Chiesa di S - Abruzzo Cultura

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SAN BENEDETTO DEI MARSI
CENTRI
STORICI
Provincia
L’Aquila
Come arrivare
A24/A25 RM-PE uscita Aielli-Celano/ proseguire in direzione San Benedetto dei Marsi
da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/
Roccaraso/ Sulmona/ A25 direzione Roma uscita Aielli-Celano/ proseguire in direzione
San Benedetto dei Marsi
Emergenze culturali
Chiesa di S. Sabina
La chiesa di S. Sabina fu cattedrale dei Marsi fino al 1580, anno in cui ebbe
inizio la sua rovina. La prima attestazione è rintracciabile in un diploma del 964
di Ottone I dove viene ricordata la chiesa “Beate Savine Cristi martiris, quae sita
esse videtur infra ipsam Civitatem Marsicanam”.
Sorta probabilmente già nel V-VI secolo (ma considerata sede definitiva della
diocesi dei Marsi solo con la bolla papale di Stefano IX del 1057), il suo periodo
di massimo splendore è legato alla presenza e all’opera riformatrice del vescovo
Berardo, fra il 1100 e il 1130.
La chiesa ed il palazzo episcopale, saccheggiati e parzialmente distrutti nel 1222
durante i conflitti con Federico II, furono ricostruiti entro il 1287 quando vennero
visitati da papa Onorio IV.
A partire dal XIV secolo la scarsa difendibilità dell’area della Civitas Marsicana
portò ad un lento abbandono della cattedrale a favore della vicina chiesa di S.
Maria delle Grazie di Pescina (eretta già nel 1596), confermato dalla bolla di
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traslazione del l gennaio 1580, in cui viene fatto chiaro riferimento allo stato di
abbandono e alla necessità di restauro della struttura architettonica.
La prima metà del Seicento vide il definitivo tracollo della cattedrale con la
traslazione definitiva delle spoglie di S. Berardo nella nuova cattedrale pescinese
(1631).
Nel Settecento la chiesa fu sottoposta a continui saccheggi per prelevarne i
materiali e nel secolo successivo era ormai ridotta ad un quinto della sua
primitiva grandezza. Nel 1894 la sopravvissuta prima campata d’ingresso
sovrastata da una cupola esagonale fu ridotta a cappella, ma col disastroso
terremoto del 1915 la sola facciata rimase in piedi, mentre il retro venne
occupato da casette asismiche.
Fig. 1 – Chiesa di S. Sabina, facciata (foto tratta da: www.flickr.com)
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STORICI
Proprio sulla facciata, unica superstite della fabbrica medievale, si apre il
grandioso portale romanico: tutto iscritto in una cornice rettangolare e affiancato
da due monofore strombate, presenta più giri di arco a tutto sesto con le colonne
circolari di marmo sormontate da capitelli; le due colonne esterne, che
sorreggono l’arco principale, poggiano sul dorso di due leoni stilofori, oggi
deturpati. Gli stipiti e l’architrave sono decorati con tralci di vite, grappoli,
uccelli e volute eleganti e leggere che terminano da un lato con una colomba che
si disseta e dall’altro con una testa di demonio, di ispirazione classica.
Fig. 2 – Chiesa di S. Sabina, portale (foto tratta da: www.comune.sanbenedettodeimarsi.aq.it)
Per quanto riguarda l’interno, dalle descrizioni sei-settecentesche dell’edificio,
sappiamo che la chiesa doveva avere una struttura basilicale con pianta
rettangolare a tre navate (m. 21,79 x 33,64), con cinque campate interne divise da
pilastri quadrati e concluse da un’abside semicircolare.
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All’esterno era presente un campanile a pianta quadrata sul lato sinistro ed un
porticato, testimoniato da un bel capitello posto sull’attacco delle arcature, con la
facciata principale sul versante sud.
Chiesa di S. Maria Goretti
Il santuario, di recente costruzione (1955), è dedicato alla santa di Corinaldo
(AN) al cui culto il paese è particolarmente legato.
Fig. 3 – Chiesa di S. Maria Goretti, facciata (foto tratta da: www.comune.sanbenedettodeimarsi.aq.it)
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Chiesa di S. Maria Assunta
La nuova chiesa parrocchiale, costruita nel 1950, è dedicata a Maria SS. Assunta.
Fig. 4 – Chiesa di S. Maria Assunta, facciata (foto tratta da: www.flickr.com)
Marruvium
Il municipio romano di Marruvium sorgeva sulla riva orientale del lago Fucino,
nel sito dell’attuale abitato di San Benedetto dei Marsi che si è sovrapposto ad
esso dopo il terremoto del 1915.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
Anfiteatro di Marruvium
Passeggiando tra le stradine del paese di San Benedetto dei Marsi, si possono
ancora vedere gli esigui resti dell’antico municipium romano di Marruvium.
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
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I Morroni
Fuori dalla cinta muraria, ai limiti sud-ovest dell’abitato di San Benedetto dei
Marsi, lungo la Via Appia Antica, sono visibili i ruderi di due massicce strutture
in opera cementizia probabilmente databili entro l’ultimo quarto del I secolo a.C..
Identificate come tombe monumentali, si suppone che siano state erette per
onorare il generale Marso Mucrone, caduto durante la guerra sociale, o
comunque a memoria di tutti i Marsi caduti in battaglia per l’indipendenza Italica
(sarebbero dedicati precisamente a O. Poppedio Silone e Vezio Scatone).
La prima struttura presenta una base cubica con parte superiore cilindrica, su cui
un forzato restauro non permette di studiare le gettate cementizie; la seconda ha
una struttura a torre quadrata con resti di blocchi per ammorsature del
rivestimento in lastre calcaree. Queste ultime ora non sono più presenti poiché
nel XVI secolo vennero riutilizzate per il rivestimento della facciata della nuova
cattedrale di Pescina.
Recenti interventi di scavo e restauro hanno evidenziato un recinto in opera
reticolata che doveva racchiudere i due monumenti.
Fig. 5 – I Morroni (foto tratta da: www.comune.sanbenedettodeimarsi.aq.it)
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Paesaggio nell’arte
La veduta della chiesa di S. Sabina a San Benedetto dei Marsi (cm. 23 x 33), fa
parte della serie di bozzetti realizzata nel corso dell’Ottocento da Consalvo
Carelli su commissione di Vincenzo Bindi, come illustrazioni per il suo
“Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi” (1889).
Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura
Informazioni: Municipio tel. 0863-86336
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