5 Maggio Torino resistenze

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11/05/15
Risultati della sorveglianza
microbiologica regionale:
l’antibioticoresistenza
Dr. Andrea Rocchetti
DEFINIZIONE DI BATTERI “MULTIDRUG RESISTANT” •  A livello globale, la prevalenza di batteri gram-negativi
MDR ritrovati nei campioni clinici continua ad aumentare.
•  Molti studi indicano un aumento simile di trend anche
riguardo batteri gram-negativi derivati da pazienti
trapiantati.
•  Batteri MDR clinicamente importanti derivati da pazienti
trapiantati sono ceppi lattosio-non fermentanti come
Pseudomonas, Burkholderia e Stenotrophomas, così come
Acinetobacter Carbapenemasi-resistenti, e
Enterobacteriaceae MDR, in particolare CR
Enterobacteriaceae (CRE).
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DEFINIZIONE DI BATTERI “MULTIDRUG
RESISTANT”
•  La definizione di MDR più largamente accettata è:
“resistenza verso uno o più agenti compresi in tre o più
categorie di antibiotici, attivi contro il batterio isolato”.
-Nel caso di S.aureus meticillina- resistente, esso si definisce come
ceppo MDR, indipendentemente dalla resistenza ad altri antibiotici
•  Si definiscono batteri Extensively – drug resistance (XDR)
quelli suscettibili a non più di due categorie di antibiotici.
•  Pan-Resistance (PR) è definita come resistenza a tutti gli
antibiotici disponibili.
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Le colonie evidenziatesi come “sospette”
dovranno essere caratterizzate
Identificazione
Antibiogramma
Test fenotipici e/o genotipici
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Criteri adottati
Vengono presi in considerazione tutti i dati sottoposti a controllo delle
ridondanze.
Nel 2013 abbiamo rilevato che…
N° 19 centri applicavano un controllo delle ridondanze a cadenza
mensile.
N° 13 centri applicavano un controllo delle ridondanze a cadenza
annuale.
N° 2 centri non eseguivano controllo delle ridondanze
I dati vengono espressi come ceppi I/R secondo EARSS.
Criticità:
1.  Controllo ridondanze differente da centro a centro.
2.  Analisi riferiti a contesti ospedalieri, territoriali e misti
I bollettini 2012 e 2013 verranno distribuiti in formato PDF e spediti in
rete ai laboratori entro luglio 2015
Gram positivi
Staphylococcus aureus
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Fa$ori di rischio per le infezioni da Staphylococcus aureus 1.  Diabete 2.  Piede diabe<co 3.  Cateteri a permanenza 4.  Infezioni della cute 5.  Immuno-­‐compromissione 6.  Preceden< interven< chirurgici Oxacillina/ cefoxitina
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Rifampicina
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Considerazioni
§  Attenzione! una variante del gene mecA, denominata mecA-
LGA251, che possiede un’omologia <70% con il gene mecA
classico, recentemente descritta in isolati di MRSA sia umani che
animali. Questa variante, anche definita mecC, può porre problemi
di rilevazione, poiché codifica per CMI non elevate per meticillina e
oxacillina (4-16 mcg/ml).
§  Attenzione! Siamo in presenza di continuo diversificarsi delle
cassette geniche SSCmec; anche in questo caso, occorre prestare
attenzione alla refertazione dei dati proposti dai sistemi commerciali
in biologia molecolare.
§  Sono stati infine puntualizzate le tipologie geniche di resistenza per
daptomicina e in particolare, si è sottolineato come, per la
daptomicina, singole mutazioni nei geni mprF, rpoB, rpoC, e yycG
comportino una riduzione del legame della daptomicina Capolimerizzata con la parete cellulare, con incremento di basso livello
delle CMI
§  Il genotipo più frequente in italia è genotipo ST8-MRSA-IVc, spa tipo
st008 che risulta più impermeabile rispetto allo spa tipyng st41 al
gene di resistenza per la meticillina
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Gram positivi
Enterococchi
Aminopenicilline
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Vancomicina
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Aminopenicilline
Vancomicina
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Gram nega)vi ESBL e Carbapenemasi 14
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Fa$ori di rischio per lo sviluppo di infezioni da parte di germi Gram nega<vi 1.  Ospedalizzazione nei tre mesi preceden< 2.  Permanenza in centri di cura per lungo degenze 3.  Esposizione agli an<bio<ci nei tre mesi preceden< 4.  Terapie con Cefalosporine di 2° e 3° generazione , Chinolonici o Penicillina 5.  Età >60 anni 6.  Diabete 7.  Patologie epa<che 8.  Infezioni mul<ple del tra$o urinario e patologie renali di fondo Cefalosporine III generazione
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Carbapenemi
Fluorochinoloni
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Considerazioni
§  Attenzione! I meccanismi di resistenza nelle Klebsielle sono diversi
1.  Carbapenemasi : KPC- MBL ( VIM e NDM) –OXA 48
2.  Alta impermeabilità di membrana + Beta lattamasi ( ESBL/AmpC)
§  Rapida evoluzione della resistenza ai carbapenemi negli
enterobatteri per diffusione delle carbapenemasi con conseguente
impatto clinico ed epidemiologico crescente
§  Carenza di nuovi farmaci e quindi opzioni terapeutiche
§  Che fare? Valutare le strategie terapeutiche ( associazioni tra
antibiotici );
fare un’ uso appropriato degli antibiotico ( antimicrobial
stewardship); implementare le misure di sorveglianza e di infection
control.
Acinetobacter baumannii
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Pseudomonas aeruginosa
MDR
Fa$ori di rischio per lo sviluppo di Ps. Aeruginosa 1.  Permanenza in ICU 2.  Tra$amento antecedente con più classi di an<bio<ci 1.  Fibrosi cis<ca 2.  HIV/AIDS AVANZATO 3.  Tumori maligni/neutropenia 4.  Shock se[co 5.  Ven<lazione meccanica o CVC o cateteri di Foley 21
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Piperacillina/tazobactam
Aminoglicosidi
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Carbapenemasi
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Comunicazione
§  I batteri non devono essere considerati come entità
cellulari individuali poiché essi comunicano tra loro
eseguendo un monitoraggio della popolazione atto
a verificare la presenza di microrganismi sia ospiti
che competitori.
§  Tale fenomeno prende il nome di “quorum
sensing” e descrive i meccanismi che regolano la
comunicazione tra cellule.
§  In altre parole i batteri prima d’infettare l’organismo
discutono tra di loro per verificare se sussistono le
condizioni favorevoli per l’espansione e la relativa
mutazione.
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Comunicazione
§  Il “report epidemiologico regionale” sulle
resistenze oltre alla funzione informativa
deve contenere elementi che facilitino il
confronto tra operatori sanitari.
§  Per questa ragione il bollettino dovrebbe
essere distribuito anche in un formato
utilizzabile per presentazioni di reparto e
per discussioni collegiali.
RINGRAZIAMENTI
ASO e ASL piemontesi
UOPRI e CIO
Laboratori Microbiologia
Le Direzioni Sanitarie
I colleghi del GLICA
Annalisa Finesso del SEREMI
Sebastian Giacomelli
KPC-producing super bugs
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