RIABILITAZIONE MOTORIA Intensa e Continuativa

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RIABILITAZIONE MOTORIA Intensa e Continuativa
R.I.C.
NOZIONI GENERALI
Le finalità della R.I.C. sono quelle di cercare di ottenere dal Paziente singole prestazioni
motorie sempre migliori per poi trasformarle in movimenti funzionali utili come la
deambulazione ; per tale scopo vengono ricercate anche utilizzazioni motorie diverse dalle
originali con adattamenti a livello di schema motorio centrale Fondamentale è la
partecipazione attiva del Paziente , anche dal punto di vista psicologico .
Il Paziente deve voler intensamente migliorare la propria situazione clinico - funzionale e con
un grosso impegno fisico e psicologico deve riuscire ad utilizzare tutte quelle riserve funzionali
che in condizioni di normalità sono sopite ma , che una volta stimolate , potrebbero portare a
risultati importanti e talvolta inattesi
La specificità del metodo R.I.C. consiste nell' intensità , nella continuità e nella
personalizzazione del programma riabilitativo : da questo la sua denominazione di
Riabilitazione
Intensa
e
Continuativa
-
-
Intensa : il programma di lavoro impegna il Soggetto ed il Terapista da 4 a 6 ore al
giorno, dal lunedì al venerdì ;
Continuativa : il trattamento riabilitativo ha una durata non determinabile a priori ; i
tempi , che saranno sempre molto lunghi ( anni ) , saranno condizionati dai risultati e
dagli obiettivi programmati ;
Personalizzata: il programma riabilitativo , dati i diversi quadri clinici proposti dalle
Lesioni midollari , è sempre personalizzato nel lavoro proposto ed individuale rispetto al
rapporto con il Terapista ( 1 ad 1 o 1 a 2 ) .
Il metodo sfrutta , attraverso intensi stimoli e forti motivazioni , le naturali risorse
fisiologiche del corpo umano ; gli intensi stimoli sono prodotti dalle modalità terapeutiche della
R.I.C. come lo stretching , la mobilizzazione articolare , gli esercizi ( sempre attivi ) le
elettrostimolazioni , la deambulazione , ecc .
Il Soggetto , che viene stimolato nella sua globalità e cioè a livello sopra e sotto - lesionale ,
deve essere fortemente motivato ; non deve essere illuso sui i risultati che potrà ottenere , ma
nello stesso momento non deve sentirsi condannato e demotivato .
Il recupero potrà avvenire con il supporto di varie combinazioni , come :
la riattivazione ( recupero e potenziamento ) dei vari gruppi muscolari sopra lesionali ed il loro utilizzo anche per funzioni non proprie , con l'attivazione di nuovi
schemi motori ;
l'attivazione di strutture midollari sotto – lesionali ;
l'utilizzo delle innumerevoli risorse inesplorate del corpo umano .
L'obiettivo principale è la massima indipendenza ( autonomia ) del Paziente che
molte volte viene raggiunta tramite la deambulazione , una deambulazione che
rispetti una postura corretta e fisiologica con il minimo supporto di ausili e che si
avvicini il più possibile a quella naturale ( logicamente in base alle possibilità del
Soggetto ) : inizialmente sarà una deambulazione terapeutica ma spesso , ed in
alcune situazioni della vita quotidiana , potrà divenire anche funzionale . Tale
obiettivo , importante ed ambizioso - che viene sempre concordato con il Soggetto in modo
realistico e senza illusioni - serve anche da intenso stimolo psicologico per raggiungere i
traguardi prefissati . Nel corso della ricerca del raggiungimento di tale obiettivo si otterranno
tanti altri obiettivi - a breve e medio termine – come il recupero ed il potenziamento muscolare
, recupero di varie funzionalità perse , recupero dell’ equilibrio , coordinazione , controllo delle
varie posture ( in carrozzina , in posizione ortostatica e durante la deambulazione ) – ecc… che
incrementeranno le performance del Paziente nelle attività della vita quotidiana .
Si preverranno inoltre tutte quelle patologie secondarie che si possono instaurare con
l'immobilità come l' osteoporosi - quindi una riduzione dell'incidenza di fratture patologiche - l'
ipotrofia (reversibile ) del ventricolo sinistro .
Dal punto di vista psicologico e di integrazione nella società , l'intenso lavoro riabilitativo
rende il Soggetto vivo e lo stimola ad un nuovo riadattamento nella società : si può dire ,
pertanto , che agendo sul corpo del paziente si agisce anche sulla sua psiche e viceversa .
A livello neurofisiologico , le basi scientifiche sulle quali si ispira la R.I.C. , possono essere
ritrovate in parte nelle concezioni della Scuola Cognitiva ed in parte in quelle della Scuola
Ecologica .
Tutti i programmi riabilitativi elaborati dalla R.I.C prevedono , infatti , l'importanza delle
funzioni cognitive , quali : la memoria , il linguaggio , l'attenzione , la percezione , ·
l'orientamento spazio- temporale , i tempi di reazione ecc… . Queste funzioni cognitive fatte
interagire con l'ambiente , attraverso l'utilizzo di informazioni derivanti da strutture sensitivo sensoriali ( vista , udito , tatto , recettori propriocettivi ecc. ) risultano inizialmente
indispensabili per il recupero muscolare e in seguito per effettuare la ripetizione dell'esercizio .
La ripetizione dell'esercizio - costante stimolo propriocettivo - permette una riprogrammazione
motoria , indispensabile per il recupero di una funzione persa , come la deambulazione .
Per poter eseguire la ripetizione dell' esercizio è necessario che la muscolatura sia tonica e
pertanto risulta indispensabile il recupero ed il potenziamento muscolare ( il primo si propone
di ridare ad un muscolo , o ad un gruppo muscolare , una forza normale , mentre il secondo
tende ad aumentare la forza di un muscolo per permettergli migliori performances ; il
passaggio dall'uno all'altro non è così netto come sembrerebbe dalla definizione ; dal recupero
si passa inavvertitamente al potenziamento muscolare ) .
Nei programmi di lavoro della R.I.C sono comprese varie prestazioni terapeutiche
( chinesiterapia osteo - articolare , massaggio , rieducazione motoria , elettroterapia ,
magnetoterapia ecc..) tutte comprese nei L.E.A. a totale o parziale carico del S.S.N. e la cui
scientificità ed efficacia sono comprovate da tempo e da innumerevoli pubblicazioni scientifiche
.
L'originalità e la specificità della R.I.C. sta nell'intersecazione di tali applicazioni
terapeutiche e nel saperne ponderare la qualità e la quantità , facendole divenire programmi
personalizzati per i diversi casi clinici proposti dalle lesioni midollari .
Altro aspetto specifico della R.I.C. sono le attrezzature riabilitative utilizzate ed in
particolare gli Stivaletti ed il cosi detto Lettino R.I.C. che pur facendo tornare alla memoria
apparecchi di puliterapia , attualmente è l'unico che, per la specificità del lavoro richiesto
,consente
di
rispondere
alle
esigenze
di
questa
riabilitazione
.
Il trattamento riabilitativo così concepito ha una durata non determinabile a priori e
logicamente per la maggior parte dei casi , i tempi , che saranno sempre molto lunghi ( anni ) ,
saranno condizionati dai risultati funzionali già ottenuti e dagli obiettivi da raggiungere . In
generale , ai Soggetti che hanno l’intenzione di intraprendere il percorso riabilitativo motorio
R.I.C. , consigliamo di programmare una durata non inferiore ai 3 / 4 anni ( sia al Centro Giusti
che domiciliarmene ) per poi proseguire con programmi adeguati ai risultati conseguiti .
I risultati saranno condizionati dalla gravità della lesione stessa , dalla volontà del Soggetto
ed anche dal tempo trascorso dal momento della lesione .
La seduta riabilitativa R.I.C. prevede , in genere , tre momenti eseguiti tutti nella stessa
giornata ( ogni applicazione avrà tempi e modalità di esecuzione personalizzati ) :
chinesiterapia osteo - articolare : stretching e mobilizzazione articolare ;
rieducazione motoria : esercizi attivi ;
-
fisiokinesiterapia
magnetoterapia .
:
massaggio
,
elettromassaggio
,
elettroterapia
,
Esercizi specifici R.I.C. :
Prima di parlare degli esercizi bisogna ricordare che le lesioni midollari sono legate - oltre alla
perdita di motilità , di sensibilità ecc. - alla perdita completa o parziale dello schema corporeo
e di conseguenza alla alterazione della percezione del proprio corpo nella dimensione spazio tempo . In condizioni di normalità la costruzione dello schema corporeo avviene a partire dalle
afferenze sensoriali , in rapporto alle dinamiche spazio - temporali .
In queste patologie , dal momento che si perde questo tipo di feed - back , siamo costretti a
ricreare lo schema corporeo tramite un continuo bombardamento di stimoli fisici , verbali e
visivi. Il Soggetto , con l'intenso lavoro riabilitativo , deve imparare ad ascoltare il proprio
corpo per ricreare quelle percezioni temporaneamente assenti . La riprogrammazione inizia
sempre con un obiettivo programmato ed un insieme di cause ed effetti che gli daranno la
possibilità di raggiungerlo ; una volta che Soggetto ha provato a rispondere allo stimolo
proposto , prosegue con un progetto specifico , il più idoneo a raggiungere le finalità
preposte .
Il Soggetto deve essere sempre costantemente motivato e mentalmente pronto a recepire
tutti gli stimoli proposti , per tale motivo gli esercizi della metodica sono sempre , e solo ,
attivi . Nell'ambito sportivo, il Dott. Gardener H. - Università di Havard - ha dimostrato che i
centri cerebrali , messi in moto per l'effettuazione di una gara , sono gli stessi che vengono
attivati da una gara effettuata solo mentalmente . Questo dimostra l'importanza della
partecipazione mentale del Soggetto .
Gli esercizi nascono dall'osservazione globale e consequenziale delle principali funzioni
eseguite da un soggetto sano nel passaggio dalla posizione distesa , seduta , in piedi
( deambulare ) e ritornare poi nella posizione di partenza . Tale funzione pertanto viene scissa
in : alzarsi dalla posizione di decubito supino e passare · alla posizione seduta ; passare poi
alla stazione eretta statica e poi a quella eretta dinamica
( deambulazione ) , poi ritorno alla posizione di partenza ; ogni movimento viene suddiviso
analiticamente in più esercizi che sono stati raggruppati per distretti muscolari e divisi in
giornate di lavoro .
La prima fase del programma prevede un lavoro finalizzato al raggiungimento di performance
motorie che vengono programmate per ogni esercizio eseguito ;
Nella seconda fase il programma riabilitativo evolve funzionalmente con un assemblaggio dei
vari esercizi proposti , che come detto in precedenza , nascevano dalla scomposizione analitica
di un movimento principale ;
Nella terza fase viene ricercato l'automatismo delle attività funzionali riacquistate .
Il passaggio alle varie fasi avviene nel tempo e non può essere programmabile a priori dato
che le variabili risultano essere infinite ( tipo e sede della lesione , personalità e motivazioni
del Soggetto , ecc….) .
Le tre fasi sono in realtà ipotetiche in quanto che durante il lavoro rieducativo esse si
sovrappongono l'una all'altra .
Da queste osservazioni sono nati circa 150 esercizi dove ogni esercizio può :

essere impostato da varie posizioni ( decubito supino o prono , stazione seduta od
eretta ecc.. )

essere effettuato per il recupero - potenziamento muscolare , per la coordinazione
, per l'equilibrio o per il raggiungimento di più obiettivi contemporaneamente .

avere delle varianti che possono essere infinite ed equivalgono alle possibilità che
diamo al Soggetto di eseguire quel dato esercizio , e sono dipendenti dal livello delle
performance del Soggetto stesso e dagli obiettivi prefissati .
Per l’ impostazione ed esecuzione degli esercizi , è necessario il seguente materiale :

Postazione Riabilitativa Polifunzionale R.I.C. ( Lettino R.I.C. ) : originale
macchinario , per poter proporre al Soggetto ogni esercizio in modo strettamente
personalizzato ;

Tutori bassi per la statica eretta e Deambulazione : ;

Deambulatore idoneo alle possibilità del Soggetto trattato

Magnetoterapia portatile
Soggetti Mielolesi operati di vari trapianti cellulari :
Al Centro Giusti con la riabilitazione motoria R.I.C. , dal vari anni , vengono riabilitati i Soggetti
Italiani ed Esteri , che sono stati sottoposti a vari trapianti cellulari come l'autotrapianto della
Mucosa Olfattiva ( O.M.A. ) , eseguito dal Dott. Carlos Lima a Lisbona.
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