La nascita dell`Islam (pp. 84-86) - Dove? Il luogo dove nasce e si

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La nascita dell’Islam (pp. 84-86)
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Dove? Il luogo dove nasce e si afferma la nuova religione è la penisola araba, oggi occupata dai
seguenti paesi: Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Kuwait Bahrein, Qatar.
Chi? Gli Arabi, abitanti dei deserti, erano divisi in tribù nomadi e si sostentavano con il commercio e
il saccheggio.
La religione degli Arabi, prima di Maometto. Gli Arabi erano politeisti e veneravano potenze legate
alla loro esperienza quotidiana, come il cielo, le sorgenti, i pozzi. Inoltre, a contatto con Ebrei e
Cristiani arricchiscono la loro religione di figure come Abramo, Gesù e Maria proprie di quelle
religioni.
La Mecca. La Mecca era la città al centro del mondo degli Arabi beduini. Vi si venerava, infatti, una
pietra nera, incastonata nel muro della Kaaba, che si diceva fosse stata portata sulla terra dall’arcangelo
Gabriele.
Maometto. Fino ai trent’anni, Maometto conduce una normale vita da mercante. Intorno ai trent’anni
inizia ad avere delle visioni: l’arcangelo Gabriele gli avrebbe dettato il volere di Dio, che egli riporta
nel Corano, il libro che sarà alla base della nuova religione.
La nuova religione. A differenza dei culti degli Arabi, è una religione monoteista e si basa su cinque
pilastri: professione di fede in Allah, dio unico, e Maometto, suo profeta; preghiera cinque volte al
giorno; Pellegrinaggio obbligatorio a La Mecca; elemosina obbligatoria; digiuno durante il mese di
Ramadan. Inoltre, si pone come l’ultima rivelazione di Dio, dopo quella di Abramo (Antico
Testamento) e quella di Gesù (Nuovo Testamento).
L’accoglienza della nuova religione: l’Ègira (pp. 86-87)
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La prima predicazione e l’Ègira. I mercanti de La Mecca, non furono contenti di Maometto. Egli,
infatti, predicava il monoteismo e l’uguaglianza, mettendo in crisi i loro traffici e il loro stile di vita.
Fu così che attentarono alla sua vita. Il profeta si trovò così costretto a lasciare la sua città e a rifugiarsi
presso l’oasi di Medina. Questo trasferimento viene chiamato Ègira e viene sfruttato come
convenzione per dividere la linea del tempo nei paesi di cultura arabo-islamica.
La riconquista de La Mecca. A Medina Maometto organizza il suo rientro: jihad indica proprio la
guerra, combattuta in nome di Allah, grazie alla quale i seguaci di Maometto riuscirono a rientrare a
La Mecca e successivamente a conquistare uno degli imperi più estesi mai esistiti.
L’espansione del Califfato (p. 89)
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I califfi. I successori di Maometto – i “califfi”, appunto – dal 634 al 711 riuscirono a sottomettere al
loro potere tutte le terre che, andando dall’odierno Afghanistan e passando per l’Africa settentrionale,
vanno fino alla Spagna e il Portogallo.
L’organizzazione. Venuti a contatto con imperi millenari e più evoluti (quello bizantino e quello
persiano) gli Arabi ne assimilano l’organizzazione.
La coincidenza di leggi civili e religiose. Dato che il momento della nascita dello Stato e della
religione coincidono, non c’è differenza fra leggi civili e religiose.
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