Storia della Sistematica - parte 1

annuncio pubblicitario
EVOLUZIONE DEI METODI TASSONOMICI
LA PREISTORIA
Fin dalla preistoria i primi uomini, distinguendo e scegliendo le piante utili da quelle
dannose, effettuavano già delle “identificazioni” che, sono le prime basi della botanica
sistematica.
Sono esempi: la distinzione tra frutti eduli e velenosi, il riconoscimento del legno migliore
per la costruzione di palafitte, l’individuazione di erbe medicamentose, l’ utilizzo di piante
utili alla estrazione di fibra.
In ogni caso non era possibile parlare di “ classificazioni”, in quanto la pianta individuata
non era inserita in una qualsiasi categoria sistematica.
LE ANTICHE CIVILTÀ
Iniziarono lo sfruttamento delle piante
spontanee: era il primo processo di
domesticazione, dove le piante oltre ad
essere catalogate per l’uso, venivano
selezionate anche in base alla loro
produttività.
~2650 AC
L’Imperatore Shen (Chi'en) Nung (2696 aC) ha raccolto informazioni su erbe mediche.
La sua conoscenza è stata scritta in Shen Nung Ts'ao Ching intorno al 650 aC, e
conteneva 365 piante. Egli è conosciuto come il "Padre dell’Agraria e della Medicina"
in Cina.
1700 -1500 AC
Edwin Smith trascrisse nel 1862 papiri provenienti da
Luxor, materiale datato 3000 AC. Era un documento di
tipo medico ove si spiegavano molto bene i tipi di erba
per uso medico
Fogli VI e VII del Papiro Edwin Smith (Rare Book Room, New York Academy of Medicine)
1700 -1500 AC
Il papiro medico di Ebers (medical papyrus) sempre dall’ Egitto è
un sistematico arrangiamento di piante medicinali. Con una
semplice classificazione basata sull’habitus.
NELLE TERRE LONTANE
GRECIA
Nella civiltà ellenica la botanica inizia uno sviluppo scientifico.
Aristotele diede un primo significato al termine “organismo vegetale” considerandolo
un animale abbarbicato al terreno, con la bocca (radici) ramificata e sotteranea.
Aristotele e Platone
Raffaello Sanzio, La scuola di Atene,
Palazzi Vaticani, Stanza della
Segnatura (part.)
Teofrasto (371 – c. 287 A.C.), era uno studente e eventualmente successore di Aristotele
nella scuola Peripatetica nell’antica Grecia, fondata da Aristotele.
- studia con Platone e con Aristotele, al quale succede
nella direzione del Liceo dopo il suo ritiro a Calcide;
- l’elenco dei suoi scritti compilato da Diogene Laerzio
verso la metà del III sec. d.C. comprende circa
duecento titoli che coprono filosofia, scienza, storia,
diritto, letteratura e politica;
- rimangono però soltanto due lunghe opera botaniche
e qualche trattato più breve di carattere scientifico, un
saggio sulla metafisica e i celebri Caratteri, 30 brevi
profili di tipologie umane.
1453
Historia plantarum
De causis plantarum
- 550 specie e varietà vegetali descritte,
per un’area geografica compresa fra
l’Atlantico e l’India, attraverso tutto il
Mediterraneo;
- impianto aristotelico: le piante sono
esseri viventi la cui vita dipende dal
calore innato e dall’umidità e dal
rapporto armonioso con l’ambiente;
- Aristotele considera le piante il
gradino più basso di un sistema, di una
scala che culmina nell’uomo. Teofrasto
si limita a descriverle e a classificarle,
stabilendo criteri per distinguere il
regno vegetale da quello animale.
Dioscoride di Anazarbe
è stato un medico greco, nato nel sud-est Asia Minore
durante l'Impero Romano. Durante la sua vita, Dioscoride viaggiò molto in cerca di
sostanze medicinali provenienti da tutto il mondo romano e greco.
Libro arabo di semplici da Dioscoride, De
Materia Medica. Cumino e aneto. c. 1334
British Museum.
Tra circa 50-70 AD, scrisse la sua opera fondamentale, nota in latino come De materia medica. Questo
studio in cinque libri incentrato su "la preparazione, le proprietà e la sperimentazione di droghe"
divenne importantissimo soprattutto nel XVI sec per i suoi numerosi spunti farmacologici.
I ROMANI
Assume sempre di più la veste di scienza
applicata. Infatti si limita alla descrizione di
nuove specie interessanti dal punto di vista
agronomico o medicinale, e alla specificazione
delle norme da seguire per la loro coltivazione o
per l’uso che di esse può venir fatto. Columella,
Virgilio e soprattutto Plinio il vecchio sono
esempi in tal senso.
Da citare l’opera Naturalis Historia di Plinio il
Vecchio (I secolo d.C.), enciclopedia scientifica
in 37 libri che ha costituito il compendio di
riferimento della botanica (e non solo) fino
all’epoca rinascimentale. Attraverso la rilettura
di oltre 2000 opere, questi volumi
racchiudevano tutte le conoscenze in
materia dell’epoca. Buona parte della sua
ricerca (libri 12-19) era dedicata in maniera
specifica alle piante ed alle loro qualità
officinali.
Copertina di una edizione del 1669 della Naturalis historia
di Plinio.
MEDIOEVO
GLI ERBARI FIGURATI
Nel Medioevo si iniziò a raffigurare le piante. Gli erbari
figurati consistevano in raccolte di disegni, più o meno
fantasiosi, delle specie in uso a quei tempi.
MEDIOEVO
Fece eccezione il botanico padovano Alberto Magno (1193–1280): con De
vegetalibus, egli si distacca dalle opere fino allora prodotte e tramandate (talvolta
con nozioni di pura fantasia), descrivendo accuratamente e con precisione le specie
trattate e sviluppando, grazie all’osservazione diretta in tutta Europa, la prima
teoria sulla mutabilità della specie, che molti secoli dopo verrà ripresa
da Darwin. Egli propose inoltre una classificazione dei vegetali che riprendeva in
parte quella di Teofrasto:

Piante prive di foglie

Piante con foglie

Piante con corteccia e midollo

Piante con tunica

Erbacee con nodi

Legnose con nodi
Alberto Magno in un affresco di
Tommaso da Modena, Treviso,
1352.
LA SCOPERTA DELLE AMERICHE
Nella seconda metà del XVI secolo, la botanica, con la nascita dei primi orti
botanici e delle prime raccolte sistematiche di piante essiccate poté finalmente
riscattarsi. Solo in quel momento, infatti, si ebbe una svolta nello studio
sistematico delle piante su basi scientifiche, grazie ad alcuni botanici stimolati
dalla scoperta di nuove specie in seguito all’esplorazione di nuovi continenti, che
rendevano impellente una nuova classificazione: l’aretino Andrea Cesalpino (1519
-1603), il bolognese Ulisse Aldrovandi (1522 – 1605), e Gaspard Bauhin (1560 –
1624) di Basilea, che pubblicando Pinax theatri botanici (1596), introdusse
elementi di riflessione sulla classificazione delle piante seguita fino ad allora,
cercando di individuare dei gruppi omogenei di piante tenendo conto delle
loro somiglianze.
Andrea Cesalpino (1501-1577), professore di botanica a Pisa ebbe la geniale idea di
sostituire gli erbari figurati con gli erbari veri, costituti da essicata delle varie piante o dei
vari organi principali.
Altro merito di Cesalpino fu la messa in luce dello stretto legame esistente tra forma e
funzione attualmente uno dei punti fondamentali di tutte le scienze biologiche. Nel libro
De plantis (1603) Cesalpino offrì la prima moderna classificazione delle piante, prima che
queste venissero classificate in base alla loro locazione, per esempio piante palustri e
piante “straniere”.
Casper Baughin descrisse oltre 6000 piante. Il primo ad usare la nomenclatura
binomia.
NASCONO I PRIMI ORTI BOTANICI: PISA E PADOVA.
GERARD’S HERBAL 1597
La stampa (XV sec) rese più facile la
diffusione di antichi e nuovi lavori.
Successivamente il naturalista inglese John Ray (1628-1705) propose un nuovo
sistema di classificazione, che prendeva in considerazione il più grande numero
possibile di caratteristiche morfologiche dei fiori e delle foglie.
ORGANIZZAZIONE PER DESCRIVERE TUTTI GLI ORGANISMI.
- Erbe, alberi
- Monocotiledoni, dicotiledoni
- Uso di polinomi
- 1800 specie (500 nuove)
- “Type Specimen”
- Immutabilità delle specie
Di importanza fondamentale per gli studi
sistematici
fu
l'invenzione
del
microscopio. Questo strumento, che
inizialmente permetteva di ingrandire solo
poche volte, fu la risorsa chiave per
trasformare gli studiosi da semplici e
passivi compilatori a metodologici
osservatori in grado di verificare le
proprie fonti e di raggiungere nuove
scoperte.
L'importanza del microscopio si fece sentire dapprima
negli studi anatomici che in questo periodo furono
considerati elementi basilari per dedurre nuove
classificazioni. Tra i primi microscopisti è da ricordare
il bolognese Marcello Malpighi (1628-1694),
considerato da molti il fondatore dell‘anatomia
microscopica animale e vegetale.
Ne seguì l’ideazione del
termine famiglia da parte di
Pierre Magnol (1638-1715) che
classificò 76 famiglie di piante.
Il concetto di genere e specie fu introdotto da Joseph Pitton de
Tournefort (1656-1708) che stabilì una classificazione dei
vegetali in base alla struttura dei fiori.
Joseph Pitton de Tournefort (Aix-enProvence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28
dicembre 1708) è stato un botanico francese.
La sua principale opera botanica è Institutiones
rei herbariae (1700), traduzione della
precedente in latino ad opera dello stesso
Tournefort, dove egli classifica le piante
seguendo la forma delle loro corolle, ma, più
importante ancora, fa una chiara distinzione
tra genere e specie, preparando così il terreno
a Carl von Linné.
Joseph Pitton de Tournefort
Importante il lavoro nel 1694 Eléments de botanique, ou Méthode pour reconnaître les
Plantes.
Tournefort raggruppò 7,000 specie di piante e descrisse più di 700 generi, rendendo la
classificazione pù semplice.
La parola “erbario” sembra essere una sua invenzione.
Carl von Linné gli dedicò un genere della famiglia delle Boraginaceae: Tournefortia.
Ma fu soltanto nel Settecento con la fondamentale figura del botanico svedese Carl
von Linné (Råshult1707 – Uppsala 1778) che si venne sviluppando una vera e
propria ricerca scientifica sul mondo vegetale, con particolare riguardo
alla classificazione delle piante. Nel 1735 con l’opera Systema
naturae, Linneo espone per la prima volta i suoi criteri di classificazione tassonomica
dei regni animale, vegetale e minerale.
Tuttavia, l’opera che influenzò maggiormente i botanici fu Philosophia botanica,
pubblicata nel 1751, nella quale Linneo affermava che le specie vegetali, facendo
parte del progetto divino del creato, erano classificabili secondo un sistema
immutabile fondato sulle loro caratteristiche. Era dunque possibile ricostruire le
relazioni interne e le differenze fra varietà, specie, generi, ordini e classi.
Partendo da questa regola tassonomica, Linneo introdusse il sistema
di nomenclatura binomiale: ciascun essere vivente poteva essere identificato e
descritto conoscendone soltanto il genere e la specie, utilizzando due nomi in lingua
latina.
Nel Systema Naturae Linneo si interessò
della suddivisione del mondo vegetale in
base a delle osservazioni sugli stami
(numero, dimensioni e modo di
inserzione) e sui pistilli, categorizzando
ben 24 classi. Questo sistema, definito
"sistema sessuale" proprio perché
basato sugli organi riproduttivi delle
piante, ricevette grande fama e
approvazione eccetto che nella regione
francese.
Il sistema di Linneo fu definito anche
"artificiale", in quanto si trovava a
raggruppare nello stesso taxon piante che
all'apparenza
non
presentavano
caratteristiche comuni.
Descrisse:
7,700 specie di piante
4,400 specie di animali
Col
sistema
linneano
ogni
organismo viene così posizionato,
mediante una scala gerarchica, in
una serie di gruppi tassonomici,
detti taxa (taxon al singolare).
Le suddivisioni principali, dal più
generico al più specifico, sono:
Regno, Phylum (detto anche Tipo
per gli animali e Divisione per le
piante), Classe, Ordine, Famiglia,
Genere e Specie (da notare che
Linneo utilizzava invece i taxa di
Classe, Ordine, Genere, Specie e
Varietà).
I successori di Linneo espansero la catalogazione delle piante in quanto furono trovate
nuove specie ed esplorate altre aree del globo.
Antoine-Laurent De Jussieu (1748-1836)
creò uno schema estensivo artificiale
basandosi sulla posizione dell’ovario,
fusione degli stami, etc. (1789, Genera
Plantarum Secundum Ordines Naturales
Disposita).
NATURALE
Una classificazione artificiale si basa su attribuzioni superficiali o arbitrarie. E’
costruita piuttosto che basata sulle scoperte.
Una classificazione naturale, d'altra parte, è una classificazione che riflette un ordine
naturale che si supponga esista e sia scoperto dalla scienza.
Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet Chevalier
de Lamarck (1744 –1829)
Un soldato francese, naturalista, accademico e uno
dei primi sostenitori dell'idea che l'evoluzione si è
verificata e ha proceduto in conformità delle leggi
naturali (la natura è tutto ciò che c'è e tutte le verità
sono verità della natura).
La teoria lamarckiana si fonda su
quattro principi:
1. l'esistenza, negli organismi, di
una spinta interna (élan vital) verso
la perfezione;
2. la capacità di adattamento degli
organismi all'ambiente;
3. il verificarsi della generazione
spontanea;
4. l'ereditarietà dei caratteri
acquisiti.
MICHEL ADANSON (1727 - 1806)
Nel 1763 ha pubblicato il suo des Familles
naturelles plantes dove ha sviluppato un principio di
sistema di classificazione distinto da quello di
Linneo. Quegli individui che possiedono il maggior
numero di organi simili sono stati inglobati in una
grande divisione, e il rapporto è stato considerato più
remoto in proporzione alla diversità di organi.
1.
Un naturalista
francese di origine
scozzese
2.
Crea un vero e proprio
sistema naturale.
Usa
una
vecchia
nomenclatura.
Ai sistemi artificiali si contrappongono quelli “naturali”. Inizia cioè il cosiddetto
periodo dei “metodi naturali” di classificazione, con i quali si tende a porre in rilievo
le vere affinità tra le piante. Per trovare tali affinità basta sostituire i pochi caratteri
dei sistemi artificiali con una pluralità di caratteri.
Augustin Pyrame de Candolle
Augustin Pyrame de Candolle
(Ginevra 1778 –1841) è stato un
botanico e micologo svizzero
Nel 1796 si trasferì a Parigi. La sue prime produzioni,
Historia Plantarum Succulentarum (4 vol., 1799) e
Astragalogia (1802) lo fecero conoscere a Georges
Cuvier, che sostituì come deputato al College de
France nel 1802, e a Jean-Baptiste de Lamarck, che in
seguito gli affidò la pubblicazione della terza edizione
del Flore française (1803-1815).
Principes élémentaires de botanique, stampato come
introduzione a questa opera, conteneva la prima
esposizione del suo principio di classificazione
naturale, in opposizione a quello Linneano o metodo
artificiale. Si trasferì come professore a Montpellier,
dove pubblicò Théorie élémentaire de la botanique,
(Teoria Elementare della Botanica) (1813).
Augustin Pyrame de Candolle
In Sintesi :
 I classe 74 ordini
 II classe 64 ordini
 III classe 38 ordini
 IV classe 45 ordini
 Gymnosperme 3 ordini
I meriti di de Candolle non erano solo quelli di classificare tutte le specie
conosciute, ma anche di comprendere l'ecologia, l'evoluzione e la biogeografia di
ciascuno di esse. Egli è stato un pioniere nel campo della biogeografia, un'idea che
Armen Takhtajan utilizzerà nel 1966.
Charles Darwin (1809-1882) fornì concetti sui cambiamenti
evoluzionistici nel tempo. I Botanici successivi usarono questi
concetti nella classificazione. Un modo diverso per vedere taxa
 raggruppamenti su alberi evolutivi.
Charles Darwin e Alfred Wallace 1858
The Origin of Species 1859 C. Darwin
Le specie sono dinamiche e variabili sistemi di
popolazioni che cambiano nel tempo.
George Bentham e Joseph D. Hooker svilupparono una nuova
classificazione generale basandosi su concetti di de Candolle (1862-1883,
Genera Plantarum), con il quale erano in accordo, ma i gruppi vennero
delineati in modo diverso, suggerendo nuove relazioni.
Il sistema si presentava
molto pratico per
l’identificazione delle
piante. Moltofunzionale
per la identificazione di
routine.
Il sistema è incentrato per
la impostazione delle
specie su un ricco
repertorio di exiccata
raccolto
durante
le
spedizioni in molti paesi.
Benché il sistema non è un
filogenetico, le Ranales sono poste
all'inizio del Dicotiledoni. Il gruppo
Ranales (nel senso più ampio fra
cui le famiglie ora separate nel
ordine Magnoliales) è
generalmente considerato come
primitivo come la maggior parte
degli autori di primo piano.
MERITI
A differenza de Candolle, le
Gymnosperme non si trovano
tra le dicotiledoni, ma piuttosto
in un gruppo indipendente.
L’arrangiamento dei taxa è
basato su una globale
affinità naturale decisa su
base morfologica.
La descrizione di famiglia e
generi sono precisi. La
chiave di identificazione era
efficace. Generi ampi
venivano distinti in
subgeneri per una maggiore
comprensione e
identificazione.
Anche se alcuni importanti
caratteri sono stati scelti
per citare alcuni gruppi, lo
stesso gruppo si basa su
una
combinazione
di
caratteri, piuttosto che su
un singolo carattere.
DEMERITI
Il sistema se pur
pubblicato dopo Darwin
non incorpora
considerazioni
filogenetiche.
Le Monochlamydeae è un non
naturale assemblaggio di taxa
appartenti ad altri gruppi. La
creazione di questo gruppo ebbe
come conseguenza la
frammentazione di diverse
famiglie strettamente connesse.
Le Gymnosperme erano
posizionate tra le
Dicotiledoni e le
Monocotiledoni.
Molte famiglie erano interpretate
in senso ampio inserendo
all’interno taxa estremamente
diversi es. le Urticaceae,
Euphorbiaceae, Liliaceae e
Saxifragaceae, erano un
innaturale assemblaggio
polifiletico.
August W. Eichler (1839-1887), botanico tedesco.
Il primo a posizionare le Gymnosperme nel giusto posto. Seguì il metodo di de Jussieu’s
“dal semplice al complesso”, iniziando dalle Monocotiledoni. Molte subdivisioni sono
ancora usate.
August W. Eichler
Nel 1878 divenne direttore dell’Erbario dell’Universita di
Berlino.
Heinrich Gustav Adolf Engler (1844 – 1930)
Un botanico tedesco da ricordare per il suo lavoro sulla tassonomia delle piante e la
fitogeografia come Die Natürlichen Pflanzenfamilien (le famiglie di piante naturali).
Egli è stato uno dei pionieri in fitogeografia, sottolineando l'importanza dei fattori come la
geologia sulla biodiversità, e definì le regioni biogeografiche nel 1879.
62 ordini con 343 famiglie
E’ stato il primo sistema
ad incorporare l’idea di
un organica evoluzione e
i primi passi verso un
approccio filogenetico.
La classificazione copre l’intero regno
vegetale con un ampia descrizione e
una chiave di identificazione a livello
di famiglia, genere e specie per la
maggior parte dei taxa descritti. Un
ampia illustrazione di informazioni
morfoanatomiche e considerazioni
fitogeografiche.
Abolizione di Monochlamydeae e
confluenza in diverse famiglie unite da
strette relazioni. La famiglia delle
Illecebraceae è unita con
Caryophyllaceae.
MERITI
Gymnosperme
erano separate e
messe prime
delle
Angiosperme
Molte innaturali famiglie di Bentham e
Hooker sono qui smembrate in
piccole e naturali famiglie.
La famiglia Urticaceae era smembrata in
Urticaceae, Ulmaceae e Moraceae.
Chenopodiaceae e
Caryophyllaceae
sono incluse nelle
stesso ordine,
Centrospermae.
L’interpretazione delle Amentiferae
soprattutto nelle famiglie a fiore
unisessuali come le Betulaceae,
Juglandaceae soprattutto per gli amenti
maschili rispecchiava un idea alquanto
arcaica, ritenendoli fiori molto primitivi.
Le Araceae erano incluse
nell’ordine Spathiflore
Le Liliaceae erano un
gruppo polifiletico
comprendente molte
innaturali famiglie quali
le Asparagaceae,
Asphodelaceae ecc.
Le Angiosperme erano
considerate un gruppo
fortemente polifiletico e
non con un’unica origine.
DEMERITI
Asa Gray (1810 - 1888)
Asa Gray è considerato il
più importante botanico
americano del XIX secolo.
Egli ha contribuito ad
unificare le conoscenze
tassonomiche delle piante
del Nord America.
Di molte opere di
Gray di botanica, la
più popolare era il
suo Manual of the
Botany of the
Northern United
States, from New
England to
Wisconsin and
South to Ohio and
Pennsylvania
Inclusive. Questo
libro, conosciuto
semplicemente
come manuale di
Gray, ha avuto
molte riedizioni e
resta un contributo
importante nel
campo.
Charles E. Bessey (1845-1915), studente di un famoso botanco del nord
America sviluppò il suo proprio sistema filogenetico.
Charles E. Bessey
Charles E. Bessey
Charles E. Bessey
Charles E. Bessey
Richard
Wettstein
(Ritter von Westersheim)
(1863-1931) pubblicò il
suo sistema in Handbuch
der
systematischen
Botanik
dal 19011935. Costa di 48 ordini
con 315 famiglie, incluse
le Gymnospermae. La
sua nuova idea era:
Monocotiledoni evolute
dalle Ranales.
John Hutchinson's System consta di due
volumi : Monocotyledonae nel 1926, e
Dicotyledonae nel 1934 (2nd edition
1959; 3rd edition, 1973). Le famiglie di
piante a fiori erano sistemate in accordo
con i nuovi criteri filogenetici. Consta di
328 famiglia. Effettuò una radicale
revisione della classificazione delle
Angiosperme di Bentham & Hooker e di
Engler & Prantl.
John Hutchinson's System
RELATIVAMENTE AL HABITUS
In alcuni gruppi, gli alberi e arbusti sono più primitivi delle
erbacee.
Gli alberi e arbusti sono più vecchi dei rampicanti, questo habitus
è stato acquisito successivamente per particolari condizioni
ambientali.
Le perenni sono più anziane delle biennali e la forma annuale è
una condizione derivata.
Le Fanerogame acquatiche sono uno sviluppo più recente di
quelle terrestri e lo stesso può essere per le epifite, saprofite e
parassite.
John Hutchinson's System
RELATIVAMENTE ALLA GENERALE
STRUTTURA DELLE PIANTE A FIORE
L’arrangiamento a spirale delle foglie è precedente a
quello opposto o a verticilli.
Di regola, la foglia semplice precede quella
composta.
John Hutchinson's System
RELATIVAMENTE AL FIORE E FRUTTO
Il fiore bisessuale precede quello unisessuale.
Fiori solitari sono più primitivi delle infiorescenze.
I fiori con molti pezzi ( polimeri) precede quello con fusioni di parti
(oligomerici).
I fiori con petali precedono quelli apetali.
I petali liberi sono più primitivi di quelli con corolla connata (simpetalia).
Carpelli liberi (apocarpia) sono più primitivi di quelli connati.
Molti carpelli precede la riduzione dei carpelli.
John Hutchinson's System
Contrariamente a Baessey, Hutchinson considerava le piante a fiore monofiletiche,
ipotizzando che derivavano dalle Cycadoideae ancestrali a cui diede il nome di
Proangiosperme. Egli stabili che le Magnoliales era un ordine distinto dalle Ranales,
considerava entrambi su linee parallele di evoluzione. Hutchinson riteneva le
Magnoliaceae come il più primito ordine di Angiosperme.
John Hutchinson's System
John Hutchinson's System
E’ un sistema veramente
filogenetico.
L’intuizione di separare
le Magnoliales e porle
alla base delle
Angiosperme.
L’abolizione di Polypetaleae,
Gamopetalae,
Monochlamydeae e il
riarrangamento di taxa sulla
combinazione di caratteri e non
più su pochi caratteri.
Molte famiglie naturali ampie
venivano spezzate in
piccole famiglie naturali
ad es. le Euphorbiaceae
divise in Euphorbiaceae,
Ricinaceae e Buxaceae.
Il filogramma delle
Monocotiledi e
Dicotiledoni molto
più preciso di quello
di Bessey.
Le Alismatales in
Monocotiledoni.
Standard
descrittivo
molto alto.
MERITI
John Hutchinson's System
La classificazione di Hutchinson
non venne presa molto in
considerazione poiché non
andava oltre il livello di
famiglia.
Un eccessivo smembramento di alcune
famiglie naturali come le
Ranunculaceae in Ranunculaceae e
Helleboraceae sulla base dei frutti
ad acheni e follicoli
rispettivamente.
La divisione delle
Dicotyledoni in
Legnose e Erbaceae è
più una forzatura
artificiale che
aspettative reali.
Le Liliaceae sono un
gruppo poco naturale
e risultano una
sommatoria di entità
diversificate.
DEMERITI
Cladistica (syn filogenetica) è la
classificazione gerarchica delle specie in
base alle origini evolutive. La Cladistica si
distingue da altri sistemi tassonomici
perché si concentra sull'evoluzione
piuttosto che sulle somiglianze tra le
specie, sia perché punta molto su criteri
obiettivi, come le analisi quantitative.
Cladistica genera diagrammi chiamati
cladogrammi che rappresentano l'albero
evolutivo della vita. I dati derivanti dal
sequenziamento sono utilizzati in molti
importanti lavori di cladistica.
Scarica