Sabato 10 settembre - mattina - Centro per la Salute del Bambino

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SABATO 10 SETTEMBRE
mattina
Museo Revoltella
Le proprietà cognitive emergenti dal nostro agire:
il sistema dei neuroni specchio / 9.15-10.00
(Leonardo Fogassi, Università degli Studi di Parma)
Questo intervento affronterà le trasformazioni senso - motorie
prodotte dalla corteccia cerebrale e del ruolo della corteccia
nella percezione del moto, attraverso tecniche neurofisiologiche
e comportamentali.
Leonardo Fogassi, docente di fisiologia e fisiologia della
visione all’Università di Parma. Laureatosi in scienze biologiche
a Pisa, ha poi ottenuto il dottorato in neuroscienze a Parma.
Appartiene alla celebre êquipe di Parma, responsabile nel 1992
della scoperta del ruolo dei neuroni specchio, che si attivano
nel nostro cervello in corrispondenza ai movimenti delle
persone che ci circondano.
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Con la mente e con le mani: la matematica in età
prescolare. Basi neuroscientifiche ed esempi di
attività / 10.00-11.00
(Benedetto Scoppola - Francesca Tovena, Università degli Studi
di Roma Tor Vergata)
Durante la prima parte dell’intervento saranno discusse le
recenti scoperte riguardo la percezione e l’apprendimento della
matematica, discutendo sia l’importanza di un apprendimento
basato su aspetti percettivi e sulla manipolazione sia la necessità di
tenere unite, in età prescolare, l’aritmetica e la geometria.
La seconda parte dell’intervento verrà dedicata a esempi
concreti di attività di matematica destinate a bambini in età
prescolare e legate alla manipolazione di materiali, in sintonia
con le recenti scoperte neuroscientifiche.
Benedetto Scoppola, professore associato
di fisica matematica presso il Dipartimento di
Matematica dell’Università degli Studi di Roma
Tor Vergata. Oltre alla fisica matematica studia
da molti anni i problemi relativi all’apprendimento
della matematica in età prescolare e scolare.
È attualmente presidente dell’Opera Nazionale
Montessori.
Francesca Tovena, professore associato di
geometria presso il Dipartimento di Matematica
dell’Università
degli Studi di Roma Tor Vergata, per il quale
coordina il progetto locale all’interno del Piano
Lauree Scientifiche. Si interessa di geometria
algebrica e complessa e delle modalità di
apprendimento della matematica.
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Esiste davvero una differenza tra maschi e femmine
nell’apprendimento della matematica? / 11.15-12.00
Come si trasmettono gli atteggiamenti verso la
matematica tra genitori e figli? / 12.00-13.00
Pensiamo che la matematica non sia cosa da donne? La
convinzione che i maschi siano più bravi rispetto le femmine
può essere definito uno “stereotipo di genere” che può
influenzarne negativamente le competenze e l’apprendimento
matematico e influire sulle loro scelte scolastiche e lavorative.
Le ricerche dicono che la differenza più grande tra maschi
e femmine non si riscontra nelle capacità, ma nell’ansia per
la matematica, nell’insieme di emozioni e pensieri negativi
provati solo all’idea di affrontare un problema con i numeri. In
questa conferenza si dialogherà con il pubblico sulle più recenti
ricerche e su come sia possibile contrastare gli effetti degli
stereotipi di genere e dell’ansia per la matematica già a partire
dai primi anni della scuola dell’infanzia.
Riuscire bene in matematica non è solo questione di talento.
L’interesse, il valore che attribuiamo a questa attività, la
nostra percezione di essere più o meno bravi sono fattori
che determinano la motivazione a imparare, l’impegno e
la resistenza di fronte ai fallimenti. In questa conferenza
parleremo dei comportamenti (spesso non intenzionali) e dei
messaggi (spesso non espliciti e consapevoli) attraverso i quali
i genitori contribuiscono allo sviluppo degli atteggiamenti dei
figli verso la matematica già a partire dall’età prescolare.
(Maria Chiara Passolunghi, Università degli Studi di Trieste)
Maria Chiara Passolunghi, professore ordinario di Psicologia
dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università di Trieste.
Le sue ricerche riguardano l’influenza
dei fattori cognitivi (memoria di lavoro)
ed emotivo-motivazionali (ansia e
stereotipi di genere) nell’apprendimento
matematico in individui con sviluppo
tipico o con disturbi specifici
d’apprendimento.
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(Carlo Tomasetto, Università degli Studi di Bologna)
Carlo Tomasetto, professore associato di Psicologia dello
Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università di Bologna.
Le sue ricerche riguardano l’emerge e le conseguenze della
conoscenza degli stereotipi sociali più diffusi durante l’infanzia,
con particolare attenzione agli stereotipi
di genere. Si è occupato di influenze
familiari e delle relazioni tra stereotipi di
genere dei genitori e percezione di abilità
e apprendimento della matematica in
bambini e bambine di 5-7 anni.
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