November 28°, 2015

Entity Framework & SQL Server
- Better Together
Alberto Dallagiacoma
@albertodall
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Blog: http://blogs.ugidotnet.org/alby
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Agenda
– Richiedere troppi dati
– Scrivere query non in termini di “Set”
– Generazione dello schema del database a partire dal modello
ad oggetti
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It’s always a matter of T-SQL
– Scriviamo la nostra query T-SQL e la inviamo al database.
– La query passa all’Execution Engine
o Query Optimizer per stabilire il miglior piano di esecuzione possibile.
o Ritorna i risultati nel minor tempo possibile.
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Utilizzare un O/RM
– Introduciamo un layer in più, perché il codice T-SQL viene generato
dall'O/RM.
– L'origine del codice T-SQL non è più un modello relazionale, ma un
modello ad oggetti.
– La query (LINQ, EntitySQL…) che scriviamo può essere molto
“espressiva”, ma può produrre codice T-SQL poco performante.
o
Scriviamo un buon codice applicativo, ma che ha scarse prestazioni a livello di database.
– Dobbiamo mettere in condizione l'O/RM di generare il miglior codice
T-SQL possibile.
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Ma allora… Perché usarlo?
– Linguaggio familiare allo sviluppatore (C#, LINQ…)
– Strong typing.
– Focus sulla business logic e non sullo storage.
– T-SQL è poco espressivo, e non ha un compilatore a supporto.
– Migliore esperienza di debugging.
– Diventa semplice migrare l’applicazione da un RDBMS ad un altro.
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1 - Richiedere troppi dati
productsQuery =
customersQuery =
customersQuery
– Page Life Expectancy bassa
– Latenza sull’I/O e sull’infrastruttura
– Indici non sfruttati
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DEMO
– Filtrare client side
– Filtrare server side
– Projections
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Caricare troppi dati: considerazioni
• Evitare di richiedere la totalità dei dati per poi fare filtri
client side.
• Eseguire lato server i filtri sui dati; la presenza di indici
dedicati favorisce queste operazioni.
• Utilizzare le projections per richiedere al database le
sole colonne che servono.
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2 - Pensare le query non in termini di “Set”
– Lavorare “record per record” è inefficiente (cursori ?)
– Con un O/RM si ha il problema delle “N+1 Select”
– Aprire una connessione
– Verificare i permessi dell’utente
– Passare la query all’Execution Engine/Optimizer
– Eseguire le istruzioni richieste
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DEMO
– Navigazione di una child collection
– Stabilire un “fetch plan” adeguato
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Non pensare in termini di “Set”: considerazioni
• Evitare di eseguire loop sui risultati ritornati dall’O/RM.
• Stabilire un fetch plan adatto per ogni query/caso
d’uso.
• In caso di dubbi, eseguire sempre la profilazione del
codice SQL generato.
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3 – Creare il DB dal modello “Code First”
– Diventa facile ricreare lo stesso schema su storage (RDBMS) diversi.
– Molto utile per eseguire gli “integration test”.
– Il type system del CLR deve essere "mappato" sul type system del
RDBMS sottostante.
Le stringhe devono essere char, varchar o nvarchar?
o Il tipo Boolean deve essere rappresentato come “True/False” o come “0/1”?
o
– L'applicazione non è l'unica "entità" che usa il database.
Repliche
o Manutenzioni
o Backup
o Qualità del dato
o
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DEMO
– Data Annotations
– Fluent API
– Integration test
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Database “Code First”: considerazioni
• Lo sviluppatore deve comunque fare un’analisi sui tipi
di dato richiesti.
• E’ un buon modo per fare prototipizzazione del
database e integration testing.
• La configurazione finale del database per l’ambiente di
produzione va fatta in collaborazione con il DBA.
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Debugging e profiling
– Se usato direttamente in produzione, impatta pesantemente sulle
performance
– Utile per mostrare direttamente l’output del codice SQL generato
– Proprietà DbContext.Log
– Interfaccia IDbCommandInterceptor
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DEMO
– IQueryable.ToString()
– Proprietà DbContext.Log e uso di un logger personalizzato
– Implementazione di un IDbCommandInterceptor
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Considerazioni “server side”
•
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = 1
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = 2
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = 3
SQL Server memorizza tre piani di esecuzione nella plan cache.
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = @Id –- @Id = 1
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = @Id -- @Id = 2
SELECT * FROM [dbo].[MyTable] WHERE Id = @Id -- @Id = 3
SQL Server riutilizza lo stesso piano di esecuzione.
•
– Ottimizza l’uso della plan cache se vengono usate molte query “Ad-
Hoc”.
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DEMO
– Controllo sull’utilizzo della plan cache
– Ad-Hoc Workloads
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Conclusioni
Se scegliamo un O/RM per interagire con il database, è necessario
conoscerne pregi e difetti.
L’O/RM è una scelta quasi obbligata per gestire la persistenza di
un Domain Model.
Jeremy D. Miller (http://jeremydmiller.com)
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Resources
Entity Framework Performance considerations
http://msdn.microsoft.com/en-us/data/hh949853.aspx
Entity Framework – ADO.NET Team Blog
http://blogs.msdn.com/b/adonet
Julie Lerman Blog
http://thedatafarm.com/blog
Entity Framework Tutorial
http://www.entityframeworktutorial.net
EntityFramework.Extended
https://github.com/loresoft/EntityFramework.Extended
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Q&A
Questions?
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http://speakerscore.com/SqlSatParma2015
http://speakerscore.com/SQLEF
THANKS!
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