Linfonodi+Atm - Axada Catania

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I
t
I
1.3 ANATOMIA I}ISTRETTUALE ORO.CETT\rECO-FACCIALE
tr
linfonodi dellatestae del collo eomprendono:
i
E- sei grnppi:
tinfonodi aceipitaÍi" mastoidei
o
retroaaricolari,
parotidei, sotnmandibolmi, ai quali si possono aggiuagere i linfonodi
faciali e
sotÉormentali. Costituiscono
nel complesso lma specie di
collana che circonda laparte superiore del collo nel prmto di unione con
la
tesba-
m-
E
il cerchio linfonodale pericervicale;
due gnrppi:
í linfonodi souolinguali e retrolaringei che sono pcsti
medianente al cerchío perícendcate;
ETF. due gruppi:
i linfonodi cervicali mteriori e l*erali del cotlo-
Studiererno quindi: 1"
il cerchio Hnfonodale;Z" r linfornodi sottolinguali
e reu'ofaringei; 3" linfonodi cervicali anteriori; 4" i Xinfonodi eervicali
taterali"
e del colle.
puatoidei;4)
catena del n.accessorio spinale;
X), L. Occipitali; 2) I.. retroaurió[arl 3) L.
5) L. frciate; 6) L. sotronrentale; 7) L sotommdibolae; 8) cd€na e via giugutare inmrcA
9) catema e via g. aúsriore; l0) catena e via wvicaÎe tras€rsa
$e&esos
dd rnggruppsmento dei línfonodi della ÈesÉe
a
CAPITOLO
1
AI{ATOMIA DELL'ARTIC OLAZIOI{E
TEMPORO-MANDIBOLARE ( A.TM. )
Fig.2a-2b
TO ACUSTICO
L'osso mandibolare si sviluppa per traziomolli in crescita (matrice
funzionale di Moss). La direzione di cre_
scita media dei muscoli masticatori (mas_
setere, pterigoideo intemo e temporale) è
la stessa di quella indotta rtel_la còntrazione funzionaie degli stessi muscoli. per cui
la forma dell'osso in ogni sua parte, inclusa la forma del condilo, si configura auto_
maticamente adatta a ricevere il carico
funzionale che ha Ia stessa direzione delia
crescita, ma verso opposto.
ne dei tessuti
I
,W
Fig. I
L'Articolazione
Fig.2a
TemporoMandibolare è formata da tre
strutture fra loro sovrapposte
che sono, dal basso verso l'alto,
rl condilo mandibolare, rI disco
articolare e la fo s s a glenoide.
Davanti alla fossa glenoide si
trova il tubercolo articolare
(Fig. 1).
CondÍlo
Il
condilo è situato sulla som-
mità del colio mandibolare
rispetto al quale risulta lievemente incurvato in avanti.
Detta incurvatura segue il vettore di crescita (trazione) e di
azione-contrazione (pres sione)
del massetere (Fig. 2a,2b) che
induce anche la disposizione
dei rivestimenti fibrosi posti
suile superfici articolari del
condilo e della fossa, rivolti
sr.rpero-anteriormente ossia perL:ndicolarmente a detto vettore
Fig. 2b
a
e nella applicazione della massima forza masticatoria. Il condilo ha inoltre un asse individuale un pò obliquo rispetto
all'asse di rotazione bicondilare
(Fig. 3). Quesra obliquità, do-
Fio
lare.
B 81,
Bl
B2 = Asse monocondi-
lare.
I
due assi monocondilari si incontrano sulla parte anteriore del fora_
me occipitale.
vuta presumibilmente alla
disposizione di origine ed
Í/-
inserzione del massetere e dello
pterigoideo interno, fa si che i
due assi individuali dei condili,
prolungati verso il centro del
cranio, si vadano ad incontrare
sul bordo anteriore del forame
occipitale, mentre l'asse di
?
A A1 = Asse di rotazione bicondi_
Fig.3
rotazione bicondilare passa per
il
polo mediale del condilo e
davanti al forame occipitale di
circa 15 mm. Ciò porta come
conseguenza meccanica
il
fatto
che il polo laterale sia più
mobile del polo mediale nei
movimenti e quindi relativamente più sollecitato e più sog-
DISCO ARTICOLARE
getto a patologia (vedi Cap. 7).
FOSSAGLENOIDE
Disco articolare
Il
disco articolare è una formazione fibrosa posta supero-anteriormente al condilo, sempre in
ossequio al vettore di forze
applicato al sistema. Esso, normalmente, ha una forma pressappoco biconcava, con la parte
supero-posteriore più spessa e
convessa (Fig. ).
Concettualmente è tuttavia
importante sottolineare che il
disco è una formazione funzionale che assume la forma consentita dalle superfici dure che
li.r contengonrl. ossia il condilo
e la fossa slerioide. Da ciò con-
{'ì
13,
TO
ACUSTICO
FOSSETTA PTERIGOIDEA
SCISSTIRA
PETRO-TIMPANICA
COLLO DEL CONDILO
Fíg.4
segue che se il condilo, per
qualsiasi motivo traumatico e/o
occlusale si disloca, il disco ne
risulterà deformato e inevitabilmente meno stabile. Tenderà
pertanto a spostarsi determinando tutta la catena fisiopatologica dell'internal derangement (vedi Cap. 5). Il disco
articolare, che si forma con la
funzione masticatoria parallela-
mente allo svezzamento del
bambino, finisce per rendere
congrue in tutti i movimenti
funzionali, le superfici di condilo e fossa, che altrimenti,
considerandc i soli profili ossei,
non lo sarebbero.
Nell'A.T.M. coesistono pertanto due articolazioni sovrapposte
e tra loro indipendenti, l'articolazione condilo-discale (com-
i
partimento articolare inferiore)
e disco-glenoidea (compartimento articolare superiore).
Queste articolazioni però, nei
normali movimenti funzionali,
agiscono contemporaneamente
e armoniosamente, dando un
movimento intermedio secon-
do una "linea muscolare di
movimento". Si può ritenere
che detto movimento avvenga
attorno ad un certo asse trasversale vagamente migrante, ma
situato in media nella zona del
forame mandibolare, sPina
dello spix, che pertanto verrebbe a trovarsi, e quindi inevitabilmente si formerebbe, in un
punto di relativo vuoto di forze,
come nel fulcro medio di un
vortice. Questo è dunque il
punto meno mobile deila mandibola e qui si trovano, appunto, le emergenze dail'osso man-
dibolare dei nervi alveolari
e
come talvolta vengano riferite
all'orecchio sintomatologie di
origine A.T.M. e come traumi
in regione mentale possano
ledere la parete del meato. Al
contrario, dolori causati da Processi infiammatori del meato
acustico e dell'orecchio medio
possono essers acuiti dalla
masticazione, specie nei casi di
dislocazione distale dei condi-
condilo contornandolo più
meno come una fionda.
Molto importante, ai fini della
patologia, è
il
legamento poste-
riore del disco che unisce il
bordo posteriore discale con la
parete posteriore della fossa gle-
noide e la parte posteriore del
collo del condilo. Questo è il
lo.
cosiddetto legamento bilaminare
in quanto formato da due lamine
sovrapposte, una superiore, ela-
Tutta I' articolazrone, disco,
stica, e una inferiore, fibrosa.
fossa e condilo, è compresa in
una capsula molto tenue e lassa
che permette i movimenti complessi necessari alle varie funzioni. Detta capsula è rinforzata
Fra le due lamine è compreso un
tessuto cellulare lasso e lipidico,
molto vascolarizzato ed innervato e quindi non adatto a sopportare carichi.
cui principali
Detto tessuto è fortemente
sono: il legamento disco condilare che unisce il disco ai poli
laterale e mediaie del condilo, e
il legamento collaterale obiiquo
che unisce molto saldamente il
tubercolo articolare al coilo del
espansibile, e si riempie di sangue quando il condilo abbando-
Fìo
LRl=Legamento retrodiscale inferiore
da legamenti
i
na la fossa nei movimenti di
traslazione in aperfura e in protrusiva (ginocchio vascolare)
(Fie. s).
dei reiativi vasi.
Fossa glenoide
La fossa glenoide, di forma
concava semielissoidale, è
situata nell' osso temporale;
anteriormente continua con il
tubercolo articolare, posteriormente è delimitata dalf incisura
petro.timpanica (incisura di
Glaser) attaverso la quale Passano un'arteriola e nervi che
penetrano nella cassa del timpano. La parte posteriore della
fossa glenoide è separata dal
meato acustico esterno e dall'orecchio medio da un sottile
setto csseo. Questo spiega
rJ
o
5
V= Vescicole secernenti liquido sinoviale
E=Eminenza
TR=Tessuto retrodiscale
D=Disco
GV=Gìnocchio vascolare
PES=Pterigoideo estemo superiore
PEI= Pterigoideo estemo inferiore
Nei recessi deila camera articolare dentro la capsula, sono
indovati dei bottoni ghiandolari
secementi liquido sinoviale, un
acido jaluronico a catena lunga,
ricco di proteine e molto fluido.
il cui compito è di lubrificare
l'articolazione e di nutrirne le
porzioni non vascolarizzate,
come le parti fibrose e il disco.
Ovviamente acciocchè questo
liquido sinoviale circoli effica_
cemente è indispensabile una
corretta dinamica articolare.
Il condilo presenta, nel suo
interno, una struttura grosso
modo a strati. Uno strato super_
ficiale articolare fibroso, uno
strato sottostante di tessuto
mesenchimale indiffe r enziato
che sovrasta una certa quantità
di cartilagine di accrescimento.
Questi ultimi due strati, inco_
stanti funzionalmente nell, adul_
to, ma comunque presenti in
vari gradi, costituiscono il cen_
tro di accrescimento endocon_
drale del condilo, che assicura
un costante potenziale di adat_
tamento morfologico del condi_
lo ai progressivi cambiamenti
occlusali della vita dell,indivi_
duo. Ricordiamo però che la
mandibola tutta cresce non già
per opera di detto centro endo_
condrale, ma per accrescimento
intramembranoso dipendente
dalla funzione muscolare e in
parte dall'accrescimento tegu_
mentario (Matrice funzionale di
Moss).
1,j
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