perfetto indica sempre azione anteriore a quella del verbo (della proposizione) reggente.
Il participio perfetto ha diatesi passiva:
perciò è posseduto dai verbi non deponenti transitivi e ha significato passivo.
E’ posseduto anche dai verbi deponenti transitivi e dai verbi deponenti intransitivi.
Il participio perfetto dei verbi deponenti transitivi e dei verbi deponenti intransitivi ha significato
attivo, (come il participio presente e il participio futuro).
Per esempio:
hortatus, -a, -um, participio perfetto del verbo deponente transitivo hortor, -aris, -atus sum, -ari (“esortare”),
significa «avendo esortato, che ha (aveva/ebbe) esortato» (azione anteriore, significato attivo);
profectus, -a, -um, participio perfetto del verbo deponente intransitivo proficiscor, -eris, -profectus sum, -i
(“partire”), significa «essendo partito, che è (era/fu) partito» (azione anteriore, significato attivo).
Tuttavia, esistono delle particolarità.
1) Il participio perfetto di alcuni verbi non deponenti transitivi ha valore attivo:
1) participi perfetti con significato attivo anziché passivo:
cenatus (da ceno, -as, -avi, -atum, -are «pranzare») = che ha (aveva/ebbe) pranzato, avendo pranzato
pransus (da prandeo, -es, prandi, pransum, -ere «fare colazione») = che ha (aveva/ebbe) fatto colazione, avendo fatto colazione
iuratus (da iuro, -as, -avi, -atum, -are «giurare») = che ha (aveva/ebbe) giurato, avendo giurato
coniuratus (da coniuro, -as, -avi, -atum, -are «giurare») = che ha (aveva/ebbe) giurato, avendo giurato
potus (da poto,-as, -avi, potatum o potum, -are «bere») = che ha (aveva/ebbe) bevuto, avendo bevuto
2) Il participio perfetto di alcuni verbi deponenti, assumendo anche un significato passivo, oltre al
regolare significato attivo, ha duplice valore: attivo e passivo:
2) participi perfetti con significato attivo e passivo:
adeptus (da adipiscor, -eris, adeptus sum, adipisci «ottenere») =
= che ha (aveva/ebbe) ottenuto (attivo); ottenuto, che è (era/fu) stato ottenuto (passivo)
comitatus (da comitor, -aris, -atus sum, -ari «accompagnare») =
= che ha (aveva/ebbe) accompagnato (attivo); accompagnato, che è (era/fu) stato accompagnato (passivo)
confessus (da confiteor, -eris, confessus sum, -eri «confessare») =
= che ha (aveva/ebbe) confessato (attivo); confessato, che è (era/fu) stato confessato (passivo)
dimensus (da dimetior, -iris, -mensus sum, -metiri «misurare») =
= che ha (aveva/ebbe) misurato (attivo); misurato, che è (era/fu) stato misurato (passivo)
expertus (da experior, -iris, expertus sum, -iri «sperimentare») =
= che ha (aveva/ebbe) sperimentato (attivo); sperimentato, che è (era/fu) stato sperimentato (passivo)
meditatus (da meditor, -aris, -atus sum, -ari «meditare») =
= che ha (aveva/ebbe) meditato (attivo); meditato, che è (era/fu) stato meditato (passivo)
pactus (da paciscor, -eris, pactus sum, pacisci «pattuire») =
= che ha (aveva/ebbe) pattuito (attivo); pattuito, che è (era/fu) stato pattuito (passivo)
partitus (da partior, -iris, partitus sum, -iri «dividere») =
= che ha (aveva/ebbe) diviso (attivo); diviso, che è (era/fu) stato diviso (passivo)
populatus (da populor, -aris, -atus sum, -ari «devastare») =
= che ha (aveva/ebbe) devastato (attivo); devastato, che è (era/fu) stato devastato (passivo)
sortitus (da sortior, -iris, sortitus sum, -iri «sorteggiare») =
= che ha (aveva/ebbe) sorteggiato (attivo); sorteggiato, che è (era/fu) stato sorteggiato (passivo)
3) Il participio perfetto di alcuni verbi deponenti e il participio perfetto di alcuni verb i
semideponenti, assumendo anche un significato presente (di azione contemporanea), oltre al
regolare significato passato (di azione anteriore) ha valore di participio presente e di participio
passato (ovviamente attivi):
3) participi perfetti con significato anche di participio presente:
arbitratus (da arbitror, -aris, -atus sum, -ari «ritenere») = ritenendo, avendo ritenuto
ausus (da audeo, -es, ausus sum, -ere «osare») = osando, avendo osato
confisus (da confido, -is, -fisus sum, -ere «confidare») = confidando, avendo confidato
diffisus (da diffido, -is, -fisus sum, -ere «diffidare») = diffidando, avendo diffidato
fisus (da confido, -is, -fisus sum, -ere «fidarsi») fidando/fidandosi, avendo confidato/essendosi fidato
gavisus (da gaudeo, -es, gavisus sum, -ere «godere») = godendo, avendo goduto
ratus (da reor, reris, ratus sum, reri «pensare») = pensando, avendo pensato
secutus (da sequor, -eris, secutus sum, sequi «seguire») = seguendo, avendo seguito
usus (da utor, -eris, -usus sum, uti «usare») = usando, avendo usato
veritus (da vereor, -eris, veritus sum, -eri «temere») = temendo, avendo temuto
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