IBM i: IBM i Access Client Solutions

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IBM i
Versione 7.2
Connessione a IBM i
IBM i Access Client Solutions
IBM i
Versione 7.2
Connessione a IBM i
IBM i Access Client Solutions
Nota
Prima di utilizzare le presenti informazioni e il prodotto da esse supportato, leggere le informazioni contenute nella sezione
“Informazioni particolari” a pagina 115.
Questa edizione si applica a IBM i 7.2 (numero prodotto 5770-SS1) e a tutti i release e livelli di modifica successivi a
meno che non venga indicato diversamente nelle nuove edizioni. La presente versione non viene eseguita su tutti i
modelli RISC (reduced instruction set computer) né sui modelli CISC.
Questo documento può contenere riferimenti al LIC (Licensed Internal Code). Il LIC (Licensed Internal Code) è un
codice macchina concesso in licenza in base alle clausole dell'IBM License Agreement for Machine Code.
© Copyright IBM Corporation 2013.
Indice
IBM i Access Client Solutions . . . . . 1
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Novità in IBM i 7.2 . . . . . . . . . . . . 1
File PDF per IBM i Access Client Solutions . . . . 1
Panoramica di IBM i Access Client Solutions . . . 2
Introduzione a IBM i Access Client Solutions . . . 2
Informazioni sulla licenza per IBM i Access . . . . 3
Come ottenere gli aggiornamenti del prodotto . . . 5
IBM i Access Client Solutions - connessioni alla
console . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Informazioni correlate per IBM i Access Client
Solutions . . . . . . . . . . . . . . . 5
Configurazione della piattaforma IBM i . . . . . 6
Programmi richiesti e facoltativi da installare . . 6
Configurazione di TCP/IP sulla piattaforma IBM i 7
Configurazione di IBM i NetServer su IBM i. . . 7
Amministrazione del server host. . . . . . . 8
Identificare i server host IBM i e i programmi
associati.. . . . . . . . . . . . . . 9
Server host per funzione . . . . . . . 9
Server di file . . . . . . . . . . . 10
Programmi del server di file . . . . . . 11
Server di database . . . . . . . . . 11
Server code dati . . . . . . . . . . 16
Server stampa di rete . . . . . . . . 16
Server centrale . . . . . . . . . . 17
Server chiamata di programma distribuito e
comando remoto . . . . . . . . . 18
Server di collegamento . . . . . . . 18
Programma di corrispondenza porta server 18
QXDAEDRSQL (Server SQL remoto
dinamico esteso). . . . . . . . . . 19
Server DRDA/DDM . . . . . . . . 19
Utilizzo di server host IBM i. . . . . . . 20
Come stabilire le comunicazioni
client/server . . . . . . . . . . . 20
Sottosistemi IBM i . . . . . . . . . 27
Valori del sistema IBM i . . . . . . . 39
Identificazione e visualizzazione dei lavori
del server IBM i . . . . . . . . . . 42
Utilizzo dei programmi di uscita server . . . 45
Registrazione dei programmi di uscita . . 45
Scrittura di programmi di uscita . . . . 49
Parametri del programma di uscita . . . 49
Esempi: programmi di uscita . . . . . 68
Argomenti avanzati della console . . . . . . . 84
Considerazioni sulla pianificazione della console 84
Considerazioni relative alla pianificazione
della console di backup . . . . . . . . 86
Requisiti hardware della console . . . . . . 88
Considerazioni relative alla pianificazione
dell'installazione o dell'aggiornamento di
Operations Console. . . . . . . . . . . 88
Preparazione per l'ambiente di rete . . . . . 89
Configurazione della sicurezza della Operations
Console. . . . . . . . . . . . . . . 90
Scenario: Informazioni sulla configurazione. . . 91
© Copyright IBM Corp. 2013
Scenario: Console per più sistemi o partizioni 91
Gestione di Operations Console . . . . . . 92
Controllo o ripristino di un collegamento della
Operations Console. . . . . . . . . . 92
Dettagli del controllo . . . . . . . . 93
Dettagli del ripristino . . . . . . . . 93
Abilitazione del controllo della console . . 94
Scenario: Controllo e ripristino . . . . . 95
Gestione di più console . . . . . . . . 96
Più console PC in una rete . . . . . . 96
Passaggio da un tipo di console ad un altro
96
Passaggio da un tipo di console ad un altro
quando la console corrente non è operativa. 97
Gestione della console locale su una rete . . 97
Avvio del sistema mediante un IPL
manuale . . . . . . . . . . . . 97
Utilizzo delle funzioni di servizio della
console (65 + 21). . . . . . . . . . 99
Utilizzo della macro OPSCONSOLE . . . 101
Modifica del valore dell'opzione
Visualizzazione pannello stato console . . 103
Modifica del valore dell'opzione di
controllo F18 della console . . . . . . 103
Configurazione di un nome host del
servizio (nome interfaccia) . . . . . . 104
Annullamento dell'assegnazione o
spostamento della scheda adattatore LAN
dall'utilizzo da parte di Operations
Console . . . . . . . . . . . . 105
Modifica dei valori di rete per Operations
Console (LAN) . . . . . . . . . . 106
Risoluzione dei problemi della connessione di
Operations Console . . . . . . . . . . 107
Risoluzione dei problemi di connessione . . 108
Problemi di connessione della console
locale . . . . . . . . . . . . . 108
Risoluzione dei problemi relativi ai dati SRC
(system reference code) . . . . . . . . 108
SRC (System reference code) A6nn500x
108
SRC (System reference code) A6005001,
A6005004 e A6005007. . . . . . . . 109
SRC (system reference code) A6005008
109
SRC A6005082 . . . . . . . . . . 111
SRC A9002000 . . . . . . . . . . 112
Fase IPL C6004031 impiega più tempo di
quanto previsto. . . . . . . . . . 112
Risoluzione di altri problemi relativi ad
Operations Console . . . . . . . . . 112
Richieste di sistema non funzionanti. . . 112
Impossibile accedere a causa di una parola
d'ordine dimenticata, scaduta o di un ID
utente disabilitato. . . . . . . . . . 112
Informazioni particolari . . . . . . . 115
Informazioni sull'interfaccia di programmazione
117
iii
Marchi
iv
.
.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
.
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. 117
Termini e condizioni .
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. 117
IBM i Access Client Solutions
IBM® i Access Client Solutions è il membro più recente della IBM i Access Family di prodotti. Offre una
soluzione indipendente dalla piattaforma, che può essere eseguita sulla maggior parte dei sistemi
operativi che supportano Java™, tra cui Linux, Mac, Windows e IBM i. IBM i Access Client Solutions
raccoglie le attività utilizzate più comunemente per l'accesso a IBM i in un'unica ubicazione semplificata.
Novità in IBM i 7.2
In questa sezione è possibile conoscere le informazioni nuove o modificate in modo significativo per la
raccolta di argomenti IBM i Access Client Solutions.
IBM i Access Client Solutions è il membro più recente della IBM i Access Family di prodotti per la
connessione a IBM i. IBM i Access Client Solutions sostituisce IBM i Access per Windows per la
connessione a IBM i.
Come individuare le novità e le modifiche
Per facilitare l'individuazione dei punti in cui sono state apportate modifiche tecniche, queste
informazioni utilizzano:
per segnalare dove iniziano le informazioni nuove o modificate.
v L'immagine
per segnalare dove finiscono le informazioni nuove o modificate.
v L'immagine
Nei file PDF, le informazioni nuove e modificate vengono evidenziate da delle barre di revisione (|) sul
margine sinistro.
Per ulteriori informazioni sulle novità o le modifiche di questo release, consultare Memo per gli utenti.
File PDF per IBM i Access Client Solutions
È possibile visualizzare e stampare un file PDF che contiene le presenti informazioni.
Per visualizzare o scaricare la versione PDF di questo documento, selezionare IBM i Access Client
Solutions.
Salvataggio dei file PDF
Per salvare un PDF sulla stazione di lavoro per la visualizzazione o la stampa:
1. Fare clic con il tasto destro del mouse sul collegamento PDF nel proprio browser.
2. Fare clic sull'opzione che salva il PDF localmente.
3. Andare all'indirizzario nel quale si desidera salvare il PDF.
4. Fare clic su Salva.
Scaricamento di Adobe Reader
Per visualizzare o stampare tali PDF, è necessario che sul sistema sia installato Adobe Reader. È possibile
scaricare una copia gratuita dal sito web Adobe (www.adobe.com/products/acrobat/readstep.html)
.
© Copyright IBM Corp. 2013
1
Panoramica di IBM i Access Client Solutions
IBM i Access Client Solutions è un'offerta chiave in IBM i Access Family. offre una serie potente di
funzioni per connettere i PC a IBM i.
IBM i Access Client Solutions offre un'interfaccia indipendente dalla piattaforma basata su Java, che può
essere eseguita sulla maggior parte dei sistemi operativi che supportano Java, tra cui Linux, Mac e
Windows. IBM i Access Client Solutions raccoglie le attività utilizzate più comunemente per la gestione
di IBM i in un'unica ubicazione semplificata.
IBM i Access Client Solutions utilizza gli stessi server host IBM i di altri prodotti della famiglia IBM i
Access e richiede la stessa licenza di IBM i Access Family (5770-XW1) per l'utilizzo delle funzioni di
trasferimento dati ed emulazione 5250.
IBM i Access Client Solutionsinclude le funzioni riportate di seguito.
v Emulatore video 5250 con funzioni complete basato su IBM Rational Host On-Demand. Oltre a tutte le
funzioni video 5250 a cui si è abituati quando si utilizza IBM i Access per Windows, ora è possibile
commutare l'emulatore video 5250 tra diverse lingue senza dover riavviare la stazione di lavoro.
Inoltre, è possibile avere più sessioni simultanee con codepage host differenti. Questa funzione
consente di visualizzare lingue separate in differenti sessioni dell'emulatore. È supportata anche
l'emulazione della stampante
v Gestore sessioni 5250 modellato sul Gestore sessioni IBM Personal Communications può essere
utilizzato per gestire tutte le sessioni dell'emulatore 5250
v Trasferimento dati consente di trasferire i dati dal/al database IBM i a/da diversi tipi di file sulla
stazione di lavoro in uso, ad esempio, foglio di calcolo OpenDocument (*.ods), cartella di lavoro di
Excel (*.xlsx) e altri formati di file
v Emissione di stampa fornisce un'interfaccia per visualizzare i file nelle code di emissione di IBM i e
consente anche di scaricare questi file sul sistema client.
v Pannello di controllo virtuale con un'interfaccia grafica per il pannello operazioni di IBM i
v Emulazione 5250 per la Console LAN
v Consolidamento delle configurazioni dell'interfaccia di gestione hardware tra cui ASMI, IVM e HMC
v Funzione di avvio in IBM Navigator per i mediante il browser predefinito
Sono disponibili due pacchetti facoltativi che includono il middleware per l'utilizzo e lo sviluppo di
applicazioni client per Windows e Linux.
v IBM i Access Client Solutions - Pacchetto applicativo Windows, che include i seguenti elementi:
– Connettività a DB2 for i mediante ODBC, .Net e OLE DB
– Toolkit di programmazione per accedere agli oggetti del sistema IBM i
– Supporto per le connessioni TLS/SSL
– Programma di controllo stampante AFP
v IBM i Access Client Solutions - Pacchetto applicativo Linux, che include un programma di controllo
ODBC per l'accesso a DB2 for i e supporta i tipi di dati completi ODBC a 64 bit.
Informazioni correlate:
IBM i Access Client Solutions: pacchetti di applicazioni
Introduzione a IBM i Access Client Solutions
Prima di iniziare ad utilizzare IBM i Access Client Solutions, è necessario distribuire il prodotto.
Se si utilizza IBM i 6.1 o una versione successiva, è possibile acquisire IBM i Access Client Solutions
scaricandolo dal sito Web ESS (Entitled Software Support).
2
IBM i: IBM i Access Client Solutions
È possibile acquisire il supporto ordinando una funzione di aggiornamento. Il supporto fisico per IBM i
Access Client Solutions non contiene i pacchetti di applicazioni facoltativi di Windows e Linux. Tali
pacchetti sono disponibili solo sul sito Web ESS (Entitled Software Support).
1. Scaricare il file archivio zip per IBM i Access Client Solutions. Il sito Web IBM i Access Client
Solutions fornisce informazioni dettagliate su come ottenere i file archivio IBM i Access Client
Solutions.
2. Estrarre il contenuto del file archivio.
È possibile trovare ulteriori dettagli nel documento GettingStarted, contenuto nell'indirizzario
Documentazione del prodotto.
Prerequisiti
IBM i Access Client Solutions viene eseguito sulla maggior parte dei sistemi operativi che supportano
Java 6.0 o versioni successive, tra cui diverse versioni di Linux, Mac e Windows.
Informazioni correlate:
Entitled Software Support
Sito Web di IBM i Access Client Solutions
Informazioni sulla licenza per IBM i Access
IBM i Access Client Solutions è un programma su licenza. Alcune funzioni richiedono una licenza IBM i
Access Family (5770-XW1) prima che sia possibile utilizzarle.
Per utilizzare il programma su licenza IBM i Access Family (5770-XW1), è necessario determinare il limite
di utilizzo della licenza, aggiornare tale limite sulla piattaforma IBM i ed immettere le informazioni
relative alla chiave di licenza.
Le seguenti funzioni richiedono una licenza IBM i Access Family e una licenza IBM i prima di poter
essere utilizzate:
v Emulazione video e stampante 5250
v Trasferimento dati
|
v IBM i Access per Web
Importante: è necessaria una chiave di licenza software per IBM i Access Family 5770-XW1. IBM i
Access Family è incluso nel supporto magnetico registrato con chiave fornito con tutti gli ordini software
IBM i per il release specifico. Ordinando 5770-XW1, viene ricevuta una chiave di licenza. Se non è stato
ordinato 5770-XW1, è possibile ottenere in prova il prodotto dal Keyed Stamped Media per 70 giorni. Al
termine del periodo di prova di 70 giorni, il prodotto verrà disabilitato nel caso non sia stato ordinato e
non sia stata ricevuta la chiave di licenza software. La chiave di licenza software è un codice di
autorizzazione di 18 cifre con il quale è possibile utilizzare il prodotto software e la funzione sul supporto
magnetico registrato con chiave su una piattaforma IBM i specificata.
Tutte le funzioni diverse da Emulazione video e stampante 5250 e Trasferimento dati richiedono solo una
licenza IBM i prima di poter essere utilizzate.
Limite di utilizzo per una licenza
I client IBM i Access Client Solutions vengono concessi in licenza in base al numero di PC attivi
contemporaneamente che accedono alle piattaforme IBM i. Un PC su cui è in esecuzione IBM i Access
Client Solutions conserva la licenza per tutta la durata della funzione concessa in licenza e per un
periodo di tempo aggiuntivo specificato nel pannello Preferenze di IBM i Access Client Solutions. Al
termine di questo periodo di tempo, la licenza può essere utilizzata da un altro PC. Se un PC accede a un
IBM i Access Client Solutions
3
programma su licenza su più di una piattaforma IBM i, tale PC deve avere una licenza su ciascuna
piattaforma IBM i alla quale si connette utilizzando una funzione su licenza.
Quando si utilizza IBM i Access Client Solutions su un PC, è possibile stabilire più di una sessione alla
piattaforma IBM i su tale PC, ma verrà utilizzata soltanto una licenza IBM i Access Family. È possibile, ad
esempio, avviare molte sessioni di emulazione 5250 o Trasferimento dati per cui il PC necessiterà di una
sola licenza.
IBM i Access per Web (5770-XH2) è un altro prodotto che richiede le licenze IBM i Access Family. Occorre
ricordare che se il prodotto IBM i Access per Web viene utilizzato sullo stesso PC di IBM i Access Client
Solutions, ciascuno di questi prodotti utilizzerà una licenza separata. Pertanto se si utilizzano entrambi i
prodotti, il PC utilizzerà almeno due licenze IBM i Access Family. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo
delle licenze per IBM i Access per Web, consultare l'argomento Informazioni sulla licenza per IBM i
Access per Web.
La licenza è gestita a livello della IBM i Access Family. Quindi, qualsiasi combinazione dei client IBM i
Access Client Solutions e IBM i Access per Web è consentita fino al limite della licenza.
Per determinare il limite di utilizzo della licenza di IBM i Access, effettuare le operazioni riportate di
seguito:
1. Immettere il comando WRKLICINF sulla piattaforma IBM i alla quale si desidera connettersi. Viene
visualizzato un elenco di prodotti.
2. Immettere 5 nel campo di immissione accanto al prodotto 5770-XW1, Base, funzione 5050. In questo
modo verranno visualizzati i dettagli relativi al prodotto su licenza IBM i Access Family compreso il
limite di utilizzo. Il limite di utilizzo deve essere uguale al numero di licenze acquistate per IBM i
Access Family. Qualsiasi numero eccedente il limite acquistato viola l'accordo sulla licenza IBM.
Utilizzo del programma su licenza IBM i Access Family
Per utilizzare il programma su licenza IBM i Access Family (5770-XW1), è necessario aggiornare il limite
di utilizzo ed immettere le informazioni relative alla chiave di licenza.
1. Per aggiornare il limite di utilizzo per il prodotto 5770-XW1 sul sistema, effettuare le operazioni
riportate di seguito:
a. Immettere il comando WRKLICINF sulla piattaforma IBM i alla quale si desidera connettersi. Viene
visualizzato un elenco di prodotti.
b. Immettere 2 nel campo di immissione accanto al prodotto 5770-XW1 Base, funzione 5050.
Impostare il limite di utilizzo sul numero di licenze acquistate per IBM i Access. Se è stata
acquistata l'opzione basata sul processore per IBM i Access, immettere il valore *NOMAX per il limite
di utilizzo. L'immissione di un qualunque numero che superi il limite acquistato costituisce una
violazione dell'accordo di licenza IBM.
2. Per immettere informazioni sulla chiave di licenza, effettuare quanto segue:
a. Immettere il comando WRKLICINF sulla piattaforma IBM i alla quale si desidera connettersi. Viene
visualizzato un elenco di prodotti.
b. Immettere 1 nel campo di immissione accanto al prodotto 5770-XW1 Opzione 1, funzione 5101.
c. Immettere le informazioni sulla chiave di licenza.
Nota: i valori ADDLICKEY per il limite di utilizzo e il gruppo di processori per la funzione 5101:
v Immettere sempre il valore *NOMAX nel campo Limite di utilizzo per la funzione 5101. Il valore
del limite di utilizzo *NOMAX è richiesto come parte della chiave software. Il valore *NOMAX non è
una rappresentazione del numero di utenti con licenza in base a una licenza basata sull'utente.
v Per una licenza basata sull'utente, immettere il valore *ANY nel campo Gruppo di processori.
Una licenza basata sul processore dispone di un valore gruppo di processori che corrisponde al
gruppo di processori con licenza.
4
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Per immettere le informazioni chiave di licenza, fare riferimento a “Programmi richiesti e
facoltativi da installare” a pagina 6.
Nota: una volta installato il prodotto 5770-XW1 ed immesse le informazioni relative alla chiave di
licenza, è necessario riavviare il lavoro server centrale (QZSCSRVS). Le richieste di licenze successive
potrebbero avere esito negativo se non viene eseguito il riavvio. È possibile controllare il lavoro
QZSCSRVS utilizzando i comandi STRPJ (Avvio lavoro di preavvio) ed ENDPJ (Fine lavoro di preavvio).
I comandi IBM i per terminare e riavviare il lavoro server centrale (QZSCSRVS) in esecuzione nel
sottosistema QUSRWRK:
1. ENDPJ SBS(QUSRWRK) PGM(QSYS/QZSCSRVS) OPTION(*IMMED)
2. STRPJ SBS(QUSRWRK) PGM(QSYS/QZSCSRVS)
Come ottenere gli aggiornamenti del prodotto
È possibile ottenere gli aggiornamenti per IBM i Access Client Solutions dalla stessa ubicazione da cui è
stato scaricato il prodotto. Scaricare nuovamente il prodotto per ricevere l'ultima versione.
Se si utilizza IBM i 6.1 o una versione successiva, è possibile acquisire IBM i Access Client Solutions
scaricandolo dal sito Web ESS (Entitled Software Support).
Per ulteriori informazioni su come scaricare il prodotto, visitare il sito Web IBM i Access Client Solutions.
Informazioni correlate:
Entitled Software Support
Sito Web di IBM i Access Client Solutions
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IBM i Access Client Solutions - connessioni alla console
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IBM i Access Client Solutions utilizza un ID utente e una parola d'ordine (forniti dall'utente) per la
sincronizzazione SSL durante la connessione a una console IBM i.
| L'ID utente deve disporre del privilegio del pannello dell'operatore per collegarsi al pannello di controllo
| virtuale. Per impostazione predefinita, l'ID 11111111 (otto 1) dei programmi di manutenzione fornito da
| IBM i non dispone del privilegio del pannello dell'operatore. Se l'ID 11111111 (otto 1) dei programmi di
| manutenzione viene utilizzato per la connessione al pannello di controllo virtuale, il suo privilegio deve
| essere aggiornato utilizzando SST o DST.
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Nota: quando si collega una console a un sistema IBM i, IBM i Access Client Solutions funziona in modo
diverso rispetto ad IBM i Access per Windows 7.1 IBM i Access per Windows 7.1 utilizza sia l'ID utente
che ID unità durante le negoziazioni telnet per determinare l'autenticazione per le connessioni alla
console. IBM i Access Client Solutions utilizza solo l'ID utente.
Informazioni correlate per IBM i Access Client Solutions
I siti Web ed altre raccolte di argomenti dell'information center contengono informazioni relative alla
raccolta di argomenti di IBM i Access Client Solutions. È possibile visualizzare o stampare qualsiasi file
PDF.
Siti Web
Home page IBM
(http://www.ibm.com)
Visitare il sito per informazioni su prodotti, servizi, supporto e scaricamento IBM.
(http://www.ibm.com/systems/i/)
Home page IBM i
Informazioni sulla piattaforma IBM i.
IBM i Access Client Solutions
5
Home page di IBM i Access Client Solutions
(http://www.ibm.com/systems/power/software/i/
access/solutions.html)
Visitare questo sito per ulteriori informazioni su IBM i Access Client Solutions.
(http://www.ibm.com/systems/power/software/i/access/index.html)
Home page di IBM i Access
Questo sito Web include informazioni sul prodotto in linea relative a IBM i Access.
(http://www.ibm.com/systems/i/software/navigator/)
Home page Navigator for i
System i Navigator è una potente interfaccia grafica per i client Windows.
(http://www.ibm.com/software)
Home page software IBM
Utilizzare questo sito come risorsa per software IBM prove e versioni beta, novità software,
informazioni per l'acquisto e il supporto software.
(http://www.ibm.com/systems/support/i)
Support for IBM i
Supporto tecnico e risorse per IBM i e IBM i.
(http://www.redbooks.ibm.com)
Home page IBM Redbooks
Consultare questo sito per ulteriori competenze, conoscenze tecniche e materiali.
(http://www.ibm.com/systems/i/software/netserver/)
Home page di IBM i NetServer
Consultare questo sito per informazioni su IBM i NetServer.
(http://www.ibm.com/systems/power/software/i/access/windows/apars.html)
Information APARs
L'Apar (authorized program analysis report) delle informazioni è un documento elettronico
utilizzato per comunicare informazioni non reperibili in pubblicazioni, informazioni in linea,
informazioni su correzioni fondamentali o altre fonti.
Configurazione della piattaforma IBM i
Utilizzare queste informazioni come guida alla configurazione della piattaforma IBM i.
Programmi richiesti e facoltativi da installare
A seconda delle funzioni che verranno utilizzate, è necessario installare alcuni programmi.
Opzioni richieste dei programmi su licenza
Tabella 1. Programmi richiesti per IBM i Access
Programma
Opzione
Descrizione
5770-SS1
12
Server host
5770-XW1
Base, 1
IBM i Access Family
5770-TC1
Programmi di utilità TCP/IP
Nota: ogni prodotto installato dovrà avere l'ultimo livello di modifica.
È necessario installare solo IBM i Access Family 5770-XW1 Base e Opzione 1 se si desidera utilizzare
| Trasferimento dati, Emulazione video e stampante o IBM i Access per Web.
Per informazioni sui requisiti relativi alla licenza e ai limiti di utilizzo, consultare l'argomento
Informazioni sulla licenza per IBM i Access.
6
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Programmi su licenza facoltativi
Per utilizzare SSL (Secure Sockets Layer), ordinare ed installare i prodotti indicati di seguito. Per questi
prodotti, l'utente deve assicurarsi di utilizzare la corretta codifica per la regione in cui ci si trova e le
regioni in cui verrà utilizzata la piattaforma IBM i.
v 5770-SS1 - Digital Certificate Manager (Opzione Boss 34)
v 5770-DG1 - (HTTP Server)
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Per trarre vantaggio dalle funzionalità AFP durante la visualizzazione e il download dei file di spool,
installare quanto segue:
v 5770-TS1 - IBM Transform Services per i (*BASE)
v 5770-TS1 - Conversione da AFP a PDF (Opzione 1)
Configurazione di TCP/IP sulla piattaforma IBM i
TCP/IP deve essere configurato correttamente, a seconda di come verrà connesso il PC alla piattaforma
IBM i.
TCP/IP è un programma su licenza fornito con IBM i. Tali informazioni presuppongono che TCP/IP sia
installato sulla piattaforma IBM i. La procedura di installazione di TCP/IP (5770-TC1) sul sistema è
disponibile in Installazione di programmi su licenza aggiuntivi.
Se TCP/IP è già configurato sul sistema, non è necessario eseguire alcuna ulteriore configurazione
TCP/IP per IBM i Access Client Solutions.
Nota: VPN è un'opzione per connessioni remote protette. Per informazioni su VPN IBM i, consultare
Virtual private networking.
Configurazione di TCP/IP per utilizzo su LAN
Se si intende utilizzare IBM i Access Client Solutions su una LAN, TCP/IP deve essere configurato per
poter essere utilizzato in tal senso. Per informazioni sulla configurazione di TCP/IP sulla piattaforma
IBM i, consultare Impostazione TCP/IP.
Configurazione di TCP/IP per connessioni PPP o SLIP.
Se si utilizza SLIP o PPP per connettere il PC alla piattaforma IBM i, consultare l'argomento PPP
Connections per informazioni sulla configurazione di TCP/IP point-to-point.
Informazioni correlate:
Virtual Private Networking
Configurazione di IBM i NetServer su IBM i
È possibile utilizzare IBM i NetServer per rendere IBM i disponibile per gli utenti del PC.
Nota:
v IBM i NetServer consente l'utilizzo di un certificato Kerberos per l'autenticazione dell'utente. Kerberos
è un meccanismo di autenticazione di terzi in cui il client prova la sua identità ad un server Kerberos
(o Centro distribuzione chiavi) per poi ricevere un certificato in risposta. Il client può quindi utilizzare
questo certificato per provare in forma crittografica la sua identità agli altri sistemi presenti sulla rete. Il
certificato Kerberos viene utilizzato per autenticare un utente su un sistema senza trasmettere ID utente
e parola d'ordine come dati di autenticazione. Microsoft include il supporto per l'autenticazione
Kerberos in Windows XP e nei sistemi operativi più recenti.
Per ulteriori informazioni sui certificati Kerberos, consultare Network authentication service protocols.
IBM i Access Client Solutions
7
v Per configurare le funzioni di condivisione file e stampa di IBM i NetServer, consultare le seguenti
istruzioni:
– IBM i NetServer file shares.
– IBM i NetServer print shares.
Ulteriori istruzioni sulla configurazione sono disponibili in Getting started with IBM i NetServer.
Configurazione di IBM i NetServer
La seguente configurazione IBM i è necessaria se gli utenti presenti sulla rete utilizzeranno la
condivisione di file e stampa.
Nota:
v Le seguenti istruzioni presuppongono che TCP/IP sia installato e configurato sulla piattaforma IBM i.
Se TCP/IP non è installato, seguire le istruzioni contenute in “Configurazione di TCP/IP sulla
piattaforma IBM i” a pagina 7.
v Le seguenti istruzioni per la configurazione implicano che l'utente abbia già accesso a un PC su cui sia
installato System i Navigator.
Per configurare IBM i per il supporto IBM i NetServer con IBM Navigator per i, effettuare le operazioni
riportate di seguito:
1. Utilizzare il wizard IBM i NetServer. Per aprire il wizard effettuare quanto segue:
a. Espandere Rete dalla finestra di IBM Navigator per i.
b. Espandere Server.
c. Fare clic su TCP/IP.
d. Fare clic con il tasto destro del mouse su IBM i NetServer e fare clic su Configurazione.
2. Seguire le richieste fornite dal wizard.
Nota: per ulteriori informazioni sulla configurazione di IBM i NetServer, consultare IBM i NetServer.
3. Per una più agevole gestione e risoluzione degli indirizzi TCP/IP, aggiungere una voce per IBM i
NetServer su un DNS (Domain Name Server).
Nota: le istruzioni sulla configurazione si trovano nella guida in linea di IBM Navigator per i e in
Configuring and connecting your PC client.
4. Le modifiche apportate alle proprietà di IBM i NetServer non diventano effettive fino al successivo
avvio di IBM i NetServer. Per avviare o arrestare IBM i NetServer:
a. Espandere Rete dalla finestra di IBM Navigator per i.
b. Espandere Server.
c. Fare clic su TCP/IP.
d. Fare clic con il tasto destro del mouse su IBM i NetServer e selezionare Avvia o Arresta.
Amministrazione del server host
Identificare, utilizzare e gestire in modo efficace i server host IBM i Access Client Solutions.
Questo argomento fornisce brevi descrizioni e informazioni tecniche per una serie secondaria di funzioni
del server host utilizzate dal prodotto IBM i Access Client Solutions.
Server host di IBM i
I server host gestiscono le richieste dai PC o dalle unità del client, come l'esecuzione di un'applicazione,
la query di un database, la stampa di un documento o anche l'esecuzione di una procedura di backup o
ripristino. I computer IBM i sono server con funzioni complete in grado di eseguire molte attività
8
IBM i: IBM i Access Client Solutions
contemporaneamente, inclusi file, database, applicazioni, posta, stampa, fax e comunicazioni wireless.
Quando queste attività vengono gestite da vari server differenti, la gestione e il coordinamento del server
diventano complessi. La presenza di tutti i server in un sistema integrato riduce notevolmente il costo
globale e la complessità di gestione della rete.
Questi server vengono utilizzati da IBM i Access Client Solutions, ma sono progettati in modo che
possano essere utilizzati anche da altri prodotti client. In questo argomento viene descritto in che modo
IBM i Access Client Solutions utilizza questi server.
Aggiunta o rimozione dell'opzione Server host
I server descritti in questa sezione sono tutti server ottimizzati e sono inclusi con l'opzione di base di IBM
i.
Se non si utilizza uno dei prodotti IBM i Access o IBM i NetServer e si desidera rimuovere l'opzione
Server host, è necessario arrestare i sottosistemi utilizzati da questi server prima di rimuovere l'opzione.
Arrestare il sottosistema QBASE o QCMN (per i server host con il supporto APPC), i sottosistemi
QSYSWRK e QUSRWRK (per i server host con il supporto socket) e il sottosistema QSERVER (per il
server di file e database). Potrebbero verificarsi dei problemi se si tenta di eliminare l'opzione mentre è
attivo uno qualsiasi di questi sottosistemi.
Identificare i server host IBM i e i programmi associati.
Diversi server host e oggetti correlati sono comuni per la famiglia IBM i Access.
Queste informazioni non includano tutti i server host IBM i. Vengono indicati solo quelli utilizzati dalla
famiglia IBM i Access, molti dei quali possono essere visualizzati per tipo o funzione.
Server host per funzione:
I server host IBM i vengono elencati in base alla loro funzione associata.
La seguente tabella contiene una sottoserie di server host sul sistema, che vengono utilizzati dal prodotto.
Funzione client
Server IBM i utilizzato
.NET Data Provider
v Server di database
v Server di collegamento
v Server centrale
IBM Toolbox per Java
v Server di collegamento
v Server centrale
v Server di file
v Server di database
v Server DRDA e DDM
v Server code dati
v Server chiamata di programma distribuito e comando
remoto
v Server stampa di rete
Trasferimento dati
v Server di collegamento
v Server centrale
v Server di database
programma di controllo ODBC
v Server di collegamento
v Server di database
IBM i Access Client Solutions
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Funzione client
Server IBM i utilizzato
Accesso a IFS (integrated file system) da System i
Navigator
Server di file
API coda dati
Server code dati
Provider OLE DB
v Server code dati
v Server di database
v Server chiamata di programma distribuito e comando
remoto
v Server di collegamento
QXDAEDRSQL (Server SQL remoto dinamico esteso)
v Server di collegamento
v Server centrale
v Server QXDAEDRSQL
Gestione licenze
Server centrale
Eseguita quando viene avviata un'applicazione che
richiede una licenza (Trasferimento dati ed emulazione
5250)
Richiamo della mappa di conversione
Server centrale
Eseguito solo sulla connessione iniziale se il client non
contiene le mappe di conversione necessarie
Funzioni di comando remoto
Server chiamata di programma distribuito e comando
remoto
Chiamata programma distribuito
Server chiamata di programma distribuito e comando
remoto
Invio parola d'ordine per la convalida e la modifica della Server di collegamento
parola d'ordine scaduta (TCP/IP)
Stampa di rete
Server stampa di rete
Server di file:
Il server di file IBM i e i relativi programmi associati funzionano con IFS (integrated file system).
L'architettura di IBM i supporta diversi file system differenti con interfacce simili. IFS (integrated file
system) è una parte del sistema operativo di base IBM i, che supporta la gestione della memoria e
l'immissione/emissione del flusso come i sistemi operativi UNIX e del PC. IFS (integrated file system)
integra tutte le informazioni memorizzate sul sistema e consente agli utenti e alle applicazioni di accedere
a segmenti specifici di memoria, organizzati come oggetti file, indirizzario, libreria e LU (logical unit).
Il server di file consente ai client di memorizzare e accedere ad oggetti quali file e programmi presenti sul
sistema. Il server di file si interfaccia con IFS (integrated file system) e consente ai client di utilizzare la
propria interfaccia per interagire con tali file, invece di utilizzare le interfacce e le API di IFS (integrated
file system). A seconda del supporto fornito dal prodotto client, il server di file può fornire ai client
l'accesso a tutti i file sul sistema o solo ai file nel file system Document Library Services (QDLS).
Di seguito vengono descritte le funzioni chiave di IFS (integrated file system):
v Supporto per la memorizzazione delle informazioni nei file di flusso, ovvero file contenenti stringhe di
dati long e continue. Queste stringhe di dati potrebbero essere, ad esempio, il testo di un documento o
gli elementi immagine in un'immagine. I documenti che vengono memorizzati nelle cartelle di sistema
sono file di flusso. Altri esempi di file di flusso sono i file del PC e i file nei sistemi UNIX. Il supporto
per file di flusso è progettato per essere utilizzato in modo efficace nelle applicazioni client/server.
10
IBM i: IBM i Access Client Solutions
v Una struttura di indirizzari gerarchica che consente di organizzare gli oggetti come rami di un albero.
Per accedere a un oggetto, specificare il percorso dagli indirizzari all'oggetto.
v Un'interfaccia comune che consente agli utenti e alle applicazioni di accedere ai file di flusso, ai file di
database, a documenti e ad altri oggetti che sono memorizzati nel sistema.
Per un elenco di file system, consultare la raccolta di argomenti Gestione di file system. Per ulteriori
informazioni su IFS (integrated file system), consultare la raccolta di argomenti IFS (integrated file
system).
Concetti correlati:
“Programmi del server di file”
Consultare un elenco di programmi del server di file di IBM i Access Client Solutions associati con le
descrizioni e le librerie associate.
Informazioni correlate:
Work with file systems
IFS (Integrated file system)
Programmi del server di file:
Consultare un elenco di programmi del server di file di IBM i Access Client Solutions associati con le
descrizioni e le librerie associate.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con il server di file.
Oggetti del server di file
Nome programma
Libreria
Tipo di oggetto
Descrizione
QPWFSERVSO
QSYS
*PGM
Programma del server
QPWFSERVS2
QSYS
*PGM
Programma del server
QPWFSERVSD
QSYS
*PGM
Programma del daemon
QPWFSERV
QSYS
*JOBD
Descrizione del lavoro
utilizzata per i lavori del
server
QPWFSERVER
QSYS
*CLS
Classe utilizzata per tutti i
lavori del server di
database e del server di file
QPWFSERVSS
QSYS
*PGM
Programma del server SSL
Concetti correlati:
“Server di file” a pagina 10
Il server di file IBM i e i relativi programmi associati funzionano con IFS (integrated file system).
Server di database:
Per Trasferimento dati, ODBC, database System i Navigator e i provider IBM i Access Client Solutions
(OLE DB e .NET Data Provider).
Il server di database consente ai client di accedere alle funzioni di DB2 for i. Questo server fornisce
quanto segue.
v Supporto per accesso SQL remoto
v Accesso ai dati mediante le interfacce ODBC, ADO, OLE DB e .NET Data Provider
v Funzioni del database (ad esempio, la creazione e la cancellazione di file e l'aggiunta e l'eliminazione di
membri dei file)
IBM i Access Client Solutions
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v Funzioni di richiamo per ottenere informazioni sui file di database esistenti nel sistema (ad esempio, le
funzioni del catalogo SQL)
Inoltre, è possibile utilizzare DRDA (Distributed Relational Database Architecture) con il server di
database e i pacchetti SQL. DRDA non è supportato da OLE DB o da .NET Data Provider.
Fare riferimento ai seguenti argomenti per ulteriori informazioni sulla gestione di DRDA. Inoltre,
consultare la raccolta di argomenti Distributed database programming per ulteriori informazioni su
DRDA.
Informazioni correlate:
Distributed database programming
Programmi del server di database:
Visualizzare un elenco di programmi del server di database di IBM i Access Client Solutions con le
descrizioni e le librerie associate.
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZDASOINIT
QSYS
Programma del server
QZDASON2
QSYS
Programma di impostazione socket
QZDASRVSD
QSYS
Programma del daemon
QZDASSINIT
QSYS
Programma server SSL
Nota: gli oggetti *PGM QZDANDB e QZDACRTP insieme all'oggetto *SRVPGM QZDASRV vengono utilizzati dal
server di database.
I pacchetti SQL:
IBM i Access ODBC e IBMDASQL OLE DB Provider supportano i pacchetti SQL.
I pacchetti SQL collegano le istruzioni SQL in un programma applicativo a un database relazionale.
Vengono utilizzati per migliorare le prestazioni delle applicazioni che utilizzano il supporto SQL
dinamico, consentendo all'applicazione di riutilizzare le informazioni sulle richieste SQL.
Il server di database è un programma applicativo che utilizza le richieste SQL dinamiche. Supporta
l'utilizzo dei pacchetti per le istruzioni SQL utilizzate di frequente, in modo che alcune informazioni di
bind possano essere riutilizzate.
Per ulteriori informazioni, effettuare la selezione dagli argomenti elencati di seguito.
Nomi dei pacchetti SQL:
I pacchetti IBM i Access ODBC e OLE DB hanno nomi differenti a seconda del database a cui si accede.
Il server di database a volte viene utilizzato come un gateway per altri database relazionali che utilizzano
DRDA. Il server di database crea automaticamente uno o più pacchetti SQL nel database relazionale di
destinazione. I nomi dei pacchetti vengono creati in base agli attributi utilizzati dal server di database.
Nome del pacchetto se non si tratta di un database relazionale DB2 for i
Il pacchetto viene creato in una raccolta chiamata QSQL400 sul server delle applicazioni, quando non si
tratta di un database relazionale (RDB) DB2 for i. Quando non si tratta di un server delle applicazioni
IBM i, il nome del pacchetto è QZD abcde, in cui abcde corrisponde alle specifiche opzioni del parser in
uso.
12
IBM i: IBM i Access Client Solutions
La seguente tabella contiene le opzioni per il nome del pacchetto.
Opzioni del campo nome del pacchetto
Campo
a
Descrizione del campo
Opzioni
Formato data
v ISO, JIS
v USA
v EUR
v JUL
b
Formato ora
v JIS
v USA
v EUR, ISO
c
Controllo del commit/delimitatore
decimale
v *CS/punto
v *CS/virgola
v *CHG/punto
v *CHG/virgola
v *RR/punto
v *RR/virgola
d
Delimitatore stringa
v apostrofo
v virgolette
e
Numero massimo di istruzioni
consentite per pacchetto
v 0 - 64
v 1 - 256
v 2 - 512
v 3 - 1024
Nomi dei pacchetti se il database relazionale è DB2 for i
Quando si tratta di un server delle applicazioni IBM i, il nome del pacchetto è QZDA abcdef, in cui
abcdef corrisponde alle specifiche opzioni del parser in uso.
Quando si tratta di un RDB IBM i, il pacchetto in genere viene creato nella libreria QGPL, che può essere
personalizzata dalla maggior parte dei client che accedono al database.
Opzioni del campo nome del pacchetto
Campo
a
Descrizione del campo
Opzioni
Formato data
v ISO, JIS
v USA
v EUR
v JUL
v MDY
v DMY
v YMD
IBM i Access Client Solutions
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Campo
b
Descrizione del campo
Opzioni
Formato dell'ora e convenzione di
denominazione
v denominazioni ISO, JIS e SQL
v denominazioni USA e SQL
v denominazioni EUR e SQL
v denominazioni HMS e SQL
v denominazioni ISO, JIS e di
sistema
v denominazioni USA e di sistema
v denominazioni EUR e di sistema
v denominazioni HMS e di sistema
c
Livello di commit e punto decimale
v *CS/punto
v *CS/virgola
v *ALL/punto
v *ALL/virgola
v *CHG/punto
v *CHG/virgola
v *NONE/punto
v *NONE/virgola
d
Delimitatore stringa
v apostrofo
v virgolette
e
Numero di sezioni nel pacchetto
v 0 - 64
v 1 - 256
v 2 - 512
v 3 - 1024
f
Separazione di data e ora
v I bit di ordine superiore del
carattere:
v '1100'b - Uno dei formati ISO per
data
v '1101'b - Virgola come separazione
di data
v '1110'b - Punto come separazione
di data
v '1111'b - Due punti come
separazione di data
v I bit di ordine inferiore del
carattere:
v '0001'b – Un formato ISO dell'ora
v '0010'b – Virgola come separatore
di ora
v '0011'b – Punto come separatore di
ora
v '0100'b – Barra come separatore di
ora
v '0101'b – Trattino come separatore
di ora
v '0110'b – Spazio come separatore di
ora
14
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Eliminazione dei pacchetti SQL:
Quando si utilizza IBM i Access ODBC con DRDA, si consiglia di utilizzare periodicamente il comando
DLTSQLPKG.
I pacchetti utilizzati per le funzioni DRDA vengono creati automaticamente sul sistema come necessario,
quindi si consiglia di eliminarli periodicamente. Per eliminare i pacchetti, utilizzare il comando
DLTSQLPKG (Cancellazione pacchetto SQL).
Cancellare i pacchetti solo se non vengono utilizzati spesso. Il pacchetto viene creato nuovamente, se
necessario, ma le prestazioni subiscono un rallentamento significativo quando un pacchetto viene creato
una seconda volta.
Convenzioni di denominazione delle istruzioni:
Identificare le convenzioni di denominazione applicate per i server di database IBM i.
La seguente tabella fornisce un riepilogo delle convenzioni di denominazione applicate dal server di
database.
Convenzioni di denominazione delle istruzioni
Istruzione
SQL dinamico
Utilizzo di un pacchetto SQL
dinamico esteso
Locale
Il nome dell'istruzione deve rispettare
la convenzione di denominazione
IBM i, anche se si consiglia il formato
STMTxxxx
Il nome dell'istruzione deve rispettare
la convenzione di denominazione
IBM i, anche se si consiglia il formato
STMTxxxx
Il nome del cursore deve rispettare le Il nome del cursore deve rispettare le
convenzioni di denominazione IBM i convenzioni di denominazione IBM i
DRDA
Il nome dell'istruzione deve essere in
formato STMTxxxx
Il nome dell'istruzione deve essere in
formato Sxxxx
Il nome del cursore deve essere in
formato:
Il nome del cursore deve essere in
formato Cyy per i cursori non
scorrevoli dove yy è identico a xxxx e
yy è compreso tra 1 e 15.
CRSRyyyy per i cursori non
scorrevoli o SCRSRyyyy per i cursori
scorrevoli, dove yyyy è identico a
xxxx.
Nota:
1. La convenzione di denominazione per i nomi delle istruzioni non viene applicata sul sistema locale,
quindi un'applicazione client può condividere le istruzioni preparate con un'applicazione IBM i
utilizzando l'API di sistema QSQPRCED.
2. Il server accoda uno spazio all'inizio di qualsiasi nome di istruzione in formato STMTxxxx. Quindi,
un'applicazione host deve accodare uno spazio iniziale per condividere le istruzioni con le
applicazioni client che utilizzano il formato STMTxxxx. Il server non accoda uno spazio iniziale se il
nome dell'istruzione non è in formato STMTxxxx.
Regole e limitazioni per l'utilizzo di DRDA:
Quando si utilizzano i server di database IBM i Access Client Solutions, è necessario tenere presenti
alcune limitazioni DRDA (Distributed Relational Database Architecture).
IBM i Access Client Solutions
15
DRDA è un'architettura che supporta l'accesso tra i database relazionali. Per ulteriori informazioni
sull'architettura DRDA, consultare la raccolta di argomenti Distributed database programming.
La seguente tabella contiene le funzioni che presentano delle limitazioni quando si è connessi a un
sistema remoto dal server di database mediante DRDA.
Limiti funzionali di DRDA
Funzione
Limite
Creazione pacchetto
Funzioni non supportate
Ripulitura pacchetto
Cancellazione pacchetto
Descrizione contrassegni di parametro
Preparazione
Opzione di preparazione avanzata non disponibile quando si utilizza
DRDA.
Supporto pacchetto dinamico esteso
v Quando si utilizza DRDA, i nomi delle istruzioni devono essere in
formato 'STMTxxxx', dove xxxx è il numero della sezione.
v Quando si utilizza DRDA, i nomi dei cursori devono essere in formato
'CRSRxxxx' o 'SCRSRxxxx', dove xxxx è il numero della sezione.
Congelamento commit
Valido solo se si tratta di una connessione IBM i.
Livello di commit *NONE
Non supportato
Livello di commit *CHANGE
Supportato solo se l'RDB di destinazione è una destinazione IBM i. Tutti gli
altri RDB richiedono un livello di commit *CS o *ALL.
Informazioni correlate:
Distributed database programming
Server code dati:
Fornisce l'accesso alle code dati di IBM i.
Una coda dati è un oggetto utilizzato per le comunicazioni dai programmi applicativi IBM i. Le
applicazioni possono utilizzare le code dati per passare i dati tra i lavori. Più lavori IBM i possono
inviare o ricevere i dati da una singola coda dati.
IBM i Access Client Solutions fornisce le API che consentono alle applicazioni del PC di gestire le code
dati di IBM i con la stessa facilità delle applicazioni IBM i. In tal modo, vengono estese le comunicazioni
delle applicazioni IBM i per includere i processi in esecuzione su un PC remoto.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
Programma del server code dati fornito per l'utilizzo con il supporto socket
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZHQSSRV
QSYS
Programma del server
QZHQSRVD
QSYS
Programma del daemon
Server stampa di rete:
Fornisce il supporto di stampa remota e altre funzioni di gestione della stampa quando si utilizzano le
funzioni di IBM i Access Client Solutions.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Il server stampa di rete consente il controllo avanzato del client sulle risorse di stampa. Questo server di
stampa fornisce le funzionalità riportate di seguito a ogni client, richiedendo i servizi di stampa.
File di spool
Creare, cercare, aprire, leggere, scrivere, chiudere, conservare, rilasciare, eliminare, spostare,
inviare, chiamare il programma di uscita, modificare gli attributi, richiamare il messaggio,
rispondere al messaggio, richiamare gli attributi ed elencare
Lavoro del programma di scrittura
Avviare, terminare ed elencare
Unità di stampa
Richiamare gli attributi ed elencare
Coda di emissione
Conservare, rilasciare, eliminare, elencare e richiamare gli attributi
Libreria
List
File di stampa
Richiamare gli attributi, modificare gli attributi ed elencare
Server stampa di rete
Modificare gli attributi e richiamare gli attributi
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
Server stampa di rete
Nome programma
Libreria
Descrizione
QNPSERVS
QSYS
Programma del server
QNPSERVD
QSYS
Programma del daemon
Server centrale:
Fornisce servizi quali la gestione delle licenze e altre funzioni di gestione del client di IBM i Access Client
Solutions.
Il server centrale fornisce i servizi riportati di seguito per i client.
v Gestione licenze
La richiesta iniziale da Trasferimento dati o PC5250 riserva una licenza per un determinato utente di
IBM i Access Client Solutions. Il server rimane attivo finché non scade il supero tempo di ritardo del
release. La licenza verrà conservata finché non viene rilasciata o fino al termine del lavoro del server.
Per vedere quali licenze sono riservate, utilizzare System i Navigator per visualizzare le proprietà del
sistema.
v Richiamo della mappa di conversione
Il server centrale richiama le mappe di conversione per i client che ne hanno bisogno. Queste mappe di
conversione in genere vengono utilizzate per le conversioni da ASCII a EBCDIC e per le conversioni da
EBCDIC ad ASCII. È necessario fornire i CCSID (Coded character set identifiers). Il client può
richiedere una mappa fornendo il CCSID di origine, il CCSID di destinazione corretti e una tabella di
punti di codice da convertire. Quindi, il server restituisce l'associazione corretta che verrà utilizzata dal
client.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
IBM i Access Client Solutions
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Programmi del server centrale
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZSCSRVS
QSYS
Programma del server
QZSCSRVSD
QSYS
Programma del daemon
Server chiamata di programma distribuito e comando remoto:
Consente ad applicazioni del PC di eseguire i comandi, di richiamare i programmi in IBM i e di restituire
i risultati al client.
Il supporto per il server di chiamata programma distribuito e comando remoto consente agli utenti e alle
applicazioni di eseguire i comandi CL e di richiamare i programmi. Il supporto per i comandi remoti
consente all'utente di eseguire più comandi nello stesso lavoro. Inoltre, offre un controllo di sicurezza
migliore per gli utenti di IBM i con funzionalità limitate (LMTCPB =*YES, nel profilo utente).
Il supporto per chiamata programma distribuito consente alle applicazioni di richiamare i programmi
IBM i e di passare i parametri (immissione ed emissione). Dopo l'esecuzione del programma, i valori dei
parametri di emissione vengono restituiti all'applicazione client. Questo processo consente alle
applicazioni di accedere facilmente alle risorse di IBM i, senza preoccupazioni per le comunicazioni e le
conversioni da eseguire.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
Programmi del server chiamata di programma distribuito e comando remoto
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZRCSRVS
QSYS
Programma del server
QZRCSRVSD
QSYS
Programma del daemon
Server di collegamento:
Fornisce le funzioni di gestione delle parole d'ordine per i server host IBM i con il supporto socket.
Il server di collegamento offre la sicurezza per i client. Questa funzione di sicurezza impedisce l'accesso
al sistema da parte di utenti con parole d'ordine scadute, convalida le parole d'ordine del profilo utente e
restituisce le informazioni di sicurezza del profilo utente da utilizzare con la memorizzazione nella cache
delle parole d'ordine e la gestione applicazioni di System i Navigator.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
Programmi del server di collegamento
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZSOSIGN
QSYS
Programma del server
QZSOSGND
QSYS
Programma del daemon
Programma di corrispondenza porta server:
Fornisce il numero di porta del server corrente a un client IBM i Access Client Solutions che richiede una
connessione.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Il programma di corrispondenza porta offre al client un modo per trovare la porta di un determinato
servizio (server). Il programma di corrispondenza porta trova le porte nella tabella servizi TCP/IP.
Il programma elencato nella seguente tabella è incluso con questo server.
Programma di corrispondenza porta server
Nome programma
Libreria
Descrizione
QZSOSMAPD
QSYS
Programma di corrispondenza porta
server
QXDAEDRSQL (Server SQL remoto dinamico esteso):
Supporta l'accesso SQL remoto a IBM i e altre funzioni del database.
Il server QXDAEDRSQL consente ai client di accedere alle funzioni di DB2 for i. Questo server fornisce
quanto segue.
v Supporto per accesso SQL remoto
v Accesso ai dati mediante l'interfaccia XDA
v Funzioni del database (ad esempio, la creazione e la cancellazione di file e l'aggiunta e l'eliminazione di
membri dei file)
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
Programmi server QXDAEDRSQL
Nome programma
Libreria
Descrizione
QXDARECVR
QSYS
Programma del server
QXDALISTEN
QSYS
Programma del daemon
Nota: gli oggetti *SRVPGM QXDAEVT e QXDAIASP vengono utilizzati dal server QXDAEDRSQL.
Server DRDA/DDM:
Consente di accedere alle funzioni di DB2 for i.
Il server DRDA/DDM consente ai client l'accesso alle funzioni di DB2 for i, tra cui l'accesso a livello di
record quando si utilizza il provider OLE DB e i driver JDBC Toolbox.
Questo server offre quanto riportato di seguito.
v Supporto per l'accesso SQL remoto
v Il supporto per l'accesso a livello di record
v Supporto per il giornale remoto
Per ulteriori informazioni su DRDA, consultare Distributed database programming.
Per ulteriori informazioni su DDM, consultare Distributed data management.
I programmi elencati nella seguente tabella sono inclusi con questo server.
IBM i Access Client Solutions
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Programmi server DRDA/DDM
Nome programma
Libreria
Descrizione
QRWTSRVR
QSYS
Programma del server
QRWTLSTN
QSYS
Programma del listener
Informazioni correlate:
Distributed database programming
DDM overview
Utilizzo di server host IBM i
Descrive il processo di comunicazione client/server e come gestirlo. Inoltre, in questo argomento vengono
elencati i valori e i sottosistemi di IBM i e viene descritto come identificare, visualizzare e gestire i lavori
del server sul sistema.
I server forniti con il sistema operativo di base in genere non richiedono la modifica delle configurazioni
esistenti per funzionare correttamente. Essi vengono impostati e configurati durante l'installazione del
server IBM i. È possibile modificare il modo in cui il sistema gestisce i lavori del server per soddisfare le
proprie esigenze, risolvere i problemi, migliorare le prestazioni del sistema, o semplicemente per
visualizzare i lavori nel sistema. Per eseguire tali modifiche e soddisfare i requisiti di elaborazione, è
necessario sapere quali oggetti influiscono su quali parti del sistema e come modificare tali oggetti. Per
comprendere realmente come gestire il sistema in uso, fare riferimento a Gestione del lavoro prima di
continuare con questo argomento.
Informazioni correlate:
Work management
Come stabilire le comunicazioni client/server:
Identificare il processo per l'avvio e l'arresto delle comunicazioni tra i client e i server host IBM i Access
Client Solutions.
Questo argomento include anche i numeri di porta di ciascun server, una descrizione dei daemon del
server e del loro ruolo nelle comunicazioni.
Nei passi riportati di seguito vengono stabilite le comunicazioni client/server.
1. Per avviare un lavoro del server che utilizza il supporto delle comunicazioni socket, il sistema client si
collega al numero di porta di un determinato server.
2. Un daemon del server deve essere avviato (con il comando STRHOSTSVR) per ascoltare e accettare la
richiesta di connessione del client. Una volta accettata la richiesta di connessione, il daemon del server
emette una richiesta interna per collegare la connessione del client a un lavoro del server.
3. Questo lavoro del server può essere un lavoro di preavvio o, se i lavori di preavvio non vengono
utilizzati, un lavoro batch che viene inoltrato quando viene elaborata la richiesta di connessione client.
Il lavoro del server gestisce tutte le altre le comunicazioni con il client. Lo scambio iniziale di dati
include una richiesta che identifica i token di autenticazione che sono associati all'utente del client.
Esempi di questi token sono un profilo utente e una parola d'ordine o un certificato Kerberos.
4. Una volta convalidati i token di autenticazione, il lavoro del server inizia ad utilizzare il profilo utente
IBM i associato a tali token e modifica il lavoro utilizzando molti degli attributi definiti per il profilo
utente, ad esempio il codice account e la coda di emissione.
Comunicazioni da server a client
IBM i Access Client Solutions utilizza TCP/IP per comunicare con i server del sistema. I server
ottimizzati utilizzano il supporto socket IBM i per comunicare con i client. Il supporto socket IBM i è
20
IBM i: IBM i Access Client Solutions
compatibile con con i socket Berkeley Software Distributions 4.3 su TCP/IP. Il supporto socket viene
fornito con il prodotto 5770-TC1, che è installato sul sistema.
Consultare il manuale TCP/IP Configuration and Reference per ulteriori informazioni sulle
comunicazioni.
Per ulteriori informazioni, consultare:
Informazioni correlate:
Impostazione TCP/IP
Numeri di porta dei server host:
Ciascun tipo di server ha il proprio daemon del server, che su una porta è in ascolto delle richieste di
connessione client IBM i Access Client Solutions in entrata.
Esistono delle eccezioni a questo funzionamento. Ad esempio, la funzione di trasferimento su socket
utilizza il daemon del server di database; il server dell'unità di rete utilizza il daemon del server di file e
il server di stampa virtuale utilizza il daemon del server di stampa di rete. Inoltre, il daemon del
programma di corrispondenza server è anche in ascolto su una porta specificata e consente a un client di
ottenere il numero di porta corrente di un server specificato.
Ciascuno dei daemon del server è in ascolto sul numero di porta fornito nella tabella servizi per il nome
del servizio specificato. Ad esempio, il daemon del server di stampa di rete, con la configurazione iniziale
fornita, è in ascolto sul numero di porta 8474, che è associato al nome del servizio 'as-netprt'. Il daemon
del programma di corrispondenza server è in ascolto sulla porta nota. Il numero di porta noto del
programma di corrispondenza server è 449. Il numero di porta noto è riservato per l'utilizzo esclusivo dei
server host. Pertanto, la voce per il nome del servizio 'as-svrmap' non deve essere rimossa dalla tabella
servizi.
I numeri di porta per ogni daemon del server non sono fissi; la tabella servizi può essere modificata
utilizzando numeri di porta differenti, se l'installazione richiede tali modifiche. È possibile modificare il
punto in cui viene richiamato il numero di porta dalla scheda di connessione delle proprietà del sistema
System i Navigator. Tuttavia, il nome del servizio deve rimanere identico a quello visualizzato nelle
tabelle successive. Altrimenti, i daemon del server non possono stabilire un socket che accetti le richieste
in entrata per la connessione client.
Se si aggiunge una nuova voce della tabella servizi per identificare un numero di porta differente per un
servizio, è necessario eliminare le voci preesistenti della tabella servizi per quel nome di servizio.
Eliminando queste voci, si elimina la duplicazione del nome del servizio nella tabella e la possibilità di
risultati non prevedibili quando si avvia il daemon del server.
Numeri di porta per i server host e per il programma di corrispondenza server:
Visualizzare i numeri di porta per i server host supportati da IBM i Access Client Solutions.
La seguente tabella contiene le voci della tabella servizi iniziali fornite per i server ottimizzati e per il
programma di corrispondenza server che utilizzano il supporto delle comunicazioni socket su TCP e
quelli che utilizzano SSL (Secure Sockets Layer).
Nome servizio
Descrizione
Numero porta
as-central
Server centrale
8470
as-database
Server di database
8471
as-dtaq
Server code dati
8472
as-file
Server di file
8473
IBM i Access Client Solutions
21
Nome servizio
Descrizione
Numero porta
as-netprt
Server stampa di rete
8474
as-rmtcmd
Server chiamata di programma e
comando remoto
8475
as-signon
Server di collegamento
8476
as-svrmap
Programma di corrispondenza server
449
drda
DDM
446
as-admin-http
Amministrazione HTTP
2001
as-mtgctrlj
Management central
5544
as-mtgctrl
Management central
5555
telnet
Server telnet
23
as-edrsql
Server QXDAEDRSQL
4402
La seguente tabella contiene i numeri di porta per i server host e i daemon che utilizzano SSL (Secure
Sockets Layer):
Nome servizio
Descrizione
Numero di porta
as-central-s
Server centrale sicuro
9470
as-database-s
Server di database sicuro
9471
as-dtaq-s
Server code dati sicuro
9472
as-file-s
Server di file sicuro
9473
as-netprt-s
Server stampa di rete sicuro
9474
as-rmtcmd-s
Server chiamata di
comando/comando remoto sicuro
9475
as-signon-s
Server di collegamento sicuro
9476
ddm-ssl
DDM
448
as-admin-https
Amministrazione HTTP
2010
as-mgtctrlj
Management central
5544
as-mgtctrl-ss
Management central
5566
as-mgtctrl-cs
Management central
5577
Telnet-ssl
Server telnet
992
Visualizzazione e modifica delle voci della tabella servizi
È possibile utilizzare il comando WRKSRVTBLE per visualizzare i nomi dei servizi e i relativi numeri di
porta associati.
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione voci tabella servizio
|
|
Sistema:
AS400597 |
| Immettere opzioni, premere Invio.
| 1=Aggiunta 4=Eliminazione
5=Visualizzazione
|
|
| Opz Servizio
Porta Protocollo
|
| _ _______________________________ ____________ _________________________ |
| _ as-central
8470 tcp
|
| _ as-database
8471 tcp
|
| _ as-dtaq
8472 tcp
|
| _ as-file
8473 tcp
|
22
IBM i: IBM i Access Client Solutions
|
|
| _ as-netprt
8474 tcp
|
| _ as-rmtcmd
8475 tcp
|
| _ as-signon
8476 tcp
|
| _ as-svrmap
449 tcp
|
|
.
|
|
.
|
|
.
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
Selezionando l'opzione 5 (visualizzazione) per ogni voce, è possibile visualizzare anche i nomi alias.
Utilizzare i comandi ADDSRVTBLE e RMVSRVTBLE per modificare la tabella servizi per l'installazione in
uso.
Avvio dei server host:
Per avviare i server host IBM i, utilizzare il comando CL STRHOSTSVR.
Il comando STRHOSTSVR avvia i daemon del server host e il daemon del programma di corrispondenza
server. Inoltre, tenta di avviare il lavoro di preavvio associato al server.
Ciascun tipo di server host ha un daemon del server. Il sistema dispone di un solo daemon del
programma di corrispondenza server. L'applicazione PC del client utilizza il numero di porta per
collegarsi al daemon del server host. Il daemon del server accetta la richiesta di connessione in entrata e
la inoltra al lavoro del server per l'elaborazione.
Utilizzare il rilevatore comandi CL per visualizzare i parametri per i valori del comando STRHOSTSVR
elencati di seguito.
Tipo di server
*ALL
Avvia tutti i daemon del server host e il daemon del programma di corrispondenza server.
*CENTRAL
Avvia il daemon del server centrale nel sottosistema QSYSWRK. Il lavoro del daemon è
QZSCSRVSD e il lavoro di preavvio del server associato è QZSCSRVS.
*DATABASE
Avvia il daemon del server di database nel sottosistema QSERVER. Il lavoro del daemon è
QZDASRVSD e i lavori di preavvio del server associati sono QZDASOINIT, QZDASSINIT e
QTFPJTCP. QTFPJTCP viene eseguito nel sottosistema QSERVER.
*DTAQ
Avvia il daemon del server code dati nel sottosistema QSYSWRK. Il lavoro del daemon è
QZHQSRVD e il lavoro di preavvio del server associato è QZHQSSRV.
*FILE Avvia il daemon del server di file nel sottosistema QSERVER. Il lavoro del daemon è
QPWFSERVSD e i lavori di preavvio del server associati sono QPWFSERVSO, QPWFSERVSS e
QPWFSERVS2.
*NETPRT
Avvia il daemon del server stampa di rete nel sottosistema QSYSWRK. Il lavoro del daemon è
QNPSERVD e i lavori di preavvio del server associati sono QNPSERVS e QIWVPPJT. QIWVPPJT
viene eseguito nel sottosistema QSYSWRK.
*RMTCMD
Avvia il daemon del server chiamata di programma distribuito e comando remoto nel
sottosistema QSYSWRK. Il lavoro del daemon è QZRCSRVSD e il lavoro di preavvio del server
associato è QZRCSRVS.
IBM i Access Client Solutions
23
*SIGNON
Avvia il daemon del server di collegamento nel sottosistema QSYSWRK. Il lavoro del daemon è
QZSOSGND e il lavoro di preavvio del server associato è QZSOSIGN.
*SVRMAP
Avvia il daemon del programma di corrispondenza server nel sottosistema QSYSWRK. Il lavoro
del daemon è QZSOSMAPD.
Nota: se il lavoro del daemon viene eseguito nell'indirizzario QSYSWRK, per impostazione
predefinita i lavori di preavvio del server associati verranno eseguiti nell'indirizzario QUSRWRK.
Inoltre, i lavori di preavvio del server di database per impostazione predefinita verranno eseguiti
nel sottosistema QUSRWRK.
Protocollo richiesto
Questo parametro facoltativo specifica i protocolli di comunicazione che devono essere attivi per poter
avviare i daemon del server host.
*ANY Il protocollo di comunicazione TCP/IP deve essere attivo quando viene emesso il comando
STRHOSTSVR. Se TCP/IP non è attivo, verranno generati il messaggio di diagnostica PWS3008 e
il messaggio di uscita PWS300D e i daemon del server host non vengono avviati.
*NONE
Non è necessario che sia attivo alcun protocollo di comunicazione quando viene emesso il
comando STRHOSTSVR, per l'avvio dei daemon del server host. Per i protocolli che non sono
attivi non verrà emesso alcun messaggio.
Il protocollo di comunicazione TCP/IP deve essere attivo quando viene emesso il comando
STRHOSTSVR. Se TCP/IP non è attivo, verranno generati il messaggio di diagnostica PWS3008 e
il messaggio di uscita PWS300D e i daemon del server host non vengono avviati.
Informazioni correlate:
Rilevatore comandi CL
*TCP
Daemon del server:
Il daemon del server consente alle applicazioni client IBM i Access Client Solutions di utilizzare le
comunicazioni socket.
Il daemon del server è un lavoro batch associato ad un tipo di server particolare. Esiste un solo daemon
del server per ciascun tipo di server differente (ad esempio, database, stampa di rete e accesso). Ciascun
tipo di server ha una relazione di uno a molti tra il daemon del server e i lavori effettivi del server; a un
daemon del server possono essere associati molti lavori del server.
Il daemon del server consente alle applicazioni client di avviare le comunicazioni con un server host che
utilizza il supporto delle comunicazioni socket. Il daemon del server esegue questa operazione gestendo e
instradando le richieste di connessione in entrata. Quando il cliente stabilisce le comunicazioni con il
lavoro del server, non vi è altra associazione tra il daemon del server e il client per la durata del lavoro
del server in questione.
I sottosistemi devono essere attivi per utilizzare i lavori del server di file o del server. Quando vengono
forniti, tutti i lavori del server sono configurati per essere eseguiti nel sottosistema QUSRWRK, ma è
possibile modificare il sottosistema in cui eseguirli. I lavori del server di file e il lavoro del daemon del
server host del database (QZDASRVSD) vengono eseguiti nel sottosistema QSERVER.
Il comando Avvio server host avvia i lavori del daemon del server. I daemon del server devono essere
attivi affinché le applicazioni client stabiliscano una connessione con un server host che utilizza il
supporto di comunicazioni socket.
24
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Se si sta avviando il daemon del database o il daemon del server di file, il sottosistema QSERVER deve
essere attivo. Se si avvia uno qualsiasi degli altri daemon del server, il sottosistema QSYSWRK deve
essere attivo. Per utilizzare i lavori di preavvio per i daemon del server eseguiti nel sottosistema
QSYSWRK, QUSRWRK deve essere attivo.
Daemon del programma di corrispondenza server
Il daemon del programma di corrispondenza server è un lavoro batch eseguito nel sottosistema
QSYSWRK. Fornisce un metodo che consente alle applicazioni client di determinare il numero di porta
associato a un determinato server.
Questo lavoro è in ascolto su una porta nota di una richiesta di connessione da un client. Il numero di
porta noto per TCP/IP è 449. Il client invia il nome del servizio al Programma di corrispondenza server.
Il programma di corrispondenza server ottiene il numero di porta per il nome del servizio specificato
dalla tabella servizi. Il programma di corrispondenza server restituisce questo numero di porta al client,
chiude la connessione e si pone di nuovo in ascolto di un'altra richiesta di connessione. Il client utilizza il
numero di porta restituito dal daemon del programma di corrispondenza server per la connessione al
daemon del server specificato.
Il daemon del programma di corrispondenza server viene avviato con il comando STRHOSTSVR e viene
terminato con il comando ENDHOSTSVR.
Esempio: STRHOSTSVR:
Trovare esempi di utilizzo del comando STRHOSTSVR quando si utilizza il prodotto IBM i Access Client
Solutions.
Esempio 1: avvio di tutti i daemon del server host
STRHOSTSVR SERVER(*ALL)
Questo comando avvia tutti i daemon del server e il daemon del programma di corrispondenza server, se
è attivo almeno un protocollo di comunicazione.
Esempio 2: avvio di daemon specifici del server
STRHOSTSVR SERVER(*CENTRAL *SVRMAP) RQDPCL(*NONE)
Questo comando avvia il daemon del server centrale e il daemon del programma di corrispondenza
server, anche se non sono attivi i protocolli di comunicazione.
Esempio 3: specifica di un protocollo richiesto
STRHOSTSVR SERVER(*ALL) RQDPCL(*TCP)
Questo comando avvia tutti i daemon del server host e il daemon del programma di corrispondenza
server, se è attivo TCP/IP.
Arresto dei server host:
Per arrestare i server host IBM i Access Client Solutions, utilizzare il comando CL ENDHOSTSVR.
Questo comando arresta i daemon del server host e il daemon del programma di corrispondenza server.
Se il daemon del server viene arrestato mentre i server di quel tipo sono collegati ad applicazioni client, i
lavori del server rimangono attivi finché non termina la comunicazione con l'applicazione client, a meno
che non sia specificato il parametro facoltativo ENDACTCNN. Le richieste di connessione successive
dall'applicazione client per tale server avranno esito negativo finché non viene riavviato il daemon del
server.
IBM i Access Client Solutions
25
Se viene arrestato il daemon del programma di corrispondenza server, ciò non influisce sulle connessioni
client esistenti ai lavori del server. Le successive richieste di connessione da un'applicazione client al
server del programma di corrispondenza server avranno esito negativo finché non viene riavviato il
programma di corrispondenza server.
È possibile specificare il parametro ENDACTCNN per terminare le connessioni attive ai server *DATABASE e
*FILE. Ciò determinerà l'arresto dei lavori del server che si occupano della manutenzione di queste
connessioni. Le connessioni attive possono essere arrestate solo se viene arrestato anche il lavoro del
daemon corrispondente. Se si specifica la parola chiave *DATABASE, i lavori QZDASOINIT e
QZDASSINIT con connessioni attive verranno terminati. Se si specifica la parola chiave *FILE, i lavori
QPWFSERVSO e QPWFSERVSS con connessioni attive verranno terminati.
Nota: se si utilizza il comando ENDHOSTSVR per terminare un determinato daemon che non è attivo, viene
visualizzato un messaggio di diagnostica. Utilizzare ENDHOSTSVR SERVER(*ALL) se si desidera terminare
tutti i daemon attivi. Se si specifica il valore *ALL, non viene visualizzato un messaggio di diagnostica.
Valori del comando ENDHOSTSVR:
Tipo di server
*ALL
Arresta i daemon del server e il daemon del programma di corrispondenza server, se sono attivi.
Se utilizzato, il sistema non consente altri valori speciali.
*CENTRAL
Arresta il daemon del server centrale nel sottosistema QSYSWRK.
*DATABASE
Arresta il daemon del server di database nel sottosistema QSERVER.
*DTAQ
Arresta il daemon del server code dati nel sottosistema QSYSWRK.
*FILE Arresta il daemon del server di file nel sottosistema QSERVER.
*NETPRT
Arresta il daemon del server stampa di rete nel sottosistema QSYSWRK.
*RMTCMD
Arresta il daemon del server chiamata di programma distribuito e comando remoto nel
sottosistema QSYSWRK.
*SIGNON
Arresta il daemon del server di collegamento nel sottosistema QSYSWRK.
*SVRMAP
Arresta il daemon del programma di corrispondenza server nel sottosistema QSYSWRK.
Chiudere connessioni attive
(Questo parametro facoltativo specifica se verranno arrestate le connessioni attive per i server specificati).
Valori singoli:
*NONE
Le connessioni attive non verranno terminate.
Altri valori:
*DATABASE
Le connessioni attive sottoposte a manutenzione dai lavori del server QZDASOINIT e
26
IBM i: IBM i Access Client Solutions
QZDASSINIT verranno terminate. Verranno terminati anche i lavori del server che stanno
eseguendo la manutenzione di queste connessioni.
*FILE Le connessioni attive sottoposte a manutenzione dai lavori del server QPWFSERVSO e
QPWFSERVSS verranno terminate. Verranno terminati anche i lavori del server che stanno
eseguendo la manutenzione di queste connessioni.
Di seguito vengono forniti alcuni esempi di ENDHOSTSVR.
Esempio: ENDHOSTSVR:
Trovare esempi di utilizzo del comando ENDHOSTSVR.
Esempio 1: chiusura di tutti i daemon del server host
ENDHOSTSVR SERVER(*ALL)
Questo comando termina tutti i daemon del server e il daemon del programma di corrispondenza server.
Esempio 2: terminare i daemon specifici del server
ENDHOSTSVR SERVER(*CENTRAL *SVRMAP)
Terminare il daemon del server centrale e il daemon del programma di corrispondenza server.
Esempio 3: chiusura dei daemon specifici del server e delle connessioni attive
ENDHOSTSVR SERVER(*CENTRAL *DATABASE) ENDACTCNN(*DATABASE)
Questo comando termina il daemon del server centrale nel sottosistema QSYSWRK ed il daemon del
server di database nel sottosistema QSERVER. Inoltre, verranno terminati le connessioni attive al server
*DATABASE e i lavori del server QZDASOINIT e QZDASSINIT che si occupano della manutenzione di
queste connessioni.
Sottosistemi IBM i:
I sottosistemi IBM i forniti dal sistema vengono utilizzati per controllare i lavori e le funzioni.
La descrizione di un sottosistema definisce come, dove e quanto lavoro accede a un sottosistema e quali
risorse vengono utilizzate dal sottosistema per eseguire il lavoro.
I lavori ad avvio automatico eseguono l'inizializzazione una sola volta o eseguono un lavoro ripetitivo
che è associato a un determinato sottosistema. I lavori ad avvio automatico associato a un determinato
sottosistema vengono avviati automaticamente ogni volta che viene avviato il sottosistema.
Concetti correlati:
“Identificazione e visualizzazione dei lavori del server IBM i” a pagina 42
Esistono diversi modi per identificare e visualizzare i lavori del server.
Sottosistemi utilizzati per i lavori del server:
I lavori del server sono configurati per essere eseguiti in sottosistemi diversi, in base alla loro funzione.
Di seguito vengono riportati i sottosistemi utilizzati per i lavori del server.
QSYSWRK
Tutti i lavori del daemon (ad eccezione del lavoro del daemon del server di file e del lavoro del daemon
del server di database) vengono eseguiti in questo sottosistema. I lavori del daemon del server di
database e del server di file vengono eseguiti nel sottosistema QSERVER.
IBM i Access Client Solutions
27
QUSRWRK
Si tratta del sottosistema in cui vengono eseguiti i lavori del server per i server riportati di seguito.
v
v
v
v
v
v
Stampa di rete
Chiamata di programma e comando remoto
Centrale
Coda dati
Collegamento
Database
QSERVER
Il lavoro del daemon del server di file, i lavori del server di preavvio associati e il lavoro del daemon del
server di database vengono eseguiti in questo sottosistema.
Se questo sottosistema non è attivo, le richieste per stabilire una connessione al server di file o al server
di database avranno esito negativo.
Avvio automatico dei sottosistemi
Il sottosistema QSYSWRK viene avviato automaticamente quando si esegue l'IPL, indipendentemente dal
valore specificato per il sottosistema di controllo.
Se si utilizza il programma di avvio predefinito fornito con il sistema, i sottosistemi QSERVER e
QUSRWRK vengono eseguiti automaticamente quando si esegue l'IPL. Il programma di avvio del sistema
viene definito nel valore di sistema QSTRUPPGM, il valore predefinito è QSTRUP QSYS.
Se si desidera modificare l'avvio del sistema, è possibile modificare il valore di sistema QSTRUPPGM per
richiamare il proprio programma. È possibile utilizzare il programma fornito QSTRUP in QSYS come base
per il programma di avvio che si desidera creare.
Nota: se si utilizza il server di database o il server di file e sono state apportate delle modifiche all'avvio
del sistema, verificare che il programma di avvio avvii il sottosistema QSERVER.
TCP/IP viene avviato automaticamente dal sistema senza la necessità di modificare il programma di
avvio del sistema. I server host vengono avviati automaticamente all'avvio di TCP/IP. Quando si avvia
TCP/IP, questo verifica che QUSRWRK e QSERVER vengano avviati prima dell'avvio dei server host.
L'attributo IPL, STRTCP, può forzare il sistema in modo che non venga avviato automaticamente TCP/IP
durante l'IPL. Si consiglia di lasciare questo valore sull'impostazione fornita *YES, (avvio di TCP/IP), ma
l'opzione è disponibile, se necessario.
Utilizzo dei lavori ad avvio automatico:
I lavori ad avvio automatico sono associati ai server host IBM i.
Il sottosistema QSERVER ha un lavoro ad avvio automatico definito per il server di file e i lavori del
server di database. Se questo lavoro non è in esecuzione, il server non può essere avviato. Il sottosistema
non verrà terminato quando scompare il lavoro. Se si verifica un problema con questo lavoro, si consiglia
di terminare e riavviare il sottosistema QSERVER.
Il sottosistema QSYSWRK ha un lavoro ad avvio automatico definito per tutti i server ottimizzati. Questo
lavoro monitora gli eventi inviati una volta emesso un comando STRTCP. In questo modo, i lavori del
daemon del server possono determinare dinamicamente quando TCP/IP è diventato attivo. I lavori del
daemon iniziano, quindi, a porsi in ascolto sulle porte appropriate. Se il lavoro ad avvio automatico non
28
IBM i: IBM i Access Client Solutions
è attivo e TCP/IP viene avviato mentre i server host sono attivi, è necessario immettere la sequenza di
comandi riportata di seguito per iniziare ad usare TCP/IP.
1. ENDHOSTSVR *ALL
2. STRHOSTSVR *ALL
Il lavoro ad avvio automatico è denominato QZBSEVTM. Se il lavoro non è attivo, può essere avviato
immettendo il seguente comando:
QSYS/SBMJOB CMD(QSYS/CALL PGM(QSYS/QZBSEVTM)) JOB(QZBSEVTM) JOBD(QSYS/QZBSEJBD)
PRTDEV(*USRPRF) OUTQ(*USRPRF) USER(QUSER) PRTTXT(*SYSVAL) SYSLIBL(*SYSVAL)
CURLIB(*CRTDFT) INLLIBL(*JOBD) SRTSEQ (*SYSVAL) LANGID(*SYSVAL) CNTRYID(*SYSVAL)
CCSID(*SYSVAL)
Nota: è possibile eseguire una sola istanza di QZBSEVTM del programma in qualsiasi momento.
Utilizzo di lavori di preavvio:
Un lavoro di preavvio è un lavoro batch la cui esecuzione ha inizio prima che vengano avviate le
comunicazioni di un programma su un sistema remoto con il server host IBM i.
I lavori di preavvio utilizzano le voci dei lavori di preavvio nella descrizione del sottosistema per
determinare quale programma, classe e lotto di memoria utilizzare quando vengono avviati i lavori. In
una voce del lavoro di preavvio è necessario specificare gli attributi per il sottosistema da utilizzare per
creare e gestire un lotto di lavori di preavvio.
I lavori di preavvio determinano un incremento delle prestazioni quando si avvia una connessione a un
server. Le voci dei lavori di preavvio sono definite in un sottosistema. I lavori di preavvio diventano
attivi quando viene avviato quel sottosistema oppure possono essere controllati con i comandi STRPJ
(Avvio lavoro di preavvio) e ENDPJ (Fine lavoro di preavvio).
Nelle informazioni sul sistema relative ai lavori di preavvio (ad esempio, DSPACTPJ) il termine 'richiesta
avvio programma' viene utilizzato esclusivamente per indicare le richieste effettuate per avviare i lavori
di preavvio, anche se le informazioni possono essere relative a un lavoro di preavvio che è stato avviato
come risultato di una richiesta di connessione socket.
Nota:
|
v In generale, i lavori di preavvio possono essere riutilizzati dopo che sono stati restituiti al lotto. Il
numero di volte in cui il lavoro di preavvio viene riutilizzato è determinato dal valore specificato per il
numero massimo di utilizzi (MAXUSE) dei comandi CL ADDPJE o CHGPJE. Se è sempre consigliabile
per il codice del client di connessione ripulire le risorse utilizzate mentre è in corso la connessione al
lavoro di preavvio, la maggior parte dei server esegue una ripulitura automatica sufficiente per
consentire il riutilizzo del lavoro di preavvio. Un'eccezione è rappresentata dal server di chiamata
programma distribuito e comando remoto, fornito con un valore MAXUSE di 1. Per questo server non
è garantita la ripulitura delle risorse che vengono utilizzate da un utente del lavoro di preavvio prima
del termine del lavoro stesso. Per impedire che gli utenti successivi accedano involontariamente a
queste risorse, non modificare il valore MAXUSE per il server di chiamata programma distribuito e
comando remoto.
v Per impostazione predefinita, alcuni dei lavori del server vengono eseguiti in QUSRWRK o QSERVER.
Utilizzando System i Navigator, è possibile configurare alcuni di questi server o tutti questi server in
modo che vengano eseguiti in un sottosistema scelto dall'utente.
1. IBM Navigator per i > Rete > Server > IBM i Access.
2. Fare clic con il tasto destro del mouse sul server per il quale si desidera configurare i sottosistemi e
selezionare Proprietà.
3. Configurare il server utilizzando la pagina Sottosistemi.
IBM i Access Client Solutions
29
Se si spostano i lavori dal sottosistema predefinito, è necessario eseguire le operazioni riportate di
seguito.
1. Creare la descrizione del sottosistema.
2. Aggiungere le voci del lavoro di preavvio utilizzando il comando ADDPJE. Impostare il parametro
STRJOBS su *YES.
Se non si effettua tale operazione, i lavori verranno eseguiti nel sottosistema predefinito.
Tutti i server host che sono supportati dall'interfaccia di comunicazioni socket supportano i lavori di
preavvio.
Di seguito vengono elencati tali server.
Server stampa di rete
Server chiamata di programma distribuito e comando remoto
Server centrale
Server di database
Server di database sicuro
Server di file
Server di file sicuro
Server code dati
Server di collegamento (univoco per i server che utilizzano il supporto di comunicazioni socket)
Negli elenchi riportati di seguito vengono forniti gli attributi delle voci dei lavori di preavvio e i valori
iniziali configurati per i server host che utilizzano il supporto di comunicazioni socket.
Descrizione sottosistema
Il sottosistema che contiene le voci dei lavori di preavvio.
Server host
Valore
Stampa di rete
QUSRWRK
Chiamata di programma e comando remoto
QUSRWRK
Centrale
QUSRWRK
Database
QUSRWRK
Database sicuro
QUSRWRK
File
QSERVER
File sicuro
QSERVER
Coda dati
QUSRWRK
Collegamento
QUSRWRK
Libreria/nome programma
Il programma che viene richiamato quando viene avviato il lavoro di preavvio.
Server host
Valore
Stampa di rete
QSYS/QNPSERVS
Chiamata di programma e comando remoto
QSYS/QZRCSRVS
Centrale
QSYS/QZSCSRVS
Database
QSYS/QZDASOINIT
Database sicuro
QSYS/QZDASSINIT
30
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Server host
Valore
File
QSYS/QPWFSERVSO
File sicuro
QSYS/QPWFSERVSS
Coda dati
QSYS/QZHQSSRV
Collegamento
QSYS/QZSOSIGN
Profilo utente
Il profilo utente utilizzato per eseguire il lavoro. Questo è ciò che il lavoro mostra come profilo utente.
Quando un client riceve una richiesta di avvio di un server, la funzione del lavoro di preavvio passa al
profilo utente che viene ricevuto nella richiesta in questione.
Server host
Valore
Stampa di rete
QUSER
Chiamata di programma e comando remoto
QUSER
Centrale
QUSER
Database
QUSER
Database sicuro
QUSER
File
QUSER
File sicuro
QUSER
Coda dati
QUSER
Collegamento
QUSER
Nome lavoro
Il nome del lavoro quando viene avviato.
Server host
Valore
Stampa di rete
*PGM
Chiamata di programma e comando remoto
*PGM
Centrale
*PGM
Database
*PGM
Database sicuro
*PGM
File
*PGM
File sicuro
*PGM
Coda dati
*PGM
Collegamento
*PGM
Descrizione lavoro
La descrizione del lavoro usata per il lavoro di preavvio. Tenere presente che se si specifica *USRPRF,
verrà utilizzata la descrizione del lavoro per il profilo con il quale viene eseguito questo lavoro. Ciò
significa che verrà utilizzata la descrizione del lavoro di QUSER. Inoltre, vengono utilizzati alcuni
attributi dalla descrizione del lavoro dell'utente richiedente; ad esempio, l'unità di stampa e la coda di
emissione vengono scambiate dalla descrizione del lavoro dell'utente richiedente.
IBM i Access Client Solutions
31
Server host
Valore
Stampa di rete
QSYS/QZBSJOBD
Chiamata di programma e comando remoto
QSYS/QZBSJOBD
Centrale
QSYS/QZBSJOBD
Database
QGPL/QDFTSVR
Database sicuro
QGPL/QDFTSVR
File
QGPL/QDFTSVR
File sicuro
QGPL/QDFTSVR
Coda dati
QSYS/QZBSJOBD
Collegamento
QSYS/QZBSJOBD
Avvio lavori
Indica se i lavori di preavvio devono essere avviati automaticamente all'avvio del sottosistema. Queste
voci dei lavori di preavvio vengono fornite con il valore dei lavori di avvio *YES per garantire che i
lavori del server siano disponibili. Il comando STRHOSTSVR avvia ogni lavoro di preavvio come parte
dell'elaborazione.
Server host
Valore
Stampa di rete
*YES
Chiamata di programma e comando remoto
*YES
Centrale
*YES
Database
*YES
Database sicuro
*YES
File
*YES
File sicuro
*YES
Coda dati
*YES
Collegamento
*YES
Numero iniziale di lavori
Il numero di lavori che vengono avviati all'avvio del sottosistema. Questo valore può essere adattato
all'ambiente in uso e alle proprie esigenze.
Server host
Valore
Stampa di rete
1
Chiamata di programma e comando remoto
1
Centrale
1
Database
1
Database sicuro
1
File
1
File sicuro
1
Coda dati
1
Collegamento
1
32
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Soglia
Il numero minimo di lavori di preavvio disponibili per una voce del lavoro di preavvio. Quando viene
raggiunta questa soglia, gli altri lavori di preavvio vengono avviati automaticamente. La soglia mantiene
un certo numero di lavori nel lotto.
Server host
Valore
Stampa di rete
1
Chiamata di programma e comando remoto
1
Centrale
1
Database
1
Database sicuro
1
File
1
File sicuro
1
Coda dati
1
Collegamento
1
Numero aggiuntivo di lavori
Il numero di lavori di preavvio aggiuntivi che vengono avviati quando viene raggiunta la soglia.
Server host
Valore
Stampa di rete
2
Chiamata di programma e comando remoto
2
Centrale
2
Database
2
Database sicuro
2
File
2
File sicuro
2
Coda dati
2
Collegamento
2
Numero massimo di lavori
Il numero massimo di lavori di preavvio che possono essere attivi per questa voce.
Server host
Valore
Stampa di rete
*NOMAX
Chiamata di programma e comando remoto
*NOMAX
Centrale
*NOMAX
Database
*NOMAX
Database sicuro
*NOMAX
File
*NOMAX
File sicuro
*NOMAX
Coda dati
*NOMAX
IBM i Access Client Solutions
33
Server host
Valore
Collegamento
*NOMAX
Numero massimo di utenti
Il numero massimo di utilizzi del lavoro. Il valore 200 indica che il lavoro di preavvio terminerà quando
saranno state elaborate 200 richieste di avvio del server.
Server host
Valore
Stampa di rete
200
Chiamata di programma e comando remoto
1
Centrale
200
Database
200
Database sicuro
200
File
*NOMAX
File sicuro
*NOMAX
Coda dati
200
Collegamento
200
In attesa di lavoro
Una richiesta di connessione client attenderà che diventi disponibile un lavoro del server, se è stato
raggiunto il numero massimo di lavori.
Server host
Valore
Stampa di rete
*YES
Chiamata di programma e comando remoto
*YES
Centrale
*YES
Database
*YES
Database sicuro
*YES
File
*YES
File sicuro
*YES
Coda dati
*YES
Collegamento
*YES
Identificativo lotto
L'identificativo del lotto di sottosistemi in cui viene eseguito questo lavoro di preavvio.
Server host
Valore
Stampa di rete
1
Chiamata di programma e comando remoto
1
Centrale
1
Database
1
Database sicuro
1
34
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Server host
Valore
File
1
File sicuro
1
Coda dati
1
Collegamento
1
Classe
Il nome e la libreria della classe in cui viene eseguito il lavoro di preavvio.
Server host
Valore
Stampa di rete
QGPL/QCASERVR
Chiamata di programma e comando remoto
QGPL/QCASERVR
Centrale
QGPL/QCASERVR
Database
QSYS/QPWFSERVER
Database sicuro
QSYS/QPWFSERVER
File
QSYS/QPWFSERVER
File sicuro
QSYS/QPWFSERVER
Coda dati
QGPL/QCASERVR
Collegamento
QGPL/QCASERVR
Quando il valore dei lavori di avvio per la voce del lavoro di preavvio è impostato su *YES e per gli altri
valori valgono le impostazioni iniziali, per ogni voce del lavoro di preavvio vengono eseguite le azioni
riportate di seguito.
v Quando viene avviato il sottosistema, per ogni server viene avviato un lavoro di preavvio.
v Quando viene elaborata la prima richiesta di connessione client per un determinato server, viene
utilizzato il lavoro iniziale e viene superata la soglia.
v Gli altri lavori vengono avviati per tale server in base al numero definito nella voce del lavoro di
preavvio.
v Il numero di lavori disponibili è sempre almeno uno.
v Il sottosistema controlla periodicamente il numero di lavori di preavvio che sono pronti per elaborare
le richieste e termina i lavori in eccesso. Il sottosistema lascia sempre almeno il numero di lavori di
preavvio specificato nel parametro dei lavori iniziali.
Monitoraggio dei lavori di preavvio
Utilizzare il comando DSPACTPJ (Visual. lav. di preavv. attivi) per monitorare i lavori di preavvio. Ad
esempio, per monitorare i lavori di preavvio per il server di collegamento, è necessario conoscere il
sottosistema contenente i lavori di preavvio (QUSRWRK o un sottosistema definito dall'utente) e il
programma (ad esempio, QZSOSIGN).
Il comando DSPACTPJ fornisce le informazioni riportate di seguito.
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Visual. lav. di preavv. attivi
LP11UT11
|
|
07/28/09 15:06:14
|
|Sottosistema . . . . . :
QUSRWRK
Data ripristino. . . . :
07/01/09
|
|Programma . . . . . . :
QZSOSIGN
Ora ripristino . . . . :
02:19:51
|
| Libreria . . . . . :
QSYS
Tempo trascorso . . . . :
0660:46:23
|
|
|
| Lavori di preavvio:
|
IBM i Access Client Solutions
35
| Numero corrente . . . . . . . . . . . . . . . . :
10
|
| Numero medio . . . . . . . . . . . . . . . . :
8.5
|
| Numero di picco. . . . . . . . . . . . . . . . :
25
|
|
|
| Lavori di preavvio in uso:
|
| Numero corrente. . . . . . . . . . . . . . . . :
5
|
| Numero medio. . . . . . . . . . . . . . . . . :
4.3
|
| Numero di picco. . . . . . . . . . . . . . . . :
25
|
|
|
|
|
|
Segue...
|
|
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
07/28/09 15:06:14
|
|Sottosistema . . . . . :
QUSRWRK
Data ripristino. . . . :
07/01/09
|
|Programma . . . . . . :
QZSOSIGN
Ora ripristino . . . . :
02:19:51
|
| Libreria . . . . . :
QSYS
Tempo trascorso . . . . :
0660:46:23
|
|
|
|
|
|
|
| Richieste di avvio di programma:
|
| Numero corrente in attesa. . . . . . . . . . . :
0
|
| Numero medio in attesa . . . . . . . . . . . . :
.2
|
| Numero picco in attesa . . . . . . . . . . . . :
4
|
| Tempo di attesa medio . . . . . . . . . . . . . . :
00:00:20.0
|
| Numero accettato . . . . . . . . . . . . . . . :
0
|
| Numero rifiutato . . . . . . . . . . . . . . . :
0
|
|
|
|
|
|
|
|
Fine
|
|Premere Invio per continuare.
|
|
|F3=Fine F5=Rivisualizzazione
F12=Annullamento
F13=Ripristino statistiche |
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione dei lavori di preavvio
Premendo il tasto F5 nel pannello Visual. lav. di preavv. attivi, vengono aggiornate le informazioni
presentate per un lavoro di preavvio attivo. Le informazioni sulle richieste di avvio del programma
possono indicare se è necessario modificare il numero di lavori di preavvio disponibili. Se le informazioni
indicano che le richieste di avvio del programma sono in attesa che si renda disponibile un lavoro di
preavvio, è possibile modificare i lavori di preavvio con il comando CHGPJE (Modifica voce lavoro di
preavvio).
Se alle richieste di avvio del programma non si risponde rapidamente, è possibile eseguire una qualsiasi
combinazione delle operazioni riportate di seguito.
v Incrementare la soglia
v Incrementare il valore del parametro per il numero iniziale di lavori (INLJOBS)
v Incrementare il valore del parametro per il numero aggiuntivo di lavori (ADLJOBS)
È importante garantire che esista un lavoro di preavvio disponibile per ogni richiesta.
Eliminazione delle voci dei lavori di preavvio
Se si decide che non si desidera che i server utilizzino la funzione del lavoro di preavvio, effettuare
quanto riportato di seguito.
1. Terminare i lavori di preavvio con il comando ENDPJ (Fine lavoro di preavvio).
36
IBM i: IBM i Access Client Solutions
I lavori di preavvio terminati con il comando ENDPJ vengono avviati al successivo avvio del
sottosistema, se se nella voce del lavoro di preavvio è specificato *YES o se si esegue il comando
STRHOSTSVR per il tipo di server specificato. Se si desidera solo terminare il lavoro di preavvio
senza eseguire il passo successivo, le richieste di avvio del server in questione avranno esito negativo.
2. Rimuovere le voci dei lavori di preavvio nella descrizione del sottosistema con il comando RMVPJE
(Rimozione voce lavoro di preavvio).
Le voci dei lavori di preavvio che vengono eliminate con il comando RMVPJE vengono eliminate in
modo permanente dalla descrizione del sottosistema. Una volta rimossa la voce, le nuove richieste per
il server avranno esito positivo.
Utilizzo delle voci di instradamento
Quando si esegue l'instradamento di un lavoro del daemon a un sottosistema, il lavoro utilizza le voci di
instradamento nella descrizione del sottosistema. Le voci di instradamento per i lavori del daemon del
server host vengono aggiunte alla descrizione del sottosistema quando si esegue il comando
STRHOSTSVR. Questi lavori vengono avviati mediante il profilo utente QUSER. Per i lavori del daemon
che vengono inoltrati al sottosistema QSYSWRK, viene utilizzata la coda lavori QSYSNOMAX. Per i
lavori del daemon che vengono inoltrati al sottosistema QSERVER, viene utilizzata la coda lavori
QPWFSERVER.
Le caratteristiche dei lavori del server vengono prese dalla voce del lavoro di preavvio. Se i lavori di
preavvio non vengono utilizzati per il server, i lavori del server vengono avviati con le caratteristiche dei
corrispondenti lavori del daemon.
Di seguito viene fornita la configurazione iniziale nei sottosistemi forniti da IBM per ciascun lavoro del
daemon del server.
Daemon del server stampa di rete
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QNPSERVD
Nome lavoro
QNPSERVD
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2538
Daemon del server chiamata di programma e comando remoto
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZRCSRVSD
Nome lavoro
QZRCSRVSD
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2539
IBM i Access Client Solutions
37
Daemon del server centrale
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZSCSRVSD
Nome lavoro
QZSCSRVSD
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2536
Daemon del server di database
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSERVER
Coda lavori
QPWFSERVER
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZDASRVSD
Nome lavoro
QZDASRVSD
Classe
QSYS/QPWFSERVER
Numero di sequenza
600
Daemon del server di file
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSERVER
Coda lavori
QPWFSERVER
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QPWFSERVSD
Nome lavoro
QPWFSERVSD
Classe
QSYS/QPWFSERVER
Numero di sequenza
200
Daemon del server code dati
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZHQSRVD
Nome lavoro
QZHQSRVD
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2537
38
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Daemon del server di collegamento
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZSOSGND
Nome lavoro
QZSOSGND
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2540
Daemon del programma di corrispondenza server
Nome attributo
Valore dell'attributo
Sottosistema
QSYS/QSYSWRK
Coda lavori
QSYSNOMAX
Utente
QUSER
Dati di instradamento
QZSOSMAPD
Nome lavoro
QZSOSMAPD
Classe
QGPL/QCASERVR
Numero di sequenza
2541
Valori del sistema IBM i:
Informazioni sui valori di sistema importanti negli ambienti client/server.
Un valore di sistema contiene le informazioni di controllo che fanno funzionare alcune parti del sistema.
Un utente può modificare i valori di sistema per definire l'ambiente di lavoro. Esempi di valori di sistema
sono la data del sistema e l'elenco di librerie.
Esistono molti valori di sistema. I valori riportati di seguito sono particolarmente importanti in un
ambiente client/server.
QAUDCTL
Controllo delle verifiche. Questo valore di sistema contiene di interruttori di accensione e
spegnimento per il controllo a livello di utente e oggetto. Le modifiche apportate a questo valore
di sistema hanno effetto immediato.
QAUDENDACN
Azione errore giornale di controllo. Questo valore di sistema specifica l'azione eseguita dal
sistema se si verificano degli errori quando il giornale di controllo sicurezza del sistema operativo
invia una voce del giornale di controllo. Le modifiche apportate a questo valore di sistema hanno
effetto immediato.
QAUDFRCLVL
Forza il giornale di controllo. Questo valore di sistema specifica il numero di voci del giornale di
controllo che è possibile scrivere nel giornale di controllo sicurezza prima che venga forzato
l'inserimento dei dati delle voci nella memoria ausiliaria. Le modifiche apportate a questo valore
di sistema hanno effetto immediato.
IBM i Access Client Solutions
39
QAUDLVL
Livello di controllo sicurezza. Le modifiche apportate a questo valore di sistema hanno effetto
immediato per tutti i lavori in esecuzione nel sistema.
QAUTOVRT
Determina se il sistema deve creare automaticamente le unità virtuali. Questa opzione viene
utilizzata con le sessioni telnet e pass-through della stazione video.
QCCSID
Il
v
v
v
v
CCSID (coded character set identifier) che identifica quanto segue:
Una serie specifica di identificativi dello schema di codifica
Gli identificativi della serie di caratteri
Gli identificativi della codepage
Altre informazioni relative alla codifica che identificano in modo univoco la rappresentazione
dei caratteri grafici codificati richiesti dal sistema
Questo valore si basa sulla lingua installata nel sistema. Determina se i dati devono essere
convertiti in un formato diverso prima di essere presentati all'utente. Il valore predefinito è 65535,
ovvero, questi dati non vengono convertiti.
QCTLSBSD
La descrizione del sottosistema di controllo
QDSPSGNINF
Determina se il pannello delle informazioni di accesso viene visualizzato dopo l'accesso mediante
le funzioni di emulazione 5250 (funzione della stazione di lavoro, PC5250).
QLANGID
L'identificativo predefinito della lingua per il sistema. Determina il CCSID predefinito per un
lavoro utente se il CCSID del lavoro è 65535. I client e i server utilizzano questo valore CCSID del
lavoro predefinito per determinare la conversione corretta dei dati che vengono scambiati tra il
client e il server.
QLMTSECOFR
Controlla se un utente con l'autorizzazione speciale a tutti gli oggetti (*ALLOBJ) o al servizio
(*SERVICE) può utilizzare le unità. Se questo valore è impostato su 1, tutti gli utenti con le
autorizzazioni speciali *ALLOBJ o *SERVICE devono disporre dell'autorizzazione specifica
*CHANGE per utilizzare l'unità.
Ciò riguarda le unità virtuali per l'emulazione 5250. Il valore fornito per questo è 1. Se si desidera
che gli utenti autorizzati accedano ai PC, è necessario fornire loro l'autorizzazione specifica per
l'unità e l'unità di controllo utilizzate dal PC o modificare questo valore su 0.
QMAXSIGN
Controlla il numero di tentativi di accesso non corretti consecutivi da parte di utenti locali e
remoti. Quando viene raggiunto il valore QMAXSIGN, il sistema determina l'azione con il valore
di sistema QMAXSGNACN.
Se il valore QMAXSGNACN è 1 (disattivazione unità), il valore QMAXSIGN non riguarda gli
utenti che immettono una parola d'ordine non corretta sul PC quando avviano la connessione.
Ciò rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza per gli utenti del PC. QMAXSGNACN
deve essere impostato su 2 o 3.
QMAXSGNACN
Determina il comportamento del sistema quando si raggiunge il numero massimo di tentativi di
accesso su una qualsiasi unità. È possibile specificare 1 (disattivazione unità), 2 (disabilitazione
del profilo utente) o 3 (disattivazione unità e disabilitazione del profilo utente). Il valore fornito è
3.
40
IBM i: IBM i Access Client Solutions
QPWDEXPITV
Il numero di giorni di validità di una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore di
sistema hanno effetto immediato.
QPWDLMTAJC
Limita l'uso di numeri consecutivi in una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore
di sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDLMTCHR
Limita l'uso di determinati caratteri in una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo
valore di sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDLMTREP
Limita l'uso di caratteri ripetuti in una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore di
sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDLVL
Determina il livello di supporto della parola d'ordine per il sistema, che include la lunghezza
della parola d'ordine supportata, il tipo di codifica utilizzato per le parole d'ordine e se le parole
d'ordine di IBM i NetServer per i client Windows vengono rimosse dal sistema. Le modifiche
apportate a questo valore di sistema hanno effetto al successivo IPL.
QPWDMAXLEN
Il numero massimo di caratteri in una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore di
sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDMINLEN
Il numero minimo di caratteri in una parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore di
sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDPOSDIF
Controlla la posizione dei caratteri in una nuova parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo
valore di sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDRQDDGT
Richiede un numero in una nuova parola d'ordine. Le modifiche apportate a questo valore di
sistema diventano operative alla successiva modifica di una parola d'ordine.
QPWDRQDDIF
Controlla se la parola d'ordine deve essere diversa dalle parole d'ordine precedenti.
QPWDVLDPGM
Il nome e la libreria del programma di convalida della parola d'ordine che sono forniti dal
sistema di computer. È possibile specificare sia il nome di un oggetto che il nome di una libreria.
Le modifiche apportate a questo valore di sistema diventano operative alla successiva modifica di
una parola d'ordine.
QRMTSIGN
Specifica in che modo il sistema gestisce le richieste di accesso remoto. Una sessione TELNET è in
realtà una richiesta di accesso remoto. Questo valore determina diverse azioni, come illustrato di
seguito.
v '*FRCSIGNON': tutte le sessioni di accesso remoto devono seguire la normale procedura di
accesso.
v '*SAMEPRF': per la funzione stazione di lavoro o pass-through della stazione video 5250,
quando i nomi dei profili utente di origine e di destinazione corrispondono, è possibile saltare
l'accesso per le richiesta di accesso remoto. Quando si utilizza TELNET, è possibile saltare
l'accesso.
v '*VERIFY': dopo aver verificato che l'utente ha accesso al sistema, quest'ultimo consente
all'utente di saltare l'accesso.
IBM i Access Client Solutions
41
v '*REJECT': non consente alcun accesso remoto per la funzione stazione di lavoro o pass-through
della stazione video 5250. Quando QRMTSIGN è impostato su *REJECT, l'utente può ancora
eseguire l'accesso al sistema utilizzando TELNET. Queste sessioni seguiranno l'elaborazione
normale. Se si desidera rifiutare tutte le richieste TELNET al sistema, arrestare i server
TELNET.
v ' libreria programma': l'utente può specificare un programma e una libreria (o *LIBL) per
decidere quali sessioni remote sono consentite e a quali profili utente è possibile accedere
automaticamente e da quali ubicazioni. Questa opzione è valida solo per pass-through.
Questo valore specifica anche un nome di programma da eseguire, che determina quali sessioni
remote devono essere consentite.
Il valore fornito è *FRCSIGNON. Se si desidera che gli utenti siano in grado di utilizzare la
funzione che consente di saltare l'accesso dell'emulatore 5250, modificare questo valore su
*VERIFY.
QSECURITY
Livello di sicurezza del sistema. Le modifiche apportate a questo valore di sistema hanno effetto
al successivo IPL.
v Il valore 20 indica che il sistema richiede una parola d'ordine per l'accesso.
v Il valore 30 indica che il sistema richiede la sicurezza della parola d'ordine al momento
dell'accesso e la sicurezza degli oggetti ad ogni accesso. È necessario disporre
dell'autorizzazione per l'accesso a tutte le risorse del sistema.
v Il valore 40 indica che il sistema richiede la sicurezza della parola d'ordine al momento
dell'accesso e la sicurezza degli oggetti ad ogni accesso. I programmi che tentano di accedere
agli oggetti mediante interfacce non supportate hanno esito negativo.
v Il valore 50 indica che il sistema richiede la sicurezza della parola d'ordine al momento
dell'accesso e gli utenti devono disporre dell'autorizzazione per accedere agli oggetti e alle
risorse del sistema. Vengono applicate la sicurezza e l'integrità degli oggetti del dominio utente
e della libreria QTEMP. I programmi che tentano di accedere agli oggetti mediante interfacce
non supportate o che tentano di passare valori di parametri non supportati alle interfacce
supportate hanno esito negativo.
QSTRUPPGM
Il programma che viene eseguito quando viene avviato il sottosistema di controllo o il sistema.
Questo programma esegue le funzioni di impostazione, quali l'avvio dei sottosistemi.
QSYSLIBL
La parte del sistema dell'elenco di librerie. Le ricerche vengono eseguite in questa parte
dell'elenco di librerie prima che in qualsiasi altra parte. Alcune funzioni del client utilizzano
questo elenco per ricercare gli oggetti.
Identificazione e visualizzazione dei lavori del server IBM i:
Esistono diversi modi per identificare e visualizzare i lavori del server.
L'identificazione di un determinato lavoro è un prerequisito per l'analisi dei problemi e la determinazione
delle implicazioni sulle prestazioni.
È possibile utilizzare un emulatore o un'interfaccia basata su caratteri. Inoltre, è possibile utilizzare
l'interfaccia di IBM Navigator per i per identificare i lavori del server, se si preferisce utilizzare una GUI
(graphical user interface). Potrebbe risultare più facile correlare un lavoro a un determinato PC o a una
singola funzione client utilizzando l'interfaccia della GUI. Sia il metodo basato su caratteri che quello
basato sulla GUI consentono di identificare e gestire i lavori del server.
Concetti correlati:
“Sottosistemi IBM i” a pagina 27
I sottosistemi IBM i forniti dal sistema vengono utilizzati per controllare i lavori e le funzioni.
42
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Utilizzo di IBM Navigator per i per identificare i lavori del server:
È possibile visualizzare e gestire i lavori del server.
Eseguire le operazioni riportate di seguito per utilizzare l'interfaccia di IBM Navigator per i per
identificare i lavori del server.
1. Aprire Rete facendo clic sul segno più (+).
2. Aprire Server facendo clic sul segno più (+).
3. Selezionare il tipo di server di cui si desidera visualizzare i lavori (ad esempio, TCP/IP o IBM i
Access Client Solutions).
4. Quando i server vengono visualizzati nel pannello di destra, fare clic con il tasto destro del mouse sul
server di cui si desidera visualizzare i lavori e fare clic su Lavori server. Viene visualizzata un'altra
finestra, che mostra i lavori del server con l'utente, il tipo di lavoro, lo stato del lavoro, l'ora di
immissione nel sistema e la data di immissione nel sistema per il server in questione.
Nomi dei lavori IBM i:
I nomi dei lavori IBM i seguono una specifica convenzione di denominazione.
Il nome lavoro è composto da tre parti:
v Nome lavoro semplice
v ID utente predefinito
v Numero del lavoro (ordine crescente)
I lavori del server seguono diverse convenzioni:
v Nome lavoro
– Per i lavori non di preavvio il nome lavoro del server è il nome del programma server.
– I lavori di preavvio utilizzano il nome definito nella voce del lavoro di preavvio.
– I lavori che vengono avviati dai server utilizzano il nome descrizione lavoro o un nome specificato
se sono lavori batch (il server di file esegue questa operazione).
v ID utente predefinito
– È sempre QUSER, a prescindere dal fatto che si utilizzino o meno i lavori di preavvio.
– La registrazione lavoro mostra quali utenti hanno utilizzato il lavoro.
v La gestione lavori crea il numero del lavoro.
Visualizzazione mediante WRKACTJOB:
Utilizzare il comando IBM i WRKACTJOB per visualizzare i lavori del server.
Il comando WRKACTJOB mostra tutti i lavori attivi, i daemon del server e il daemon del programma di
corrispondenza server.
Le seguenti figure mostrano uno stato di esempio con il comando WRKACTJOB. Solo i lavori correlati ai
server vengono mostrati nelle figure. È necessario premere (F14) per visualizzare i lavori di preavvio
disponibili.
I seguenti tipi di lavori vengono mostrati nelle figure:
v (1) - Daemon del programma di corrispondenza server
v (2) - Daemon del server
v (3) - Lavori del server con preavvio
IBM i Access Client Solutions
43
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione lavori attivi
LP11UT11
|
|
07/28/09 15:13:08
|
|CPU %: 3.1
Tempo trascorso: 21:38:40 Lavori attivi: 77
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
| 2=Change 3=Hold
4=End
5=Work with
6=Release
7=Display message
|
| 8=Gestione file di spool
13=Scollega ...
|
|
|
|Opz Sottosis/Lav Utente
Tipo % CPU Funzione
Stato
|
|
.
|
|___ QSYSWRK
QSYS
SBS
.0
DEQW
|
|___ (1) QZSOSMAPD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|
.
|
|___ (2) QZSOSGND
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|___
QZSCSRVSD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|___
QZRCSRVSD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|___
QZHQSRVD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|___
QNPSERVD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|
.
|
|
.
|
|___ QUSRWRK
QSYS
SBS
.0
DEQW
|
|___ (3) QZSOSIGN
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QZSCSRVS
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QZRCSRVS
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QZHQSSRV
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QNPSERVS
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QZDASOINIT
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|
.
Segue...|
+--------------------------------------------------------------------------------+
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione lavori attivi
LP11UT11
|
|
07/28/09 15:13:08
|
|CPU %: 3.1
Tempo trascorso: 21:38:40 Lavori attivi: 77
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
| 2=Modifica 3=Congelamento 4=Fine 5=Gestione 6=Rilascio 7=Visualizzaz. messaggio|
| 8=Gestione file di spool
13=Scollega ...
|
|
|
|Opz Sottosis/Lav Utente
Tipo % CPU Funzione
Stato
|
|
.
|
|___ QSERVER
QSYS
SBS
.0
DEQW
|
|
QSERVER
QPGMR
ASJ
.1
EVTW
|
|
.
|
|___ (2) QPWFSERVSD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|
QZDASRVSD
QUSER
BCH
.0
SELW
|
|
.
|
|
.
|
|___ (3) QPWFSERVSO
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|___
QPWFSERVSO
QUSER
PJ
.0
PSRW
|
|
.
|
|
.
Segue...|
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
|
Vengono visualizzati i seguenti tipi di lavori:
ASJ
Il lavoro di avvio automatico per il sottosistema
PJ
I lavori del server di preavvio
SBS
I lavori del monitor del sottosistema
BCH
I lavori del daemon del server e del daemon del programma di corrispondenza server
44
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Visualizzazione mediante la registrazione cronologica:
Trovare i lavori del server IBM i utilizzando la registrazione cronologica.
Ogni volta che un utente del client si connette a un lavoro del server, tale lavoro viene scambiato per
essere eseguito nel profilo di tale utente del client.
Per determinare quale lavoro è associato a un determinato utente del client, è possibile visualizzare la
registrazione cronologica con il comando DSPLOG. Ricercare i messaggi che iniziano con:
v CPIAD0B (per i messaggi del server di collegamento)
v CPIAD09 (per i messaggi relativi a tutti gli altri server)
Visualizzazione del lavoro del server per un utente:
Utilizzare IBM Navigator per i o il comando WRKOBJLCK.
Eseguire le operazioni riportate di seguito per visualizzare i lavori del server per un determinato utente,
utilizzando IBM Navigator per i.
1. Accedere al seguente URL da un browser Web, dove systemName è il nome di IBM i:
http://systemName:2001.
2. Fare clic su Utenti e gruppi, quindi su Utenti.
3. Fare clic con il tasto destro del mouse sull'utente di cui si desidera visualizzare i lavori del server.
4. Selezionare Oggetti utente, quindi fare clic su Lavori. Viene visualizzata una finestra contenente tutti i
lavori relativi all'utente in questione.
È anche possibile utilizzare il comando WRKOBJLCK per trovare tutti i lavori del server per un determinato
utente. Per utilizzare il comando, specificare il profilo utente come nome oggetto e *USRPRF come tipo di
oggetto.
Utilizzo dei programmi di uscita server
Scrivere e registrare i programmi di uscita quando si utilizzano i server host IBM i.
I programmi di uscita consentono agli amministratori del sistema di controllare quali attività sono
consentite a un utente del client per ognuno dei server specifici. Tutti i server supportano i programmi di
uscita scritti dall'utente. In questo argomento viene descritto come utilizzare i programmi di uscita e
come configurarli. Inoltre, vengono forniti programmi di esempio che possono aiutare a controllare
l'accesso alle funzioni del server.
Nota: attraverso l'utilizzo degli esempi del codice, si accettano i termini di “Informazioni sull'esonero di
responsabilità e licenza del codice” a pagina 113.
Registrazione dei programmi di uscita:
Identificare i programmi di uscita IBM i da chiamare.
Gestione della funzione di registrazione
Affinché i server sappiano quale programma di uscita chiamare, se esistente, è necessario registrare il
programma di uscita. È possibile registrare il programma di uscita mediante la funzione di registrazione
di IBM i.
Oltre a registrare un programma di uscita, è necessario riavviare i lavori di preavvio per un determinato
server. Se non si esegue questa operazione, il programma di uscita non viene chiamato finché non
vengono avviati nuovi lavori del server per logoramento. Perché venga richiamato il programma di uscita
del server di file, è necessario riavviare il sottosistema QSERVER.
IBM i Access Client Solutions
45
Per registrare un programma di uscita con la funzione di registrazione, utilizzare il comando
WRKREGINF (Gestione informazioni registrazione).
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione informazioni registrazione (WRKREGINF)
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
|
|
| Punto di uscita . . . . . . . . . . .
*REGISTERED
|
| Formato punto di uscita . . . . . . .
*ALL
Nome, generico*, *ALL
|
| Emissione . . . . . . . . . . . . . *
*, *PRINT
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Premere Invio per visualizzare i punti di uscita registrati.
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione informazioni registrazione
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
| 5=Visualizzazione punto di uscita
8=Gestione programmi di uscita
|
|
|
|
Formato
|
|
Punto di
punto di
|
| Opz uscita
uscita
Registrato Testo
|
| _ QIBM_QCA_CHG_COMMAND CHGC0100
*YES
Modifica prog. uscita comando |
| _ QIBM_QCA_RTV_COMMAND RTVC0100
*YES
Richiamo prog. uscita comando |
| _ QIBM_QHQ_DTAQ
DTAQ0100
*YES
Server originario coda dati
|
| _ QIBM_QIMG_TRANSFORMS XFRM0100
*YES
|
| _ QIBM_QJO_DLT_JRNRCV
DRCV0100
*YES
Cancellaz. ricevitore giornale|
| _ QIBM_QLZP_LICENSE
LICM0100
*YES
Server orig. gestione licenze |
| _ QIBM_QMF_MESSAGE
MESS0100
*YES
Server originario messaggi
|
| _ QIBM_QMH_REPLY_INQ
RPYI0100
*YES
Gest. risposta a msg interrog.|
| 8 QIBM_QNPS_ENTRY
ENTR0100
*YES
Server stampa di rete - voce |
| _ QIBM_QNPS_SPLF
SPLF0100
*YES
Server stampa di rete - spool |
| _ QIBM_QOE_OV_USR_ADM
UADM0100
*YES
Gestione OfficeVision/400
|
|
|
| Comando
|
| ===>
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Scegliere l'opzione 8 per gestire i programmi di uscita per il punto di uscita definito per il server che si
desidera gestire.
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Gestione programmi di uscita
|
|
|
| Punto di uscita:
QIBM_QNPS_ENTRY
Formato:
ENTR0100
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
| 1=Aggiunta 4=Eliminazione
5=Visualizzazione
10=Sostituzione
|
|
|
|
Numero
|
|
programma
Programma
|
| Opz
di uscita
di uscita
Libreria
|
| 1_
__________
__________
|
|
|
| (Non è stato trovato nessun programma di uscita)
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
Utilizzare l'opzione 1 per aggiungere un programma di uscita a un punto di uscita.
Nota:
46
IBM i: IBM i Access Client Solutions
|
v Se un programma di uscita è già definito, è necessario eliminarlo per poter modificare il nome del
programma.
v Anche se la funzione di registrazione può supportare più uscite utente per un punto di uscita e nome
formato specifici, i server richiamano sempre il programma di uscita 1.
v È necessario arrestare e riavviare i lavori di preavvio perché la modifica sia effettiva.
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
Aggiunta programma di uscita (ADDEXITPGM)
|
|
|
| Immettere opzioni, premere Invio.
|
|
|Punto di uscita. . . . . . . . . . . > QIBM_QNPS_ENTRY
|Formato punto di uscita. . . . . . . > ENTR0100
Nome
|Numero programma . . . . . . . . . . > 1
1-2147483647, *LOW, *HIGH
| Programma . . . . . . . . . . . . . MYPGM
Nome
| Libreria . . . . . . . . . . .
MYLIB
Nome, *CURLIB
|THREADSAFE . . . . . . . . . . . .
*UNKNOWN
*UNKNOWN, *NO, *YES
|
|Azione lav, a più sottoproc. . . .
*SYSVAL
*SYSVAL, *RUN, *MSG,
|
|Testo ’descrizione’. . . . . . . .
*BLANK
|
|
|
+--------------------------------------------------------------------------------+
|
|
|
|
|
|
Immettere il nome del programma e la libreria per il programma in questo punto di uscita.
Lo stesso programma può essere utilizzato per più punti di uscita. Il programma può utilizzare i dati
inviati come immissione per determinare come gestire tipi differenti di richieste.
Di seguito vengono forniti i nomi di formato e punto di uscita per ognuno dei server IBM i specifici.
QIBM_QPWFS_FILE_SERV (server di file)
Nome formato
PWFS0100
Nome applicazione
*FILESRV
QIBM_QZDA_INIT (Inizializzazione server di database)
Nome formato
ZDAI0100
Nome applicazione
*SQL
QIBM_QZDA_NDB1 (Richieste server di database-database nativo)
Nomi di formato
ZDAQ0100 ZDAQ0200
Nome applicazione
*NDB
QIBM_QZDA_ROI1 (Richieste informazioni oggetto richiamo server di database)
Nomi di formato
ZDAR0100 ZDAR0200
Nome applicazione
*RTVOBJINF
QIBM_QZDA_SQL1 (Richieste SQL server database)
Nomi di formato
ZDAQ0100
Nome applicazione
*SQLSRV
IBM i Access Client Solutions
47
QIBM_QZDA_SQL2 (Richieste SQL server database)
Nomi di formato
ZDAQ0200
Nome applicazione
*SQLSRV
QIBM_QZHQ_DATA_QUEUE (Server code dati)
Nome formato
ZHQ00100
Nome applicazione
*DATAQSRV
QIBM_QNPS_ENTRY (Server stampa di rete)
Nome formato
ENTR0100
Nome applicazione
QNPSERVR
QIBM_QNPS_SPLF (Server stampa di rete)
Nome formato
SPLF0100
Nome applicazione
QNPSERVR
QIBM_QZSC_LM (Richieste di gestione licenza server centrale)
Nome formato
ZSCL0100
Nome applicazione
*CNTRLSRV
QIBM_QZSC_NLS (Richieste NLS server centrale)
Nome formato
ZSCN0100
Nome applicazione
*CNTRLSRV
QIBM_QZSC_SM (Gestione sistema client server centrale)
Nome formato
ZSCS0100
Nome applicazione
*CNTRLSRV
QIBM_QZRC_RMT (Server chiamata programma distribuito e comando remoto)
Nome formato
CZRC0100
Nome applicazione
*RMTSRV
QIBM_QZSO_SIGNONSRV (Server di collegamento)
Nome formato
ZSOY0100
Nome applicazione
*SIGNON
48
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scrittura di programmi di uscita:
Questo argomento identifica le considerazioni relative alla specifica dei programmi di uscita IBM i.
Quando si specifica un programma di uscita, i server passano i seguenti due parametri al programma di
uscita prima di eseguire la richiesta:
v Un valore codice di ritorno di 1 byte
v Una struttura contenente le informazioni sulla richiesta (questa struttura è diversa per ciascuno dei
punti di uscita).
Questi due parametri consentono al programma di uscita di determinare se la richiesta è possibile. Se il
programma di uscita imposta il codice di ritorno su X'F1', il server consente la richiesta. Se il codice di
ritorno è impostato su X'F0' il server rifiuta la richiesta. Se si impostano valori diversi da X'F1' o X'F0', i
risultati varieranno in base al server a cui si esegue l'accesso.
Per più server e i punti di uscita, è possibile utilizzare lo stesso programma. Il programma può
determinare quale server viene richiamato e quale funzione viene utilizzata osservando i dati nella
struttura del secondo parametro.
Consultare la raccolta di argomenti Parametri del programma di uscita che documenta le strutture del
secondo parametro che viene inviato ai programmi di uscita. È possibile utilizzare queste informazioni
per scrivere programmi di uscita personalizzati.
Concetti correlati:
“Parametri del programma di uscita”
Identificare i punti di uscita IBM i.
Parametri del programma di uscita:
Identificare i punti di uscita IBM i.
Questi argomenti forniscono la struttura dei dati per il secondo parametro dei formati del punto di uscita
per ognuno dei server host.
Concetti correlati:
“Scrittura di programmi di uscita”
Questo argomento identifica le considerazioni relative alla specifica dei programmi di uscita IBM i.
Server di file:
Identificare i punti di uscita di IBM i per il server di file.
Per il server di file è definito un punto di uscita:
QIBM_QPWFS_FILE_SERV formato PWFS0100
Il punto di uscita QIBM_QPWFS_FILE_SERV viene definito per eseguire un programma di uscita per i
tipi di richieste del server di file riportati di seguito.
v Modifica degli attributi del file
v Creazione del file di flusso o creazione dell'indirizzario
v Cancellazione di file o indirizzario
v Elenco degli attributi del file
v Spostamento
v Apertura del file di flusso
v Ridenominazione
IBM i Access Client Solutions
49
v Assegnazione di conversazione
Nota:
v Per il server di file, il nome del programma di uscita viene risolto quando viene attivato il sottosistema
QSERVER. Se si modifica il nome del programma, è necessario arrestare e riavviare il sottosistema
perché la modifica abbia effetto.
v Per le richieste del server di file che forniscono il nome del file al programma di uscita, l'utente deve
disporre almeno dell'autorizzazione *RX per ciascun indirizzario nel nome del percorso che precede
l'oggetto. Se l'utente non dispone dell'autorizzazione necessaria, la richiesta avrà esito negativo.
v Se il programma di uscita del server di file passa a un altro utente e non ritorna all'utente originale, la
sessione del server di file continua a funzionare con l'utente che in origine era connesso alla sessione.
Ciò accade perché il server di file host e IBM i NetServer ottengono le informazioni sulle credenziali
per l'utente che ha eseguito la connessione iniziale alla sessione e utilizza queste informazioni sulle
credenziali quando esegue le richieste del client. Quando il server di file host e IBM i NetServer
utilizzano le informazioni sulle credenziali, eventuali scambi del profilo utente nel programma di uscita
del server di file non vengono utilizzate dal server di file per le operazioni del file system.
Punto di uscita QIBM_QPWFS_FILE_SERV formato PWFS0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta richiamando il
server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server di file il valore è *FILESRV.
20
14
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita:
v X'0000' - Richiesta di modifica degli attributi
del file
v X'0001' - Richiesta di creazione del file di
flusso o dell'indirizzario
v X'0002' - Richiesta di cancellazione di file o
indirizzario
v X'0003' - Richiesta dell'elenco di attributi del
file
v X'0004' – Richiesta di spostamento
v X'0005' - Richiesta di apertura del file di flusso
v X'0006' - Richiesta di ridenominazione
v X'0007' - Richiesta di assegnazione della
conversazione
24
18
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente utilizzato.
Per QIBM_QPWFS_FILE_SERV, il nome del
formato è PWFS0100.
32
20
CHAR(4)
Accesso file
Se la funzione richiesta ha il valore X'0005'
(apertura), questo campo contiene la struttura
riportata di seguito.
v Accesso in lettura, CHAR(1) X'F1' - Sì X'F0' No
v Accesso in scrittura, CHAR(1) X'F1' - Sì X'F0' No
v Accesso in lettura/scrittura, CHAR(1) X'F1' - Sì
X'F0' - No
v Cancellazione consentita, CHAR(1) X'F1' - Sì
X'F0' - No
50
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
36
24
BINARY(4)
Lunghezza del nome file La lunghezza del nome file (il campo successivo).
La lunghezza massima è di 16 MB. Se la funzione
richiesta ha il valore X'0007' (richiesta di
assegnazione della conversazione), la lunghezza
del nome file è 0.
40
28
CHAR(*)
Nome file
Il nome del file. La lunghezza di questo campo è
specificata dalla lunghezza del nome file (il
campo precedente). Il nome del file viene
restituito in CCSID 1200.
Se una funzione richiesta ha uno dei valori
riportati di seguito, viene fornito il nome file e la
lunghezza del nome file è impostata.
v X'0000' - Richiesta di modifica degli attributi
del file
v X'0001' - Richiesta di creazione del file di
flusso o dell'indirizzario
v X'0002' - Richiesta di cancellazione di file o
indirizzario
v X'0003' - Richiesta dell'elenco di attributi del
file
v X'0004' – Richiesta di spostamento
v X'0005' - Richiesta di apertura del file di flusso
v X'0006' - Richiesta di ridenominazione
Nota:
v Questo formato è definito dal membro EPWFSEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC nella libreria
QSYSINC.
v Le API disponibili per la conversione a e da CCSID 1200 sono iconv() e CDRCVRT.
Server di database:
Identificare i punti di uscita per il servizio di database di IBM i.
Per il server di database sono definiti cinque punti di uscita differenti:
1. QIBM_QZDA_INIT
v Richiamato all'avvio del server
2. QIBM_QZDA_NDB1
v Richiamato per le richieste del database nativo
3. QIBM_QZDA_SQL1
v Richiamato per le richieste SQL
4. QIBM_QZDA_SQL2
v Richiamato per le richieste SQL
5. QIBM_QZDA_ROI1
v Richiamato per ottenere le richieste di informazioni sull'oggetto e le funzioni del catalogo SQL
Per i punti di uscita per il database nativo e il richiamo delle informazioni sull'oggetto sono definiti due
formati a seconda del tipo di funzione richiesta.
Il punto di uscita QIBM_QZDA_INIT viene definito per eseguire un programma di uscita all'avvio del
server. Se per questo punto di uscita è definito un programma, esso viene richiamato ogni volta che viene
avviato il server di database.
IBM i Access Client Solutions
51
Punto di uscita QIBM_QZDA_INIT formato ZDAI0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per questo punto di uscita il valore è *SQL.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZDA_INIT il nome
del formato è ZDAI0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
L'unico valore valido per questo punto di
uscita è 0.
32
20
CHAR(63)
Tipo interfaccia
Il tipo di interfaccia che si connette al
lavoro del server.
95
5F
CHAR(127)
Nome interfaccia
Il nome dell'interfaccia che si connette al
lavoro del server.
222
DE
CHAR(63)
Livello interfaccia
Il livello dell'interfaccia che si connette al
lavoro del server.
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZDA_NDB1 viene definito per eseguire un programma di uscita per le
richieste del database nativo per il server di database. Per questo punto di uscita sono definiti due
formati. Il formato ZDAD0100 viene utilizzato per le funzioni riportate di seguito.
v Creazione file fisico di origine
v Creazione file di database in base a un file esistente
v Aggiunta, ripulitura, cancellazione membro del file di database
v Sovrascrittura file di database
v Cancellazione della sovrascrittura del file di database
v Cancellazione del file
Il formato ZDAD0200 viene utilizzato quando si riceve una richiesta di aggiunta di librerie all'elenco di
librerie.
Punto di uscita QIBM_QZDA_NDB1 formato ZDAD0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per questo punto di uscita il valore è *NDB.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato
Per le seguenti funzioni il nome del formato
è ZDAD0100.
52
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'00001800' – Creazione file fisico di
origine
v X'00001801' - Creazione file di database
v X'00001802' - Aggiunta membro del file
di database
v X'00001803' - Ripulitura membro del file
di database
v X'00001804' - Cancellazione membro file
di database
v X'00001805' - Sovrascrittura file di
database
v X'00001806' - Cancellazione della
sovrascrittura del file di database
v X'00001807' - Creazione file di salvataggio
v X'00001808' - Eliminazione contenuto file
di salvataggio
v X'00001809' - Cancellazione file
32
20
CHAR(128)
Nome file
Nome del file utilizzato per la funzione
richiesta
160
A0
CHAR(10)
Nome archivio
Nome della libreria che contiene il file
170
AA
CHAR(10)
Nome membro
Nome del membro da aggiungere, eliminare
o cancellare
180
B4
CHAR(10)
Autorizzazione
Autorizzazione per il file creato
190
BE
CHAR(128)
In base al nome file
Nome del file da utilizzare durante la
creazione di un file in base a un file
esistente
318
13E
CHAR(10)
In base al nome
libreria
Nome della libreria contenente il file di
base
328
148
CHAR(10)
Nome file
sovrascrittura
Nome del file da sovrascrivere
338
152
CHAR(10)
Nome libreria
sovrascrittura
Nome della libreria contenente il file da
sovrascrivere
348
15C
CHAR(10)
Nome membro
sovrascrittura
Nome del membro da sovrascrivere
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Punto di uscita QIBM_QZDA_NDB1 formato ZDAD0200
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per questo punto di uscita il valore è *NDB.
IBM i Access Client Solutions
53
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per la funzione di aggiunta
all'elenco di librerie il nome del formato è
ZDAD0200.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
X'0000180C' - Aggiunta elenco di librerie
32
20
BINARY(4)
Numero di librerie
Il numero di librerie (il campo successivo)
36
24
CHAR(10)
Nome archivio
I nomi delle librerie per ogni libreria
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZDA_SQL1 viene definito per eseguire un programma di uscita per alcune
richieste SQL ricevute per il server di database. Per questo punto di uscita viene definito un solo formato.
Di seguito vengono riportate le funzioni che determinano il richiamo del programma di uscita.
v Preparazione
v Apertura
v
v
v
v
v
Esecuz.
Connessione
Creazione pacchetto
Eliminazione contenuto pacchetto
Cancellazione pacchetto
v Richiamo flusso
v Esecuzione immediata
v Preparazione e descrizione
v
v
v
v
Preparazione ed esecuzione o preparazione e apertura
Apertura e richiamo
Esecuzione o apertura
Restituzione delle informazioni sul pacchetto
Punto di uscita QIBM_QZDA_SQL1 formato ZDAQ0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per questo punto di uscita il valore è
*SQLSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZDA_SQL1 il nome
del formato è ZDAQ0100.
54
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'00001800' - Preparazione
v X'00001803' - Preparazione e descrizione
v X'00001804' - Apertura/Descrizione
v X'00001805' - Esecuzione
v X'00001806' - Esecuzione immediata
v X'00001809' - Connessione
v X'0000180C' - Richiamo flusso
v X'0000180D' - Preparazione ed esecuzione
v X'0000180E' - Apertura e richiamo
v X'0000180F' - Creazione pacchetto
v X'00001810' - Eliminazione contenuto
pacchetto
v X'00001811' - Cancellazione pacchetto
v X'00001812' - Esecuzione o apertura
v X'00001815' - Restituzione delle
informazioni sul pacchetto
32
20
CHAR(18)
Nome istruzione
Nome dell'istruzione utilizzata per le
funzioni di preparazione o esecuzione
50
32
CHAR(18)
Nome cursore
Nome del cursore utilizzato per la funzione
di apertura. Se il nome del cursore effettivo
contiene più di 18 byte, viene passato il
seguente valore speciale, per indicare che il
nome del cursore è ottenuto dal campo
Nome cursore esteso:
v *EXTDCRSR
68
44
CHAR(2)
Opzione preparazione Opzione utilizzata per la funzione di
preparazione
70
46
CHAR(2)
Apertura attributi
Opzione utilizzata per la funzione di
apertura
72
48
CHAR(10)
Nome pacchetto
dinamico esteso
Nome del pacchetto SQL dinamico esteso
82
52
CHAR(10)
Nome libreria
pacchetto SQL
Nome della libreria per il pacchetto SQL
dinamico esteso
92
5C
BINARY(2)
Indicatore DRDA
v 0 - Connesso a RDB locale
v 1 - Connesso a RDB remoto
94
5E
CHAR(1)
Livello isolamento
v 'A' - Commit *ALL
v 'C' - Commit *CHANGE
v 'N' - Commit *NONE
v 'L' - Commit *RR (lettura ripetibile)
v 'S' - Commit *CS (stabilità cursore)
95
5F
CHAR(512)
Primi 512 byte del
testo dell'istruzione
SQL
Primi 512 byte dell'istruzione SQL
IBM i Access Client Solutions
55
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
607
25F
CHAR(258)
Nome cursore esteso
Il nome del cursore esteso
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZDA_SQL2 viene definito per eseguire un programma di uscita per alcune
richieste SQL ricevute per il server di database. Il punto di uscita QIBM_QZDA_SQL2 ha la precedenza
sul punto di uscita QIBM_QZDA_SQL1. Se un programma è registrato per il punto di uscita
QIBM_QZDA_SQL2, verrà richiamato, mentre un programma per il punto di uscita QIBM_QZDA_SQL1
non verrà richiamato. Di seguito vengono riportate le funzioni che determinano il richiamo del
programma di uscita.
v Preparazione
v Apertura
v Esecuz.
v Connessione
v Creazione pacchetto
v Eliminazione contenuto pacchetto
v Cancellazione pacchetto
v Richiamo flusso
v
v
v
v
v
Esecuzione immediata
Preparazione e descrizione
Preparazione ed esecuzione o preparazione e apertura
Apertura e richiamo
Esecuzione o apertura
v Restituzione delle informazioni sul pacchetto
Tabella A-6. Punto di uscita QIBM_QZDA_SQL2 formato ZDAQ0200
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per questo punto di uscita il valore è
*SQLSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZDA_SQL2 il nome
del formato è ZDAQ0200.
56
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'00001800' - Preparazione
v X'00001803' - Preparazione e descrizione
v X'00001804' - Apertura/Descrizione
v X'00001805' - Esecuzione
v X'00001806' - Esecuzione immediata
v X'00001809' - Connessione
v X'0000180C' - Richiamo flusso
v X'0000180D' - Preparazione ed esecuzione
v X'0000180E' - Apertura e richiamo
v X'0000180F' - Creazione pacchetto
v X'00001810' - Eliminazione contenuto
pacchetto
v X'00001811' - Cancellazione pacchetto
v X'00001812' - Esecuzione o apertura
v X'00001815' - Restituzione delle
informazioni sul pacchetto
32
20
CHAR(18)
Nome istruzione
Nome dell'istruzione utilizzata per le
funzioni di preparazione o esecuzione
50
32
CHAR(18)
Nome cursore
Nome del cursore utilizzato per la funzione
di apertura. Se il nome del cursore effettivo
contiene più di 18 byte, viene passato il
seguente valore speciale, per indicare che il
nome del cursore è ottenuto dal campo
Nome cursore esteso:
v *EXTDCRSR
68
44
CHAR(2)
Opzione preparazione Opzione utilizzata per la funzione di
preparazione
70
46
CHAR(2)
Apertura attributi
Opzione utilizzata per la funzione di
apertura
72
48
CHAR(10)
Nome pacchetto
dinamico esteso
Nome del pacchetto SQL dinamico esteso
82
52
CHAR(10)
Nome libreria
pacchetto SQL
Nome della libreria per il pacchetto SQL
dinamico esteso
92
5C
BINARY(2)
Indicatore DRDA
v 0 - Connesso a RDB locale
v 1 - Connesso a RDB remoto
94
5E
CHAR(1)
Livello isolamento
v 'A' - Commit *ALL
v 'C' - Commit *CHANGE
v 'N' - Commit *NONE
v 'L' - Commit *RR (lettura ripetibile)
v 'S' - Commit *CS (stabilità cursore)
95
5F
CHAR(10)
105
69
CHAR(3)
Schema SQL
predefinito
Nome dello schema SQL predefinito
utilizzato dal server di database
Riservato
IBM i Access Client Solutions
57
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
108
6C
BINARY(4)
Scostamento per il
nome cursore esteso
Lo scostamento nella sua struttura per il
nome cursore esteso
112
70
BINARY(4)
Lunghezza nome
cursore esteso
La lunghezza, in byte, del nome cursore
esteso.
116
74
CHAR(118)
234
EA
BINARY(4)
Lunghezza testo
istruzione SQL
Lunghezza del testo dell'istruzione SQL nel
campo che segue. La lunghezza massima
consentita è di 2 MB (2.097.152 byte).
238
EE
CHAR(*)
Testo istruzione SQL
Intera istruzione SQL
*
*
CHAR(*)
Nome cursore esteso
Il nome del cursore esteso
Riservato
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZDA_ROI1 viene definito per eseguire un programma di uscita per le richieste
che richiamano informazioni su determinati oggetti per il server di database. Viene utilizzato anche per le
funzioni del catalogo SQL.
Per questo punto di uscita sono definiti due formati. Questi formati sono descritti di seguito.
Il formato ZDAR0100 viene utilizzato per le richieste di richiamo delle informazioni per gli oggetti
riportati di seguito.
v Libreria (o raccolta)
v File (o tabella)
v
v
v
v
v
Campo (o colonna)
Indice
Database relazionale (o RDB)
Pacchetto SQL
Istruzione pacchetto SQL
v Membro file
v Formato record
v Colonne speciali
Il formato ZDAR0200 viene utilizzato per le richieste di richiamo delle informazioni per gli oggetti
riportati di seguito.
v Chiavi esterne
v Chiavi principali
Punto di uscita QIBM_QZDA_ROI1 formato ZDAR0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server di database il valore è
*RTVOBJINF.
58
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per le seguenti funzioni il nome
del formato è ZDAR0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'00001800' - Richiamo informazioni sulla
libreria
v X'00001801' - Richiamo informazioni sul
database relazionale
v X'00001802' - Richiamo informazioni sul
pacchetto SQL
v X'00001803' - Richiamo istruzione del
pacchetto SQL
v X'00001804' - Richiamo informazioni sul
file
v X'00001805' - Richiamo informazioni su
membro file
v X'00001806' - Richiamo informazioni sul
formato del record
v X'00001807' - Richiamo informazioni sul
campo
v X'00001808' - Richiamo informazioni
sull'indice
v X'0000180B' - Richiamo informazioni su
colonne speciali
32
20
CHAR(20)
Nome archivio
La libreria o il modello di ricerca utilizzato
quando si richiamano le informazioni su
librerie, pacchetti, istruzioni dei pacchetti,
file, membri, formati di record, campi,
indici e colonne speciali
52
34
CHAR(36)
Nome database
relazionale
Il nome del database relazionale o il
modello di ricerca utilizzato per richiamare
le informazioni su RDB
88
58
CHAR(20)
Nome pacchetto
Il nome del pacchetto o il modello di ricerca
utilizzato per richiamare le informazioni sul
pacchetto o sulle istruzioni del pacchetto
108
6C
CHAR(256)
Nome file (nome alias Il nome file o il modello di ricerca utilizzato
SQL)
per richiamare le informazioni su file,
membri, formati dei record, campi, indice o
colonne speciali
364
16C
CHAR(20)
Nome membro
Il nome del membro o il modello di ricerca
utilizzato per richiamare le informazioni sul
membro del file
384
180
CHAR(20)
Nome formato
Il nome del formato o il modello di ricerca
utilizzato per richiamare le informazioni sul
formato del record
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
IBM i Access Client Solutions
59
Punto di uscita QIBM_QZDA_ROI1 formato ZDAR0200
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server di database il valore è
*RTVOBJINF.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per le seguenti funzioni il nome
del formato è ZDAR0200.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'00001809' - Richiamo informazioni sulla
chiave esterna
v X'0000180A' - Richiamo informazioni
sulla chiave principale
32
20
CHAR(10)
Nome libreria tabella
chiave principale
Il nome della libreria che contiene la tabella
della chiave principale utilizzata durante il
richiamo delle informazioni sulla chiave
esterna
42
2A
CHAR(128)
Nome tabella chiave
principale (nome
alias)
Il nome della tabella contenente la chiave
principale utilizzata durante il richiamo
delle informazioni sulla chiave esterna o
principale
170
AA
CHAR(10)
Nome libreria tabella
chiavi esterne
Il nome della libreria contenente la tabella
della chiave esterna utilizzata durante il
richiamo delle informazioni sulla chiave
esterna
180
64
CHAR(128)
Nome tabella chiavi
esterne (nome alias)
Il nome della tabella contenente la chiave
esterna utilizzata durante il richiamo delle
informazioni sulla chiave esterna
Nota: questo formato è definito dal membro EZDAEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
Server code dati:
Identificare il punto di uscita di IBM i per il server code dati
Per il server code dati è definito un punto di uscita:
QIBM_QZHQ_DATA_QUEUE formato ZHQ00100
Il punto di uscita QIBM_QZHQ_DATA viene definito per eseguire un programma del punto di uscita
quando vengono ricevute le richieste del server code dati riportate di seguito.
v Query
v Ricezione
v Creazione
v Cancellazione
v Invio
60
IBM i: IBM i Access Client Solutions
v Ripulitura
v Annullamento
v Selezione
Punto di uscita QIBM_QZHQ_DATA_QUEUE formato ZHQ00100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server code dati il valore è
*DATAQSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per
QIBM_QZHQ_DATA_QUEUE il nome del
formato è ZHQ00100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
v X'0001' - Query degli attributi di una
coda dati
v X'0002' - Ricezione di un messaggio da
una coda dati
v X'0003' - Creazione di una coda dati
v X'0004' - Cancellazione di una coda dati
v X'0005' - Invio di un messaggio a una
coda dati
v X'0006' - Eliminazione contenuto dei
messaggi da una coda dati
v X'0007' - Annullamento di una richiesta
di ricezione in sospeso
v X'0012' - Ricezione di un messaggio da
una coda dati senza cancellarlo
32
20
CHAR(10)
Nome oggetto
Nome della coda dati
42
2A
CHAR(10)
Nome archivio
Libreria coda dati
52
34
CHAR(2)
Operazione
relazionale
Operatore relazionale per l'operazione di
ricezione per chiave sulla richiesta
X'0000' - Nessun operatore
'EQ' - Uguale
'NE' - Non uguale
'GE' - Superiore o uguale
'GT' - Superiore a
'LE' - Inferiore o uguale
'LT' - Inferiore a
54
36
BINARY(4)
Lunghezza chiave
Lunghezza della chiave specificata nella
richiesta
58
3A
CHAR(256)
Valore chiave
Il valore della chiave specificato nella
richiesta
Nota: questo formato è definito dal membro EZHQEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e
QCBLLESRC nella libreria QSYSINC.
IBM i Access Client Solutions
61
Server stampa di rete:
Identificare i punti di uscita di IBM i per il server stampa di rete.
Per il server stampa di rete sono definiti due punti di uscita:
1. QIBM_QNPS_ENTRY formato ENTR0100
v Richiamato all'avvio del server
2. QIBM_QNPS_SPLF formato SPLF0100
v Richiamato per elaborare un file di emissione di spool esistente
Il punto di uscita QIBM_QNPS_ENTRY viene definito per eseguire un programma di uscita all'avvio del
server stampa di rete. Il programma di uscita può essere utilizzato per verificare l'accesso al server. Per
ulteriori informazioni, consultare Printer Device Programming, SC41-5713-03.
Punto di uscita QIBM_QNPS_ENTRY formato ENTR0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server stampa di rete il valore è
QNPSERVR.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QNPS_ENTRY il
nome del formato è ENTR0100.
28
1C
BINARY(4)
Identificativo di
funzione
La funzione che viene eseguita
Per QIBM_QNPS_ENTRY il valore è
X'0802'.
Nota: questo formato è definito dal membro ENPSEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC
nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QNPS_SPLF viene definito per eseguire un programma di uscita dopo che il
server stampa di rete riceve una richiesta di elaborazione di un file di emissione di spool esistente. Il
programma può essere utilizzato per eseguire una funzione nel file di spool, ad esempio inviare il file via
fax. Per ulteriori informazioni, consultare Printer Device Programming, SC41-5713-03.
Punto di uscita QIBM_QNPS_SPLF formato SPLF0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server stampa di rete il valore è
QNPSERVR
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QNPS_SPLF il nome
del formato è SPLF0100.
28
1C
BINARY(4)
Identificativo di
funzione
La funzione che viene eseguita
62
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Per QIBM_QNPS_SPLF, il valore è X'010D'.
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
32
20
CHAR(10)
Nome lavoro
Il nome del lavoro che ha creato il file di
spool
42
2A
CHAR(10)
Nome utente
Il profilo utente del lavoro che ha creato il
file di spool
52
34
CHAR(6)
Numero lavoro
Il numero del lavoro che ha creato il file di
spool
58
3A
CHAR(10)
Nome file di spool
Il nome del file di spool che viene richiesto
68
44
BINARY(4)
Numero file di spool
Il nome del file di spool che viene richiesto
72
48
BINARY(4)
Lunghezza
Lunghezza dei dati del programma di
uscita del file di spool
76
4C
CHAR(*)
Dati del programma
di uscita file di spool
I dati del programma di uscita del file di
spool sono costituiti da informazioni
aggiuntive utilizzate dal programma di
uscita registrato per il punto di uscita
QIBM_QNPS_SPLF. L'applicazione client
fornisce i dati del programma di uscita del
file di spool.
Nota: questo formato è definito dal membro ENPSEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC
nella libreria QSYSINC.
Server centrale:
Identificare i punti di uscita di IBM i per il server centrale.
Per il server centrale sono definiti tre punti di uscita:
1. QIBM_QZSC_LM formato ZSCL0100
v Richiamato per le richieste di gestione della licenza
2. QIBM_QZSC_SM formato ZSCS0100
v Richiamato per le richieste di gestione del sistema
3. QIBM_QZSC_NLS formato ZSCN0100
v Richiamato per le richieste della tabella di conversione
Il punto di uscita QIBM_QZSC_LM viene definito per eseguire un programma di uscita per tutte le
richieste di gestione della licenza ricevute dal server centrale.
Programma di uscita QIBM_QZSC_LM formato ZSCL0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server centrale il valore è
*CNTRLSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZSC_LM, il nome
del formato è ZSCL0100.
IBM i Access Client Solutions
63
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'1001' - Richiesta licenza
v X'1002' - Rilascio licenza
v X'1003' - Richiamo informazioni sulla
licenza
32
20
CHAR(255)
Nome univoco client
Il nome client univoco viene utilizzato per
identificare una determinata stazione di
lavoro in una rete. L'utilizzo di un prodotto
concesso in licenza è assegnato a una
stazione di lavoro identificata dal nome
client univoco.
287
11F
CHAR(8)
Gestione utente
licenza
La gestione utente della licenza viene
utilizzata per garantire che il richiedente
della licenza e colui che rilascia la licenza
siano identici. Questo valore deve essere lo
stesso di quando è stata richiesta la licenza.
295
127
CHAR(7)
Identificazione
prodotto
L'identificazione del prodotto di cui viene
richiesta la licenza
302
12E
CHAR(4)
Identificazione
funzione
La funzione del prodotto
306
132
CHAR(6)
Identificazione release La versione, il release e il livello di modifica
del prodotto o della funzione
312
138
BINARY(2)
Tipo di informazioni
Il tipo di informazioni da richiamare.
Il campo Tipo di informazione è valido solo
per la funzione di richiamo delle
informazioni sulla licenza
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'0000' - Informazioni di base sulla
licenza
v X'0001' - Informazioni dettagliate sulla
licenza
Nota: questo formato è definito dal membro EZSCEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC
nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZSC_SM viene definito per eseguire un programma di uscita per tutte le
richieste di gestione del client ricevute dal server centrale.
Programma di uscita QIBM_QZSC_SM formato ZSCS0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server centrale il valore è
*CNTRLSRV.
64
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZSC_SM il nome del
formato è ZSCS0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
Questo campo contiene uno dei valori
riportati di seguito.
v X'1101' - Impostazione client attivo
v X'1102' - Impostazione client non attivo
32
20
CHAR(255)
Nome univoco client
Il nome della stazione di lavoro client
assegnato al prodotto concesso in licenza
287
11F
CHAR(255)
Nome comunità
Il campo di configurazione SNMP Nome
comunità viene utilizzato per
l'autenticazione.
542
21E
CHAR(1)
Tipo nodo
Il tipo di connessione
v 3 - Internet
543
21F
CHAR(255)
Nome nodo
Il nome del nodo
Per il tipo di nodo 3, il nome del nodo sarà
un indirizzo Internet.
Nota: questo formato è definito dal membro EZSCEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC
nella libreria QSYSINC.
Il punto di uscita QIBM_QZSC_NLS viene definito per eseguire un programma di uscita quando il server
centrale riceve una richiesta di richiamo di una mappa di conversione.
Programma di uscita QIBM_QZSC_NLS formato ZSCN0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server centrale il valore è
*CNTRLSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZSC_NLS, il nome
del formato è ZSCN0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
v X'1201' - Richiamo mappa di conversione
32
20
BINARY(4)
Da CCSID (coded
character set
identifier)
CCSID per i dati esistenti
36
24
BINARY(4)
A CCSID (coded
character set
identifier)
CCSID in cui verranno convertiti i dati
IBM i Access Client Solutions
65
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
40
28
BINARY(2)
Topo di conversione
Tipo di associazione richiesto:
v X'0001' - Invio/ricezione
v X'0002' - Corrispondenza sostituzione
v X'0003' - Corrispondenza più appropriata
Nota: questo formato è definito dal membro EZSCEP nei file H, QRPGSRC, QRPGLESRC, QLBLSRC e QCBLLESRC
nella libreria QSYSINC.
Server chiamata di programma distribuito e comando remoto:
Identificare il punto di uscita di IBM i per il server chiamata di programma distribuito e comando remoto
Per il server chiamata di programma distribuito e comando remoto è definito un punto di uscita:
QIBM_QZRC_RMT formato CZRC0100
Il punto di uscita QIBM_QZRC_RMT viene definito per richiamare un programma per le richieste di
richiamo del programma distribuito o del comando remoto.
Il formato dei campi dei parametri variano in base al tipo di richiesta.
Richieste di comando remoto per il punto di uscita QIBM_QZRC_RMT formato CZRC0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server comando remoto il valore è
*RMTSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZRC_RMT il nome
del formato è CZRC0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
X'1002' - Comando remoto
32
20
BINARY(4)
CCSID della stringa
di comando
Il CCSID della stringa di comando. Possibili
valori sono:
v 0 - CCSID del lavoro
v 1200 - UTF-16
v 1208 - UTF - 8
36
24
CHAR(16)
Riservato
52
34
BINARY(4)
Lunghezza del campo La lunghezza della stringa di comando
successivo
successiva
56
38
CHAR(*)
Stringa comando
66
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Non utilizzato per le richieste di comando
remoto
Stringa di comando per le richieste di
comando remoto
Richieste di richiamo del programma distribuito per il punto di uscita QIBM_QZRC_RMT formato
CZRC0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente che sta
richiamando il server
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server chiamata di programma
distribuito il valore è *RMTSRV.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZRC_RMT il nome
del formato è CZRC0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
X'1003' - Chiamata di programma
distribuito
32
20
CHAR(10)
Nome programma
Nome del programma che viene richiamato
42
2A
CHAR(10)
Nome archivio
Libreria del programma specificato
52
34
BINARY(4)
Numero di parametri
Il numero totale di parametri per il
richiamo del programma. Questo valore
non sempre indica il numero di parametri
che seguono.
56
38
CHAR(*)
Informazioni sui
parametri
Informazioni sui parametri passati al
programma specificato. Tutte le stringhe di
parametri hanno il seguente formato,
indipendentemente dal tipo di utilizzo del
parametro. L'ultimo campo nella struttura
viene specificato per i tipi di utilizzo dei
parametri di immissione/emissione.
v BINARY(4) - Lunghezza delle
informazioni relative a questo parametro
v BINARY(4) - Lunghezza massima del
parametro
v BINARY(2) - Tipo di utilizzo del
parametro
– 1 - Immissione
– 2 - Emissione
– 3 - Immissione/emissione
v CHAR(*) - Stringa di parametri
Server di collegamento:
Identificare il punto di uscita di IBM i per il server di collegamento.
Per il server di collegamento è definito un punto di uscita:
QIBM_QZSO_SIGNONSRV formato ZSOY0100
Il punto di uscita QIBM_QZSO_SIGNONSRV viene definito per eseguire un programma del punto di
uscita quando vengono ricevute le richieste del server di collegamento riportate di seguito.
v Richiesta di avvio del server
v Richiamo delle informazioni di accesso
IBM i Access Client Solutions
67
v Modifica parola d'ordine
v Creazione del token di autenticazione
v Creazione del token di autenticazione per conto di un altro utente
Punto di uscita QIBM_QZSO_SIGNONSRV formato ZSOY0100
Scost.
Dec
Esadec.
Tipo
Campo
Descrizione
0
0
CHAR(10)
Nome profilo utente
Il nome del profilo utente associato alla
richiesta
10
A
CHAR(10)
Identificativo server
Per il server di collegamento il valore è
*SIGNON.
20
14
CHAR(8)
Nome formato
Il nome del formato dell'uscita utente
utilizzato. Per QIBM_QZSO_SIGNONSRV il
nome del formato è ZSOY0100.
28
1C
BINARY(4)
Funzione richiesta
La funzione che viene eseguita
v X'7002' - Richiesta di avvio del server
v X'7004' - Richiamo delle informazioni di
accesso
v X'7005' - Modifica parola d'ordine
v X'7007' - Creazione del token di
autenticazione
v X'7008' - Creazione del token di
autenticazione per conto di un altro
utente
Esempi: programmi di uscita:
Questi programmi di uscita di esempio IBM i non mostrano tutte le possibili considerazioni o tecniche di
programmazione, ma è possibile consultare gli esempi prima di avviare la progettazione e la codifica
personalizzate.
Esonero di responsabilità per gli esempi di codice
L'IBM fornisce una licenza non esclusiva per utilizzare tutti gli esempi del codice di programmazione da
cui creare funzioni simili personalizzate, in base a richieste specifiche.
Tutti gli esempi di codice forniti dall'IBM hanno la sola funzione illustrativa. Questi esempi non sono
stati interamente testati in tutte le condizioni. IBM, perciò, non fornisce nessun tipo di garanzia o
affidabilità implicita, rispetto alla funzionalità o alle funzioni di questi programmi.
Tutti i programmi inclusi sono forniti "COSI' COME SONO" senza garanzie di alcun tipo. Le garanzie
implicite di non contraffazione, commerciabilità e adeguatezza a scopi specifici sono espressamente
vietate.
Esempi: creazione di programmi di uscita con RPG:
Utilizzare i programmi di uscita IBM i con RPG.
Nel seguente esempio viene illustrato come impostare un programma di uscita utente con RPG*.
Nota: attraverso l'utilizzo degli esempi del codice, si accettano i termini di “Informazioni sull'esonero di
responsabilità e licenza del codice” a pagina 113.
68
IBM i: IBM i Access Client Solutions
**
** IBM i SERVERS - SAMPLE USER EXIT PROGRAM
**
** THE FOLLOWING RPG PROGRAM UNCONDITIONALLY
** ACCEPTS ALL REQUESTS. IT CAN BE USED AS A SHELL
** FOR SPECIFIC APPLICATIONS. NOTE: REMOVE THE
** SUBROUTINES AND CASE STATEMENT ENTRIES FOR THE SERVERS
** THAT DO NOT REQUIRE
** SPECIFIC EXIT PROGRAM HANDLING FOR BETTER PERFORMANCE.
**
E*
E* NECESSARY ARRAY DEFINITIONS FOR TRANSFER FUNCTION
E* AND REMOTE SQL
E*
E
TFREQ
4096 1
E
RSREQ
4107 1
I*
I*
IPCSDTA
DS
I
1 10 USERID
I
11 20 APPLID
I*
I* SPECIFIC PARAMETERS FOR VIRTUAL PRINTER
I*
I
21 30 VPFUNC
I
31 40 VPOBJ
I
41 50 VPLIB
I
71 750VPIFN
I
76 85 VPOUTQ
I
86 95 VPQLIB
I*
I*
I
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
SPECIFIC PARAMETERS FOR MESSAGING FUNCTION
21 30 MFFUNC
SPECIFIC PARAMETERS FOR TRANSFER FUNCTION
21 30 TFFUNC
31 40 TFOBJ
41 50 TFLIB
51 60 TFMBR
61 70 TFFMT
71 750TFLEN
764171 TFREQ
SPECIFIC PARAMETERS FOR FILE SERVER
NOTE: FSNAME MAY BE UP TO l6MB.
FSNLEN WILL CONTAIN THE ACTUAL SIZE OF FSNAME.
B
B
21 240FSFID
25 32 FSFMT
33 33 FSREAD
34 34 FSWRIT
35 35 FSRDWR
36 36 FSDLT
37 400FSNLEN
41 296 FSNAME
SPECIFIC PARAMETERS FOR DATA QUEUES
21 30 DQFUNC
31 40 DQQ
41 50 DQLIB
70 750DQLEN
76 77 DQROP
78 820DQKLEN
83 338 DQKEY
IBM i Access Client Solutions
69
I*
I* SPECIFIC PARAMETERS FOR REMOTE SQL
I*
I
21 30 RSFUNC
I
31 40 RSOBJ
I
41 50 RSLIB
I
51 51 RSCMT
I
52 52 RSMODE
I
53 53 RSCID
I
54 71 RSSTN
I
72 75 RSRSV
I
764182 RSREQ
I*
I* SPECIFIC PARAMETERS FOR NETWORK PRINT SERVER
I*
I
21 28 NPFT
I
B 29 320NPFID
I*
I
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I
I
I*
I*
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I*
I*
I*
I
I
I
I
I*
70
THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR
33
43
53
59
B 69
B 73
77
FORMAT SPLF0l00
42 NPJOBN
52 NPUSRN
58 NPJOB#
68 NPFILE
720NPFIL#
760NPLEN
332 NPDATA
Data queue server:
QIBM_QZHQ_DATA_QUEUE
format ZHQ00100
B
B
21 28 DQOFMT
29 320DQOFID
33 42 DQOOBJ
43 52 DQOLIB
53 54 DQOROP
55 580DQOLEN
59 314 DQOKEY
Specific PARAMETERS FOR CENTRAL SERVER
B
21
29
28 CSFMT
320CSFID
Central server:
QIBM_QZSC_LM format ZSCL0l00 for license management calls
33
288
296
303
307
B 313
287 CSLCNM
295 CSLUSR
302 CSLPID
306 CSLFID
312 CSLRID
3140CSLTYP
Central server:
QIBM_QZSC_LM format ZSCS0l00 for system management calls
IBM i: IBM i Access Client Solutions
33
288
543
544
287
542
543
798
CSSCNM
CSSCMY
CSSNDE
CSSNNM
I*
I*
I*
I*
I*
I
I
I
I
I
I*
I*
I*
I
I
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I*
I*
I
I
I*
I*
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I*
I
I
I
I*
I
I
I
I
I
I
Central server:
QIBM_QZSC_LM format ZSCN0l00 for retrive conversion map calls
B
B
B
21 30 CSNXFM
29 320CSNFNC
33 360CSNFRM
37 400CSNTO
41 420CSNCNT
SPEClFIC PARAMETERS FOR DATABASE SERVER
B
21 28 DBFMT
29 320DBFID
THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR
33
161
171
181
191
319
329
339
349
FORMAT ZDAD0l00
160 DBDFIL
170 DBDLIB
180 DBDMBR
190 DBDAUT
318 DBDBFL
328 DBDBLB
338 DBDOFL
348 DBDOLB
358 DBDOMB
THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAD0200
B 33 360DBNUM
37 46 DBLIB2
THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR
33
51
69
71
73
83
B 93
95
96
THE FOLLOWING PARAMETERS REPLACE DBTEXT
96
B 133
137
THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR
33
53
89
109
365
385
FORMAT ZDAQ0l00
50 DBSTMT
68 DBCRSR
70 DBOPI
72 DBATTR
82 DBPKG
92 DBPLIB
940DBDRDA
95 DBCMT
351 DBTEXT
FOR FORMAT ZDAQ0200
105 DBSQCL
1360DBSQLN
392 DBSQTX
FORMAT ZDAR0l00
52 DBLIBR
88 DBRDBN
108 DBPKGR
364 DBFILR
384 DBMBRR
404 DBFFT
I* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAR0200
I
33 42 DBRPLB
I
43 170 DBRPTB
I
171 180 DBRFLB
I
181 308 DBRFTB
I*
I* Remote command and distributed program call server:
I*
I* QIBM_QZRC_RMT format CZRC0100
I*
RCPGM AND RCLIB ARE NOT USED FOR REMOTE COMMAND CALLS
I*
I
21 28 RCFMT
I
B 29 320RCFID
I
33 42 RCPGM
I
43 52 RCLIB
IBM i Access Client Solutions
71
I
B 53
I
57
I*
I* signon server:
I*
I* QIBM_QZSO_SIGNONSRV format ZSOY0l00 for
I*
I
21
I
B 29
I*
560RCNUM
312 RCDATA
TCP/IP signon server
28 SOXFMT
320SOFID
I***************************************************************
I*
I
’*VPRT
’
C
#VPRT
I
’*TFRFCL
’
C
#TRFCL
I
’*FILESRV ’
C
#FILE
I
’*MSGFCL
’
C
#MSGF
I
’*DQSRV
’
C
#DQSRV
I
’*RQSRV
’
C
#RQSRV
I
’*SQL
’
C
#SQL
I
’*NDB
’
C
#NDBSV
I
’*SQLSRV
’
C
#SQLSV
I
’*RTVOBJINF’
C
#RTVOB
I
’*DATAQSRV ’
C
#DATAQ
I
’QNPSERVR ’
C
#QNPSV
I
’*CNTRLSRV ’
C
#CNTRL
I
’*RMTSRV
’
C
#RMTSV
I
’*SIGNON
’
C
#SIGN
I*
C*
C* EXIT PROGRAM CALL PARAMETERS
C*
C
*ENTRY
PLIST
C
PARM
RTNCD
1
C
PARM
PCSDTA
C*
C*
C*
C
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C*
C*
C*
72
INITIALIZE RETURN VALUE TO ACCEPT REQUEST
MOVE ’1’
RTNCD
COMMON PROCESSING
COMMON LOGIC GOES HERE
PROCESS BASED ON SERVER ID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
APPLID
CASEQ#VPRT
CASEQ#TRFCL
CASEQ#FILE
CASEQ#MSGF
CASEQ#DQSRV
CASEQ#RQSRV
CASEQ#SQL
CASEQ#NDBSV
CASEQ#SQLSV
CASEQ#RTVOB
CASEQ#DATAQ
CASEQ#QNPSV
CASEQ#CNTRL
CASEQ#RMTSV
CASEQ#SIGN
END
SETON
RETRN
SUBROUTINES
IBM i: IBM i Access Client Solutions
VPRT
TFR
FILE
MSG
DATAQ
RSQL
SQLINT
NDB
SQLSRV
RTVOBJ
ODATAQ
NETPRT
CENTRL
RMTCMD
SIGNON
LR
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C
C
C
C
C
C
C*
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
VIRTUAL PRINT
VPRT
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
TRANSFER FUNCTION
THE FOLLOWING IS AN EXAMPLE OF SPECIFIC PROCESSING
THAT THE EXIT PROGRAM COULD DO FOR TRANSFER FUNCTION.
IN THIS CASE, USERS ARE NOT ALLOWED TO SELECT
DATA FROM ANY FILES THAT ARE IN LIBRARY QIWS.
TFR
TFFUNC
TFLIB
BEGSR
IFEQ ’SELECT’
ANDEQ’QIWS’
MOVE ’0’
RTNCD
END
ENDSR
FILE SERVER
FILE
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
MESSAGING FUNCTION
MSG
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOFS HERE
ENDSR
DATA QUEUES
DATAQ
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
REMOTE SQL
RSQL
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
SERVERS
DATABASE INIT
SQLINT
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
DATABASE NDB (NATIVE DATABASE)
NDB
BEGSR
SFECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
C* DATABASE SQL
C*
C
SQLSRV
BEGSR
C*
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
C
ENDSR
IBM i Access Client Solutions
73
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C
C*
C
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C
C
C
C
C*
C
C*
C*
C*
C*
C*
C*
C
C
C
C
C
C*
C*
C*
C
C*
C
DATABASE RETRIEVE OBJECT INFORMATION
RTVOBJ
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
DATA QUEUE SERVER
ODATAQ
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
NETWORK PRINT
NETPRT
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
CENTRAL SERVER
THE FOLLOWING IS AN EXAMPLE OF SPECIFIC PROCESSING
THAT THE EXIT PROGRAM COULD DO FOR LICENSE MANAGEMENT.
IN THIS CASE, THE USER "USERALL" WILL NOT BE ALLOWED
TO EXECUTE ANY FUNCTIONS THAT ARE PROVIDED BY THE
CENTRAL SERVER FOR WHICH THIS PROGRAM IS A REGISTERED
EXIT PROGRAM - LICENSE INFORMATION, SYSTEM MANAGEMENT
OR RETRIVE A CONVERSION MAP.
CENTRL
USERID
BEGSR
IFEQ ’USERALL’
MOVE ’0’
RTNCD
ENDIF
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
REMOTE COMMAND AND DISTRIBUTED PROGRAM CALL
IN THIS CASE, THE USER "USERALL" WILL NOT BE ALLOWED
TO EXECUTE ANY REMOTE COMMANDS OR REMOTE PROGRAM CALLS
RMTCMD
USERID
BEGSR
IFEQ ’USERALL’
MOVE ’0’
RTNCD
ENDIF
ENDSR
SIGNON SERVER
SIGNON
BEGSR
SPECIFIC LOGIC GOES HERE
ENDSR
Esempi: creazione di programmi di uscita con i comandi CL:
È possibile creare i programmi di uscita IBM i mediante i comandi CL.
Nel seguente esempio viene illustrato come impostare un programma di uscita utente con i comandi CL
(control language).
Nota: leggere la sezione Esonero di responsabilità contenente importanti informazioni legali.
74
IBM i: IBM i Access Client Solutions
/******************************************************************/
/*
*/
/* IBM i - SAMPLE USER EXIT PROGRAM
*/
/*
*/
/* THE FOLLOWING CL PROGRAM UNCONDITIONALLY
*/
/* ACCEPTS ALL REQUESTS. IT CAN BE USED AS A SHELL FOR DEVELOPING */
/* EXIT PROGRAMS TAILORED FOR YOUR OPERATING ENVIRONMENT.
*/
/*
*/
/*
*/
/******************************************************************/
PGM PARM(&STATUS &REQUEST)
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * *
/*
/* PROGRAM CALL PARAMETER DECLARATIONS
/*
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * *
*/
*/
*/
*/
*/
DCL VAR(&STATUS) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Accept/Reject indicator
*/
DCL VAR(&REQUEST) TYPE(*CHAR) LEN(9999) /* Parameter structure. LEN(9999) is a CL limit.*/
/***********************************/
/*
*/
/* PARAMETER DECLARES
*/
/*
*/
/***********************************/
/* COMMON DECLARES */
DCL VAR(&USER)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* User ID
*/
DCL VAR(&APPLIC) TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Server ID */
DCL VAR(&FUNCTN) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Function being performed
/*
DCL
DCL
DCL
DCL
DCL
*/
VIRTUAL PRINT DECLARES */
VAR(&VPOBJ) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Object name
*/
VAR(&VPLIB) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Object library name
*/
VAR(&VPLEN) TYPE(*DEC) LEN(5 0) /* Length of following fields*/
VAR(&VPOUTQ) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Output queue name
*/
VAR(&VPQLIB) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Output queue library name */
/* TRANSFER FUNCTION DECLARES */
DCL VAR(&TFOBJ) TYPE(*CHAR) LEN(10)
DCL VAR(&TFLIB) TYPE(*CHAR) LEN(10)
DCL VAR(&TFMBR) TYPE(*CHAR) LEN(10)
DCL VAR(&TFFMT) TYPE(*CHAR) LEN(10)
DCL VAR(&TFLEN) TYPE(*DEC) LEN(5 0)
DCL VAR(&TFREQ) TYPE(*CHAR) LEN(1925)
statement*/
/* Object name */
/* Object library name */
/* Member name */
/* Record format name */
/* Length of request */
/*Transfer request
/* FILE SERVER DECLARES */
DCL VAR(&FSFID) TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* Function identifier */
DCL VAR(&FSFMT) TYPE(*CHAR) LEN(8)
/* Parameter format
*/
DCL VAR(&FSREAD) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Open for read
*/
DCL VAR(&FSWRITE) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Open for write
*/
DCL VAR(&FSRDWRT) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Open for read/write */
DCL VAR(&FSDLT) TYPE(*CHAR) LEN(1)
/* Open for delete
*/
DCL VAR(&FSLEN) TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* fname length
*/
DCL VAR(&FSNAME) TYPE(*CHAR) LEN(2000) /* Qualified file name */
/* DATA QUEUE DECLARES */
DCL VAR(&DQQ)
TYPE(*CHAR)
DCL VAR(&DQLIB) TYPE(*CHAR)
DCL VAR(&DQLEN) TYPE(*DEC)
DCL VAR(&DQROP) TYPE(*CHAR)
DCL VAR(&DQKLEN) TYPE(*DEC)
LEN(10)
LEN(10)
LEN(5 0)
LEN(2)
LEN(5 0)
/*
/*
/*
/*
/*
Data queue name */
Data queue library name */
Total request length */
Relational operator */
Key length */
IBM i Access Client Solutions
75
DCL VAR(&DQKEY)
TYPE(*CHAR) LEN(256) /* Key value */
/* REMOTE SQL DECLARES */
DCL VAR(&RSOBJ) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Object name
*/
DCL VAR(&RSLIB) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Object library name
*/
DCL VAR(&RSCMT) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Commitment control level*/
DCL VAR(&RSMODE) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Block/Update mode indicator*/
DCL VAR(&RSCID) TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Cursor ID
*/
DCL VAR(&RSSTN) TYPE(*CHAR) LEN(18) /* Statement name
*/
DCL VAR(&RSRSU) TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Reserved
*/
DCL VAR(&RSREQ) TYPE(*CHAR) LEN(1925)/* SQL statement
*/
/* NETWORK PRINT SERVER DECLARES */
DCL VAR(&NPFMT) TYPE(*CHAR) LEN(8) /* Format name
*/
DCL VAR(&NPFID)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Function identifier*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT SPLF0l00 */
DCL VAR(&NPJOBN)
TYPE(*CHAR) LEN(10)/* Job name
*/
DCL VAR(&NPUSRN)
TYPE(*CHAR) LEN(10)/* User name
*/
DCL VAR(&NPJOB#)
TYPE(*CHAR) LEN(6) /* Job number
*/
DCL VAR(&NPFILE)
TYPE(*CHAR) LEN(10)/* File name
*/
DCL VAR(&NPFIL#)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* File number
*/
DCL VAR(&NPLEN)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Data Length
*/
DCL VAR(&NPDATA)
TYPE(*CHAR) LEN(2000) /* Data
*/
DCL VAR(&DBNUM) TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Number of libraries
DCL VAR(&DBLIB2) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Library name
*/
*/
/* DATA QUEUE SERVER DECLARES */
DCL VAR(&DQFMT)
TYPE(*CHAR) LEN(8)
/* Format name
*/
DCL VAR(&DQFID)
TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* Function IDENTIFIER */
DCL VAR(&DQOOBJ)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Object name
*/
DCL VAR(&DQOLIB)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Library name
*/
DCL VAR(&DQOROP)
TYPE(*CHAR) LEN(2) /* Relational operator
*/
DCL VAR(&DQOLEN)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Key length
*/
DCL VAR(&DQOKEY)
TYPE(*CHAR) LEN(256) /* Key
*/
/* CENTRAL SERVER DECLARES */
DCL VAR(&CSFMT)
TYPE(*CHAR) LEN(8)
/* Format name
*/
DCL VAR(&CSFID)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Function identifier
*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZSCL0100 */
DCL VAR(&CSCNAM)
TYPE(*CHAR) LEN(255) /* Unique client name
*/
DCL VAR(&CSLUSR)
TYPE(*CHAR) LEN(8)
/* License users handle
*/
DCL VAR(&CSPID)
TYPE(*CHAR) LEN(7)
/* Product identification
*/
DCL VAR(&CSFID)
TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* Feature identification
*/
DCL VAR(&CSRID)
TYPE(*CHAR) LEN(6)
/* Release identification
*/
DCL VAR(&CSTYPE)
TYPE(*CHAR) LEN(2) /* Type of information req
*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZSCS0100 */
DCL VAR(&CSCNAM)
TYPE(*CHAR) LEN(255) /* Unique client name
*/
DCL VAR(&CSCMTY)
TYPE(*CHAR) LEN(255) /* Community name
*/
DCL VAR(&CSNODE)
TYPE(*CHAR) LEN(1) /* Node type
*/
DCL VAR(&CSNNAM)
TYPE(*CHAR) LEN(255) /* Node name
*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZSCN0100 */
DCL VAR(&CSFROM)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* From CCSID
*/
DCL VAR(&CSTO)
TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* To CCSID
*/
DCL VAR(&CSCTYP)
TYPE(*CHAR) LEN(2)
/* Type of conversion
*/
/* DATABASE SERVER DECLARES */
DCL VAR(&DBFMT)
TYPE(*CHAR) LEN(8)
/* Format name
*/
DCL VAR(&DBFID)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Function identifier
*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAD0100 */
DCL VAR(&DBFILE)
TYPE(*CHAR) LEN(128)
/* File name
DCL VAR(&DBLIB)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Library name
DCL VAR(&DBMBR)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Member name
DCL VAR(&DBAUT)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Authority to file
DCL VAR(&DBBFIL)
TYPE(*CHAR) LEN(128)
/* Based on file name
DCL VAR(&DBBLIB)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Based on library name
76
IBM i: IBM i Access Client Solutions
*/
*/
*/
*/
*/
*/
DCL VAR(&DBOFIL)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Override file name
*/
DCL VAR(&DBOLIB)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Override libraryname
*/
DCL VAR(&DBOMBR)
TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Override membername
*/
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAD0200 */
DCL VAR(&DBNUM)
TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Number of libraries
*/
DCL VAR(&DBLIB2) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Library name
*/
/* THE FOLLOWING
DCL VAR(&DBSTMT)
DCL VAR(&DBCRSR)
DCL VAR(&DBOPT)
DCL VAR(&DBATTR)
DCL VAR(&DBPKG)
DCL VAR(&DBPLIB)
DCL VAR(&DBDRDA)
DCL VAR(&DBCMT)
DCL VAR(&DBTEXT)
PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAQ0100 */
TYPE(*CHAR) LEN(18) /* Statement name
*/
TYPE(*CHAR) LEN(18) /* Cursor name
*/
TYPE(*CHAR) LEN(2) /* Prepare option
*/
TYPE(*CHAR) LEN(2) /* Open attributes
*/
TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Package name
*/
TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Package library name */
TYPE(*CHAR) LEN(2) /* DRDA(R) indicator */
TYPE(*CHAR) LEN(1)
/* Commit control level*/
TYPE(*CHAR) LEN(512) /* First 512 bytes of stmt */
/* THE FOLLOWING
DCL VAR(&DBLIBR)
DCL VAR(&DBRDBN)
DCL VAR(&DBPKGR)
DCL VAR(&DBFILR)
DCL VAR(&DBMBRR)
DCL VAR(&DBFFMT)
PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAR0100 */
TYPE(*CHAR) LEN(20) /* Library name
TYPE(*CHAR) LEN(36) /* Relational Database name
TYPE(*CHAR) LEN(20) /* Package name
TYPE(*CHAR) LEN(256) /* File name (SQL alias)
TYPE(*CHAR) LEN(20) /* Member name
TYPE(*CHAR) LEN(20) /* Format name
*/
*/
*/
*/
*/
*/
/* THE FOLLOWING
DCL VAR(&DBPLIB)
DCL VAR(&DBPTBL)
DCL VAR(&DBFLIB)
DCL VAR(&DBFTBL)
PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAR0200 */
TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Primary key table lib
TYPE(*CHAR) LEN(128) /* Primary key table
TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Foreign key table lib
TYPE(*CHAR) LEN(128) /* Foreign key table
*/
*/
*/
*/
/* REMOTE COMMAND SERVER DECLARES */
DCL VAR(&RCFMT) TYPE(*CHAR) LEN(8) /* Format name
*/
DCL VAR(&RCFID) TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Function identifier
*/
DCL VAR(&RCPGM) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Program name
*/
DCL VAR(&RCLIB) TYPE(*CHAR) LEN(10) /* Program library name
*/
DCL VAR(&RCNUM) TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Number of parms or cmdlen*/
DCL VAR(&RCDATA) TYPE(*CHAR) LEN(9999)/* Command string nor
parms */
/* SIGNON SERVER DECLARES */
DCL VAR(&SOFMT) TYPE(*CHAR) LEN(8) /* Format name
*/
DCL VAR(&SOFID) TYPE(*CHAR) LEN(4) /* Function identifier
*/
/***********************************/
/*
*/
/* OTHER DECLARES
*/
/*
*/
/**********************************/
DCL VAR(&WRKLEN) TYPE(*CHAR) LEN(5)
DCL VAR(&DECLEN) TYPE(*DEC) LEN(8 0)
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
*/
*/
/*
*/
/* EXTRACT THE VARIOUS PARAMETERS FROM THE STRUCTURE */
/*
*/
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * */
/* HEADER */
CHGVAR VAR(&USER)
VALUE(%SST(&REQUEST 1 10))
IBM i Access Client Solutions
77
CHGVAR VAR(&APPLIC) VALUE(%SST(&REQUEST 11 10))
CHGVAR VAR(&FUNCTN) VALUE(%SST(&REQUEST 21 10))
/* VIRTUAL PRINTER */
CHGVAR VAR(&VPOBJ)
CHGVAR VAR(&VPLIB)
CHGVAR VAR(&WRKLEN)
CHGVAR VAR(&VPLEN)
CHGVAR VAR(&VPOUTQ)
CHGVAR VAR(&VPQLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST 31 10))
VALUE(%SST(&REQUEST 41 10))
VALUE(%SST(&REQUEST 71 5))
VALUE(%BINARY(&WRKLEN 1 4))
VALUE(%SST(&REQUEST 76 10))
VALUE(%SST(&REQUEST 86 10))
/* TRANSFER FUNCTION */
CHGVAR VAR(&TFOBJ) VALUE(%SST(&REQUEST 31 10))
CHGVAR VAR(&TFLIB) VALUE(%SST(&REQUEST 41 10))
CHGVAR VAR(&TFMBR) VALUE(%SST(&REQUEST 51 10))
CHGVAR VAR(&TFFMT) VALUE(%SST(&REQUEST 61 10))
CHGVAR VAR(&WRKLEN) VALUE(%SST(&REQUEST 71 5))
CHGVAR VAR(&TFLEN) VALUE(%BINARY(&WRKLEN 1 4))
CHGVAR VAR(&TFREQ) VALUE(%SST(&REQUEST 76 1925))
/* FILE SERVER */
CHGVAR VAR(&FSFID)
CHGVAR VAR(&FSFMT)
CHGVAR VAR(&FSREAD)
CHGVAR VAR(&FSWRITE)
CHGVAR VAR(&FSRDWRT)
CHGVAR VAR(&FSDLT)
CHGVAR VAR(&FSLEN)
CHGVAR VAR(&DECLEN)
CHGVAR VAR(&FSNAME)
&DECLEN))
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%BINARY(&FSLEN
VALUE(%SST(&REQUEST
/* DATA QUEUES */
CHGVAR VAR(&DQQ)
CHGVAR VAR(&DQLIB)
CHGVAR VAR(&WRKLEN)
CHGVAR VAR(&DQLEN)
CHGVAR VAR(&DQROP)
CHGVAR VAR(&WRKLEN)
CHGVAR VAR(&DQKLEN)
CHGVAR VAR(&DQKEY)
&DQKLEN))
VALUE(%SST(&REQUEST 31 10))
VALUE(%SST(&REQUEST 41 10))
VALUE(%SST(&REQUEST 71 5))
VALUE(%BINARY(&WRKLEN 1 4))
VALUE(%SST(&REQUEST 76 2))
VALUE(%SST(&REQUEST 78 5))
VALUE(&WRKLEN)
VALUE(%SST(&REQUEST 83
/* REMOTE SQL */
CHGVAR VAR(&RSOBJ)
CHGVAR VAR(&RSLIB)
CHGVAR VAR(&RSCMT)
CHGVAR VAR(&RSMODE)
CHGVAR VAR(&RSCID)
CHGVAR VAR(&RSSTN)
CHGVAR VAR(&RSRSU)
CHGVAR VAR(&RSREQ)
/* NETWORK PRINT SERVER
CHGVAR VAR(&NPFMT)
CHGVAR VAR(&NPFID)
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
*/
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
31
41
51
52
53
54
72
76
IBM i: IBM i Access Client Solutions
10))
10))
1))
1))
1))
18))
4))
1925))
21 8))
29 4))
/* IF FORMAT IS SPLF0100 */
IF COND(&NPFMT *EQ ’SPLF0100’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&NPJOBN)
VALUE(%SST(&REQUEST 33
CHGVAR VAR(&NPUSRN)
VALUE(%SST(&REQUEST 43
CHGVAR VAR(&NPJOB#)
VALUE(%SST(&REQUEST 53
CHGVAR VAR(&NPFILE)
VALUE(%SST(&REQUEST 59
CHGVAR VAR(&NPFIL#)
VALUE(%SST(&REQUEST 69
CHGVAR VAR(&NPLEN)
VALUE(%SST(&REQUEST 73
CHGVAR VAR(&DECLEN)
VALUE(%BINARY(&NPLEN 1
78
21
25
33
34
35
36
37
1 4))
41
10))
10))
6))
10))
4))
4))
4))
4))
8))
1))
1))
1))
1))
4))
CHGVAR VAR(&NPDATA)
&DECLEN))
ENDDO
VALUE(%SST(&REQUEST 77
/* DATA QUEUE SERVER */
CHGVAR VAR(&DQFMT) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQFID) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQOOBJ) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQOLIB) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQOROP) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQOLEN) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DQOKEY) VALUE(%SST(&REQUEST
21
29
33
43
53
55
59
8))
4))
10))
10))
2))
4))
256))
/* CENTRAL SERVER */
CHGVAR VAR(&CSFMT) VALUE(%SST(&REQUEST 21 8))
CHGVAR VAR(&CSFID) VALUE(%SST(&REQUEST 29 4))
/* IF FORMAT IS ZSCL0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZSCL0100’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&CSCNAM) VALUE(%SST(&REQUEST 33 255))
CHGVAR VAR(&CSLUSR) VALUE(%SST(&REQUEST 288 8))
CHGVAR VAR(&CSPID)
VALUE(%SST(&REQUEST 296 7))
CHGVAR VAR(&CSFID)
VALUE(%SST(&REQUEST 303 4))
CHGVAR VAR(&CSRID)
VALUE(%SST(&REQUEST 307 6))
CHGVAR VAR(&CSTYPE) VALUE(%SST(&REQUEST 313 2))
ENDDO
/* IF FORMAT IS ZSCS0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZSCS0100’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&CSCNAM) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&CSCMTY) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&CSNODE) VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&CSNNAM) VALUE(%SST(&REQUEST
ENDDO
33 255))
288 255))
543 1))
544 255))
/* IF FORMAT IS ZSCN0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZSCN0100’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&CSFROM) VALUE(%SST(&REQUEST 33
CHGVAR VAR(&CSTO)
VALUE(%SST(&REQUEST 37
CHGVAR VAR(&CSCTYP) VALUE(%SST(&REQUEST 41
ENDDO
/* DATABASE SERVER */
CHGVAR VAR(&DBFMT)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBFID)
VALUE(%SST(&REQUEST
/* IF FORMAT IS ZDAD0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZDAD0100’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&DBFILE)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBMBR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBAUT)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBBFIL)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBBLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBOFIL)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBOLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBOMBR)
VALUE(%SST(&REQUEST
ENDDO
4))
4))
2))
21 8))
29 4))
33 128))
161 10))
171 10))
181 10))
191 128))
319 10))
329 10))
339 10))
349 10))
/* IF FORMAT IS ZDAD0200 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZDAD0200’) THEN(DO)
CHGVAR VAR(&DBNUM) VALUE(%SST(&REQUEST 33 4))
CHGVAR VAR(&DBLIB2) VALUE(%SST(&REQUEST 37 10))
ENDDO
/* IF FORMAT IS ZDAQ0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZDAQ0100’) THEN DO
IBM i Access Client Solutions
79
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
ENDDO
VAR(&DBSTMT)
VAR(&DBCRSR)
VAR(&DBSOPT)
VAR(&DBATTR)
VAR(&DBPKG)
VAR(&DBPLIB)
VAR(&DBDRDA)
VAR(&DBCMT)
VAR(&DBTEXT)
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
33 18))
51 18))
69 2))
71 2))
73 10))
83 10))
93 2))
95 1))
96 512))
/* IF FORMAT IS ZDAR0100 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZDAR0100’) THEN DO
CHGVAR VAR(&DBLIBR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBRDBN)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBPKGR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBATTR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBFULR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBMBRR)
VALUE(%SST(&REQUEST
CHGVAR VAR(&DBFFMT)
VALUE(%SST(&REQUEST
ENDDO
33
53
69
89
109
365
385
20))
36))
20))
20))
256))
20))
20))
/* THE FOLLOWING PARAMETERS ADDITIONAL FOR FORMAT ZDAR0200 */
/* IF FORMAT IS ZDAR0200 */
IF COND(&CSFMT *EQ ’ZDAR0200’) THEN DO
CHGVAR VAR(&DBPLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST 33 10))
CHGVAR VAR(&DBPTBL)
VALUE(%SST(&REQUEST 43 128))
CHGVAR VAR(&DBFLIB)
VALUE(%SST(&REQUEST 171 10))
CHGVAR VAR(&DBFTBL)
VALUE(%SST(&REQUEST 181 128))
ENDDO
/* REMOTE
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
CHGVAR
COMMAND SERVER
VAR(&RCFMT)
VAR(&RCFID)
VAR(&RCPGM)
VAR(&RCLIB)
VAR(&RCNUM)
VAR(&RCDATA)
*/
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
VALUE(%SST(&REQUEST
21
29
33
43
53
57
8))
4))
10))
10))
4))
6000))
/* SIGNON SERVER DECLARES */
CHGVAR VAR(&SOFNT)
VALUE(%SST(&REQUEST 21 8))
CHGVAR VAR(&SOFID)
VALUE(%SST(&REQUEST 29 4))
/***********************************/
/*
/* BEGIN MAIN PROGRAM
/*
*/
*/
*/
CHGVAR VAR(&STATUS) VALUE(’1’) /* INITIALIZE RETURN +
VALUE TO ACCEPT THE REQUEST */
/* ADD LOGIC COMMON TO ALL SERVERS */
/*
IF
IF
IF
IF
IF
IF
IF
IF
IF
IF
IF
80
PROCESS BASED ON
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
COND(&APPLIC *EQ
SERVER ID */
’*VPRT’) THEN(GOTO CMDLBL(VPRT))
/* IF VIRTUAL PRINTER */
’*TFRFCL’) THEN(GOTO CMDLBL(TFR)) /* IF TRANSFER FUNCTIO*/
’*FILESRV’) THEN(GOTO CMDLBL(FLR)) /* IF FILE SERVERS */
’*MSGFCL’) THEN(GOTO CMDLBL(MSG)) /* IF MESSAGING FUNCT */
’*DQSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(DATAQ)) /* IF DATA QUEUES */
’*RQSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(RSQL)) /* IF REMOTE SQL */
’*SQL’) THEN(GOTO CMDLBL(SQLINIT)) /* IF SQL */
’*NDB’) THEN(GOTO CMDLBL(NDB))
/* IF NATIVE DATABASE */
’*SQLSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(SQLSRV)) /* IF SQL */
’*RTVOBJINF’) THEN(GOTO CMDLBL(RTVOBJ)) /* IF RETRIEVE OB*/
’*DATAQSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(ODATAQ)) /* IF D*/
IBM i: IBM i Access Client Solutions
IF
IF
IF
IF
COND(&APPLIC
COND(&APPLIC
COND(&APPLIC
COND(&APPLIC
*EQ
*EQ
*EQ
*EQ
’QNPSERVR’) THEN(GOTO CMDLBL(NETPRT)) /* IF NETWORK PRI*/
’*CNTRLSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(CENTRAL)) /* IF CENTRAL SER*/
’*RMTSRV’) THEN(GOTO CMDLBL(RMTCMD))
/* IF RMTCMD/DPC */
’*SIGNON’) THEN(GOTO CMDLBL(SIGNON)) /* IF SIGNON */
GOTO EXIT
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * */
/* SUBROUTINES
*/
/*
*/
/* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * */
/* VIRTUAL PRlNTER */
VPRT:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* TRANSFER FUNCTION */
TFR:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* FILE SERVERS */
FLR:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* MESSAGING FUNCTION */
MSG:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* DATA QUEUES */
DATAQ:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* REMOTE SQL */
RSQL:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* DATABASE INIT */
SQLINIT:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* NATIVE DATABASE */
NDB:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* DATABASE SQL */
SQLSRV:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
IBM i Access Client Solutions
81
/* RETRIEVE OBJECT INFORMATION */
RTVOBJ:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* DATA QUEUE SERVER */
ODATAQ:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* NETWORK PRINT SERVER */
NETPRT:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* CENTRAL SERVER */
CENTRAL:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
/* REMOTE COMMAND AND DISTRIBUTED PROGRAM CALL */
RMTCMD:
/* IN THIS CASE IF A USER ATTEMPTS TO DO A REMOTE COMMAND AND DISTRIBUTED
/* PROGRAM CALL AND HAS A USERID OF userid THEY WILL NOT BE ALLOWED TO */
/* CONTINUE.
*/
IF COND(&USER *EQ ’userid’) THEN(CHGVAR VAR(&STATUS) VALUE(’0’))
*/
GOTO EXIT
/* SIGNON SERVER */
SIGNON:
/* SPECIFIC LOGIC GOES HERE */
GOTO EXIT
EXIT:
ENDPGM
Esempi: creazione di programmi di uscita QIBM_QZDA_INIT con i comandi CL:
È possibile creare i programmi di uscita QIBM_QZDA_INIT IBM i utilizzando i comandi CL.
Nel seguente esempio viene illustrato come impostare un programma di uscita utente QIBM_QZDA_INIT
con i comandi CL (control language).
Nota: leggere la sezione Esonero di responsabilità contenente importanti informazioni legali.
/******************************************************************/
/* IBM i - Sample User Exit Program
*/
/*
*/
/* Exit Point Name : QIBM_QZDA_INIT
*/
/*
*/
/* Description
: The following Control Language program
*/
/*
handles ODBC security by rejecting requests */
/*
from users who use ODBC and signon using a
*/
/*
user profile of ’GUEST’. It is a shell
*/
82
IBM i: IBM i Access Client Solutions
/*
program for developing exit programs
*/
/*
tailored for your environment.
*/
/******************************************************************/
PGM PARM(&FLAG &REQUEST)
/******************************************************************/
/* Program call parameter declarations
*/
/******************************************************************/
DCL VAR(&FLAG) TYPE(*CHAR) LEN(1)
DCL VAR(&REQUEST) TYPE(*CHAR) LEN(285)
/******************************************************************/
/* Parameter declares for Request Format
*/
/******************************************************************/
DCL VAR(&USER) TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* User profile
*/
DCL VAR(&SRVD) TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Server Id (*SQL)
*/
DCL VAR(&FORMAT) TYPE(*CHAR) LEN(10)
/* Format ZDAI0100
*/
DCL VAR(&FUNC) TYPE(*CHAR) LEN(4)
/* Function Id 0
*/
DCL VAR(&INTTYP) TYPE(*CHAR) LEN(63)
/* Interface type
*/
DCL VAR(&INTNAM) TYPE(*CHAR) LEN(127)
/* Interface name
*/
DCL VAR(&INTLVL) TYPE(*CHAR) LEN(63)
/* Interface level
*/
/******************************************************************/
/* Extract the various parameters from the structure.
*/
/******************************************************************/
CHGVAR VAR(&USER)
VALUE(%SST(&REQUEST 1 10))
CHGVAR VAR(&SRVID) VALUE(%SST(&REQUEST 11 10))
CHGVAR VAR(&FORMAT) VALUE(%SST(&REQUEST 21 8))
CHGVAR VAR(&FUNC)
VALUE(%SST(&REQUEST 29 4))
CHGVAR VAR(&INTTYP) VALUE(%SST(&REQUEST 33 63))
CHGVAR VAR(&INTNAM)) VALUE(%SST(&REQUEST 96 127))
CHGVAR VAR(&INTLVL) VALUE(%SST(&REQUEST 223 63))
/******************************************************************/
/* Set return code to allow the request.
*/
/******************************************************************/
CHGVAR VAR(&FLAG) VALUE(’1’)
/******************************************************************/
/* If interface type is ODBC and User is ’GUEST’ reject the
*/
/* signon attempt.
*/
/******************************************************************/
IF ((%SST(&INTTYP 1 4) *EQ ’ODBC’) *AND
(&USER = ’GUEST
’)) THEN(DO)
+
/*************************************************************/
/*
Set return code to NOT allow the request.
*/
/*************************************************************/
CHGVAR VAR(&FLAG) VALUE(’0’)
ENDDO
ENDPGM
Esempi: creazione di programmi di uscita QIBM_QZDA_INIT mediante ILE C:
È possibile creare i programmi di uscita QIBM_QZDA_INIT IBM i utilizzando ILE C.
Nel seguente esempio viene illustrato come impostare un programma di uscita utente QIBM_QZDA_INIT
con ILE C.
Nota: leggere la sezione Esonero di responsabilità contenente importanti informazioni legali.
/******************************************************************/
/* IBM i - Sample User Exit Program
*/
/*
*/
/* Exit Point Name : QIBM_QZDA_INIT
*/
/*
*/
/* Description
: The following ILE C language program
*/
/*
handles ODBC security by rejecting requests */
/*
from users who use ODBC and signon using a
*/
IBM i Access Client Solutions
83
/*
user profile of ’GUEST’. It is a shell
*/
/*
program for developing exit programs
*/
/*
tailored for your environment.
*/
/******************************************************************/
#include <stdio.h>
#include <string.h>
#include <ezdaep.h>
/* ZDA exit program formats */
main(int argc, char *argv[])
{
Qzda_Init_Format_t input;
/* input format
*/
/******************************************************************/
/* Copy format parameter to local storage.
*/
/******************************************************************/
memcpy(&input,(Qzda_Init_Format_t *) argv[2],
sizeof(Qzda_Init_Format_t));
/******************************************************************/
/* If user profile is ’GUEST’ and interface type is ’ODBC’
*/
/* reject the connection.
*/
/******************************************************************/
if (memcmp(input.User_Profile,"GUEST
",10)==0 &&
memcmp(input.Interface_Type,"ODBC",4) == 0)
/*************************************************************/
/* Reject the connection.
*/
/*************************************************************/
strcpy(argv[1],"0");
else
/*************************************************************/
/* Allow the connection.
*/
/*************************************************************/
strcpy(argv[1],"1");
return;
}
Argomenti avanzati della console
Questa sezione contiene gli argomenti avanzati che possono aiutare gli amministratori durante
l'impostazione e la gestione della console di sistema.
Considerazioni sulla pianificazione della console
Prendere in considerazione i seguenti punti quando si eseguono le attività relative alla console.
Le seguenti informazioni sono valide per tutti i sistemi:
v Se non viene specificato il tipo di console, ad esempio quando viene creata una nuova partizione
logica, avrà la precedenza l'IOP hardware di supporto specificato durante il processo di creazione. Se
l'hardware disponibile contiene più di un adattatore per un tipo di console selezionato, la prima
stazione di lavoro console che esegue la connessione viene configurata come console.
v Esiste inoltre una serie speciale di opzioni denominata Consentire il ripristino della console e il
controllo della console da parte di un'altra console. Questa serie di funzioni consente alla console
5250 di acquisire il controllo da un'altra unità console. Questa opzione di console è disabilitata per
impostazione predefinita.
– Quando l'opzione è abilitata:
La prima unità console 5250 collegata diventa la console. Le altre unità console 5250 collegate alla
LAN avranno un accesso DST speciale.
Tutti gli altri collegamenti basati su 5250 avranno la nuova finestra Stato informazioni sulla
console.
È possibile il ripristino della Console senza la perdita del lavoro.
– Quando l'opzione è disabilitata:
84
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Per tutti i collegamenti basati su 5250 verrà visualizzata la nuova finestra Stato informazioni sulla
console.
Non è possibile il ripristino della Console senza la perdita del lavoro.
v La console 5250, la rete (LAN) e le stazioni di lavoro biassiali possono coesistere come unità della
console, se si tengono presenti le regole riportate di seguito.
– È possibile attivare una sola unità alla volta.
– Una stazione di lavoro biassiale su qualsiasi adattatore unità di controllo della stazione di lavoro
biassiale con porta 0 (indicata con 0 o 1) o porta 1 (indicata con 0 o 1) può diventare un'unità
console se il tipo di console selezionato è biassiale. Se è selezionata la console biassiale come tipo di
console, le unità console 5250 non possono essere avviate.
v La console 5250 consente più connessioni LAN ad uno stesso sistema o a una stessa partizione logica,
ma una sola sessione 5250 per volta può avere il controllo di un sistema. Una console attiva è
l'interfaccia comandi ad un sistema mediante l'emulazione 5250 oppure IBM Personal Communications
che attualmente interagisce con il sistema. Sullo schermo potrebbero essere visualizzati i dati di più di
un'unità console 5250, ma solo un'unità è effettivamente attiva.
v Inoltre, il PC client consente più connessioni alla console locale nella configurazione del sistema per un
singolo PC.
v È disponibile un massimo di 26 sessioni di emulazione attive della console 5250 per ogni client PC
della console 5250.
v Evitare di collocare la console 5250 sullo stesso IOP delle unità di memoria.
– Potrebbero esistere delle configurazioni in cui non è possibile evitare questa situazione.
– Durante l'utilizzo eccessivo delle unità di memoria, la console potrebbe apparire temporaneamente
inattiva, ma il normale funzionamento viene ripristinato in breve tempo. Se la console è collocata
sullo stesso IOP delle unità di memoria, abilitare le opzioni della console Consentire il ripristino
della console e il controllo della console da parte di un'altra console.
Le seguenti informazioni riguardano il controllo e il ripristino della console:
Per IBM i, è disponibile una serie di funzioni speciali note come controllo e ripristino, che consentono a
una console 5250 collegata alla LAN di assumere il controllo da un'altra unità console. Utilizzare le
informazioni riportate di seguito per determinare le unità console più appropriate per il proprio ambiente
e per individuare il modo in cui distribuire tali unità per utilizzare tali funzioni in modo appropriato.
v Controllo è il processo utilizzato perché un'unità console collegata alla LAN prenda il controllo
dall'unità console corrente. L'utente collegato al PC che vuole assumere il controllo richiede
un'autorizzazione speciale e sta inizializzando il controllo da un nuovo menu.
v Ripristino è il processo di riacquisizione del controllo del lavoro in esecuzione sulla console dopo che
si è verificato un problema con la console. Il processo di ripristino può avvenire sulla stessa unità
console o su una unità console differente e può essere facilitato da un lavoro supplementare per
abilitare un'unità che utilizza una connettività differente. La console biassiale costituisce un'eccezione,
poiché non utilizza lo stesso tipo di emulazione 5250 e, quindi, non è in grado di ripristinare la console
senza la perdita di dati.
Quando l'opzione del controllo è abilitata e ogni console in grado di eseguire un'emulazione 5250 è
collegata in modo corretto, viene presentato un pannello di dati che si tratti o meno della console attiva.
Nella V5R4 e nei release successivi, più di un'unità disporrà dei dati sullo schermo una volta collegata la
console. Quando inizialmente ci si collega ad un'unità, non vengono più visualizzati pannelli di console
vuoti indicanti la dicitura Scollegato. La nuova funzione ora consente il trasferimento del lavoro sulla
console ad un'altra unità senza determinare alcuna perdita di dati.
Questa funzione viene realizzata sospendendo il flusso di dati ad una console che perde il collegamento o
di cui viene assunto il controllo, salvando ulteriori dati e quindi inviando tali dati alla successiva unità
che funge da console, anche se l'unità è la stessa console precedente. La capacità di ripristino consiste in
IBM i Access Client Solutions
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sostanza nell'assumere il controllo della console dalla stessa unità o da una differente indipendentemente
dalle operazioni che la console precedente stava effettuando.
Le seguenti informazioni sono destinate alle partizioni non partizionate:
v È possibile che sia necessario ubicare l'hardware che supporta la Console in ubicazioni di
alloggiamento particolari, in base al modello.
Le seguenti informazioni si applicano a un ambiente a più partizioni:
v Se si intende utilizzare la console 5250 come console principale o come console di backup, è necessario
etichettare l'IOA in modo che supporti la console principale.
v Quando è disponibile più di un adattatore della console per un singolo IOP, la console 5250 sceglie di
utilizzare l'adattatore con l'indirizzo bus più basso. Ad esempio, viene contrassegnato un IOP che ha
due adattatori LAN installati. Il sistema utilizza il primo adattatore trovato sul bus. Tuttavia, durante
un IPL è possibile che il primo adattatore non sia pronto e quindi il sistema può selezionare il secondo.
Questo processo può impedire l'avvio immediato della console o l'utilizzo da parte dell'utente di tale
risorsa per gli scopi previsti. Si consiglia di installare un solo adattatore con capacità di console che
soddisfi le proprie configurazioni per un singolo IOP altrimenti etichettare l'IOA.
v Il termine console alternativa fa riferimento ad un tipo di console biassiale contenuta in un altro IOP
indicato come console alternativa. Le console di tipo HMC e 5250 non utilizzano le risorse
contrassegnate come console alternativa.
Nota: contrassegnare lo stesso IOP sia come console primaria che come console alternativa può dare
come risultato l'impossibilità di selezionare una console. Se si dispone di un adattatore biassiale nello
stesso IOP dell'adattatore della console primaria, considerare l'adattatore biassiale come console di
backup, non come console alternativa. Per utilizzare l'adattatore biassiale per la console, è necessario
solo modificare il tipo di console.
Considerazioni relative alla pianificazione della console di backup
La maggior parte delle pianificazioni di sistema include l'abilitazione di un livello di ridondanza in caso
di malfunzionamenti hardware; tuttavia, molti utenti non considerano la console nelle proprie
pianificazioni. Per eseguire rapidamente il ripristino da una perdita della console non prevista, è
necessario pianificare una console di backup.
Considerazioni per una console di backup
v L'ubicazione dell'adattatore è fissa o almeno limitata per i sistemi indipendenti. In base ai requisiti
hardware del proprio sistema, la scelta relativa ai tipi di console potrebbe essere limitata. Se possibile,
cercare di adattare almeno un tipo di console aggiuntiva.
v Si consideri l'utilizzo dell'opzione di controllo e ripristino come parte della strategia della console di
backup. Tuttavia, l'hardware utilizzato per il nuovo tipo di console deve esistere ed essere disponibile
al momento del ripristino.
v Se si sta lavorando in un ambiente partizionato, tenere presente che:
– In ambiente con partizione logica, il termine console alternativa fa riferimento al tipo di console
biassiale ubicata in un altro IOP (input/output processor) o altro IOA (input/output adapter)
indicato come console alternativa. Se viene rilevato un malfunzionamento della console primaria
(solo biassiale), il sistema prova ad utilizzare automaticamente l'IOP o IOA della console alternativa.
Questa funzione fornisce un altro livello di protezione. Se un singolo IOP viene contrassegnato come
console primaria e come console alternativa, potrebbero verificarsi degli errori durante la selezione
di una console. È possibile pianificare un ulteriore isolamento posizionando l'IOP della console
alternativa su un bus differente, in modo che i malfunzionamenti del bus della console primaria non
possano impedire ad una console di essere disponibile.
– Contrassegnare un IOP che abbia due adattatori console simili che effettuano la notifica. Ad
esempio, due adattatori 2849 per lo stesso IOP possono in alcuni casi rendere difficile stabilire, in
anticipo, quale adattatore verrà utilizzato per la console. Quando si contrassegna l'IOP, verificare che
questo disponga di un solo adattatore con capacità di console per connettività (ad esempio, un solo
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
2849). Ciascun adattatore può supportare un tipo di console differente ma deve essere presente un
solo tipo di adattatore. L'adattatore con indirizzo più basso sul bus viene utilizzato per primo. Se
tale adattatore è lento nell'esecuzione della notifica al sistema, è possibile selezionare un altro
adattatore, quando sono presenti due adattatori con la stessa connettività. Un altro esempio è fornito
da uno IOP che dispone di un adattatore Ethernet 2849 e uno 2838 che effettuano la notifica. Tali
adattatori sono diversi, ma hanno la stessa connettività per la console.
– Considerare l'ambiente di risorse condivise nel quale sia possibile assegnare o meno una console che
supporti IOP su una partizione a base part-time. Molti ambienti di lavoro necessitano raramente di
una console a tempo pieno ed è possibile ridurre i loro costi iniziali di un hardware dedicato
mediante implementazione di questo concetto.
– In caso di errore dell'unità di memoria di origine del carico, se il ripristino del sistema include
l'utilizzo del supporto LIC (Licensed Internal Code) di distribuzione IBM invece di un backup del
cliente ed il sistema utilizza Operations Console (LAN), potrebbe essere necessario utilizzare un
altro tipo di console per la parte iniziale del ripristino del sistema.
Tipi di configurazione per le console di backup
Durante la pianificazione della configurazione di una o più console di backup, tenere presente che il
ripristino da una perdita della console può dipendere da vari fattori. Alcuni dei fattori sono il modello e
la serie, le risorse hardware disponibili, il tipo di console precedente e il tipo di console desiderato. È
possibile che il ripristino sia la correzione della console correntemente in errore oppure una sostituzione
temporanea con un altro tipo di console. È possibile effettuare la maggior parte delle modifiche di un tipo
di console senza l'IPL, tranne che in alcune circostanze. Quando si utilizzano le funzioni di servizio della
console (65+21), l'hardware che supporta la console deve essere installato e disponibile prima
dell'esecuzione della funzione. È necessario anche che sia già stato assegnato qualsiasi contrassegno di
partizione delle risorse.
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Importante: se si intende utilizare la console 5250 su una LAN come copia di backup per un altro tipo di
console, l'adattatore di rete deve essere posizionato in un alloggiamento determinato dalla console oppure
in un IOP o IOA contrassegnato in modo appropriato.
Considerazioni sulla configurazione della console di backup
v Se si accede al sistema in remoto, considerare la funzione della console remota oppure un altro tipo di
connettività per la console. È possibile effettuare il backup di una console su una rete con un'ulteriore
console locale su un PC di rete.
v In un ambiente con più sistemi o con partizione logica, probabilmente verrà utilizzata una
configurazione di più console locali su una rete (LAN) su un singolo PC come console primarie.
Considerare l'utilizzo da parte di PC aggiuntivi dello stesso tipo di configurazione. Se possibile, evitare
che un solo PC supporti troppe console. Le risorse di un PC possono essere facilmente sovraccaricate
quando supportano più console o pannelli di controllo remoti.
v Prendere in considerazione più console locali su una configurazione di rete in vasti ambienti, in modo
tale che ogni PC possa disporre di un nucleo principale di responsabilità della console e della reciproca
copertura di sostituzione delle configurazioni di backup. Ad esempio, se si dispone di un PC che
supporta 10 console locali su una configurazione di rete e di un altro PC con lo stesso numero di
console primarie per altre 10 partizioni, invece di effettuare il backup di ogni PC con la configurazione
dell'altro, è possibile aggiungere un terzo PC e propagare le 20 console in modo tale che due PC
eseguono il backup di una parte delle configurazioni della console primaria di ogni PC. Prendere anche
in considerazione l'utilizzo di un PC dedicato come backup di un certo numero di console, ma che non
è connesso finché non è ritenuto necessario.
Riepilogando, prendere in considerazione di incorporare quanta più ridondanza è possibile nella
configurazione della console. È possibile ridurre la possibilità di esposizione ai rischi derivanti da un
grave malfunzionamento della console utilizzando un altro metodo per fornire una console oppure
modificando e regolando i diversi requisiti hardware necessari per risolvere i diversi livelli di errore.
IBM i Access Client Solutions
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Requisiti hardware della console
È necessario comprendere i requisiti hardware per configurare una console.
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Se si desidera utilizzare una console locale 5250 su una rete (LAN), è necessario installare l'adattatore
LAN per Operations Console in base al modello in uso. Per informazioni relative alle specifiche del
proprio sistema, è possibile utilizzare il comando Visualizzazione risorse hardware (DSPHDWRSC). La
Tabella 1 mostra le schede supportate per la connettività LAN.
Tabella 2. Schede supportate per la connettività LAN
Numero o nome scheda
Descrizione
2744
Adattatore Token ring PCI 100 Mbps
2838
IOA Ethernet PCI 10/100 Mbps
2849
IOA Ethernet PCI 10/100 Mbps
HEA (Host Ethernet Adaptor)
57xx
3
3
268C
Ethernet PCI 10/100/1000 Mbps o 10 Gbps
Ethernet PCI 10/100/1000 Mbps o 10 Gbps
Adattatore Ethernet virtuale (VLAN)
Note:
1. La console LAN è supportata sull'adattatore Ethernet virtuale (VLAN). Un adattatore Ethernet virtuale
è definito su HEA (Host Ethernet Adaptor) o utilizzando VIOS.
2. La console LAN non è supportata con le descrizioni di linea configurate per Ethernet Link
Aggregation.
3. Consultare Hardware requirements for Ethernet per gli adattatori e le velocità supportati.
Informazioni correlate:
Sito Web IBM Systems Support
Display Hardware Resources (DSPHDWRSC) command
Tecniche TCP/IP per il collegamento dell'Ethernet virtuale alle LAN esterne
Hardware requirements for Ethernet
Considerazioni relative alla pianificazione dell'installazione o
dell'aggiornamento di Operations Console
Per pianificare l'installazione o l'aggiornamento di Operations Console, è necessario conoscere le
informazioni riportate di seguito.
Informazioni relative ai prerequisiti per gli utenti di Operations Console che
eseguono l'installazione o l'aggiornamento della i 7.2
Quando si riceve l'aggiornamento del release IBM i, tutti gli ID utente inclusi nel sistema operativo
risultano scaduti, ad eccezione di 11111111 (otto 1). Per tutti gli aggiornamenti e le installazioni, è
necessario stabilire una connessione tra la piattaforma IBM i ed Operations Console utilizzando l'ID
utente dei programmi di manutenzione 11111111. In questo modo, viene evitata la possibilità di
riautenticazione non riuscita della connessione del client al sistema determinata da ID utente scaduti.
Questo è particolarmente importante quando si eseguono installazioni e aggiornamenti automatici.
Nota: se le operazioni sopra riportate non vengono eseguite, la console potrebbe non funzionare
correttamente durante l'aggiornamento o l'installazione.
Importante: Durante un IPL manuale del sistema, se non è stata precedentemente specificata una console,
vengono visualizzati due ulteriori pannelli per la conferma del tipo di console. Nel primo pannello viene
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
richiesto di accettare il tipo di console corrente e nel secondo viene indicato che in precedenza non
esisteva alcun valore (per il valore precedente viene visualizzato uno zero) e viene visualizzato il nuovo
valore. Premere Invio per uscire ed impostare automaticamente il tipo di console. L'IPL continua e viene
visualizzato il pannello IPL o Installazione del sistema. Generalmente, questa condizione si verifica
durante l'installazione di una nuova partizione, ma può verificarsi al primo IPL manuale, ad esempio,
durante l'IPL in modalità A successivo al ripristino del LIC (Licensed Internal Code) o durante
l'aggiornamento o l'installazione quando viene rilevato un valore della console uguale a zero.
Migrazione a Operations Console prima dell'aggiornamento del sistema
Quando si migra una precedente unità origine di caricamento utilizzata con una console locale
Operations Console in una configurazione di rete e tale unità origine di caricamento diventa un'unità
origine di caricamento in una nuova partizione, è necessario annullare l'assegnazione dell'adattatore LAN
prima di rimuovere l'unità dalla vecchia partizione e di istallarla in quella nuova.
Se il risultato dell'aggiornamento del sistema include una HMC (Hardware Management Console),
utilizzare tale console come console di sistema fino a quando l'aggiornamento non viene completato.
Poiché alcuni aggiornamenti sono suddivisi in fasi, per la console desiderata potrebbero mancare le
risorse necessarie per un determinato periodo di tempo. Poiché HMC utilizza risorse virtuali, non si
verificheranno problemi relativi alla mancanza di risorse per un altro tipo di console.
Informazioni correlate:
Installazione, aggiornamento o cancellazione di IBM i e relativo software
Preparazione per l'ambiente di rete
Per preparare l'ambiente di rete è necessario identificare la configurazione di rete minima richiesta per
impostare una console locale 5250 in una configurazione di rete (LAN).
Se il sistema è nuovo ed è stata selezionata una console locale su una configurazione di rete, l'adattatore è
già assegnato per l'utilizzo da parte del sistema. L'adattatore LAN è dedicato per i programmi di
manutenzione. Limitare le topologie LAN per le console locali collegate alla LAN ad un un ambiente con
un anello fisico singolo, hub, commutatore o router. Se la console locale su una rete viene utilizzata in
una topologia di rete di dimensioni maggiori, utilizzare il filtro dei pacchetti di trasmissione (DHCP). Tale
operazione potrebbe essere semplice quanto collegare il PC e il sistema utilizzando un hub economico o
router. Temporaneamente, è possibile utilizzare anche un cavo di collegamento incrociato Ethernet
(quando si utilizza l'adattatore 2849). Quando si dispone solo di un PC oppure di poche unità collegate al
sistema mediante un hub e tali unità non sono collegate ad Internet oppure ad un'altra rete, è possibile
utilizzare qualsiasi numero per gli indirizzi, come, ad esempio, 1.1.1.x oppure 10.220.215.x (dove x può
essere compreso tra 2 e 254; non utilizzare il valore x.x.x.1 che potrebbe causare problemi in alcuni hub).
Tuttavia, se si dispone di una rete condivisa da molti utenti o in cui le unità sono collegate ad Internet,
rivolgersi all'amministratore di rete per gli indirizzi.
Un cavo di collegamento incrociato è un cavo di rete standard con i cavi di segnale di trasmissione e
ricezione invertiti. Ciò consente virtualmente a ciascuna estremità di funzionare come se fosse presente
un hub, un commutatore oppure un router tra le due estremità. L'utilizzo di un cavo di collegamento
incrociato potrebbe anche richiedere una configurazione di rete non standard sul sistema e sul PC.
Sicurezza della rete
Si consiglia di trattare la console su una connessione LAN utilizzando le stesse considerazioni sulla
sicurezza fisica e i controlli di una console biassiale. Ad esempio, considerare la configurazione di una
console locale su una rete separata dalla rete principale (o dalla rete intranet aziendale) ed il controllo
degli accessi sul PC utilizzato come console.
IBM i Access Client Solutions
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Configurazione della sicurezza della Operations Console
La sicurezza di Operations Console offre l'autenticazione degli utenti, la riservatezza dei dati e l'integrità
dei dati.
Per collegarsi al pannello della console, è necessario disporre della funzione di sicurezza per
l'autenticazione dell'utente.
La sicurezza della console IBM i è composta da:
Autenticazione utente
Questa sicurezza fornisce un'assicurazione a tutti coloro che utilizzano l'unità di servizio. Tutti i
problemi correlati all'autenticazione dell'utente sono identici a prescindere dal tipo di console. Per
ulteriori informazioni, consultare l'argomento Programmi di manutenzione.
Riservatezza dei dati
Questo tipo di sicurezza fornisce la garanzia che i dati della console vengano letti soltanto dal
destinatario stabilito. Se il collegamento fisico viene protetto come discusso nell'argomento
autenticazione dell'unità di servizio, i dati della console rimangono protetti. Per proteggere i dati,
verificare che l'accesso alla stanza del computer sia consentito solo ad utenti autorizzati.
La console locale Operations Console su una rete utilizza una connessione di rete protetta.
Integrità dei dati
Questo tipo di sicurezza fornisce la garanzia che i dati della console non vengano modificati
durante l'instradamento al destinatario. Proteggendo il collegamento fisico, anche i dati della
console restano protetti. Una console locale Operations Console su una rete utilizza una
connessione di rete protetta.
Codifica dei dati
L'autenticazione e la codifica dei dati migliorate forniscono sicurezza di rete per le procedure
della console. La console 5250 in una rete utilizza SSL.
Gestione
La gestione di Operations Console consente agli amministratori di sistema di controllare l'accesso alle
funzioni della console, compreso il pannello di controllo remoto.
Importante: Considerare le seguenti situazioni durante la gestione di una console locale Operations
Console su una rete:
v Per il pannello di controllo remoto, le selezioni relative alla modalità richiedono un'autorizzazione di
sicurezza dell'utente che autentica la connessione, come quella fornita da QSECOFR. Le selezioni
relative alla modalità includono Manuale e Normale. Inoltre, quando si esegue la connessione del
pannello di controllo remoto utilizzando una rete, l'ID unità dei programmi di manutenzione deve
disporre dell'autorizzazione per i dati del pannello di controllo sul sistema o sulla partizione a cui si
connette il pannello di controllo remoto.
v Se si implementa uno strumento per la sicurezza della rete che analizza le porte per la protezione dalle
intrusioni, ricordare che Operations Console utilizza le porte 449, 2300, 2323, 3001 e 3002 per la console
5250 normale. Se lo strumento esegue l'analisi di una qualsiasi di queste porte, potrebbe determinare la
perdita della console, che potrebbe a sua volta provocare l'esecuzione di un IPL per il ripristino.
Escludere queste porte dalle verifiche di protezione dalle intrusioni.
Funzioni di controllo della console
A partire dalla versione 6.1.1, la visualizzazione del pannello Stato informazioni sulla console viene
saltata per impostazione predefinita. Questa impostazione riduce il numero di pannelli visualizzati prima
della visualizzazione del pannello IBM i. Così come si acquisisce il controllo quando viene ripristinato il
pannello IBM i, un utente può subentrare all'utente che ha eseguito l'ultimo accesso a IBM i. Se IBM i
90
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Operations Console rileva che si tratta dello stesso utente (ovvero lo stesso indirizzo IP del PC e lo stesso
ID utente) e l'impostazione Ignorato è attiva, viene saltato anche il normale pannello di accesso di
controllo. Se non si desidera usufruire di questa opzione, è possibile disabilitarla impostando l'opzione su
Mostra.
Suggerimenti per la protezione
Quando si utilizza una console locale Operations Console su una rete, completare le attività riportate di
seguito:
1. Modificare la parola d'ordine per i seguenti ID utente DST: QSECOFR, 22222222, e QSRV.
Nota: Non modificare la parola d'ordine per l'utente 11111111. Questo è l'unico utente che viene
incluso nel sistema senza una parola d'ordine scaduta. Se si verifica un problema nell'autenticazione
utilizzando un altro ID utente, è possibile tentare l'autenticazione con 11111111/11111111.
2. Aggiungere degli ID utente dei programmi di manutenzione di backup con un livello di
autorizzazione in grado di abilitare o disabilitare gli ID utente e unità programmi di manutenzione.
Informazioni correlate:
ID utente e parole d'ordine di programmi di manutenzione
Scenario: Informazioni sulla configurazione
Questo scenario è di supporto nella comprensione della configurazione del proprio ambiente.
Utilizzare il seguente scenario come guida per la comprensione della configurazione di Operations
Console. Tenere presente che questo scenario è valido soltanto nei sistemi non partizionati.
Scenario: Console per più sistemi o partizioni
In questo scenario viene illustrata una situazione in cui si desidera gestire più sistemi o partizioni.
La propria azienda è proprietaria di un prodotto IBM i e si desidera utilizzare il PC per gestire il proprio
sistema. È necessario gestire più sistemi o partizioni da una console. Si dispone di una rete sicura sulla
quale è possibile configurare la propria console.
Per questo scenario, configurare una console locale su una rete.
Vantaggi
v È possibile configurare un singolo PC come console per più sistemi o partizioni differenti se collegati
alla rete di connessione di servizio. È possibile disporre di un massimo di 26 console attive
contemporaneamente, ma è possibile disporre di un numero virtualmente illimitato di configurazioni.
v L'amministratore non deve essere fisicamente vicino al sistema per gestire la console.
IBM i Access Client Solutions
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v Funzioni di sicurezza sono disponibili per proteggere i collegamenti della propria console.
v Una console locale su una rete è la connettività di propria scelta per partizioni in un ambiente LPAR.
v È possibile configurare più PC come console su un sistema o partizione, ma solo un PC alla volta può
funzionare come console attiva.
Svantaggi
v Non è disponibile alcuna console in caso di errore relativo alla rete, a meno che non sia disponibile una
console di backup.
v Il proprio sistema richiede una scheda LAN separata che deve essere utilizzata dalla console o da altri
programmi di manutenzione.
Informazioni correlate:
Partizioni logiche
Gestione di Operations Console
È possibile gestire Operations Console effettuando operazioni quali la modifica della configurazione della
console, il passaggio da un tipo di console ad un altro e la modifica delle parole d'ordine.
Controllo o ripristino di un collegamento della Operations Console
È possibile utilizzare queste funzioni per assumere il controllo di un'altra unità console.
Una serie speciale di funzioni incluse in IBM i consente ad Operations Console di assumere il controllo
da un'altra unità console. È possibile effettuare due operazioni principali:
v Controllo è il processo che consente ad un'unità con capacità di console collegata ad una LAN di
assumere il controllo dall'unità console collegata alla LAN corrente.
v Ripristino è il processo di riacquisizione del controllo del lavoro in esecuzione sulla console dopo che
si è verificato un problema con la console. Il processo di ripristino può avvenire sulla stessa unità
console o su una unità console differente e può essere facilitato da un lavoro supplementare per
abilitare un'unità che utilizza una connettività differente. La console biassiale costituisce un'eccezione,
poiché non utilizza lo stesso tipo di emulazione 5250 e, quindi, non è in grado di ripristinare la
console.
Su ciascuna unità con capacità di console su cui è in esecuzione l'emulazione 5250, indipendentemente
dalla connettività, viene visualizzata una finestra di dati, anche se non si tratta della console, quando
viene stabilita una connessione con esito positivo. Ciò significa che, una volta stabilita la console, i dati
nella finestra verranno visualizzati su più di una unità. Su un'unità console non viene visualizzata una
finestra vuota con il messaggio Scollegato. Questa azione consente di "trasferire" il lavoro sulla console
ad un'altra unità senza provocare perdita di dati. Quando l'opzione della console per il controllo è
abilitata, il sistema dispone anche di funzioni di ripristino dalla perdita della console avanzate.
L'azione di ripristino viene realizzata sospendendo il flusso di dati in una console che perde il
collegamento o di cui viene assunto il controllo, salvando ulteriori dati e quindi inviando tali dati alla
successiva unità che funge da console, anche se l'unità è la stessa console precedente. La capacità di
ripristino consiste in sostanza nell'assumere semplicemente il controllo della console dalla stessa unità o
da una differente indipendentemente dalle operazioni che la console precedente stava effettuando.
Per impostazione predefinita la funzione di controllo e ripristino della console è disabilitata. Se questa
funzione è disabilitata, su tutte le unità con capacità di console viene visualizzata la finestra Stato
informazioni sulla console, se tali unità non sono la console attiva.
I vantaggi forniti da queste funzioni sono comodità e ridondanza. Le unità con capacità di console
possono essere collocate in vari punti all'interno di un sito, o più siti, consentendo agli utenti di cambiare
postazione e ottenere il controllo del sistema da una qualsiasi di queste unità. Indipendentemente
dall'attività della console precedente, la nuova console si trova esattamente nello stesso punto, anche
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
durante il processo di riavvio del sistema o di installazione del sistema operativo IBM i. Quando
l'opzione della console per il controllo è abilitata, il sistema dispone anche di funzioni di ripristino dalla
perdita della console avanzate.
Dettagli del controllo:
Di seguito sono riportate ulteriori informazioni relative alla funzione di controllo della console.
v Questa funzione deve essere abilitata se si desidera assumere il controllo della console o essere protetti
dall'eventuale perdita della console utilizzando funzione di ripristino.
v L'opzione Consentire il ripristino della console e il controllo della console da parte di un'altra
console è abilitata nella finestra Selezione console in DST o SST.
v È possibile utilizzare qualsiasi unità console basata sull'emulazione 5250 per ripristinare una perdita
della console modificando il tipo di console. Questa operazione potrebbe richiedere una nuova
assegnazione dell'hardware per il supporto del nuovo tipo di console.
v L'ID utente di DST utilizzato per l'accesso a un'unità idonea deve disporre del privilegio utente per
l'acquisizione del controllo della console.
v Solo le unità con gli stessi attributi (ad esempio: 24x80 o 27x132) possono eseguire la funzione di
controllo. Ad esempio, se l'unità LAN1 è in esecuzione in modalità 24x80 e la LAN2 in modalità
27x132, e la LAN1 è la console, su LAN2 verrà visualizzato NO nel campo Controllo console.
v I dati sul pannello Stato informazioni sulla console non vengono modificati. Al momento, non esiste
alcun metodo per aggiornare automaticamente i dati. È possibile effettuare manualmente un
aggiornamento di tutti i campi, ad eccezione del campo Prendere controllo della console, premendo
Invio. L'utente dovrebbe uscire da questo pannello e collegarsi nuovamente per visualizzare una
modifica al campo in questione.
v La funzione di controllo è supportata in un IPL in modalità D. Due unità possono essere collegate, con
dati, simultaneamente nel corso di un IPL in modalità D.
Riferimenti correlati:
“Dettagli del ripristino”
Di seguito sono riportate ulteriori informazioni relative alla funzione di ripristino della console.
Dettagli del ripristino:
Di seguito sono riportate ulteriori informazioni relative alla funzione di ripristino della console.
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v Il ripristino della console che utilizza un'unità con la stessa connettività di console è direttamente
legata all'opzione di controllo. Se non si desidera utilizzare la capacità di controllo ma si desidera
altresì effettuare il ripristino da una perdita della console, è comunque necessario abilitare l'opzione di
controllo.
v Il ripristino della console utilizza la funzione di controllo. Il ripristino può essere effettuato dalla stessa
unità o da un'altra unità della stessa connettività. Ad esempio, se si utilizza la console 5250 e più PC
sono configurati come console e si verifica un errore sulla console esistente, è possibile utilizzare la
funzione di controllo dallo stesso PC, dopo aver corretto l'errore, o da un altro PC. Indipendentemente
dalle operazioni che la precedente console stava svolgendo, la nuova console proseguirà con lo stesso
lavoro, dallo stesso punto in cui si sarebbe trovata la console originale. Il lavoro va avanti anche se la
console non era operativa.
v La capacità di ripristino della console che utilizza un connettività di console differente fornisce ulteriori
opzioni all'utente. Se si dispone di un piano per la console di backup che richiede la modifica del tipo
di console, considerare quanto riportato di seguito:
– Per semplificare l'esecuzione del ripristino, è possibile impostare tutti gli adattatori che supportano
la console in modo che vengano utilizzati dallo stesso IOP. In questo modo si riduce il numero di
passi necessari per effettuare un ripristino.
– La modifica del tipo di console può essere immediata, se il sistema non è partizionato e a seconda
del metodo utilizzato per effettuare la modifica. Questi potrebbero essere alcuni esempi:
IBM i Access Client Solutions
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- L'utilizzo di DST o SST per modificare il tipo di console consente la modifica della console solo al
successivo IPL. Anche far seguire a questa azione una forzatura di DST (funzione 21) utilizzando
il pannello di controllo potrebbe non funzionare sempre.
- La modifica dei contrassegni nell'ambiente partizionato richiederà l'esecuzione di un IPL per
provocare una modifica della console.
- Tuttavia, l'utilizzo delle funzioni di servizio della console (65+21) su un sistema non partizionato,
forza il sistema ad eseguire questa ricerca ed attiva immediatamente le attività e l'hardware
appropriati.
– È necessario che, al momento del ripristino, sia disponibile l'hardware di supporto per ogni tipo di
console che si desidera utilizzare per il ripristino. È necessario anche modificare il tipo di console,
utilizzando un menu disponibile oppure le funzioni di servizio della console (65+21).
Per eseguire il ripristino utilizzando un tipo di console differente, è necessario impostare il nuovo
tipo di console prima di provare ad assumere il controllo. Questo significa che l'hardware di
supporto deve già essere disponibile, incluso qualsiasi contrassegno di partizione logica, oppure è
necessario spostare l'hardware di supporto, fisicamente o logicamente, prima di tentare il ripristino.
Quindi, sarà necessario utilizzare uno dei metodi per la modifica del tipo di console
nell'impostazione desiderata. È possibile utilizzare una stazione di lavoro e SST esistenti, se
disponibili, la macro nativa o le funzioni di servizio della console (65+21).
– Se si modifica il valore del tipo di console durante un IPL in modalità D, ad esempio utilizzando
65+21, dovrebbe essere possibile effettuare la connessione di un'altra unità se il nuovo tipo di
console dispone di un'unità e dell'hardware di supporto.
Riferimenti correlati:
“Dettagli del controllo” a pagina 93
Di seguito sono riportate ulteriori informazioni relative alla funzione di controllo della console.
“Utilizzo delle funzioni di servizio della console (65 + 21)” a pagina 99
Le funzioni di servizio della console (65+21) sono le funzioni di ripristino di emergenza della console.
Abilitazione del controllo della console:
Prima di poter abilitare il controllo della console, è necessario disporre del privilegio Controllo console.
Utilizzare la procedura riportata di seguito per concedere il privilegio Controllo console e continuare con
la procedura successiva per abilitare il controllo della console.
Per aggiungere il privilegio Controllo console ad un utente, effettuare le operazioni riportate di seguito:
Nota: per eseguire queste procedure utilizzando gli SST, selezionare l'opzione Gestione unità e ID utente
dei programmi di manutenzione dove viene indicato di selezionare Gestione ambiente DST saltare il
passo Selezionare Unità di sistema.
1. Accedere a DST (Dedicated Service Tools) o SST (System Service Tools).
2. Selezionare Gestione ambiente DST.
3. Selezionare ID utente dei programmi di manutenzione.
4. Immettere 7 sulla riga corrispondente all'ID utente desiderato e premere Invio.
5. Scorrere la pagina verso il basso fino ad individuare l'opzione Controllo console ed immettere 2 sulla
riga per concedere il privilegio all'utente e premere Invio.
Per ripetere la procedura per altri ID utente, rieseguire i passi 4 e 5.
Il privilegio in questione verrà utilizzato al successivo collegamento dell'ID utente.
Nota: quando un utente si collega ad un'unità che supporta il controllo della console lo stato del
campo Prendere controllo della console viene aggiornato. Per rendere effettiva una modifica, ad
esempio la concessione del privilegio Controllo console ad un utente, è necessario uscire dalla finestra
Stato informazioni sulla console, premendo F3 oppure F12 ed eseguire nuovamente l'accesso.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Per abilitare il controllo della console ed il ripristino, effettuare le operazioni riportate di seguito:
a. Accedere a DST (Dedicated Service Tools) o SST (System Service Tools).
b. Selezionare Gestione ambiente DST.
c. Selezionare Unità di sistema (ignorare questo passo se si utilizza SST).
d. Selezionare Seleziona console.
e. Immettere 1 nella colonna relativa all'opzione per Consentire il ripristino della console e il
controllo della console da parte di un'altra console e premere Invio.
L'opzione di controllo della console sarà effettiva immediatamente.
Scenario: Controllo e ripristino:
Questo scenario consente di comprendere le opzioni di controllo e ripristino.
Scenario: Unità connesse alla LAN con solo con il controllo abilitato:
Questo scenario illustra le operazioni che vengono eseguite durante un IPL quando è abilitato il controllo
della console e sono disponibili più unità connesse alla LAN.
Le unità LAN sono denominate LAN1, LAN2 e LAN3. L'IPL si sta eseguendo in modalità non presidiata
(Normale).
Nel momento in cui, durante un IPL, viene determinata l'unità console, si verifica più o meno una
condizione di conflitto se si collega più di una unità contemporaneamente. La prima unità che effettua la
connessione, del tipo specificato dalla relativa impostazione (LAN nell'esempio), diventa la console e
visualizza i pannelli della console usuali.
Nell'esempio supponiamo che LAN1 sia la prima unità collegata. Durante l'IPL questa unità indicherà le
modifiche dello stato dell'IPL proprio come qualsiasi altra console ed infine la finestra per il collegamento
a IBM i. LAN2 e LAN3 presenteranno un pannello di collegamento DST particolare con una nuova riga
di dati che riporta ATTENZIONE: questa unità può diventare la console. Il resto della finestra
corrisponderà esattamente a qualsiasi altra finestra per il collegamento a DST. Alla LAN2 si collega un
utente con privilegio di controllo della console. Questo utente visualizza lo stesso pannello Stato
informazioni sulla console ed il campo del controllo della console contiene la voce YES, che indica che
il controllo è possibile. Alla LAN3 si collega un utente senza il privilegio del controllo della console. Il
campo relativo al controllo della console visualizza la voce NO, perché l'utente non dispone
dell'autorizzazione corretta per il controllo.
A questo punto, una sola unità ha soddisfatto tutte le condizioni per il controllo della console. Nella parte
inferiore del pannello è presente la stringa F10 (Controllo collegamento console). Premendo il tasto F10,
viene visualizzata la finestra Controllo collegamento console da un altro utente. Questa è una finestra di
conferma che offre l'ultima possibilità di annullare il controllo. Selezionando 1 e premendo Invio, si
assume il controllo. Quasi immediatamente, LAN1 visualizza la finestra speciale per l'accesso a DST e
LAN2, l'unità che ha inizializzato il controllo, visualizza esattamente la stessa finestra visualizzata da
LAN1 al momento del trasferimento. Gli eventuali lavori in esecuzione non vengono influenzati da
questa azione. Infatti, sulla console di origine potrebbe essere in corso l'installazione del LIC ((Licensed
Internal Code) o del sistema operativo IBM i oppure potrebbe essere in corso un salvataggio completo del
sistema in stato limitato ed il sistema non viene influenzato. È anche possibile chiudere la connessione
della console e ripristinarla successivamente: vengono visualizzati i dati della finestra del lavoro corrente.
Se il lavoro ha inviato una quantità di dati elevata che non è stato possibile trasmettere, i dati verranno
memorizzati. Quando un utente autorizzato (con privilegi di controllo della console) effettua la
connessione della console da un'unità appropriata, potrebbero essere visualizzate delle finestre che si
aggiornano rapidamente fino a quando non sono stati trasmessi tutti i dati memorizzati. In realtà,
l'operazione di chiusura ed esecuzione di una connessione viene considerata un ripristino (non un
controllo).
IBM i Access Client Solutions
95
I dati su LAN3 non vengono modificati dopo il controllo. Al momento, non esiste alcun metodo per
aggiornare automaticamente i dati. Comunque, se l'utente della LAN3 premesse Invio, si verificherebbe
un aggiornamento di tutti i campi ad eccezione del campo Prendere controllo della console. L'utente
dovrebbe uscire da questo pannello ed effettuare un nuovo collegamento per visualizzare la modifica a
tale campo.
Gestione di più console
Se si dispone di più stazioni di lavoro in grado di essere utilizzate come console nello stesso sistema o
partizione, in base alla configurazione e alle circostanze, sono disponibili diverse modalità di utilizzo di
tali unità.
Più console PC in una rete:
Quando una stazione di lavoro è già una console ed un'altra console locale su una rete prova ad
assumere la funzione di console, la connessione viene eseguita correttamente e sulla console che prova ad
effettuare la connessione viene visualizzata una finestra di accesso o di stato.
La finestra visualizzata dipende dall'abilitazione dell'opzione Consentire il ripristino della console e il
controllo della console da parte di un'altra console. Se l'opzione è abilitata, viene visualizzata una
finestra di accesso per verificare che si dispone dei permessi necessari per l'esecuzione di un'operazione
di controllo. Se l'opzione non è abilitata, viene visualizzata la finestra Stato informazioni sulla console. Il
motivo viene visualizzato nella parte inferiore della finestra. In questo caso, il controllo non è abilitato.
La finestra Stato informazioni sulla console indica l'unità che attualmente viene utilizzata come console,
in base all'ultima connessione effettuata con esito positivo. È possibile stabilire molti collegamenti di
questo tipo ma solo una può essere la console attiva. Inoltre, lasciando il PC appena collegato in questo
stato non si consentirà alle attività della console di essere trasferite automaticamente a questo PC. In tal
caso si hanno due possibilità di scelta.
v Scollegare il collegamento utilizzando la finestra Operations Console. Per scollegare il collegamento,
eseguire queste istruzioni:
1. Selezionare il nome del collegamento che si desidera scollegare.
2. Fare clic su Connessione > Scollega.
v Scollegare la sessione di emulazione. Per scollegare l'emulazione, eseguire queste istruzioni:
1. Nella finestra dell'emulazione, fare clic su Comunicazione.
2. Selezionare Scollega.
Se nessuna unità sta operando come console al successivo collegamento, tramite Operations Console o
l'emulazione, questo PC fungerà da console. È compito dell'utente determinare se questo metodo
costituisce il modo corretto per la gestione delle attività della console.
Passaggio da un tipo di console ad un altro
In base al modo in cui è impostata la connessione della console, è possibile passare ad un tipo di console
differente.
Come parte della migrazione, potrebbe essere necessario disabilitare l'utilizzo dell'adattatore LAN da
parte di Operations Console. Per istruzioni relative all'annullamento dell'assegnazione o allo spostamento
dell'adattatore LAN, consultare l'argomento Annullamento dell'assegnazione o spostamento della scheda
adattatore LAN.
Se si utilizza un modello IBM i che utilizza un'HMC (Hardware Management Console), è possibile
passare da HMC alla console LAN o viceversa. Per ulteriori dettagli, fare riferimento all'argomento
Gestione di console, interfacce e terminali > Modifica di console, interfacce e terminali nell'IBM Systems
Hardware Information Center.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Per informazioni riguardanti l'HMC (Hardware Management Console), consultare l'IBM Systems
Hardware Information Center.
Attività correlate:
“Annullamento dell'assegnazione o spostamento della scheda adattatore LAN dall'utilizzo da parte di
Operations Console” a pagina 105
Durante una migrazione, potrebbe essere necessario annullare l'assegnazione della scheda LAN
dall'utilizzo da parte di Operations Console. È necessario annullare l'assegnazione della scheda LAN se
non si prevede di utilizzare una configurazione di console locale Operations Console su una rete oppure
il server dei programmi di manutenzione.
Informazioni correlate:
Electronic customer support
IBM Systems Hardware Information Center
Passaggio da un tipo di console ad un altro quando la console corrente non è operativa:
Se si verifica un problema relativo alla console corrente, è possibile utilizzare uno dei metodi riportati di
seguito per modificare il tipo di console.
v Se per la console si sta utilizzando un PC collegato alla LAN e si dispone di un altro PC configurato
come console, è possibile utilizzare l'altro PC finché non viene risolto il problema con la prima console.
v Utilizzare SST da un'altra stazione di lavoro.
v Utilizzare le funzioni di servizio della console (65+21).
v Utilizzare la macro nativa appropriata da un'altra stazione di lavoro.
Nota: sarà necessario effettuare eventuali assegnazioni o configurazioni hardware prima del
collegamento ad un'altra connettività. Ad esempio, se si sta utilizzando un IOP condiviso in un
ambiente partizionato, è possibile annullare l'assegnazione della risorsa e eseguire una nuova
assegnazione della stessa da una partizione all'altra, se il proprio hardware supporta questo metodo. Se
è stata pianificata una console di backup, parte delle operazioni o l'intera procedura potrebbe già essere
stata effettuata. Se non si dispone di una console di backup, alcune attività richiederanno uno o più
IPL per mettere il sistema in condizione di utilizzare la nuova console.
Supponendo che si disponga di tutto l'hardware e che siano state effettuate tutte le configurazioni, è
possibile chiudere la connessione della console esistente (collegata alla LAN); utilizzare le funzioni di
servizio della console (65+21), una macro nativa oppure gli SST da un'altra stazione di lavoro per
impostare il tipo di console. L'utilizzo successivo delle funzioni di servizio della console (65+21) o della
macro nativa OPSCONSOLE RESTART attiva automaticamente l'adattatore.
Nota: sono disponibili diverse funzioni di servizio della console (65+21) che potrebbero essere necessarie
per eseguire il ripristino o il debug di un problema relativo ad Operations Console, in base al problema,
alla connettività utilizzata per la console corrente, al tipo di console di destinazione ed allo stato corrente
del sistema. Se non si è sicuri di una funzione o di un'azione di ripristino, rivolgersi al tecnico della
manutenzione.
Riferimenti correlati:
“Utilizzo delle funzioni di servizio della console (65 + 21)” a pagina 99
Le funzioni di servizio della console (65+21) sono le funzioni di ripristino di emergenza della console.
Gestione della console locale su una rete
Dopo aver configurato una console locale in una rete, è possibile gestire la console.
Avvio del sistema mediante un IPL manuale:
È possibile avviare il sistema eseguendo un IPL (initial program load) manuale, utilizzando il pannello di
controllo fisico del sistema.
IBM i Access Client Solutions
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In queste istruzioni si suppone che il sistema sia spento. Se il sistema è acceso, utilizzare uno dei diversi
metodi disponibili per avviare l'IPL manuale.
Per eseguire un IPL manuale, attenersi a questi passi:
1. Controllare il pannello Funzione/Dati nel pannello di controllo. Il pannello Funzione/Dati dovrebbe
indicare Manuale e 01 B.
2. Se il sistema si trova in modalità Manuale e eseguirà l'IPL sul lato B, andare al passo 8. Se il sistema
non si trova in modalità manuale o non è impostato per l'esecuzione dell'IPL sul lato B, proseguire
con il passo 3.
3. Se il pannello Funzione/Dati è acceso, continuare con il passo 4. Se il pannello Funzione/Dati non è
acceso, accertarsi che il sistema sia collegato all'alimentazione.
4. Utilizzare le frecce Su o Giù finché non viene visualizzato 02 sul pannello Funzione/Dati.
5. Premere Invio nel pannello di controllo.
6. Utilizzare le frecce Su o Giù finché non viene visualizzato B M nel pannello Funzione/Dati. Sul
pannello dovrebbe venire visualizzato 02 B.
7. Premere Invio nel pannello di controllo.
8. Premere il pulsante di accensione nel pannello di controllo. Il sistema impiega dai 10 ai 45 minuti
circa per accendersi e andare avanti nell'IPL fino al punto in cui è possibile continuare con queste
istruzioni. Si dovrebbe notare che i dati cambiano nel pannello Funzione/Dati. L'ultimo passo
dell'IPL può richiedere fino a 30 minuti per il completamento o è possibile che si accenda la spia di
Attenzione.
9. Sul pannello Funzione/Dati verrà visualizzato il codice di riferimento x6004031 o x6004508 (dove x
può essere una qualsiasi lettera) e rimarrà fino a un massimo di 30 minuti.
10. Quando il sistema ha completato la fase iniziale dell'IPL manuale indicherà 01 B e si disporrà di
una console.
Nota: è possibile che vengano visualizzati alcuni codici SRC (system reference codes) senza che
l'indicatore luminoso di attenzione sia acceso. Un esempio è il codice x6xx450x (dove x può essere
qualsiasi lettera o numero). Generalmente, tali codici SRC indicano che il sistema ha rilevato una
condizione non prevista e la console potrebbe disporre di dati che indicano tale condizione. Tale
condizione ed i dati della console risultanti vengono visualizzati prima della finestra IPL o
Installazione del sistema.
Se la spia di Attenzione è accesa, andare al passo 11.
Se la spia di Attenzione non è accesa e non si dispone di una console, è possibile che si sia verificata
una delle seguenti situazioni:
v Il sistema potrebbe non essere andato avanti nell'IPL al punto da poter continuare con queste
istruzioni. Attendere almeno 30 minuti prima di procedere in qualunque modo.
v Se, dopo 30 minuti, non viene rilevata alcuna attività del sistema e l'indicatore luminoso di
attenzione non è acceso, consultare le informazioni sulla gestione e sulla notifica dei problemi
relativi al sistema nell'argomento Risoluzione dei problemi e assistenza.
v Una volta risolto il problema, ripartire dall'inizio di questa sezione.
11. Se viene visualizzato il codice SRC (System Reference Code) x6xx500x (dove x può essere qualsiasi
lettera o numero) nel pannello Funzione/Dati, consultare l'argomento Risoluzione dei problemi
relativi ai dati SRC (system reference code). Se non viene visualizzato il codice SRC (System
Reference Code) x6xx500x (dove x può essere qualsiasi lettera o numero) nel pannello
Funzione/Dati, consultare le informazioni sulla gestione e sulla notifica dei problemi relativi al
sistema nell'argomento Risoluzione dei problemi e assistenza.
Nota: se si sta affrontando un problema relativo alla console, i codici SRC più comuni saranno
A6005008. Se vengono visualizzati codici di riferimento di tipo A600500x (dove x può essere un
qualsiasi numero) è possibile procedere con qualsiasi funzione di servizio della console (65+21) per
eseguire il debug o effettuare modifiche.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Riferimenti correlati:
“Risoluzione dei problemi relativi ai dati SRC (system reference code)” a pagina 108
Se viene visualizzato uno dei codici SRC (system reference codes) riportati di seguito, potrebbero essersi
verificati dei problemi relativi alla configurazione di Operations Console.
Utilizzo delle funzioni di servizio della console (65 + 21):
Le funzioni di servizio della console (65+21) sono le funzioni di ripristino di emergenza della console.
Nota: questa una funzione di servizio richiede conoscenza delle funzioni del pannello di controllo.
L'utilizzo non appropriato della funzione di servizio può causare l'instabilità del sistema. In caso di dubbi
relativi alla stabilità del sistema, rivolgersi al supporto locale.
|
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Le seguenti funzioni sono disponibili utilizzando le funzioni di servizio della console (65+21):
v Modifica del valore del tipo di console (01-04)
È possibile utilizzare le funzioni di servizio della console (65+21) per modificare il valore corrente del
tipo di console. Ad esempio, si supponga che il sistema sia stato ordinato con Operations Console
LAN, ma si stanno verificando problemi relativi al funzionamento.
v Visualizzazione degli indirizzi IP correnti utilizzati dalla console LAN (A1)
Questa opzione visualizzerà gli indirizzi IPv4 nella parola 13 e gli indirizzi IPv6 nelle parole 14-17.
Possono esistere più indirizzi IP, quindi sono richieste altre funzioni di servizio della console (65+21)
per visualizzare i valori successivi. Quando le parole 13 – 17 sono zero, verrà avviata l'opzione (C3).
v Eliminazione della risorsa e della configurazione per l'adattatore LAN utilizzato per Operations
Console (C3)
Utilizzando questa opzione, è possibile annullare l'associazione dell'adattatore LAN corrente utilizzato
per Operations Console. È possibile utilizzare questa opzione per aggirare un problema verificatosi
nella configurazione. Ad esempio, si supponga che per errore sia stato immesso un indirizzo IP di
un'altra unità. Al momento della connessione, il client ha configurato l'adattatore LAN del sistema per
l'utilizzo da parte della console, ma la console non riesce ad effettuare la connessione perché l'altra
unità è attiva. Questa opzione cancella i dati di rete del sistema per la console e consente di eliminare
la configurazione del client e di ricominciare, consentendo a BOOTP di funzionare nuovamente.
In base all'intenzione dell'utente di eliminare o meno la configurazione dell'adattatore LAN è possibile
arrestare e riavviare l'adattatore. Per l'esempio preso in esame è opportuno ripulire la funzione con
un'operazione di disattivazione e attivazione (A3) per risparmiare tempo, dato che in questo modo non
è necessario eseguire l'IPL.
v Impostazione dell'indirizzo IP di configurazione del server su un indirizzo noto (C4)
Questa opzione viene utilizzata quando DHCP o BOOTP non riescono ad impostare l'indirizzo IP del
server.
Questa opzione imposta l'indirizzo IP del server su un indirizzo noto 192.168.2.150.
Questa opzione richiede che venga prima ripulita la configurazione con la funzione C3.
L'opzione C3 deve essere eseguita con la funzione 21. Quindi, eseguire immediatamente una funzione
65+21.
Viene visualizzata l'opzione C4. Quindi, utilizzare la funzione 21 per eseguire la funzione impostata.
L'opzione A3 è richiesta dopo l'opzione C4. Prima di utilizzare l'opzione A3, si consiglia di impostare
altre opzioni di configurazione utilizzando queste opzioni (E1, E2, D1, D2).
v Disattivazione seguita dall'attivazione dell'adattatore LAN utilizzato da Operations Console (A3)
Questa opzione consente di reimpostare l'adattatore LAN utilizzato da Operations Console, nel caso in
cui un problema relativo alla rete determina la non disponibilità del sistema e l'impossibilità di attivare
la console. Questa opzione forza la disattivazione dell'adattatore LAN e la relativa riattivazione. Ciò
potrebbe risolvere il problema se è stato risolto il problema originale che ha causato l'errore di
connessione.
IBM i Access Client Solutions
99
È possibile utilizzare questa opzione al posto di un IPL in diverse circostanze, ad esempio dopo una
ripulitura della configurazione dell'adattatore LAN.
v Esecuzione del dump delle scatole nere di Operations Console sui vlog (DD)
Nota: questa opzione non funziona se il sistema esegue un IPL in modalità D.
Questa opzione permette di raccogliere, a beneficio del personale di supporto, importanti informazioni
di debug relative a un errore di collegamento della console. Questo metodo è meno invasivo rispetto
all'esecuzione del dump della memoria principale che forzerebbe un IPL. Utilizzando le funzioni di
servizio della console (65+21) si compie un tentativo di raccogliere tutte le registrazioni delle scatole
nere provenienti da diverse parti del codice utilizzato da Operations Console. Viene creata una serie di
vlog per il codice maggiore 4A00 e il codice minore 0500. Tali vlog possono essere, in seguito, inviati
all'assistenza per l'analisi.
Nota: quando è possibile, eseguire un IPL sul sistema per garantire che vengano creati tutti i vlog
anche se l'IPL avrà esito negativo. Lo scopo è che il LIC abbia avviato le attività vlog prima di eseguire
il dump delle scatole nere.
Le funzioni riportate di seguito sono disponibili quando non sono gestite da un'HMC. I valori visualizzati
dipendono dal modello e dal livello di codice.
v Abilitazione o disabilitazione della porta Ethernet incorporata e degli adattatori LAN aggiuntivi (E1,
E2, D1, D2)
Nota: per un elenco di adattatori supportati, consultare l'argomento Requisiti hardware di Operations
Console. Tutti gli adattatori nella tabella sono disponibili per l'adattatore LAN aggiuntivo. HEA è
controllato dal valore della porta Ethernet incorporata e la VLAN è controllata dalla console di
gestione.
v Selezione dell'ubicazione di un singolo adattatore LAN (B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, B9, BA)
v Selezione dell'ubicazione di un singolo adattatore asincrono (F1, F2, F3, F4, F5, F6, F7, F8, F9, FA)
Funzionamento delle funzioni di servizio della console
Di seguito viene fornita una panoramica del funzionamento delle funzioni di servizio della console.
Nota: se il sistema non si trova in modalità manuale e le funzioni estese non sono attivate o in ambedue
i casi, eseguire queste operazioni:
1. Se il sistema utilizza una chiave, inserirla nel relativo alloggiamento.
2. Attivare la modalità manuale del sistema utilizzando il pannello di controllo del sistema.
3. Utilizzando le frecce Su e Giù, selezionare la funzione 25. Premere Invio.
4. Utilizzare la freccia Su per selezionare la funzione 26. Premere Invio.
I codici che seguono consentiranno di tracciare l'avanzamento:
A6nn 500x
Dove nn indica:
v 00 = Nessuna console definita
v 01 = Console biassiale
v 02 = Operations Console direttamente collegata (obsoleta in 7.1)
v 03 = Operations Console LAN
v 04 = HMC (Hardware Management Console)
v A1 = Visualizzazione degli indirizzi IP correnti utilizzati dalla console LAN
v C3 = Ripulitura della configurazione LAN
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
v
v
v
v
v
C4 = Impostazione dell'indirizzo IP di configurazione del server su un indirizzo noto
A3 = Disattivazione seguita da attivazione dell'adattatore Operations Console LAN
DD = Esecuzione del dump di tutte le scatole nere relative alla console in una serie di vlog
E1 = Abilitazione della porta Ethernet incorporata
E2 = Abilitazione degli adattatori LAN aggiuntivi
v
v
v
v
D1 = Disabilitazione della porta Ethernet incorporata
D2 = Disabilitazione degli adattatori LAN aggiuntivi
Bn = Abilitazione dell'adattatore LAN nell'alloggiamento (C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8, C9, CA)
Fn = Abilitazione dell'adattatore asincrono nell'alloggiamento (C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8, C9, CA)
Note:
1. La selezione di 03 può anche richiedere che una funzione A3 attivi l'adattatore LAN in rari casi.
Inoltre, se è connessa una console collegata alla LAN, lo stato dell'emulatore potrebbe diventare
Scollegato. In questo caso, è possibile avviarlo di nuovo facendo clic su Comunicazione e
selezionando Collega.
Dove x indica:
A6nn 500A
Si sta visualizzando l'impostazione relativa al tipo di console corrente.
A6nn 500B
È stata eseguita una seconda coppia 65+21 quindi ci si trova in modalità di editazione.
A6nn 500C
È stato immesso un secondo 21 per provocare un'azione, ad esempio l'impostazione della console
su un altro valore.
A6nn 500D
Si è atteso troppo a lungo dopo l'immissione della modalità modifica per provocare un'azione
quindi si dovrà entrare di nuovo nella modalità di modifica se si intende apportare una modifica.
Un'ulteriore immissione di 21 a questo punto forzerà la console ai DST, non provocherà alcuna
azione.
Un esempio di modifica della console è:
Il tipo di console è 01 (biassiale) e si desidera utilizzare il tipo LAN (03).
65 - 21 =
65 - 21 =
65 - 21 =
21
A601 500A si è in modalità di visualizzazione ed il tipo di console è 01
A602 500B si è entrati in modalità di modifica e il conteggio è stato incrementato
A603 500B il conteggio è stato ancora incrementato
= A603 500C è stata richiamata l'azione (impostare il tipo di console su 03)
Riferimenti correlati:
“Preparazione per l'ambiente di rete” a pagina 89
Per preparare l'ambiente di rete è necessario identificare la configurazione di rete minima richiesta per
impostare una console locale 5250 in una configurazione di rete (LAN).
Utilizzo della macro OPSCONSOLE:
La macro OPSCONSOLE è lo strumento di analisi e debug del sistema per la raccolta dei dati o la
gestione del lavoro relativo alla console.
Le macro fornite da IBM sono strumenti avanzati per l'analisi ed il debug che risiedono nel sistema. Tali
strumenti devono essere utilizzati solo sotto la supervisione del personale di supporto, perché l'uso non
appropriato potrebbe provocare problemi imprevisti sul sistema. Se non si conosce l'ambiente dei
IBM i Access Client Solutions
101
programmi di manutenzione, rivolgersi ai tecnici dell'assistenza prima di utilizzare tali strumenti. Nelle
istruzioni riportate di seguito si suppone che non si disponga di un'unità console, ma di un'altra stazione
di lavoro in grado di utilizzare SST o DST (programmi di manutenzione del sistema).
Nota: l'utilizzo improprio delle macro fornite da IBM potrebbe dare come risultato una modifica che
richiede un ricaricamento completo del sistema. Utilizzare tali macro fornite da IBM solo se richiesto da
un tecnico dell'assistenza.
Per utilizzare il supporto delle macro fornite da IBM di Operations Console, effettuare le operazioni
riportate di seguito:
1. Accedere ai programmi di manutenzione utilizzando SST o DST.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Selezionare Avvio programma di manutenzione.
Selezionare Visualizzazione/Modifica/Dump.
Selezionare Visualizzazione/Modifica memoria.
Selezionare Dati LIC (Microprogramma interno su licenza).
Selezionare Analisi avanzata. (Sarà necessario scorrere la pagina per vedere questa opzione.)
Scorrere la pagina fino all'opzione OPSCONSOLE. Immettere 1 accanto all'opzione e premere Invio.
Viene visualizzata la finestra Specifica delle opzioni di analisi avanzata. Il comando viene
visualizzato come OPSCONSOLE.
8. Immettere l'opzione appropriata e tutti i parametri necessari nel campo Opzioni. Utilizzare le opzioni
che seguono in base alla funzione che si sta eseguendo.
v Modificare il tipo di console = cnsltype x (dove x è 1, 2, 3 o 4)
v
v
v
v
v
Eliminare la risorsa e la configurazione per l'adattatore LAN di Operations Console = cnfglan -clear
Eseguire il dump delle scatole nere di Operations Console nei vlog = dump -vlog
Disattivare l'adattatore LAN per una console locale su una rete (LAN) = deactlan
Attivare l'adattatore LAN per una console locale su una rete (LAN) = actlan
Riavviare l'unità console (qualsiasi console) = restart
Nota: utilizzare l'opzione restart quando è necessario disattivare la console corrente e consentire al
sistema di determinare se avviare o riavviare una console. È possibile utilizzare l'opzione restart per
risolvere un problema con la console originale o quando si passa da un tipo di console ad un altro.
Di seguito vengono riportati i comandi di controllo della finestra Stato informazioni sulla console.
v Per visualizzare la finestra di controllo Stato informazioni sulla console, utilizzare il comando
showstatus.
v Per non visualizzare la finestra di controllo Stato informazioni sulla console, utilizzare il comando
skipstatus.
v Per abilitare il tasto di controllo della console F18, utilizzare il comando takeon.
v Per non abilitare il tasto di controllo della console F18, utilizzare il comando takeoff.
Le seguenti opzioni vengono utilizzate solo quando il sistema non è gestito da un'HMC (Hardware
Management Console).
v Abilitare la porta Ethernet incorporata = enbintlan. Utilizzare questo comando se si desidera
utilizzare la porta incorporata per la console.
v Disabilitare la porta Ethernet incorporata = disintlan. Utilizzare questo comando se si desidera
utilizzare una risorsa della console LAN diversa dalla porta incorporata. È necessario che sia stato
abilitato il supporto per l'uso della risorsa esterna, ad esempio, l'esecuzione della macro enbextlan.
v Abilitare un adattatore aggiuntivo = enbextlan. Utilizzare questo comando per avvalersi della
funzione di rete più veloce di uno di questi adattatori invece dell'adattatore di rete corrente.
v Selezionare la posizione di un adattatore LAN specifico = enblslot x(x è un numero compreso tra 1
e 10 a seconda del modello)
v Eliminare l'ubicazione dell'adattatore LAN = clrlslot
102
IBM i: IBM i Access Client Solutions
v Disabilitare un adattatore aggiuntivo = disextlan. Utilizzare questo comando se si si desidera
impedire che questo adattatore LAN venga utilizzato come una console.
v Abilitare la porta incorporata e l'adattatore aggiuntivo = enbboth. Utilizzare questo comando se si
desidera che il modello corrente utilizzi queste risorse come impostazioni predefinite per un nuovo
modello.
v Abilitare la porta incorporata e l'adattatore aggiuntivo = disboth. Utilizzare questo comando se si
dispone di un modello IBM i e non si desidera che gli adattatori vengano utilizzati per la console.
v Visualizzare gli indicatori di configurazione = dspcfg. Utilizzare questo comando se il tecnico
dell'assistenza ha richiesto queste informazioni. Questa macro restituisce lo stato della porta
incorporata, lo stato dell'adattatore LAN aggiuntivo, l'alloggiamento dell'adattatore LAN
selezionato e altre impostazioni di configurazione.
Modifica del valore dell'opzione Visualizzazione pannello stato console:
È possibile utilizzare SST (System Service Tools) o DST (Dedicated Service Tools) per modificare l'opzione
Visualizzazione pannello stato console.
Utilizzo di SST (System Service Tools) per modificare l'opzione Visualizzazione pannello stato console
| 1. Accedere a SST (System Service Tools).
| 2. Selezionare Gestione unità e ID utente dei programmi di manutenzione.
| 3. Selezionare Gestione opzioni di sicurezza programmi di manutenzione.
| 4. Digitare 1 o 2 nel campo di immissione Visualizzazione pannello stato console e premere Invio.
|
Quando è impostato su 1 (Sì), il sistema visualizzerà il pannello di stato di ripristino della console.
|
Quando è impostato su 2 (Sì), il sistema non visualizzerà il pannello di stato di ripristino.
Utilizzo di DST (Dedicated Service Tools) per modificare l'opzione Visualizzazione pannello stato
console
1. Accedere a DST (Dedicated Service Tools).
2. Selezionare Gestione ambiente DST.
3. Selezionare Dati di sicurezza programmi di manutenzione.
4. Selezionare 13 (Visualizzazione pannello stato console) e premere Invio. Lo stato può essere Mostra o
Ignorato.
Modifica del valore dell'opzione di controllo F18 della console:
È possibile utilizzare SST (System Service Tools) o DST (Dedicated Service Tools) per modificare il
controllo F18 della console.
Utilizzo di SST (System Service Tools) per modificare il controllo F18 della console
| 1. Accedere a SST (System Service Tools).
| 2. Selezionare Gestione unità e ID utente dei programmi di manutenzione.
| 3. Selezionare Gestione opzioni di sicurezza programmi di manutenzione.
| 4. Digitare 1 o 2 nel campo di immissione Abilitazione acquisizione unità console F18 e premere Invio.
|
Quando è impostato su 1 (Sì), il sistema consente l'uso del tasto PF 18 sull'unità console. Quando è
|
impostato su 2 (No), il sistema non consente l'uso del tasto PF 18.
Utilizzo di DST (Dedicated Service Tools) per modificare il controllo F18 della console
1. Accedere a DST (Dedicated Service Tools).
2. Selezionare Gestione ambiente DST.
3. Selezionare Dati di sicurezza programmi di manutenzione.
IBM i Access Client Solutions
103
4. Selezionare 14 (Controllo F18 della console) e premere Invio. Lo stato può essere Abilitato o
Disabilitato.
Configurazione di un nome host del servizio (nome interfaccia):
Il nome host del servizio (nome interfaccia) è il nome che identifica la connessione di servizio IBM i nella
rete utilizzata per i programmi di manutenzione, che include la configurazione di una console locale 5250
su una rete (LAN).
È necessario un nome host del servizio (nome interfaccia) ogni volta che viene eseguita la connessione di
una console o di un pannello di controllo remoto mediante una connessione di rete. Un motivo per cui
aggiungere questa funzione è dato dal caso in cui un sistema è stato partizionato in modo logico.
Indipendentemente dal metodo utilizzato per implementare i dati della configurazione, il nome reale e
l'indirizzo associato utilizzati per il nome host del servizio dipendono dall'ambiente di rete in cui verrà
posizionato il sistema. Il metodo di implementazione non dipende dal fatto che la configurazione
configurata sia la prima connessione. Consultare le indicazioni riportate di seguito per l'immissione del
nome dell'host del servizio:
v Per le infrastrutture di rete di piccole dimensioni in cui sono collegate solo alcune unità, è possibile
specificare qualsiasi valore per il nome e l'indirizzo associato. Quando si configura una rete di piccole
dimensioni, è possibile specificare il nome ed un intervallo di indirizzi.
v Per le infrastrutture di rete di grandi dimensioni gestite da personale IT, è possibile che sia richiesto un
nome specifico. In questo modo, si evita confusione con altre unità sulla stessa rete ed il nome può
essere utilizzato per consentire alle apparecchiature dell'infrastruttura di rete di conoscere in anticipo il
nome della connessione e l'indirizzo utilizzato dalla connessione per le comunicazioni sulla rete. In
alternativa, è possibile specificare un nome, ma l'indirizzo deve essere fornito dall'amministratore della
rete.
Per creare un nome host del servizio (nome interfaccia) sono disponibili due metodi:
v Non è possibile creare un nome host del servizio (nome interfaccia) durante il processo di produzione
per un sistema per cui è stata ordinata una console locale 5250 in una configurazione di rete (LAN).
Viene installato l'adattatore LAN e specificato il tipo di console corretto. Quando l'utente ottiene il
sistema, il wizard di configurazione della console 5250, una volta completato, fornisce al sistema i
parametri della rete del cliente, tra cui il nome host del servizio (nome interfaccia). Durante la
connessione iniziale, tali dati completano la configurazione della rete. Questo processo è conosciuto
come BOOTP.
v Il secondo metodo per la creazione di un nome host del servizio (nome interfaccia) è tramite l'utilizzo
di una console esistente. Questo metodo potrebbe essere utilizzato durante una migrazione o un
aggiornamento prima di scollegare la vecchia console. Quando si utilizza la procedura riportata di
seguito, è possibile verificare o creare la configurazione per la connessione del servizio IBM i. È
possibile reperire il nome host del servizio (nome interfaccia) entrando in DST (Dedicated Service
Tools) o SST (System Service Tools) sulla partizione che si sta configurando ed utilizzando il pannello
Configurazione adattatore programmi di manutenzione. Immettere sul PC un nome uguale al nome
host del servizio esistente (nome interfaccia) definito in DST o SST.
Nota: È anche possibile utilizzare qualsiasi opzione relativa all'adattatore LAN dei programmi di
manutenzione per verificare i dati o il nome host del servizio.
Per creare un nome host del servizio (nome interfaccia):
Nota: per effettuare la seguente procedura utilizzando SST, selezionare l'opzione Gestione unità e ID
utente dei programmi di manutenzione dove viene indicato di selezionare Gestione ambiente DST.
Inoltre, si osservi che se si utilizza un tipo di console diverso dalla console 5250 (LAN), è possibile
utilizzare l'opzione Configurazione adattatore LAN programmi di manutenzione per creare o modificare
il nome host del servizio o i relativi dati.
104
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Nota: È possibile che si riceva il messaggio "Nessun adattatore LAN valido disponibile". Questo
messaggio indica che non è disponibile alcun adattatore o che non è stato aggiunto alcun adattatore per
la console LAN. Premere F13 per richiamare un elenco degli adattatori LAN che non sono utilizzati dal
sistema operativo. Immettere 1 accanto all'adattatore e premere invio e poi andare al passo 7.
1. Accedere a DST (Dedicated Service Tools) o SST (System Service Tools).
2. Selezionare Gestione ambiente DST.
3. Selezionare Unità di sistema (ignorare questo passo se si utilizza SST).
4. Selezionare Seleziona console.
5. Selezionare 5250 Console (LAN) e premere Invio. Viene visualizzata la finestra Verify 5250 Console
Adapters.
6. Premere F11 per configurare.
7. Il campo Nome host del servizio (nome interfaccia) contiene il nome. Se si sta creando un nuovo
collegamento di servizio seguire questi passi:
a. Immettere i dati di rete nei campi appropriati.
b. Memorizzare la configurazione premendo F7.
c. Attivare l'adattatore LAN premendo F14.
d. Premere F3 per uscire.
Riferimenti correlati:
“Preparazione per l'ambiente di rete” a pagina 89
Per preparare l'ambiente di rete è necessario identificare la configurazione di rete minima richiesta per
impostare una console locale 5250 in una configurazione di rete (LAN).
Informazioni correlate:
ID utente e parole d'ordine di programmi di manutenzione
Accesso ai programmi di manutenzione
Annullamento dell'assegnazione o spostamento della scheda adattatore LAN dall'utilizzo da parte di
Operations Console:
Durante una migrazione, potrebbe essere necessario annullare l'assegnazione della scheda LAN
dall'utilizzo da parte di Operations Console. È necessario annullare l'assegnazione della scheda LAN se
non si prevede di utilizzare una configurazione di console locale Operations Console su una rete oppure
il server dei programmi di manutenzione.
Una volta annullata l'assegnazione della scheda LAN, è possibile spostarla oppure utilizzarla per altri
scopi. Inoltre, è necessario che venga utilizzato un tipo di console diverso da una console locale
Operations Console su una rete (LAN); in caso contrario, effettuando i passi riportati di seguito la
connessione della console verrà terminata. Effettuare le operazioni che seguono per annullare
l'assegnazione dell'adattatore LAN correntemente associato a una console locale Operations Console su
una rete (LAN):
Nota: per effettuare la seguente procedura utilizzando gli SST, selezionare l'opzione Gestione unità e ID
utente dei programmi di manutenzione dove viene indicato di selezionare Gestione ambiente DST.
Accedere a DST (Dedicated Service Tools) o SST (System Service Tools).
Selezionare Gestione ambiente DST.
Selezionare Unità di sistema (ignorare questo passo se si utilizza SST).
Selezionare Seleziona console.
Selezionare Operations Console (LAN). È necessario che sia visualizzato l'adattatore LAN
attualmente utilizzato.
6. Premere F11.
7. Premere F6 per eseguire una ripulitura.
1.
2.
3.
4.
5.
IBM i Access Client Solutions
105
8. Premere F7 per memorizzare i nuovi valori.
9. Se questa risorsa non viene utilizzata per la console, premere F13 per annullare l'assegnazione
dell'adattatore. Verrà richiesto di utilizzare un altro tipo di console o risorsa al successivo IPL.
Nota: una volta usciti da questa finestra, non immettere nuovamente la configurazione. Se si accede
nuovamente alla configurazione, la risorsa adattatore LAN verrà nuovamente assegnata a Operations
Console.
10. Premere due volte F12 per uscire da questa finestra. Si dovrebbe tornare alla finestra Gestione unità
di sistema. Se si utilizzano gli SST, in questo modo è possibile tornare a Gestione unità e ID utente
dei programmi di manutenzione.
11. Selezionare Seleziona console.
12. Selezionare il tipo di console che si desidera utilizzare.
Importante: è necessario modificare il tipo di console in uno diverso da Operations Console (LAN) o
l'adattatore verrà riassegnato al successivo IPL.
Riferimenti correlati:
“Passaggio da un tipo di console ad un altro” a pagina 96
In base al modo in cui è impostata la connessione della console, è possibile passare ad un tipo di console
differente.
Informazioni correlate:
Accesso ai programmi di manutenzione
Modifica dei valori di rete per Operations Console (LAN):
Se è necessario apportare una modifica all'adattatore di rete utilizzato per Operations Console (LAN),
come, ad esempio, un nuovo indirizzo IP, utilizzare le istruzioni riportate di seguito.
Nota: per effettuare la seguente procedura utilizzando gli SST, selezionare l'opzione Gestione unità e ID
utente dei programmi di manutenzione dove viene indicato di selezionare Gestione ambiente DST.
1. Accedere a DST (Dedicated Service Tools) o SST (System Service Tools).
2. Selezionare Gestione ambiente DST.
3. Selezionare Unità di sistema (ignorare questo passo se si utilizza SST).
4. Selezionare Seleziona console.
5. Selezionare Operations Console (LAN). Dovrebbe essere visualizzato l'adattatore LAN attualmente
in uso.
6. Premere F11.
7. Utilizzare uno dei seguenti metodi per apportare la modifica:
v Se si sta effettuando una modifica semplice, come ad esempio l'indirizzo IP, immettere i nuovi
valori e continuare con il passo 8.
v Se verrà modificata la scheda adattatore, premere F6 per eseguire una ripulitura. Continuare con il
passo 8.
8. Premere F7 per memorizzare i nuovi valori.
9. Premere F3 fino a quando viene visualizzato il menu principale DST.
Importante: se la modifica non ha influenzato l'indirizzo IP di rete o il nome host del servizio (nome
interfaccia), è possibile uscire da queste istruzioni ora.
Se viene effettuata una modifica per cui l'indirizzo IP di rete o il nome host del servizio (nome
interfaccia) risultano differenti per i collegamenti correntemente configurati, è necessario che la
modifica si rifletta su tutti i PC che si collegano a questo nome host del servizio (nome interfaccia).
Poiché non è possibile modificare l'indirizzo IP di rete oppure il nome host del servizio (nome
106
IBM i: IBM i Access Client Solutions
interfaccia) di una configurazione di una connessione esistente sul client, è necessario cancellare la
connessione corrente e creare una nuova connessione utilizzando il nuovo indirizzo IP di rete.
Continuare con il passo successivo.
10. Esistono due metodi per completare le attività necessarie per poter utilizzare un nuovo indirizzo IP o
nome host del servizio (nome interfaccia). Il primo consiste nell'utilizzare un IPL. Questo è il metodo
consigliato poiché si disporrà di un maggior controllo quando si eseguiranno le attività residue sul
PC. Il sistema continuerà ad utilizzare i vecchi valori fino all'IPL o a un intervento manuale. Il
secondo metodo consiste nell'effettuare un intervento manuale, in questa fase. Eseguire uno dei
gruppi di operazioni indicate di seguito per completare le modifiche alla rete.
v Utilizzo di un IPL
Questo metodo richiede che la riconfigurazione del client sia completata prima di poter stabilire il
successivo collegamento tramite Operations Console su una rete. Se si sta correntemente utilizzando
la console collegata tramite LAN è opportuno avviare un IPL, si consiglia un IPL presidiato, ed è
possibile riconfigurare il client durante le prime fasi dell'IPL. È anche possibile utilizzare come
console un PC diverso da quello al quale si è correntemente collegati. È possibile effettuare la
configurazione su tale PC utilizzando le istruzioni qui indicate e, dopo l'avvio dell'IPL, è possibile
scollegare il collegamento del PC console corrente e avviarne uno sull'altro PC con la configurazione
appena creata. In questo modo, è possibile configurare nuovamente il client esistente in qualsiasi
momento, prima della connessione successiva al sistema.
a. Avviare un IPL presidiato sul sistema.
b. Continuare con le modifiche al PC.
v Esecuzione di un intervento manuale
Effettuare queste operazioni dal menu principale di DST o SST.
Nota:
a. Per eseguire questa procedura utilizzando gli SST, selezionare l'opzione Gestione unità e ID
utente dei programmi di manutenzione ovunque venga indicato, selezionare Gestione ambiente
DST e saltare il passo Selezionare Unità di sistema.
a.
b.
c.
d.
Selezionare Gestione ambiente DST.
Selezionare Unità di sistema (ignorare questo passo se si utilizza SST).
Selezionare Seleziona console.
Selezionare Operations Console (LAN). Dovrebbe essere visualizzato l'adattatore LAN
attualmente in uso.
e. Premere F11.
f. Premere F17 per disattivare ed attivare nuovamente la scheda adattatore LAN.
Nota: ciò farà sì che tutti i PC console collegati alla LAN passino nello stato Connessione alla
console in corso. Inoltre, se è presente più di un PC console connesso alla LAN, la selezione
della successiva unità console sarà imprevedibile.
Informazioni correlate:
Accesso ai programmi di manutenzione
Risoluzione dei problemi della connessione di Operations Console
Possono verificarsi problemi durante una sessione di Operations Console. Quelle che seguono sono
alcune soluzioni a problemi comuni riscontrati durante l'impostazione iniziale e la gestione delle proprie
configurazioni.
Il client Operations Console (PC) conserva una serie di registrazioni che possono essere utilizzate dal
team di sviluppo IBM per l'assistenza. Tali registrazioni non devono essere utilizzate dall'utente finale. I
dettagli relativi alle informazioni da catturare ed al relativo formato cambiano spesso in base ai tipi di
IBM i Access Client Solutions
107
problemi notificati. Se si notifica un problema all'assistenza tecnica, potrebbe essere richiesto di inviare
file di registrazione specifici dal PC ed i dati catturati dal sistema.
Risoluzione dei problemi di connessione
Quando si configura la connessione iniziale, potrebbero verificarsi dei problemi relativi alla connessione
della configurazione di Operations Console.
Problemi di connessione della console locale:
Durante la configurazione della console locale, potrebbero verificarsi dei problemi relativi alla
connessione. Si definisce errore di collegamento una serie di problemi che hanno come conseguenza il
fatto che lo stato non diventa Collegato e non si avvia l'emulazione.
Alcuni problemi relativi alla connessione potrebbero richiedere l'utilizzo delle funzioni di servizio della
console (65+21) per apportare modifiche al sistema oppure per eseguire una funzione specifiche prima
che sia possibile effettuare una connessione.
Errori di connessione della rete:
Di seguito sono riportate le soluzioni ai problemi che si verificano quando una console locale non riesce
ad eseguire la connessione ad un sistema su una rete.
Tentare queste possibili soluzioni:
v Accertarsi che la rete sia operativa.
v Verificare di aver inserito l'ID utente e la parola d'ordine dei programmi di manutenzione corretti.
v Se si utilizza Ethernet per la propria rete, è possibile utilizzare un cavo di collegamento incrociato per
collegare direttamente il PC all'adattatore temporaneamente. Il cavo isola il PC ed il sistema da
eventuali problemi sulla rete che potrebbero interferire con il normale funzionamento.
Un cavo di collegamento incrociato è un cavo di rete standard con i fili per i segnali di trasmissione e
ricezione invertiti. Ciò consente virtualmente a ciascuna estremità di funzionare come se fosse presente
un hub, un commutatore oppure un router tra le due estremità. L'utilizzo di un cavo di collegamento
incrociato potrebbe anche richiedere una configurazione di rete non standard sul sistema e sul PC.
Risoluzione dei problemi relativi ai dati SRC (system reference code)
Se viene visualizzato uno dei codici SRC (system reference codes) riportati di seguito, potrebbero essersi
verificati dei problemi relativi alla configurazione di Operations Console.
Fare riferimento alle sezioni sottostanti per informazioni su specifici codici SRC e opzioni per la
risoluzione dei problemi.
I codici SRC (system reference codes) relativi alla console potrebbero richiedere l'utilizzo delle funzioni di
servizio della console (65+21) per la modifica di un'impostazione o l'esecuzione di una funzione.
SRC (System reference code) A6nn500x:
Di seguito sono riportati i codici SRC (system reference codes) utilizzati per accedere ai tipi di console ed
alle attività della console.
Tali codici SRC sono associati all'operazione del metodo del pannello di controllo per modificare il tipo di
console oppure eseguire un'attività della console quando la console o un'altra stazione di lavoro non è
disponibile.
Attenzione: nn è una qualsiasi sequenza alfanumerica.
v A6nn 500A - Viene visualizzata l'impostazione per il tipo di console corrente.
v A6nn 500B - è stata eseguita una seconda selezione di 65+21, quindi si è in modalità di modifica.
108
IBM i: IBM i Access Client Solutions
v A6nn 500C - è stata eseguita una seconda selezione di 21 per provocare un'azione, come l'impostazione
della console su un altro valore.
v A6nn 500D - il tempo d'attesa dopo essere entrati in modalità di modifica per provocare un'azione è
stato troppo lungo ed è necessario tornare in modalità di modifica per apportare la modifica. La
selezione di 21 in questo momento forzerà la console alla modalità DST, non provocherà un'azione.
Riferimenti correlati:
“Utilizzo delle funzioni di servizio della console (65 + 21)” a pagina 99
Le funzioni di servizio della console (65+21) sono le funzioni di ripristino di emergenza della console.
SRC (System reference code) A6005001, A6005004 e A6005007:
Tali codici SRC (system reference codes) potrebbero essere visualizzati per le console biassiali.
A6005001
Non è stata individuata una risorsa della console (unità di controllo) durante un IPL manuale.
A6005004
Non è stata individuata un'unità di console durante un IPL manuale. È stata individuata un'unità di
controllo biassiale ma non è stato possibile utilizzarla. Questo sta solo ad indicare la presenza di un'unità
di controllo. Non implica che l'unità di controllo potrebbe essere difettosa.
A6005007
Non è stata individuata un'unità di console durante un IPL manuale. Questo codice SRC indica anche la
presenza di hardware che può indicare che è stato individuato un tipo di console diverso dalla console
biassiale. Questo codice di riferimento non indica un malfunzionamento di questo hardware o che questa
sia la console desiderata.
Tali codici SRC, come l'indicatore luminoso di attenzione, vengono reimpostati quando una console viene
rilevata e diventa attiva. Se uno di tali codici SRC viene visualizzato per un periodo di tempo prolungato,
potrebbe essere necessario eseguire un IPL per provare ad individuare un'unità console, in base a diversi
fattori, inclusi il modello e l'hardware disponibile. È possibile forzare il sistema in modo da provare ad
individuare nuovamente la console utilizzando la funzione 21 dal pannello di controllo, dal pannello di
controllo remoto o dal pannello di controllo virtuale. Inoltre, è possibile utilizzare le funzioni 65+21 per
raccogliere dati o tentare la correzione.
SRC (system reference code) A6005008:
Utilizzare questa tabella se è stato ricevuto il codice SRC (system reference code) A6005008. Se un IPL
non ha individuato una console e se il tipo di console è impostato su un qualsiasi valore tranne 1, il
sistema visualizzerà il codice A6005008.
v Se si tenta di utilizzare una console biassiale i soli dati rilevanti in questo SRC sono rappresentati dalla
parola 16. Utilizzare la tabella riportata di seguito per determinare l'errore biassiale. I primi 4 caratteri
di questa parola contengono gli ultimi 4 caratteri del tipo di errore originale. Ad esempio, se la parola
16 conteneva 50010001, il codice SRC biassiale dovrebbe essere A6005001 ed il tipo di console è
impostato in modo da utilizzare una console biassiale. Fare riferimento a tale codice SRC.
v Se si sta provando ad utilizzare Operations Console, selezionare la sezione appropriata nella seguente
tabella facendo riferimento a questo elenco:
– La console locale su una rete utilizza le parole 13, 14 e 15.
Nota: se è stato appena sostituito l'adattatore LAN associato ad Operations Console (LAN), è necessario
attendere almeno 35 minuti per consentire al sistema di individuare ed utilizzare il nuovo adattatore
IBM i Access Client Solutions
109
LAN. In questo caso, dopo che il sistema ha effettuato le operazioni necessarie, inizia ad utilizzare il
nuovo adattatore. La console viene avviata ed il codice SRC non viene più visualizzato.
LAN
Se il valore della parola 13 Errore
è:
0
La connessione LAN è
attiva e ha ricevuto i
pacchetti TCP/UDP/RAW
(ad esempio, ping).
Tuttavia, il PC non è
riuscito ad eseguire la
connessione.
1
Non è stato individuato
nessun HW supportato
oppure quello individuato
non era previsto (ad
esempio, l'IOA LAN è stato
sostituito e il numero di
serie è diverso)
2
Fallita notifica dell'IOA
LAN
3
Errore hardware
La parola 14 significa:
La parola 15 significa:
Indirizzo IP
In alcuni casi, è possibile
che venga visualizzato il
numero di serie
dell'adattatore previsto.
Codici di errore comuni:
v 53001A80, 53002AC0,
CC10031A: la rete, il
cavo o l'adattatore LAN
potrebbero non essere
operativi.
Ubicazione della scheda o
numero di serie
dell'adattatore
v 00000000: questo codice
di errore indica che
l'adattatore ha eseguito la
notifica, ma non è stato
ancora inizializzato. Non
viene considerato un
errore, in questo
momento. L'adattatore
dovrebbe essere attivato
in breve.
v Per altri codici di errore,
contattare il tecnico di
manutenzione.
110
4
Stato BOOTP: se i tentativi Tentativi
sono zero, BOOTP pronto,
in caso di chiamata. Se i
tentativi hanno un valore, il
PC non ha risposto
5
La connessione LAN del
sistema è attiva ma il PC
non è in grado di eseguire
la connessione. Verificare
che il PC ed il sistema si
trovino sulla stessa rete e
che utilizzino lo stesso
protocollo. Verificare che il
PC sia in grado di eseguire
il ping al sistema (ping
serverhostname)
IBM i: IBM i Access Client Solutions
Indirizzo IP
Ubicazione della scheda o
numero di serie
dell'adattatore
Ubicazione della scheda o
numero di serie
dell'adattatore
LAN
Se il valore della parola 13 Errore
è:
La parola 14 significa:
La parola 15 significa:
Parola 16
La parola 16 nel formato xxxx yy zz indica quanto
riportato di seguito:
v xxxx dove:
– L'SRC relativo alla biassiale è rappresentato dai
primi 4 caratteri.
v yy dove:
– 0A = Nessuna console definita
v zz dove:
– 00 = Non definito dall'utente (valore predefinito
precedente)
– 01 = Biassiale
– 02 = Operations Console (Diretta) (obsoleta)
– 03 = Operations Console (LAN)
– 04 = HMC (Hardware Management Console) o Thin
Console
Cavo
Se il valore della parola 17 Errore
è:
La parola 18 significa:
La parola 19 significa:
1
Scheda asincrona non
individuata
2
Nessun cavo individuato
Posizione scheda
Tipo scheda
3
Individuato cavo errato
Posizione scheda
ID cavo
4
Porta in uso
Posizione scheda
Tipo scheda
FA
Non configurato per il cavo
diretto
Nota: è previsto che un IPL in modalità D con un nuovo DASD (direct access storage device) di origine
di caricamento visualizzi il valore 00 per il tipo di console. È possibile che ciò si verifichi, ad esempio,
quando si desidera copiare i dati da un DASD malfunzionante, ma l'operazione non copia tutti i dati o si
sta installando una partizione logica. Inoltre, in alcuni casi il DASD notifica in ritardo ed il valore relativo
al tipo di console non viene richiamato in tempo. In questi casi, è possibile utilizzare la funzione di
servizio della console per impostare un valore del tipo di console oppure provare a contattare
nuovamente la console.
SRC A6005082:
Di seguito sono riportate alcune delle cause possibili per cui viene visualizzato il codice SRC (system
reference code) A6005082.
v Se il sistema visualizza questo codice SRC, generalmente è stata rilevata una console, ma la
connessione è stata persa.
v Se la console viene riassegnata ed il sistema è in grado di rilevarla, il codice SRC non viene più
visualizzato.
v Il tipo di console non influisce su questo codice SRC.
v Emesso solo durante gli IPL in modalità manuale.
IBM i Access Client Solutions
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SRC A9002000:
Di seguito sono riportate le cause possibili per cui viene visualizzato un codice SRC (system reference
code) A9002000.
v Se il sistema visualizza questo codice SRC, significa in genere che non è stata rilevata una console dal
sistema operativo IBM i.
v Il valore di sistema QAUTOCFG deve essere impostato su ON. IBM i non è in grado di creare la nuova
unità console se il valore è impostato su off.
v Se la console è appena stata migrata da un tipo ad un altro e la nuova console non funziona in IBM i
potrebbe essere necessario utilizzare un'altra stazione di lavoro per cancellare manualmente l'unità di
controllo e la descrizione unità associate alla vecchia unità di console.
Nota: dovrebbe essere possibile utilizzare le funzioni di servizio della console (65+21) durante il
ripristino o la raccolta dei dati di debug.
Fase IPL C6004031 impiega più tempo di quanto previsto:
Il sistema operativo IBM i può rilevare la risorsa hardware per una console.
In base alle altre risorse compatibili con la console rilevate ed al tempo necessario per spostare il bus,
questa attività ha incrementato il tempo impiegato durante questa fase dell'IPL nel processo di avvio.
Risoluzione di altri problemi relativi ad Operations Console
Di seguito sono riportati alcuni problemi relativi ad Operations Console non trattati nelle altre sezioni
relative alla risoluzione dei problemi.
Richieste di sistema non funzionanti:
Di seguito sono riportate le soluzioni nel caso in cui le richieste di sistema non funzionino.
Quando si utilizza Operations Console, SYSREQ corrisponde a Maiusc+ESC ed è impostato come il
valore predefinito per l'emulazione PC5250.
La maggior parte delle tastiere hanno il tasto Stampa schermo, etichettato anch'esso come SYSREQ e
viene attivato utilizzando tale tasto con il tasto Ctrl, tuttavia Windows riserva tale tasto per la funzione
Stampa schermo.
È necessario ridefinire la tastiera utilizzando il sistema operativo, non PC5250, per modificarlo.
Impossibile accedere a causa di una parola d'ordine dimenticata, scaduta o di un ID utente
disabilitato.:
È possibile utilizzare le informazioni riportate di seguito per risolvere un problema quando la funzione di
assunzione del controllo non funziona.
Se viene visualizzato il pannello di collegamento speciale DST, ma non si riesce ad effettuare l'accesso a
causa dell'ID utente disabilitato o della parola d'ordine scaduta, è possibile eseguire le prime fasi del
ripristino effettuando quanto segue:
1. Accertarsi che non siano collegate altre unità (PC) idonee per diventare console.
2. Eseguire le funzioni di servizio della console (65+21) utilizzando 65, 21, 21.
Ciò provocherà la perdita temporanea della console. L'unità diventerà, quindi, la console con un pannello
di collegamento appropriato allo stato del sistema, premesso che corrisponda all'impostazione corrente
per il tipo di console. Ad esempio, se è stato eseguito l'IPL del sistema durante l'immissione del
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
comando, viene visualizzato il pannello di accesso di IBM i. È possibile, quindi, collegarsi utilizzando
qualsiasi ID utente con l'autorizzazione a continuare il ripristino dell'ID utente DST con il problema.
Informazioni sull'esonero di responsabilità e licenza del codice
IBM fornisce una licenza non esclusiva per utilizzare tutti gli esempi del codice di programmazione da
cui creare funzioni simili personalizzate, in base a richieste specifiche.
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TALI DANNI:
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quali tali disposizioni non siano congruenti con le leggi locali: IBM FORNISCE QUESTA
PUBBLICAZIONE COSÌ COM'È SENZA ALCUNA GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSE
EVENTUALI GARANZIE DI COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ AD UNO SCOPO PARTICOLARE.
Alcuni stati non consentono la rinuncia ad alcune garanzie espresse o implicite in determinate
transazioni, pertanto, la presente dichiarazione può non essere applicabile.
Queste informazioni potrebbero contenere imprecisioni tecniche o errori tipografici. Si effettuano
periodicamente modifiche alle informazioni qui accluse; queste modifiche saranno inserite in nuove
edizioni della pubblicazione. IBM si riserva di apportare senza preavviso e in qualsiasi momento
miglioramenti e/o modifiche al/i prodotto/i e/o al/i programma/i descritto/i in questa pubblicazione.
Qualsiasi riferimento a siti web non IBM, contenuto in queste informazioni, viene fornito solo per
comodità e non implica in alcun modo l'approvazione di tali siti. Le informazioni reperibili nei siti Web
non sono parte integrante delle informazioni relative a questo prodotto IBM, pertanto il loro utilizzo
ricade sotto la responsabilità dell'utente.
IBM può utilizzare o distribuire le informazioni fornite in qualsiasi modo ritenga appropriato senza
obblighi verso l'utente.
© Copyright IBM Corp. 2013
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I licenziatari di questo programma che desiderano avere informazioni allo scopo di abilitare: (i) lo
scambio di informazioni tra i programmi creati indipendentemente e gli altri programmi (incluso il
presente) e (ii) il reciproco utilizzo di informazioni che sono state scambiate, dovrebbero contattare:
IBM Corporation
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3605 Highway 52 N
Rochester, MN 55901
U.S.A.
Tali informazioni possono essere disponibili, in base ad appropriate clausole e condizioni, includendo in
alcuni casi, il pagamento di una tassa.
Il programma su licenza descritto in questo documento e tutto il relativo materiale disponibile viene
fornito da IBM in base ai termini dell'accordo IBM Customer Agreement, IBM International Program
License Agreement o qualsiasi altro accordo equivalente tra le parti.
Tutti i dati sulle prestazioni contenuti in questa pubblicazione sono stati determinati in un ambiente
controllato. Pertanto, i risultati ottenuti in ambienti operativi diversi possono variare in modo
significativo. È possibile che alcune misurazioni siano state effettuate su sistemi a livello di sviluppo e
non è garantito che queste misurazioni corrispondano a quelle dei sistemi generalmente disponibili.
Inoltre, è possibile che alcune misurazioni siano state calcolate tramite estrapolazione. I risultati reali
possono variare. Gli utenti di questa pubblicazione devono verificare che i dati siano applicabili al loro
specifico ambiente.
Le informazioni riguardanti prodotti non IBM sono ottenute dai fornitori di tali prodotti, dai loro annunci
pubblicati o da altre fonti pubblicamente reperibili. IBM non ha testato tali prodotti e non può confermare
l'adeguatezza delle prestazioni, della compatibilità o di altre richieste relative a prodotti non IBM. Le
domande sulle capacità dei prodotti non IBM dovranno essere indirizzate ai fornitori di tali prodotti.
Tutte le specifiche relative alle direttive o intenti futuri di IBM sono soggette a modifiche o a revoche
senza notifica e rappresentano soltanto scopi ed obiettivi.
Queste informazioni vengono fornite soltanto a scopo di pianificazione. Le informazioni contenute in
questa pubblicazione sono soggette a modifica prima che i prodotti in essa descritti diventino disponibili.
Queste informazioni contengono esempi di dati e prospetti utilizzati in quotidiane operazioni aziendali.
Per illustrarle nel modo più completo possibile, gli esempi includono i nomi di individui, società, marchi
e prodotti. Tutti questi nomi sono fittizi e qualsiasi somiglianza con nomi ed indirizzi utilizzati da gruppi
aziendali realmente esistenti è puramente casuale.
LICENZA DI COPYRIGHT:
Queste informazioni contengono programmi di applicazione di esempio nella lingua di origine, che
illustrano le tecniche di programmazione su varie piatteforme operative. È possibile copiare, modificare e
distribuire questi programmi di esempio in qualsiasi formato senza pagare alcun corrispettivo a IBM, allo
scopo di sviluppare, utilizzare, commercializzare o distribuire i programmi dell'applicazione conformi
all'interfaccia di programmazione dell'applicazione per la piattaforma operativa per cui i programmi di
esempio vengono scritti. Questi esempi non sono stati interamente testati in tutte le condizioni. IBM,
perciò, non fornisce nessun tipo di garanzia o affidabilità implicita, rispetto alla funzionalità o alle
funzioni di questi programmi. I programmi di esempio vengono forniti "COSI' COME SONO", senza
garanzie di alcun tipo. IBM non intende essere responsabile per alcun danno derivante dall'uso dei
programmi di esempio.
Ogni copia, parte di questi programmi di esempio o lavoro derivato, devono includere un avviso sul
copyright, come ad esempio:
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
© (nome della società) (anno). Le parti di questo codice provengono da IBM Corp. Sample Programs.
© Copyright IBM Corp. _immettere l'anno o gli anni_.
Informazioni sull'interfaccia di programmazione
Nella presente pubblicazione IBM i Access vengono illustrate le interfacce di programmazione che
consentono al cliente di scrivere i programmi per ottenere i servizi di IBM i.
Marchi
IBM, il logo IBM e ibm.com sono marchi di International Business Machines Corp., registrati in molte
giurisdizioni del mondo. Altri nomi di prodotti e servizi possono essere marchi di IBM o di altre società.
Un elenco attuale di marchi IBM è disponibile su Web nella sezione “Copyright and trademark
information” al sito www.ibm.com/legal/copytrade.shtml.
Adobe, il logo Adobe, PostScript e il logo PostScript sono marchi di Adobe Systems Incorporated negli
Stati Uniti e/o in altri paesi.
Linux è un marchio registrato di Linus Torvalds negli Stati Uniti e/o in altri paesi.
Microsoft, Windows, Windows NT e il logo Windows sono marchi di Microsoft Corporation negli Stati
uniti e/o negli altri paesi.
Altri nomi di prodotti e servizi possono essere marchi di IBM o di altre società.
Termini e condizioni
Le autorizzazioni per l'utilizzo di queste pubblicazioni vengono concesse in base alle seguenti
disposizioni.
Uso personale: È possibile riprodurre queste pubblicazioni per uso personale, non commerciale a
condizione che vengano conservate tutte le indicazioni relative alla proprietà. Non è possibile distribuire,
visualizzare o produrre lavori derivati di tali pubblicazioni o di qualsiasi loro parte senza chiaro consenso
da parte di IBM.
Uso commerciale: È possibile riprodurre, distribuire e visualizzare queste pubblicazioni unicamente
all'interno del proprio gruppo aziendale a condizione che vengano conservate tutte le indicazioni relative
alla proprietà. Non è possibile effettuare lavori derivati di queste pubblicazioni o riprodurre, distribuire o
visualizzare queste pubblicazioni o qualsiasi loro parte al di fuori del proprio gruppo aziendale senza
chiaro consenso da parte di IBM.
Fatto salvo quanto espressamente concesso in questa autorizzazione, non sono concesse altre
autorizzazioni, licenze o diritti, espressi o impliciti, relativi alle pubblicazioni o a qualsiasi informazione,
dato, software o altra proprietà intellettuale qui contenuta.
IBM si riserva il diritto di ritirare le autorizzazioni qui concesse qualora, a propria discrezione, l'utilizzo
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Non è possibile scaricare, esportare o ri-esportare queste informazioni se non pienamente conformi con
tutte le leggi e le norme applicabili, incluse le leggi e le norme di esportazione degli Stati Uniti.
IBM NON RILASCIA ALCUNA GARANZIA RELATIVAMENTE AL CONTENUTO DI QUESTE
PUBBLICAZIONI. LE PUBBLICAZIONI SONO FORNITE "COSI' COME SONO", SENZA ALCUN TIPO
DI GARANZIA, ESPRESSA O IMPLICITA, INCLUSE, A TITOLO ESEMPLIFICATIVO, GARANZIE
Informazioni particolari
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IMPLICITE DI COMMERCIABILITA' ED IDONEITA' PER UNO SCOPO PARTICOLARE.
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IBM i: IBM i Access Client Solutions
Numero programma: 5770-XJ1
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