Abbiamo visto la sua stella

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Tanti auguri scomodi Tanti auguri scomodi, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda,
senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica
di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera
diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la
schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
[…] Gli angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna,
con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si
sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità
e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete
vedere “una grande luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi
gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno una bella figura, ma non
scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. Che i ricorsi a tutti i T.A.R. della terra sono
inammissibili quando a farne le spese sono i diritti sacrosanti di chi non
conta mai niente. Che i poveri, i poveri veri, hanno sempre ragione, anche
quando hanno torto.
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio
dell’abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri:
che è poi l’unico modo per morire da ricchi.
Buon Natale! Sul vostro mondo che muore nasca la speranza.
Don Tonino, vescovo
D i c e m br e 2 01 4
Ab biamo visto la sua stella
Gli autori delle sacre scritture ebraiche erano nomadi e pastori che godevano
nell’ammirare il cielo stellato durante le lunghe notti all’aperto. Fra gli astri notarono una stella particolarmente luminosa che associarono alla figura del ‘leone di
Giuda’ progenitore di Gesù. È in questo contesto astronomico e fiabesco che il vangelo di Matteo colloca la vicenda gloriosa dei Magi, venuti dall’oriente sotto la guida della ‘cometa’ a cercare il ‘re dei Giudei’.
Le date liturgiche non sono scelte a caso: riflettono sempre un riferimento cosmico e storico. Nel mese di dicembre si raggiunge il punto più basso della luce solare sulla terra: tutto sembra precipitare in un abisso oscuro e angosciante. Ma in
questo buio la liturgia fa emergere due luci sfolgoranti: la madre e il figlio, Maria e
Gesù, nello stadio originario della loro esistenza.
L’8 dicembre ricorre le festa dell’Immacolata Concezione, verità proclamata solennemente nel 1854 ma già coltivata da secoli nelle comunità cristiane: essa prospetta una visione santa di tutta la realtà creata e uscita dalle mani di Dio come
afferma s. Paolo: In Cristo il Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere
santi e immacolati al suo cospetto nella carità (Ef. 1, 4). Una creazione santa e pura, un
unico disegno d’amore fin dall’eternità coinvolge ogni creatura, Maria e noi tutti.
Celebrando lei, riconosciamo anche la nostra origine nel seno del Padre e proiettiamo la nostra esistenza nel tempo e nello spazio.
Vergine, o natura sacra,
piena di bellezza,
tu sei l’isola della speranza, canta il poeta D. M. Turoldo.
Il 25 dicembre è il ‘Sole di giustizia’ a dominare la scena. La stella dei magi si posò
sulla grotta in cui giaceva il Bambino e, al suo riapparire, provarono una vivissima
gioia. All’inizio del suo vangelo Giovanni dice: La luce splende nelle tenebre. Veniva nel
mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo; e Gesù, più avanti conferma: Io sono
la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita e,
rivolto ai discepoli, dice: Voi siete la luce del mondo.
Lette in chiave simbolica, le tenebre non sono immagine del male, del demoniaco:
esse richiamano alla mente le indefinite potenzialità di cui siamo tutti costituiti e
che attendono di essere concretizzate, realizzate in forme concrete di vita. La festa
della Immacolata Concezione e del Natale mirano a risvegliare in noi la consapevolezza che il destino che ci attende ad ogni varco dell’esistenza è quello di una
crescita e maturazione progressiva del sogno che Dio stesso ha sviluppato dentro
ognuno, di riconoscerlo e di credere fortemente alla nostra trasformazione luminosa per il bene di tutti.
[ Francesco Geremia ]
Seconda Domenica di Avvento
Liturgia: Isaia 40, 1-12; 2Pietro 3, 8-14; Marco 1, 1-8
SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE
Lunedì 8 dicembre:
* Orario festivo
Domenica 14 dicembre:
Terza Domenica di Avvento
Liturgia: Isaia 61, 1-11; 1Tessal. 5, 16-24; Giovanni 1, 6-8. 19-28
Quarta Domenica di Avvento
Liturgia: 2Samuele 7, 1-16; Romani 16, 25-27; Luca 1, 26-38
Domenica 21 dicembre:
Veglia di Na ta le
MESSA DI MEZZANOTTE
Giovedì 25 dicembre:
N AT AL E DE L S I GN ORE
* Orario festivo
Venerdì 26 dicembre:
Santo Stefano
* Eucaristia alle ore 18,45
Domenica 28 dicembre:
FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
Mercoledì 24 dicembre, ore 23:
I. A VVENTO DI SOLIDARIETÀ
Sono veramente tanti coloro che ci chiedono aiuto.
Ci piacerebbe fare un gesto di solidarietà anche a nome vostro.
II. I NCONTRI SUL M ONTE
Domenica 21 dicembre, alle ore 9.30, Raffaele Mantegazza ci parlerà sul te-
ma: Troverete un bambino. Il racconto dell’infanzia di Gesù nei Vangeli apocrifi.
I Vangeli apocrifi sono una miniera preziosa di informazioni sull’infanzia di
Gesù di Nazaret.
Calendario del mese2
Domenica 7 dicembre:
Iniziative e proposte2
III. A VVENTO 2014. I NCONTRI B IBLICI CON L IDIA M AGGI
dépliant
Programma:
Lunedì 1 dicembre: «Ho cercato e ho esplorato: l’esistenza umana
“sotto il sole”»
Martedì 9 dicembre: «Il re è nudo: oltre il delirio di onnipotenza»
Lunedì 15 dicembre: «La vita è bella... nonostante tutto».
Gli incontri si terranno alle ore 20,30 nella sala delle conferenze.
IV. C AMMINO DI F EDE PER F IDANZATI
Sabato 6 dicembre, ore 20,45: Le virtù: forze luminose nella vita matrimoniale
Domenica 21 dicembre, ore 9,00: Ritiro di Natale
Note di cronaca2
Come ovunque, quest’anno la raccolta delle olive è stata più scarsa del solito
nella quantità, ma eccellente nella qualità.
Padre Sebastiano prosegue la cura riabilitativa presso la Fondazione Mazzocchi di Coccaglio, in attesa di tornare appena possibile in Convento.
Il I° dicembre la pastora Lidia Maggi ha tenuto il primo incontro di introduzione alla lettura del Qohelet. Eravamo in molti. Ma penso a coloro che non hanno avuto la possibilità di ascoltare Lidia Maggi: una biblista che ha una squisita
capacità di farti sentire che la Bibbia è un tesoro e che il Vangelo è veramente
una bella notizia.
V. P ERCORSO PER G IOVANI F AMIGLIE
Domenica 14 dicembre il 3° appuntamento avrà come tema:
Come diventare cristiani adulti a livello biblico, morale e politico.
VI. P ROPOSTE PER I R EGALI DI N ATALE
Nella libreria del Convento sono disponibili numerose proposte per i regali
di Natale. In particolare:
- Gli Atti degli ultimi Percorsi antropologici sull’Arte di vivere
- Numerosi libri di Anselm Grün
- Tutte le opere di p. Ermes Ronchi
- ecc.....
CONVENTO DELL’ANNUNCIATA
25038 ROVATO BS
tel. 030 77 213 77
www.servidimariarovato.191.it
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