Anticorpi diretti verso strutture cerebrali specifiche in pazienti affetti da disturbi dell’umore e schizofrenia Marilina Tampoia Patologia Clinica I, Bari Autoanticorpi e Patologie Neuropsichiatriche Sindromi neuropsichiatriche sono state descritte in molte patologie autoimmuni, sistemiche ed organo-specifiche (Stojanovich L, Autoimmun Rev. 2007; Lass P, Minerva Endocrinol. 2008 .) Meccanismi di disregolazione autoimmune e self reattività sono stati documentati anche in alcune patologie neuropsichiche (Jones AL, Immunol Cell Biol. 2005 ) Autoanticorpi e Patologie Neuropsichiatriche Autoanticorpi diretti contro il cervello o aree specifiche del cervello septum, amigdala, corteccia frontale, giro cingolato, area settale o contro costituenti cerebrali, ganglosidi, recettori dei neurotrasmettitori, sono stati descritti in pazienti con schizofrenia. (Jones AL, Immunol Cell Biol. 2005 ) Autoanticorpi evidenziati in pazienti con schizofrenia comparati con i controlli Jones AL, Immunol Cell Biol. 2005 Autoanticorpi e Patologie Neuropsichiatriche nessun anticorpo si è dimostrato specifico di malattia e “patogenetico” Autoanticorpi e psicosi lupica Possibile associazione clinica tra singolo autoanticorpo e manifestazione neuropsichiatrica Zandman-Goddard .G Semin Arthritis Rheum 2007 Gli anticorpi anti-ribosomiali P sono stati associati a manifestazioni lupiche di tipo neuropsichiatrico, soprattutto alla psicosi. Ebert T.Lupus 2005. SCOPO DEL LAVORO 1. Ricercare reattività verso strutture cerebrali specifiche in pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche 2. Valutare le positività riscontrate in rapporto alla differente patologia psichiatrica PAZIENTI distribuzione in rapporto alla diagnosi clinica eseguita secondo i criteri OMS-DSM. schizofrenia numero 28 Età media(,anni) 44 Sesso (m,f) 17, 11 depressione major disordine bipolare 13 45 11 44 5, 8 5, 6 Sono stati reclutati presso Clinica Neuropsichiatria dell’Università degli Studi di Bari , da giugno 2008 a settembre 2008. MATERIALI E METODI immunofluorescenza indiretta Autoanticorpi 9Anti-verme cerebellare (1) 9Anti-flocculi (2) 9Anti-ponte medullare (3) 9Anti-peduncoli olfattori (8) 9Anti-corteccia frontale (9) 9Anti-ipotalamo (10) 9Anti-ippocampo (12) I kit sono stati forniti da Biosystem in due diverse formulazioni, cioè fissati con acetone e non fissati. DIMENSIONI DELLO STUDIO immunofluorescenza indiretta Totale determinazioni 728 Citoarchitettura cerebellare (verme e flocculi) Strato dei granuli Strato molecolare cellule del Purkinje Lo strato dei granuli è caratterizzato da una elevata densità di cellule di piccole dimensioni (nel preparato sono visibili i nuclei). Lo strato molecolare è lo strato più esterno, costituito da numerosi assoni e dendriti ed è ricco di di sinapsi . Citoarchitettura ippocampale Organizzazione mieloarchitettonica e citoarchitettonica dell’ippocampo ventrale. Sono indicati i sei strati, grigi e bianchi, che costituiscono il corno di Ammone, con le principali connessioni di queste formazioni. Anatomia Umana. Balboni GC.edi ermes Milano 1983. Lettura dei preparati La reattività di fluorescenza è stata attribuita in base : Intensità di reazione secondo una scala da 0 a 3+ Loeffler DA, Neurochem Res. 1997. Sede di reazione Webster MJ, Brain Behav Immun. 2001. 0 nessuna reazione 1 debole fluorescenza 2 moderata fluorescenza 3 alta fluorescenza Neuroni piramidali Cellule a canestro Parete capillari Fibre mieliniche E’ stato ritenuto positivo un campione che presentava intensità di reazione 2 e 3 in almeno una delle sedi descritte. RISULTATI 1.positività autoanticorpali riscontrate nei 28 pazienti schizofrenici TESSUTI Nucleo-citoplasmatico Vasi Miofibrille Flocculi 0 (0%) 2 (7,1%) 0 (0%) Verme cerebellare 3 (10.7%) 5 (17,8%) 1 (3,5%) Ippocampo 10 (35.7%) 7 (25%) 0 (0%) Corteccia frontale 4 (14.3%) 5 (17.8%) 0 (0%) Peduncoli olfattori 3 (10.7%) 5 (17,8%) 1 (3,5%) Ipotalamo 5 (17.8%) 3 (10,7%) 0 (0%) Ponte medullare 4 (14.2%) 2 (7,1%) 1 (3,5%) Le più elevate percentuali di positività sono state riscontrate a livello di strutture nucleo-citoplasmatiche e vascolari dell’ippocampo RISULTATI 2.positività autoanticorpali riscontrate nei nei 24 pazienti affetti da disturbi dell’umore (depressi e bipolari) TESSUTI Nucleo-citoplasmatico Flocculi 4 (16,6%) 3 (12,5%) 2 (8,3%) Verme cerebellare 5 (20.8%) 1 (4,1%) 1 (4,1%) 10 (41.6%) 5 (20,8%) 0 (0%) Corteccia frontale 9 (37.5%) 4 (16,6%) 0 (0%) Peduncoli olfattori 8 (33,3%) 3 (12,5%) 0 (0%) 13 (54.1%) 3 (12,5%) 1 (4,1%) 4 (16,6%) 0 (0%) 2 (8,3%) Ippocampo Ipotalamo Ponte Medullare Vasi Miofibrille Le più elevate percentuali di positività sono state riscontrate a livello di strutture nucleo-citoplasmatiche dell’ippotalamo RISULTATI 3. la fissazione del tessuto con acetone preserva meglio la struttura nucleo citoplasmatica. Vetrino dell’ippocampo fissato con acetone Vetrino dell’ippocampo non fissato Siero di paziente affetto da schizofrenia. Tessuto: ponte medullare. Positività nucleo-citoplasmatica e positivita vasale. Siero di paziente affetto da depressione maior. Tessuto: ponte medullare. Positività nucleo-citoplasmatica. Siero di paziente affetto da disturbo dell’umore bipolare. Tessuto: ponte medullare. Positività miofibrillare e vascolare. RISULTATI 4.positività nucleo-citoplasmatiche riscontrate in relazione alla patologia TESSUTI SCHIZOFRENICI DISTURBI DELL’UMORE chi-quadro 0 (0%) 4 (16,6%) P=0.02 3 (10.7%) 5 (20.8%) P=0.28 10 (35.7%) 10 (41.6%) P=0.66 Corteccia frontale 4 (14.3%) 9 (37.5%) P=0.05 Peduncoli olfattori 3 (10.7%) 8 (33,3%) P=0.04 Ipotalamo 5 (17.8%) 13 (54.1%) P=0.006 Ponte medullare 4 (14.2%) 4 (16,6%) P=0.60 29 (14,8%) 53 (31,5%) Flocculi Verme cerebellare Ippocampo Totale P=.0003 RISULTATI 4.positività vascolari riscontrate in rapporto alla patologia DISTURBI DELL’UMORE chi-square 2 (7,1%) 3 (12,5%) P=0.51 5 (17,8%) 1 (4,1%) P=0.12 7 (25%) 5 (20,8%) P=0.72 Corteccia frontale 5 (17.8%) 4 (16,6%) P=0.90 Peduncoli olfattori 5 (17,8%) 3 (12,5%) P=0.59 Ipotalamo 3 (10,7%) 3 (12,5%) P=0.84 2 (7,1%) 0 (0%) P=0.18 TESSUTI SCHIZOFRENICI Flocculi Verme cerebellare Ippocampo Ponte medullare Totale 29 (14,8%) 19 (11,3%) P=0.10 RISULTATI 5. Percentuale di pazienti positivi allo screening autoanticorpale in rapporto alla patologia e al sesso Patologia psichiatrica n.casi positivi(%) M F Chisquare Schizofrenia (28) 16 (57,1) 7 9 P=0.48 Depressione (24) 19 (79,1) 9 10 P=0.27 Nessuna differenza statisticamente significativa è stata dimostrata tra il numero di positività anticorpali nei diversi pazienti distinti per sesso. RISULTATI 6.Frequenza di positività autoanticorpali in funzione del numero di associazioni riscontrato per singolo caso studiato N° positività Schizofrenia % Disturbi dell’umore 1 5 17.8 5 20.8 2 2 7.1 4 16.6 3 1 3.5 0 0 >3 8 28.5 10 41.6 % CONCLUSIONI Questo studio ha ricercato, per la prima volta e contemporaneamente su una casistica selezionata di pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche la presenza di autoanticorpi diretti contro varie strutture cerebrali mediante il metodo di immunofluorescenza indiretta Il pattern di fluorescenza è stato difficile da interpretare e sono stati utilizzati criteri interpretativi definiti a priori (sede ed intensità di fluorescenza) La fissazione del tessuto in acetone preserva la struttura nucleocitoplasmatica dei neuroni. CONCLUSIONI I pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche hanno presentato maggiore reattività verso antigeni nucleocitoplasmatici rispetto a strutture vasali e miofibrillari. I pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche unipolari e bipolari hanno presentato maggiore reattività verso antigeni nucleo-citoplasmatici dell’ipotalamo mentre i pazienti affetti da schizofrenia verso strutture nucleo-citoplasmatiche dell’ippocampo. Convergenti evidenze provenienti dall’istologia, biologia molecolare, dalla neuropsicologia e in ultimo, da studi di imaging funzionali suggeriscono un possibile ruolo dell’ippocampo nella patofisiologia della schizofrenia. Landscape viewing Una grande varietà di anticorpi è descritta anche nelle patologie neuropsichiatriche L’identificazione delle diverse specificità anticorpali richiede ulteriori conoscenze e sviluppo tecnologico L’immunofluorescenza indiretta eseguita su due o più tessuti può rappresentare in questa fase preliminare un primo approccio da applicare su casistiche ampie. Resta tuttavia da chiarire attraverso la revisione dei casi e la valutazione prospettica il reale significato clinico di questi dati, cioè stabilire se lo stato anticorpale possa costituire un marcatore biologico per differenziare sottogruppi di patologie psichiatriche che necessitano di differenti trattamenti. Controllo AMA positivo Tessuto: Flocculi Balsano (schizofrenico) Campione positivo Tessuto: Ippocampo Maggi bipolare Campione positivo Tessuto: Ponte medullare