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Serata del 1°/4/2017:”Stelle di Primavera”
La giornata si apre con due fenomeni invisibili in quanto avvengono in pieno
giorno:1) alle 10:08 si ha la congiunzione di Aldebaran con la Luna(la stella 20’ a
Sud del nostro satellite) e 2)alle 11:16 avviene la massima elongazione orientale di
Mercurio( 19° a Est del Sole).
Quando fa buio si nota come la parte Ovest del cielo sia occupata dalle
costellazioni invernali prossime al tramonto. A Est, non molto alta sull’orizzonte
vediamo Spica accompagnata da Giove. A mezzocielo, a NE di Spica e più evidente,
si riconosce Arturo, la 4° stella per splendore apparente. Sul meridiano troviamo il
Leone, con l’altra stella caratteristica della primavera, cioè Regolo(Alpha Leonis),
giacente sull’eclittica. Più in basso, a SW di Regolo, troviamo una stella luminosa e
isolata(Alphard, Alpha Hydrae).
In attesa del sorgere di Vega a NE, il cielo appare “equamente diviso” fra stelle
giganti rosse/arancioni( Arturo e Alphard) e brillanti stelle azzurre(Regolo e
Spica).Quest’ultima è al limite inferiore della classe delle supergiganti, avendo una
massa di 11 Soli. Possiamo farci un’idea della prossima evoluzione del Sole( su
scala e tempi astronomici) guardando Arturo, che ha una massa poco maggiore di
quella solare. Arturo è una gigante arancione di classe spettrale K0III, raggio
36volte quello solare ed ha la caratteristica di essere una stella “ di popolazione
II” secondo la classificazione di Baade. Alpha Bootis è una stella “dell’alone”, cioè
di quella regione sferoidale centrata sul nucleo della Galassia, popolata dagli
ammassi globulari e da stelle isolate, residui della prima condensazione di oggetti
galattici precedente al formarsi della componente “piatta”, cioè del disco, dove in
seguito alla rotazione si sono concentrate le polveri e le nubi di gas. Queste hanno
permesso la nascita di generazioni di stelle più “opache” e dense, che potendo
aggregare più materia avrebbero dato origine alle supergiganti. Tali stelle, con la
loro evoluzione rapida, hanno inquinato e disseminato l’ambiente galattico con
elementi chimici sempre più pesanti.
Non essendo sul piano galattico, nei dintorni del Sole, Arturo viene detta “stella ad
alta velocità” perché la sua inclinazione rispetto all’orbita solare intorno al nucleo
galattico, la fa apparire molto più veloce delle stelle vicine al Sole, che
compartecipano della velocità e direzione generali della nostra stella. Per questo in
un tempo astronomicamente breve(500.000 anni) Arturo passerà dall’altra parte
del piano galattico, allontanandosi e indebolendosi.
L’altra gigante rossa, Alphard, è più grande (56 raggi solari).
La fase di gigante rossa avviene quando il nocciolo della stella diventa “più
pesante” per le reazioni termonucleari verificatesi. La stella in generale diventa
disomogenea, il nucleo, ora composto di Elio, non può reagire alle temperature fin
qui presenti(<100 milioni K), e resta “inerte”, finché in un guscio sferico
direttamente sopra al nucleo viene prodotto altro Elio. Ciò costringe il nocciolo a
contrarsi innalzando la temperatura fino a oltre 100-200 milioni di K. Avviene
un’esplosione interna(brillamento o “flash” dell’Elio, che rimuove la
degenerazione dal nocciolo rendendo l’Elio utilizzabile come combustibile). In
risposta all’aumento della temperatura, la stella si espande per disperdere la
maggiore energia prodotta, e così si raffredda salendo sul “ramo delle giganti
rosse”. Inizia anche a perdere gli strati più esterni, formando un embrione di
nebulosa planetaria. La stella ha una nuova fase stabile( di bruciamento centrale
dell’Elio) che dura circa 1/10 della fase di Sequenza Principale.
Le due stelle azzurre di cui si diceva prima(Regolo e Spica) sono piuttosto diverse
essendo la prima un sistema multiplo di 4 stelle dove la principale ruota così
velocemente da non essere sferica ma appiattita, ed ha per compagna una nana
bianca. Poi c’è un’altra coppia di nane rosse che gira intorno alla coppia primaria.
Spica è una stella doppia con una compagna azzurra, ed è al limite inferiore delle
supergiganti. La sua evoluzione potrebbe portarla alla fase esplosiva di “supernova
di tipo II”, se non riuscirà a perdere abbastanza massa tramite qualche processo
dinamico.
A NE sta sorgendo Vega, una stella bianca di sequenza principale simile a Sirio,
ma un po’ più grande e pesante. Poco dopo sorge il 2° vertice del “Triangolo
estivo”, cioè Deneb. Questa è una supergigante bianca enorme, grande 200 volte il
Sole, ed ha una temperatura “superficiale” di circa 10.000 K(contro i 5.800 solari).
Si tratta della stella più potente e luminosa visibile dalla nostra regione della
Galassia.
Ripercorrendo con lo sguardo l’orizzonte da Ovest a Est è da notare il fatto che sia
Alphard che Spica siano state denominate “le solitarie” nella cultura araba.
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