patologia del mediastino.

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PATOLOGIA DEL MEDIASTINO.
Il mediastino contiene cuore e grandi vasi, esofago, trachea,e bronchi principali i nervi vago e
frenico timo dotto toracico e linfonodi .
Mediastino  superiore ( trachea esofago tmo arco dell’aorta e vena cava superiore)
 medio (cuore, trachea e i bronchi principali, vasi polmonari linfonodi e linfatici)
 inferiore (aorta discendente, catena paravertebrale del simpatico, nervi vaghi e
intercostali, dotto toracico, linfonodi e vasi linfatici).
Aspetti clinici
La sindrome mediastinica è caratterizzata dalla compressione, i sintomi dipendono dal segmento
interessato:
Mediastino superiore e anteriore:
 compressione delle vie aeree e dei tronchi venosi.
 Compressione del nervo ricorrente  voce bitonale ;
 compressione del nervo frenico  nevralgia a collo e spalla; singhiozzo o paralisi di
un’emidiaframma;
 compressione del vago disturbi ritmo cardiaco;
 compressione nervi intercostali  nevralgia;
 compressione simpatico cervicale e plesso brachiale  Sindrome di Petit ( midriasi,
esoftalmo, e retrazione palpebra superiore) e sindromi di Bernard Horner (miosi enoftalmo
e ptosi palpebrale); Sindrome di Pancoast (plesso brachiale):dolore arto superiore paralisi
mano.
Un segno tipico è lo sviluppo di circoli collaterali da compressione delle grandi vene.
Ad esempio nell’ostruzione della vena cava superiore il quadro comprende cianosi, con
distensione venosa al viso e al collo, a livello retinico e sulla superficie inferiore della lingua e
edema a mantellina. Lo sviluppo dei circoli collaterali varia in rapporto alla localizzazione
dell’ostruzione rispetto lo sbocco dell’azigos.
Nell’ostruzione della vena cava inferiore i circoli collaterali interessano le vene ipogastriche fino
alla cava superiore e si presentano: edemi dei distretti inferiori epatomegalia e ascite.
 Compressione delle vene polmonari: dispnea, cianosi, edema polmonare idrostatico,
versamenti pleurici ed emoftoe.
 Compressione del dotto toracico: versamenti pleurici e peritoneali ed edemi declivi.
 Compressione dell’esofago si accompagna a disturbi digestivi quali disfagia progressiva e
dolore.
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Tumori e cisti del mediastino.
La maggior parte delle lesioni maligne del mediastino è costituita da teratomi, tumori neurogeni o
di origine linfatica in età pediatrica mentre i timomi sono più frequenti nella popolazione adulta.
Il 40% dei tumori mediastinici riguardano il mediastino anteriore.
Lesioni timiche
Timomi:
I stadio
II stadio : moderatamente infiltranti
III stadio: ampiamente infiltranti le strutture adiacenti
IV stadio: metastasi intratoraciche e a distanza.
Istologicamente si distingue:
 Timoma midollare (60 anni, non aggressivo, sempre resecabile)
 Timoma corticale (20-50 anni, miastenia, infiltrativi)
 Timoma misto
Iperplasia timica:
 Vera: infanzia
 Linfoide e follicolare (miastenia grave associata)
Nel trattamento della miastenia grave è indicata a timectomia.
Linfomi e linfoadenopatie mediastiniche
Linfomi (hodgjkin e non ) e linfoadenopatìe mediastiniche)
Tumori a cellule germinali.
 Tumori seminomatosi
 Tumori non seminomatosi
 Tumori germinali.
Lesioni della tiroide e delle paratiroidi.
Lesioni della tiroide:
 Gozzo immerso
 Gozzo ectopico mediastinico (iperplasia a carico di nidi tiroidei ectopici mediastinici)
Tumori Neurogeni
 Con origine dal tessuto neuroendocrino;
 Con origine dalle guaine nervose.
Lesioni cistiche d’origine extratimica (15% lesioni mediastiniche).

Cisti Broncogene: adiacenti ai rami bronchiali e segmentari dell’albero respiratorio con cui
non comunicano quasi mai, sonol formate da tessuto fibrocartilagineo e cellule muscolari
lisce;
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

Cisti enterogene: derivano da disturbi dll’organogenesi, talvolta possono attraversare il
diaframma;
Cisti Pleuropericardiche: localizzate all’angolo ardiofrenico dx(77%) o sx(22%)
Quadro Clinico.
Sintomatologia dovuta ai fenomeni compressivi e infiltrativi.
Sintomi sistemici e sindromi dissistemiche ( Miastenia Grave, S.Di Cushing,
Ipogammaglobulinemia, Aplasia midollare della serie rossa…)
Diagnosi
 Rx torace,
 scintigrafia con iodio per origini tiroidee delle lesioni e con gallio per la componente
linfatica,
 tc total body,
 rm,
 broncoscopia (si vedono le compressioni sull’albero)
 test specifici relativi alla patologia collaterale (ellettromiografia, dosaggi umorali CEA e
aFP)
 prelievi bioptici,
 Mediastinoscopia,
 Toracoscopia.
Principi generali del trattamento.
Per timomi resezione chirurgica.
Vie di accesso:
 Sternotomia mediane  mediastino anteriore
 Sternotomia superiore parziale  Gozzi
Nei timomi invasivi si fa l’applicazione preoperatoria della terapia radiante e poi radioterapia
postoperatoria.
Per i linfomi:
 Radioterapia
 Chemioterapia.
 Eventuale approccio chirurgico.
Per i teratomi anche se l’80 % è benigno  terapia chirurgica
Per i seminomi  radioterapia
Per tumori a cellule germinali non seminomatosi ( estremamente aggressivi)  chemioterapia con
cisplatino valutazione markers, chirurgia.
Per i tumori neurogen  terapia chirurgica.
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