lo Stroke

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A cura dell’Associazione Logopedisti Piemontesi
Giornata Europea della Logopedia
6 marzo 2008
SENTI CHI (NON) PARLA
Diritto di parola: un Logopedista fa la differenza!
LO STROKE
IL RUOLO DEL LOGOPEDISTA
(Tratto da www.asha.org ; Traduzione italiana a cura della log. Simona Raimondo)
Che cos’è lo stroke?
Lo Stroke è causato da un’interruzione del flusso sanguigno cerebrale che, privando il cervello
dell’ossigeno di cui necessita, causa la morte delle cellule dell’area interessata.
Quando le cellule cerebrali (neuroni) muoiono, le funzioni delle parti del corpo che controllano
sono danneggiate o perse.
Lo Stroke può essere causa di stati di coma o morte.
Tra gli esiti di Stroke ritroviamo:
- paralisi o paresi dei muscoli
- perdita di sensibilità
- problemi di comunicazione e linguaggio
- problemi attentivi, mnesici o di ragionamento
- problemi nella capacità o nella percezione visiva
- difficoltà di deglutizione
- altro
Alcune caratteristiche del paziente affetto da Stroke
A causa dell’organizzazione del nostro sistema nervoso, l’interessamento nello Stroke di un lato del
cervello determinerà i suoi effetti sul lato opposto del corpo.
Spesso, ad esempio, le persone perdono i movimenti e/o la sensibilità nel braccio e/o nella gamba
del lato opposto a quello dell’emisfero cerebrale colpito. Pertanto se una persona ha un ictus a
livello dell’emisfero cerebrale sinistro, si potrà manifestare una paresi o una paralisi nel braccio e/o
nella gamba destra, rendendo difficoltoso lo svolgimento di attività di vita quotidiana (es. vestirsi,
lavarsi, alimentarsi, legarsi le scarpe, altro).
E’ molto comune che un paziente con Stroke si stanchi facilmente.
Inoltre è possibile che il paziente affetto da Stroke sia in grado di vedere oggetti solo in alcuni punti
del proprio campo visivo o che la percezione visiva cambi: di conseguenza è tipico, ad esempio,
che il paziente inciampi o vada contro gli oggetti camminando
Alcuni pazienti possono addirittura perdere la consapevolezza del lato colpito, ignorandolo o
dimenticandolo. Tra le conseguenze, possono avere difficoltà nella lettura, in quanto vedono solo
metà del foglio. Possono, inoltre, vestire solo metà corpo, credendo di essere completamente vestiti.
Queste caratteristiche, raggruppabili nel Neglect, sono comuni per danni nell’emisfero destro.
I pazienti con esiti di Stroke spesso mostrano emozioni inappropriate, con estrema variabilità di
umore. Possono ridere se non vi è nulla di divertente o piangere senza ragioni apparenti. Questi
sintomi sono particolarmente comuni nella fase di ricovero.
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Inoltre dimostrano spesso di aver bisogno di vivere situazioni strutturate o routinarie. Possono
essere molto frustrati per l’impossibilità di comunicare con efficacia, e ciò può essere causa di
“rabbia” e depressione.
I problemi di Comunicazione che insorgono dopo uno Stroke
Il paziente colpito da Stroke può presentare disturbi di linguaggio (afasia), che possono
danneggiare in modo significativo l’abilità di comunicare. La varietà dei disturbi dipenderà dalla
locazione e dall’estensione del danno cerebrale.
Possono essere, inoltre, presenti disturbi inerenti le abilità di scambio comunicativo (disturbi
pragmatici) che possono essere prevalentemente riassunti nelle seguenti caratteristiche:
- difficoltà nel mantenere la sequenza degli eventi nel raccontare una storia
- difficoltà nel mantenere l’argomento del discorso o tendenza a passare da un argomento
all’altro
- difficoltà nel rispettare i turni conversazionali
- difficoltà a mantenere un tono di voce appropriato
- difficoltà a interpretare aspetti conversazionali quali il sarcasmo, lo humor
- reazioni inappropriate, quali impulsività e iperattività o inerzia e apatia
- scarsa o nulla consapevolezza dell’inappropriatezza delle proprie azioni o delle risposte
Per approfondimenti
“L’afasia nell’adulto neurologico. Il ruolo del Logopedista” tratto da www.asha.org
Spesso sono presenti alterazioni a livello della muscolatura orale; tra le conseguenze:
- indebolimento (disartria) o totale in coordinazione (aprassia) dei muscoli delle labbra e
della lingua
- perdita di chiarezza del linguaggio
- indebolimento dei muscoli respiratori, con alterazione dell’abilità del paziente di parlare a
un’intensità sufficiente da essere udito
I muscoli possono essere indeboliti al punto tale che la persona non è più in grado di parlare; di
conseguenza può essere utile l’ausilio di modalità di Comunicazione Aumentativa Alternativa per
esprimere le idee (esempio una Tavola Comunicativa).
I problemi di Deglutizione conseguenti allo Stroke
L’indebolimento della muscolatura buccale, linguale, faringea, laringea e esofagea può inoltre
limitare la funzione masticatoria o inficiare l’efficacia deglutitoria (disfagia).
Per approfondimenti
“La disfagia nell’adulto neurologico. Il ruolo del Logopedista” tratto da www.asha.org
I problemi di Cognitivi che insorgono dopo uno Stroke
I problemi cognitivi sono tipici nei pazienti con danno emisferico destro e la gravità varia in base
alla posizione ed all’estensione del danno.
Tra i potenziali problemi:
- scarsa consapevolezza dell’ambiente circostante
- ridotta attenzione nell’esecuzione di compiti
- difficoltà di memoria
- scarse abilità di ragionamento
- riduzione delle abilità di problem solving
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alterazione delle funzioni esecutive (esempio: raggiungere un obiettivo, pianificare, iniziare,
avere consapevolezza, autocontrollarsi, automonitorarsi e valutarsi, avere flessibilità di
pensiero)
disturbi di concentrazione se presenti stimoli distraenti (esempio: portare avanti una
conversazione in un ristorante rumoroso, dividere l’attenzione tra più compiti)
lentezza nell’elaborare nuove informazioni
alterazione della memoria a breve termine, con conseguenti difficoltà di apprendimento.
I Logopedisti collaborano con l’equipe medica e riabilitativa e con i familiari e i care givers e
elaborano valutazioni e piani terapeutici per i pazienti affetti da Stroke.
A cura delle dott.sse logopediste Simona Raimondo, Rossella Muò, Francesca Auxilia, Patrizia Cancialosi.
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