Mat. 8 Modulo 1 - Linguistica di base D

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LINGUISTICA GENERALE, Linguistica di base D, a.a 2010/11, Ada Valentini
Mat. 8
Sintassi 1
(1) Sintassi: si occupa della combinazione di parole in frasi e della struttura delle frasi stesse.
A. Il livello della frase
(2) La frase, unità di analisi della sintassi insieme al sintagma e al periodo, può essere definita
come una “entità linguistica che funziona da unità che costituisce un messaggio o blocco
comunicativo autosufficiente nella comunicazione linguistica (discorso) e che contiene una
predicazione (un’affermazione riguardo a qualcosa, l’attribuzione di una qualità ad un
oggetto)” (Berruto 1997:65). In generale nella frase il valore di predicare è affidato a un verbo:
un verbo autonomo costituisce da solo una frase (cfr. ad es. corro); però esistono anche frasi
senza verbo [frasi nominali] (cfr. ad es. bello, il tuo cappotto!).
(3) Uno dei criteri per l’analisi delle frasi è basato sulla scomposizione: si analizzano le
concatenazioni e le dipendenze fra gli elementi della frase e si scompone quest’ultima in pezzi
via via più piccoli che rappresentano i costituenti della frase. Questo tipo di analisi è stato
introdotto per la prima volta nella linguistica strutturale americana da Bloomfield e porta il
nome di analisi in costituenti immediati.
(4) Un esempio di analisi in costituenti immediati (con rappresentazione a scatole):
Mia madre portò un vaso di fiori in casa
a.
b. Mia madre
c. Mia madre
portò un vaso di fiori
portò un vaso di fiori
mangiò la torta
portò
portò
ruppe
d. Mia madre portò
e
portò un vaso di fiori in casa
portò un vaso di fiori in casa
sorrise
Mia madre
Giovanni
Mia madre
Mia
Sua
Mia
un vaso di fiori
un vestito
un vaso di fiori
un vaso
un vaso
un mazzo
madre portò
madre
nonna
in casa
sopra
in casa
in casa
in casa
di fiori
di terracotta
di fiori
un
il
un
vaso
vaso
mazzo
di
da
di
fiori
fiori
iris
in
da
in
casa
casa
giardino
1
a.
b.
c.
d.
e.
Mia madre portò un vaso di fiori in casa
Mia madre
portò un vaso di fiori in casa
Mia madre
portò un vaso di fiori
in casa
Mia madre
portò un vaso di fiori
in casa
Mia madre
portò un vaso di fiori in casa
Mia madre portò un vaso di fiori in casa
(5) Un esempio di analisi in costituenti immediati: la rappresentazione a parentesi indicizzate
[F [SN[DET Mia] [Nmadre]] [SV’[SV[Vportò] [SN’[SN[DETun] [Nvaso]] [SPREP[PREPdi] [N fiori]]]]
[SPREP [PREP in] [Ncasa]]]]
(6) Un esempio di analisi in costituenti immediati: la rappresentazione con diagramma ad albero
F
SN
Det
SV’
N
SV
V
SPrep
SN’
SN
Det
Prep
SPrep
N
Prep
SN
N
SN
N
Mia
madre portò un
vaso
di
fiori
in
casa
(7) Il sintagma è “la minima combinazione di parole (costituita da almeno una parola) che funzioni
come un’unità linguistica della struttura frasale”.
“La testa di un sintagma è la classe di parole che rappresenta il minimo elemento che da solo possa
costituire sintagmi, funzionare da un determinato sintagma (è quindi l’elemento eliminando il quale
verrebbe meno la natura di sintagma di quel tipo di segmento considerato: se per es. nel SN la
copertina blu eliminiamo la e blu o tutt’e due, abbiamo ancora sempre un SN, la copertina e
copertina blu; ma se eliminiamo copertina rimane la blu, che non è un SN” (Berruto 1997: 71).
Sintagma nominale (SN): mia madre, Giovanni, mia nonna, sua madre, un vaso di fiori, la torta, un
vaso di fiori, un vaso di terracotta, un vestito, il vaso per fiori, un mazzo di fiori, un mazzo di iris
2
Sintagma verbale (SV): portò un vaso di fiori in casa, portò un vaso di fiori, sorrise, mangiò la
torta, portò un mazzo di iris, ruppe un vaso di fiori
Sintagma preposizionale (SPrep): in casa, sopra, da casa, di terracotta, di iris, da fiori, di fiori, in
giardino
Sintagma aggettivale (SAgg): pieno di quadrifogli, stanco del lavoro, contento della vittoria,
orgoglioso della figlia
(8) regole a struttura sintagmatica
F
 SN SV
N 
SN’  SN SPrep
Prep 
SN  Det N
Det 
SV’  SV Sprep
V 
SV  V SN
SPrep Prep SN
SN  N
{madre, nonna, Giovanni, fiori, terracotta... }
{a, di, da... }
{un, il, quel, suo... }
{portare, sorridere, mangiare, rompere...}
(9) Posizione lineare e rapporti di dipendenza dei SPrep
a. Gianni lesse il libro con gran piacere: Sprep specifica il modo con cui è avvenuta l’azione
di “leggere”, quindi determina il SV (complemento di modo nell’analisi logica
tradizionale) dipende direttamente da SV.
b. Gianni lesse il libro con la copertina blu: Sprep determina o modifica libro, ha cioè la
stessa funzione che avrebbe un aggettivo e va attaccato a SN.
c. Gianni lesse il libro per tutta la notte: SPrep si riferisce all’intero evento della lettura di
Gianni rappresentato nella frase, ne inquadra la cornice temporale, determina o modifica la
frase, dipende direttamente dal nodo F.
(10) Gianni lesse il libro con gran piacere
F
SN
SV’
SV
V
SPrep
SN
(11) Gianni lesse il libro con la copertina blu
F
SN
SV
V
SN’
SN
SPrep
3
(12) Gianni lesse il libro per tutta la notte
F’
F
SN
Sprep
SV
V
SN
(13) Per riassumere: il diagramma ad albero (etichettato) è un grafo costituito da nodi da cui si
dipartono rami; ogni nodo rappresenta un sottolivello di analisi della sintassi e reca il simbolo
della categoria a cui appartiene quel sottolivello. Un albero è l’indicatore sintagmatico della
frase.
Il SN dominato direttamente dal nodo F in italiano è la posizione tipica occupata dal Soggetto;
tale posizione può anche essere vuota (non riempita da materiale linguistico) ma deve essere
rappresentata.
B. Principi che regolano la sintassi
(14) Il modo in cui i diversi costituenti si combinano per dar luogo a frasi è governato da principi
complessi, che interagiscono tra di loro nel determinare l’ordine in cui si susseguono gli
elementi all’interno della frase. Si possono individuare tre ordini diversi di principi, riassunti in
(15-17) che, pur essendo riconducibili a piani diversi, intervengono nel determinare il
funzionamento della sintassi.
(15) Funzioni sintattiche
Sono interne alla sintassi stessa e riguardano il ruolo che i sintagmi assumono all’interno della
struttura sequenziale della frase. I SN possono valere da soggetto o (complemento) oggetto; i
SPrep possono valere da oggetto indiretto o da complemento; i SV possono valere da
predicato.
Valenze dei verbi: le posizioni sintattiche o argomenti che questi implicano. Es. it. correre,
nascere e dormire sono monovalenti, ad un unico argomento perché implicano solo qualcuno
che corra, nasca o dorma; lodare, noleggiare e abitare sono bivalenti, a due argomenti; dare,
dire e dedicare sono trivalenti, a tre argomenti. Verbi come it. piovere o grandinare (o altri
verbi meteorologici) invece hanno valenza zero (piove, grandinava).
Sulla base della nozione di valenza è possibile ridefinire le tradizionali funzioni sintattiche:
soggetto è definibile come la prima valenza o anche posizione sintattica della maggior parte
dei verbi (nel caso dei verbi monovalenti anche l’unica), l’oggetto come seconda valenza o
posizione sintattica, l’oggetto indiretto (per lo più complemento di termine nella terminologia
tradizionale) come la terza valenza o posizione sintattica. I circostanziali o avverbiali sono
elementi non direttamente implicati dal significato del verbo, ma appartenenti alla cornice
degli eventi, su cui aggiungono informazioni. Non fanno parte della valenza del verbo, ma
funzionano da modificatori (sono i tradizionali complementi - di tempo, di modo, di mezzo o
strumento, di luogo, nelle loro varie sottospecie, ecc.).
Le funzioni sintattiche sono spesso marcate morfologicamente, in particolare dalla morfologia
di caso (ad es. in latino, ma anche in tedesco), ma anche dalla morfologia di accordo (anche in
4
italiano il soggetto è individuabile anche e soprattutto per il fatto che è il SN con cui si
accorda il verbo).
(16)...Ruoli semantici
Rappresenta il secondo ordine di principi che intervengono nella costruzione e interpretazione
di una frase; concernono il modo in cui il referente di ogni sintagma, ovvero l’entità che il
sintagma indica, contribuisce e partecipa all’evento rappresentato dalla frase. Per individuare i
ruoli semantici è necessario spostare il livello di analisi dalla frase come struttura sintattica al
livello di frase come rappresentazione di una scena/evento, in cui i diversi elementi hanno una
certa relazione tra di loro. La prospettiva è quella del significato, la frase è intesa come
rappresentazione di una scena in cui attori o personaggi presenti interpretano delle parti o
ruoli.
Ess. di categorie utilizzate per designare i ruoli semantici:
- agente: entità animata che, nell’evento rappresentato dalla frase, si fa parte attiva e provoca
ciò che accade. Es. Il cane ha morso il gatto.
- paziente: entità che, nell’evento rappresentato dalla frase, subisce o è interessata da ciò che
accade. Il cane ha morso il gatto.
- esperiente: entità toccata o che prova un certo processo psicologico. A Valerio piacciono i
ciclamini
- beneficiario: entità a vantaggio della quale va a ricadere quanto succede nell’evento. Ho
dato il libro a Giancarlo.
- strumento: entità inanimata mediante la quale avviene ciò che accade. Il vento ha aperto la
porta.
- destinazione: entità che, nell’evento rappresentato dalla frase, costituisce l’obiettivo o la
meta di uno spostamento.Ho portato il regalo alla festa.
Ess. a) Gianni ha aperto la porta.
b) La porta si è aperta per il vento.
c) Il vento ha aperto la porta.
La porta in tutti e tre gli esempi ha lo stesso ruolo semantico (paziente), pur avendo diversa
funzione sintattica (oggetto in (a) e (c), soggetto in (b)). In (a) Gianni è agente, in (b) e (c)
vento è strumento.
Tra funzioni sintattiche e ruoli semantici esistono dei rapporti preferenziali: ad esempio
l’agente della struttura semantica tende a corrispondere al soggetto della struttura sintattica, il
paziente all’oggetto; non esiste però corrispondenza biunivoca, perché si tratta di nozioni che
operano su piani diversi (cfr. ad es. la struttura passiva Paolo è picchiato da Gianna, con la
corrispondente attiva Gianna picchia Paolo).
(17) A governare la strutturazione delle frasi, oltre al piano sintattico e a quello semantico, vi è il
piano della struttura dell’informazione (l’argomento sarà trattato nel modulo di pragmatica;
si vedano le nozioni di tema o topic e rema o comment).
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