La Mesopotamia

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L’assalto al Cielo
La Mesopotamia: vista d’insieme
La Mesopotamia è un termine che proviene dal
greco e significa: “in mezzo ai fiumi". Questi
fiumi sono il Tigri e l'Eufrate.
Attualmente la maggior parte di questa regione
si trova nella Repubblica dell'Irak.
I primi documenti scritti dall’umanità apparirono
nel sud della Mesopotamia nel IV millennio a.C.
Con l’invenzione della scrittura I Sumeri
crearono le premesse della nostra civiltà.
La storia della Mesopotamia si pone quindi
all’origine del nostro mondo moderno.
Con l’invasione dei Persiani nel VII secolo a.C.,
questa civiltà venne dispersa, e così, poco a
poco, le sue fiere e potenti città ritornarono alla
terra.
Le città mesopotamiche rimasero così ancorate
alle loro antiche memorie per confondersi con le
informi colline custodi dei resti di quella che fu
una fiorente civiltà.
Ma attraverso la memoria degli uomini, la
Mesopotamia non scomparirà mai, e città come
Babilonia e Ninive continueranno a vivere per
sempre.
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La civiltà Mesopotamica: gli Accadi
Gli ACCADI, tribù nomadi di origine semitica, si stabilirono in
MESOPOTAMIA centrale, nel 3° millennio a.c.
Guidati da Re SARGON il grande.
I bellicosi ACCADI costituirono il primo Impero della storia
umana, l' IMPERO AKKAD (nella sua massima estensione
nel 2350 a.c.), che comprendeva tutta la MESOPOTAMIA, la
SIRIA, la FENICIA e l'isola di CIPRO.
La dinastia SARGONICA decadde nel 2200 a.c. e le
numerose colonie si resero indipendenti, scatenando
notevoli rivalità e guerre.
Gli ACCADI assorbendo la vicina civiltà SUMERA, ne
adottarono la cultura sociale e religiosa, compresi i riti, la
lingua e la scrittura cuneiforme, che divenne la LINGUA
DIPLOMATICA del MEDIORIENTE, utilizzata fino all'arrivo
degli ARAMEI, che tra il 13°e il 12° secolo, importarono la
loro semplice lingua ARAMAICA, influenzando notevolmente
la cultura ASSIRO - BABILONESE e PERSIANA, e creando
la nuova LINGUA DIPLOMATICA MEDIORIENTALE del 1°
millennio a.c. Il loro potente Stato ARAM con Capitale a
DAMASCO, visse un periodo particolarmente fortunato tra il
12° e il 7° secolo, fermato dall'arrivo degli ASSIRI nel 732.
La città natale degli ACCADI fu AKKAD, ma la principale
Capitale politica fu AGADE, lungo il fiume TIGRI, a nord-est
di BABILONIA (il primo insediamento risale al 2900 a.c.
fondato dagli stessi ACCADI sulle rive del fiume EUFRATE,
probabilmente fu l'accampamento dell'esercito ACCADICO).
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La civiltà Mesopotamica: gli Assiri
Gli ASSIRI erano un popolo semita del gruppo degli
AMORRITI, giunto in MESOPOTAMIA settentrionale
intorno al 25° secolo a.c. presero questo nome dalla
loro importante città-Stato ASSUR; famosi come spietati
guerrieri si imposero, battaglia dopo battaglia su tutta la
BABILONIA, sconfiggendo SUMERI, CALDEI e
ARAMEI, da cui adottarono le civiltà e ufficializzarono la
lingua ARAMAICA come LINGUA DIPLOMATICA
nell'IMPERO ASSIRO ( 1115-606 a.c.), che nella sua
massima estensione comprese le coste del MAR
NERO, la SIRIA, la MESOPOTAMIA, la MEDIA, la
FENICIA, la PALESTINA e l'EGITTO.
L'ultima Capitale, NINIVE, cadde nel 612 a.c. ed il resto
dell'Impero (ASSUR, KALKHU, KHARRANU, NIMRUD,
KHORSABAD) intorno al 606 a.c. per mano della
coalizione CALDEI-BABILONESI-MEDI, che distrusse i
principali centri di potere ASSIRI; tuttavia sopravvissero
le culture e le divinità assire, e la rigida educazione di
questo popolo creerà non pochi problemi ai Regni
successori.
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La civiltà Mesopotamica: gli Amorriti
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L'uomo e l'universo
Gli AMORRITI, antica popolazione semitica stanziata
originariamente in SIRIA, nel 2° millennio a.c. invasero
la MESOPOTAMIA e fondendosi con i SUMERI (che li
chiamarono MARTU), costituirono il PRIMO IMPERO
BABILONESE nel 1793 a.c. sotto il Re Amorrita
HAMMURABI, che espanse il Regno dall'estremo
ELAM fino alle coste SIROPALESTINESI, scontrandosi
con le altre potenze MEDIORIENTALI come gli
HITTITI, i CASSITI, gli EGIZIANI, ecc.
Gli AMORRITI affermarono BABILONIA (BAB - LIL che
significa la porta del Dio) come capitale, assorbendo le
vicine culture, raggiungendo anche alte cariche
politiche a LARSA, MARAD, SIPPAR, KISH, MARI.
Tra il 16° e il 12° secolo a.c. si costituisce il potente
regno indipendente di AMURRU ( significa "a
occidente" ), il quale per nove secoli darà il nome alle
terre tra la SIRIA e la PALESTINA. Dal 14° secolo a.c.
AMURRU si schiererà prima con gli Egiziani e di
seguito con gli HITTITI (chiamati anche HATTI),
subendo notevoli influenze da entrambi i Regni. Dal
12° secolo a.c. gli ASSIRI prendono il controllo
I giardini pensili di Babilonia
dell'intero territorio, interrompendo per sempre
l'autonomia di questa regione, che seguirà le sorti
dell'intera MESOPOTAMIA
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La civiltà Mesopotamica: i Caldei
Di probabile origine nomade i Caldei erano una popolazione semitica che
si stanziò in Mesopotamia, dedicandosi all'agricoltura ed al commercio di
oro, ebano ed avorio. La loro cultura si arrichì di quella babilonese.
La loro storia è caratterizzata da continui scontri contro gli Assiri, che
uscirono sconfitti quando fu Nabucodonosor a gestire il regno. Erano
tipiche della loro cultura l'astrologia e la divinazione.
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L'uomo e l'universo
I CALDEI erano un gruppo di
tribù semitiche che insieme agli
ARAMEI,
invasero
la
BABILONIA nel 14° secolo a.c.
dominando tale regione per
buona parte del 13° secolo a.c.
e successivamente schiacciati
dagli ARAMEI (12° secolo a.c.)
e dagli ASSIRI (11° secolo a.c.)
si risollevarono con la coalizione
del
CALDEO
Re
NABOPOLASSAR e l'aiuto di
Re CIASSARE dei MEDI alla
fine del 7° secolo a.c. che
insieme
assediarono
e
distrussero la città di NINIVE, la
grande Capitale degli ASSIRI
(612 a.c.) e sempre insieme a
KARKEMISH, respinsero anche
gli EGIZIANI (605 a.c.).
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La città di Ur dei Caldei
La più antica Capitale dei Caldei fu la città
di UR, sottratta ai SUMERI, ricchissima di
costruzioni monumentali, come le poderose
ZIKURRAT (piramidi a gradoni).
Godette per secoli gli effetti della politica
FILOEGIZIANA, importandone la cultura e
la conoscenza esoterica, comprese le
scienze astronomiche per i culti negli
oracoli, qualità che vennero adottate dagli
ARAMEI e dai BABILONESI gia dalla fine
del 13° secolo a.c.
La città di Ur dei Caldei
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Era Ur dei Caldei la città di Abramo ?
I commentatori della Bibbia dicono che in Genesi cap. 11
abbiamo il confluire di due tradizioni diverse. C'era una
tradizione che poneva l'origine di Abramo al sud (Ur) e
un'altra tradizione che la poneva al nord (Carran).
Queste due tradizioni sono state unite, nella ipotesi che
Abramo fosse originario di Ur ma avesse fatto nel suo
esodo una prima tappa a Carran. Si tenta di risolvere il
problema anche considerando che sulla base di alcuni
scavi archeologici è stata trovata una città al nord che si
chiamava "Ura“, per cui un’altra ipotesi possibile
vorrebbe che la città di Abramo non fosse la Ur che sta
nella bassa Mesopotamia ma la città di Ura situata nel
nord.
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L'uomo e l'universo
Di fatto Ur era il luogo chiave del mondo pagano e quindi
Abramo, uscendo con il padre Terach dal luogo del
paganesimo, e stabilendosi a Carran, avrebbe già iniziato
il suo esodo proprio con questo primo allontanamento dal
paganesimo; poi, da lì, morto il padre molti anni dopo,
Abramo uscirà di nuovo, e allora, si parla di Carran come il
luogo di origine di Abramo e della sua storia di cammino
dietro a Dio. Di fatto sarebbe soltanto una tappa nel
viaggio di Abramo con suo padre e con tutta la sua
famiglia.
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I Caldei dominano su Babilonia
Sorto così con I Caldei il SECONDO IMPERO
BABILONESE o IMPERO NEOBABILONESE,
governato dalla loro dinastia (625-538 a.c.)
iniziata con NABOPOLASSAR (625-605 a.c.) e
cresciuta con il figlio NABUCODONOSOR 2°
(605-562 a.c.), finita con Re NABONENDO
(555-538 a.c.) di HARRAN; sotto la dinastia
CALDEA, BABILONIA tornò subito a
primeggiare nella sua più alta espressione di
potenza e di bellezza, ispirandosi all'antico
Regno di Re HAMMURABI, soprattutto
NABUCODONOSOR 2° investì molte energie
nel rilancio culturale del territorio cercando di
uniformare le leggi, ma tra le varie etnie
vivevano troppe differenze, i culti religiosi
nordici legati al ciclo lunare ( vecchia ASSIRIA )
si rivaleggiavano con MARDUK, la principale
divinità BABILONESE, minando gli accordi tra i
sacerdoti del Regno, e siccome la religione
penetra terribilmente nell'inconscio umano, i
diversi modi di pensare diventano pregiudizi e
intolleranza, scatenando le sanguinose guerre
intestine.
Il Regno crebbe includendo la PALESTINA (587
a.c.), la FENICIA e la SIRIA.
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Mescolanza di popoli e culture
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L'uomo e l'universo
A causa del significato storico e del leggendario stato
raggiunto dalla città di Babilonia, il termine “babilonese” è
spesso usato come termine per riferirsi a tutte le culture e
tribù della regione meridionale della Mesopotamia,
compresi i Sumeri, gli Accadi, gli Amoriti, gli Ittiti, i Cassiti,
gli Assiri, gli Aramei e i Caldei.
I documenti storici mostrano i primi riferimenti alla città di
Babilonia nel ventitreesimo secolo a.C. Per secoli, si è
trattato di un sobborgo insignificante della capitale
sumerica di Ur, fino a circa il 1792 a.C.., quando assunse il
potere Hammurabi. Sotto di lui, le costanti liti fra i Sumeri e
gli Accadi volsero al termine e venne imposto il famoso
Codice di Hammurabi (“occhio per occhio”). Il “codice”
conteneva 238 paragrafi riguardanti argomenti che
spaziavano dalla materia penale alla legge di famiglia. È
largamente considerato il più completo ed antico codice di
leggi, malgrado gli studiosi di letteratura sottolineino la
mancanza di immaginazione e di originalità di Hammurabi,
riferendosi in particolare al numero di volte in cui egli
terminò il paragrafo con le parole “verrà giustiziato”.
Fortunatamente per l’eredità storica di Hammurabi,
l’arconte greco Dracone avrebbe iniziato il “periodo
oscuro”, scrivendo una serie di regole molto più “severe”,
garantendosi il suo (infame) posto nella storia e relegando
Hammurabi in secondo piano.
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L’assalto al Cielo
Mescolanza di popoli e culture
Sotto Hammurabi, Babilonia divenne il centro politico e
commerciale della Mesopotamia meridionale, guadagnando
prestigio e benessere. Naturalmente, ciò attirò parecchia
attenzione nei confronti della città, che divenne il bersaglio
favorito degli attacchi di tribù indigene. Dopo la morte di
Hammurabi, suo figlio passò a gestire gli affari di famiglia, ma
senza l’abilità del padre, cosicché i Cassiti iniziarono ad
attaccare la città, indebolendola fino ad espugnarla qualche
secolo più tardi. I Cassiti mantennero Babilonia per quattro
secoli, dopodiché la persero a favore degli Assiri, per poi
riprenderla e soccombere nuovamente di fronte ai predoni
Elamiti. Gli Assiri riconquistarono il controllo e lo mantennero
fino alla fine del settimo secolo a.C., quando il loro impero
venne sconfitto dai Caldei.
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L'uomo e l'universo
Sotto la guida dello scellerato capo dei Caldei,
Nabucodonosor II, Babilonia entrò nella sua seconda età
dell’oro. A parte la distruzione di Gerusalemme e della
Giudea, Nabucodonosor II è conosciuto soprattutto per i suoi
sforzi per ricostruire Babilonia. Sotto di lui, questa tornò alla
gloria e recuperò la sua posizione quale una delle città più
belle del mondo. I favolosi giardini pensili furono costruiti per
decreto di Nabucodonosor, pare per accontentare sua moglie,
appartenente alla popolazione dei Medi, a soddisfare il suo
desiderio di ammirare lo “scenario montuoso” della sua terra
madre. Egli ricostruì inoltre il Tempio di Marduk e il suo
ziggurat, a cui ora si fa riferimento come Torre di Babele.
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Mescolanza di popoli e culture
Dopo la morte di Nabucodonosor, i Persiani presero Babilonia. L'astuto CIRO, Re dei PERSIANI la espugnò
nel 538 a.c. deviando i corsi d'acqua che riempivano i fossati della città e una volta sotto le mura, superò
tutte e tre le linee difensive. Fu sotto il suo impero che gli ebrei ritornarono a Gerusalemme, in Palestina.
I Persiani mantennero Babilonia fino alla loro sconfitta da parte di Alessandro il Grande. Questi progettò di
rendere Babilonia il centro del suo impero e morì nel palazzo di Nabucodonosor prima che i suoi piani
fossero realizzati. L’impero di Alessandro non resistette alla sua morte e la città venne alla fine
abbandonata. E fu la fine della gloria di Babilonia.
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L’assalto al Cielo
Il mito di Babilonia
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I babilonesi avevano
una religione
politeista, avente
origini orientali. Essi
furono molto abili ad
impiegare la loro
religione per fini
politici, facendo
diventare Babilonia
luogo sacro di
spiritualità ed origine
del tutto. Attraverso
documenti, vengono
rielaborati tutti i testi
sacri dei Sumeri,
modificando la
realtà, per esaltare il
mito di Babilonia,
vista come "porta di
dio"
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L’assalto al Cielo
Il declino
Tuttavia nonostante la saggia e federalista dominazione PERSIANA, la
CALDEA non rifiorì più, seguì un lento decadimento politico/sociale anche
dopo gli assetti MACEDONI, ROMANI, ARABI e TURCHI.
La loro semplice cultura ARAMAICA si diffuse in tutta BABILONIA,
fondendosi con le civiltà precedenti, costituendo un'ottima base culturale
coltivata dagli ARAMEI, dagli ASSIRI e dai PERSIANI. La loro economia fu
basata principalmente sull'allevamento equino e sulla coltivazione della
palma da dattero, prodotti preziosi che si adattavano meglio al territorio,
considerando il fatto che in quelle terre i SUMERI furono la principale
popolazione agricola per millenni e dal 14° secolo a.c. i quali vennero
sottomessi dai nuovi popoli che invasero la BABILONIA, quindi nei secoli
successivi, gli antichi sistemi di canalizzazione dell'acqua andarono in
progressiva rovina, le manutenzioni sempre più rare e le guerre intestine,
non permisero uno sviluppo controllato delle coltivazioni, legando per
sempre ai fiumi instabili il destino dell'intero territorio.
All'epoca del declino della civiltà mesopotamica,
verso l'inizio della nostra era, l'astronomia fu uno
degli ultimi aspetti culturali di questa società a
scomparire. E non scomparì mai completamente.
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