MANI SPORCHE INFEZIONI IN CHIRURGIA OCULARE MICHELE MARULLO PESCARA 18 APRILE 2008 PREMESSA Le infezioni ospedaliere, contratte durante la degenza, generalmente si manifestano o durante il ricovero o dopo la dimissione del paziente. Per quanto riguarda la chirurgia oculistica, l’infezione che si deve temere e quindi evitare a tutti i costi, è rappresentata dall’ENDOFTALMITE postpost-operatoria. operatoria. L’ ENDOFTALMITE è un processo infiammatorio che interessa le strutture e cavità interne dell’occhio (retina, camera vitrea e vitreo, coroide, iride, e camera anteriore) La PANOFTALMITE interessa anche i tessuti orbitari perioculari E.O. ASETTICA ( STERILE) E’ una flogosi intraoculare in assenza di fattori settici, e rappresenta una reazione abnorme al materiale delle IOL (anse in polipropilene), al materiale lenticolare denaturato (cataratta ipermatura ipermatura), ), a sostanze derivate da necrosi di un tumore endoculare endoculare,, al talco dei guanti chirurgici… Endoftalmite settica Endoftalmite in cui siano risultate positive, per uno o più microrganismi, almeno due colture di umor acqueo o di vitreo Puliafito et al. (Ophthalmology 1982; 89: 921921-9) Endoftalmite post-operatoria • • • Grave danno visivo 30% Distacco di retina 8-10% Cecità 18% Olson R.J. (Surv. Ophthalm. 2004) E.O. SETTICA (INFETTIVA) L’ L’endoftalmite endoftalmite e la panoftalmite riconoscono in genere una eziologia infettiva batterica ( 6060-90%) conseguente a: •intervento intraoculare • trauma perforante con o senza corpo estraneo ritenuto •per diffusione di una meningite ((endoftalmite endoftalmite metastatica, neisseria meningitidis). meningitidis ). Più del 50% sono causate da cocchi Gram + ( Staphilococcus aureus , St. epidermidis) Il 25% da Gram- ( pseudomonas aeruginosa) Le restanti da miceti (candida) e forme polimicrobiche I virus ( herpes zoster,simplex, citomegalovirus), e i protozoi, pare siano responsabili di endoftalmiti in pz. immunodepressi o defedati. Sorgenti di infezione Flora saprofitica perioculare Con tecniche di epidemiologia molecolare é stata dimostrata, nel 5050- 65% dei casi, l’ identità genetica tra i microrganismi isolati dal vitreo e quelli isolati dai tessuti esterni perioculari del paziente. Speaker et al. (Ophthalmology 1991; 98-5: 639-650) Sorgenti di infezione • Materiali medico-chirurgici • Strumentario medico-chirurgico • Soluzioni e medicazioni per uso intraoculare o superficiale • Componenti dell’equipe chirurgica • Superfici ambientali • Sistemi di climatizzazione • Lungodegenza !!!!! Incidenza e tipi di interventi correlati alle endoftalmiti Endoftalmiti • • • • • • Chirurgia della cataratta 0,32% Cheratoplastica perforante 0,13%0,13%-0,7% Chirurgia filtrante 0,5-1,8% 0,5Chirurgia ab externo del distacco di retina 0,02%-0,008% 0,02%Vitrectomia 0,2%-0,4% 0,2%Chirurgia dello strabismo 0,0003% Endogene (bilaterali) • 2 – 15% delle endoftalmiti Esogene • 60% post chirurgiche • 2 – 7% post traumatiche perforanti rurali > non rurali • 7 – 31% da c.e. ritenuti Endoftalmiti Fattori predisponenti • • • • • • • Diabete mellito Insufficienza renale Chemioterapia Linfomi - Leucemie Epatopatie tossiche AIDS Trapianto midollare Eziologia Batteri 90%, Miceti, Virus, Protozoi, Parassiti GRAM + (84%) Staphilococcus E. Staphilococcus A. Staphilococcus CN. Streptococcus A-C-D Pneumococcus Micrococcus Corinebatterio GRAM - (6%) 70% 24% Pseudomonas A. E. Coli Citrobacter Proteus M. 6% Dal punto di vista clinico distinguiamo: la forma classica di Endoftalmite acuta (a comparsa precoce) entro le 24 24--72 h In genere si presenta con una sintomatologia +/- eclatante: •Cefalea •Febbre •Vomito •Prostazione fisica •Dolore oculare e perioculare •Fotofobia •Riduzione dell’A.V. •Iniezione pericheratica •Iperemia congiuntivale •Tyndall in C.A. •Depositi di fibrina sulla IOL •e sull’endotelio corneale •IPOPION •Ipertono oculare •Edeme palpebrale Cosa fare per prevenire tali infezioni?? PREOPERATORIO PEROPERATORIO INTRAOPERATORIO POSTOPERATORIO PROFILASSI ANTIBIOTICA PERSONALE DI SALA DEDICATO SANIFICAZIONE SALA OPERATORIA ABITUDINI COMPORTAMENTALI DISINFEZIONE DELLA CUTE ANESTETICI TOPICI MONODOSE MATERIALE DISPOSABLE CAMBIO DI TUTTA L’ACCESSORISTICA DISINFEZIONE FORNICI TEMPI CHIRURGICI ADEGUATI (IDRO)SUTURA DELLE BRECCE CHIR. CHIR. ANTIBIOTICOTERAPIA GESTIONE COMPLICANZE ANTIBIOTICOTERAPIA L. e G. IGIENE L. PRECAUZIONI GENERALI ALLONTANAMENTO FONTI INFEZIONE Cambio periodico filtri impianto di condizionamento Accertarsi del corretto funzionamento !! Disinfezione con IODOPOVIDONE al 10% della cute perioculare prima dell’anestesia peribulbare Disinfezione della cute perioculare con IODOPOVIDONE AL 10% ed instillazione di IODOPOVIDONE al 5% nel fornice congiuntivale e lasciare agire per 2 minuti prima di iniziare l’intervento!! Profilassi pre-operatoria IODO POVIDONE Unico provvedimento raccomandato dalle linee guida,con sostanziale livello di evidenza Soluzione al 10% per detersione cute palpebrale e perioculare Soluzione al 5% nel sacco congiuntivale per 2 minuti IODO--POVIDONE rilascia IODO iodio libero,che ossida i microorganismi. Il meccanismo di ossidazione richiede tempo Sono noti casi multipli d’infezione post peratoria, dovuti a contaminazione ambientale, che hanno portato in passato, ad interventi demolitivi di enucleazione in tutti i pz colpiti contemporaneamente da endoftalmite! Come evitare tali contaminazioni? Ordine e massima pulizia del tavolo madre… Cambio tubi d’infusione tra un’ intervento ed un’ altro…. Gentamicina nella linea di infusione Isolamento delle ciglia dal campo operatorio Fattori associati a maggiore incidenza di endofalmiti post operatorie Eccesiva durata dell’intervento!!! Incisione chirurgica non a perfetta tenuta Rottura capsulare Perdita di vitreo ….. Gestione Preventiva delle Endoftalmiti Obiettivi:: Obiettivi • Profilassi prepre-operatoria • Proteggere il microambiente della ferita • Trattare l’infiammazione • Prevenire le complicanze infettive • Favorire la compliance del paziente La scelta della Terapia Farmacologica • Caratteristiche chimicochimico-fisiche della molecola • Forma Farmaceutica • Formato Monodose o Multidose Incidenza Pre antibiotica • • • Fine 1800 10% 1900--1925 1900 1.8% 1925--1950 1925 0.58% Profilassi prepre-operatoria: antibiotico topico Requisiti:: Requisiti • Spettro d’azione ampio • Bassa incidenza di resistenza batterica • Attività sui ceppi resistenti ad altri antibiotici e sui germi nosocomiali • Ottimo quoziente di inibizione • Buona permanenza sulla superficie e pentranza oculare • Ottima tollerabilità locale e sistemica • Assenza di tossicità intrinseca • Formato monodose Profilassi Farmacologica Profilassi prepre-operatoria Antibiotici + steroidi topici Ofloxacina coll. x 3 die Norfloxacina coll. x 3 die FANS topici Antibiotici per OS * ( fluorochinolonici di IV che passano la barriera emato--oculare ) emato Profilassi intra intra--operatoria Antibiotici a largo spettro EV* ( se il pz. pz. non li ha assunti per os ) • • • • Polivimilpirrolidone – Iodio Cefuroxime Vancomicina Gentamiina e nella BSS d’infusione (….) e topici Protocollo terapeutico postpost-operatorio Antibiotici topici + steroidi topici FANS 5% intracamerulare “Most infectious disease experts prefer to reserve new antibiotics for treatment and use other antibiotics for prophylaxis” prophylaxis” Liesegang TJ, JCRS 2008 ENDOFTALMITI P.O. U.O. Oculistica ASL PE 19.722 interventi endobulbari ‘96 – ‘07 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 Multidose • Maneggevoli • Il contenuto si contamina facilmente • • dopo l’apertura (dal 4% al 50% dei casi) Favoriscono la diffusione delle infezioni nosocomiali La presenza dei conservanti può ritardare la riepitelizzazione ed esprimere citotossicità Monodose • Pronti per l’uso • Sempre sterili al momento della • • • • • L’assenza di contaminazione dei flaconi multidose non è assicurata presenza dei conservanti dalla somministrazione Prevengono la diffusione delle infezioni nosocomiali Privi di conservanti e quindi dei loro effetti deleteri Costo terapia basso: una confezione può essere utilizzata per diversi pazienti Raccomandati dalle autorità europee competenti (AIFA, Royal Ph Ph.. Soc. of Gr. Gr. Britain,, British National Formulary Britain Formulary,, Farmacopea Europea, ecc) Endoftalmite Trattamento • • TOPICO Ofloxacina 0,3% Vancomicina rafforzata 25 mg/ml • • • GENERALE Teicoplanina Imipenem Ciprofloxacina INTRAVITREALE • • Vancomicina 1-2 mg Cefazoline 2.5 mg Terapia chirurgica Vitrectomia In prima battuta nei pazienti con visus limitato a percezione luce Endoftalmite emorragica (E.V.S. : Arch. Ophthalmol. 113; 1995:1479-1496) Conclusioni • • • • • • • • • • ENDOFTALMITE Alto rischio di perdita funzionale e anatomica Alti costi di gestione Aspetti medico legali LA CHIRURGIA OFTALMICA RICHIEDE : estrema perizia ed esperienza di tutta l’equipe chirurgica aggiornamento nella scelta dei presidi medico medico--chirurgici adozione di tutti i principi di sicurezza e sterilità degli ambienti, strumenti, accessori…… accessori…….. .. impiego di adeguata profilassi farmacologica pre intra e postoper.. postoper diagnosi e terapia precoci effettuare la scelta migliore per la sicurezza e la compliance del paziente, in accordo a quanto raccomandato dalle autorità sanitarie internazionali PRINCIPALI FONTI DI E.O. SETTICA •FLORA SAPROFITICA PERIOCULARE >60% •SISTEMA GHIANDOLARE E DI DRENAGGIO DELLE LACRIME •MUCOSA NASALE E DEI SENI PARANASALI •OCCHIO CONTROLATERALE Speaker et al. (Ophthalmology 1991; 98-5: 639-650) •MICRORGANISMI PROVENIENTI DALLE PERSONE PRESENTI IN S.OPERATORIA ( ESPETTORATO, ANNESSI CUTANEI, VESTIARIO, SCARPE….) SCARPE….) •SUPERFICI AMBIENTALI •SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE •STRUMENTARIO CHIRURGICO CONTAMINATO (TIP FACOEMULSIFICATORI BISTURI, FIBRE OTTICHE…) OTTICHE…) •SOLUZIONI E MEDICAZIONI INTRA E PERIOCULARI, CONTAMINATE (COLLIRI, BSS, SOSTANZE VISCOELASTICHE..) •PRESIDI MEDICO CHIRURGICI CONTAMINATI ( IOL, GUANTI, SUTURE..) NETILMICINA Caratteristiche:: Caratteristiche • Spettro d’azione ampio • Attività sui ceppi resistenti agli altri aminoglicosidi e sui germi nosocomiali • Significativo effetto postpost-antibiotico(soppressione crescita batterica che persiste dopo l’esposizione all’antibiotico) • Ottimo quoziente di inibizione • Assenza di tossicità intrinseca a livello della superficie oculare • Disponibile in gel e in associazione con steroidi (formato monodose)