Corso di Filosofia del diritto

annuncio pubblicitario
UNIVERSITÀ MEDITERRANERA DI REGGIO CALABRIA
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA ED ECONOMIA
Corso di Filosofia del diritto
Prof. Daniele M. Cananzi
a.a. 2012-2013
Caravaggio?, Narciso, 1597-1599
Palazzo Barberini, Roma
“Une liberté seulement humaine” per la quale “vouloir
n'est pas créer”
(P. Ricoeur, Philosophie de la volonté I,
p. 453, 456)
“nella storia tutto è egualmente storico e temporale.
Il problema è di riconoscere nella storia la presenza
dell'essere e quindi di distinguere (…) fra ciò che
ch'è solamente storico ed espressivo e ciò che è anche
ontologico e rivelativo”
(L. Pareyson, Verità e interpretazione, p. 42)
“la verità non è una cosa che l'uomo inventi o
produca, o che si possa in genere produrre o
inventare: la verità bisogna lasciarla essere”
L. Pareyson, Verità e interpretazione,
Milano, 1971, p. 84.
“Allora l’essere e la libertà sono inscindibilmente
congiunti, e la libertà, conscia del proprio
radicamento ontologico, sede accogliente della legge
che vi trova formulazione, pienamente sintonizzato
con l’assoluto, può fare quel che vuole, giacché il suo
atto non è più un arbitrio individuale, ma la presenza
stessa dell’essere”
(L. Pareyson, Interpretazione e storia,
Milano, 2007, p. 213)
“l’obbligazione della norma senza la libertà della
persona si irrigidisce in una costrizione esterna e
mortificante, e la libertà della persona senza
l’obbligazione della norma si dilata in un’espansione
vitalistica e illimitata”
(L. Pareyson, Interpretazione e storia, p. 213)
“l’essenza dell’uomo, che è il soggetto della ricerca,
non è l’esserci, il Dasein, ma il dover essere. Il dover
essere è la molla della ricerca”
(L. Pareyson, Interpretazione e storia,
Milano, 2007, p. 15)
“Sul piano logico (…) la norma, in quanto stabilisce
un dover essere, prescrive che accada (si faccia, non
faccia, si lasci fare) qualche cosa che altrimenti
potrebbe non accadere. Ciò trova una spiegazione
sul piano ontologico, poiché il dover-essere si rapporta a
un ente, l'uomo, che non è staticamente definito e compiuto ma
agisce e si sviluppa, e il cui sviluppo non è
deterministicamente necessitato ma è aperto a più
possibilità. Fuori da codesto orizzonte ontologico, il dover
essere è privo di senso”
S. Cotta, Giustificazione e obbligatorietà delle norme,
Milano, 1981, p. 18.
Struttura logica della norma:
Se A allora B
A è B --- Gli A sono B
“solo quando entra nella dimensione della
giustificazione l'imperativo diviene dover-essere e
così si eleva a livello razionale”
G. Carcaterra, Dal giurista al filosofo,
Torino, 2007, p. 5
Ragionamento inferenziale:
Tutti gli uomini sono mortali,
Socrate è uomo
dunque
Socrate è mortale
Ragionamento giustificativo:
Socrate è mortale
perché
è uomo
e tutti gli uomini sono mortali
Norma originaria (principio di individuazione):
a) Il diritto X si compone di queste norme
clausola di osservanza:
b) si deve osservare il diritto X
clausola di necessità:
c) ci deve essere un diritto
Scarica