IL VENTO E GLI ALBERI

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DI MARIA CHIORBOLI
Le due forze naturali
che interagiscono sulle piante sono il vento e la gravità.
Molti danni causati alle nostre
piante sono procurati dal vento.
Per aiutarle a difendersi dagli agenti
esterni occorre prima di tutto conoscere le
strategie naturali che le differenti specie mettono in atto per sopravvivere: in base a queste conoscenze si deciderà anche il tipo di potatura che aiuti la pianta a sopportare meglio
le eventuali avversità naturali.
mi più piccoli che riducano l’oscillazione di rami grossi dovuta al vento. Questi rami secondari svolgono un’importantissima funzione
nei confronti del vento e non devono essere
potati, perché ne va della stabilità dell’albero.
CONSIGLI DI POTATURA
Importante, per la potatura, è conoscere
le difese che la pianta costruisce per proteggersi dalle avversità ambientali. Solo così la
potatura non indebolirà la struttura dell’albero garantendone una vita migliore. Una
potatura sbagliata può creare alberi pericolosi, perché privati del loro sostegno naturale
di sopravvivenza.
STRATEGIE NATURALI ANTIVENTO
Le piante caducifoglie hanno in genere
quattro modi naturali di difesa: flessibilità, robustezza, amicizia e assorbimento delle forze.
QUALI VENTI
IL VENTO E GLI ALBERI
In Italia le zone più ventose sono le coste
di Sardegna e Liguria. I venti più impetuosi
sono il libeccio e il maestrale sulle coste sarde e tirreniche e la bora su quelle adriatiche.
Anche lo scirocco è un vento forte e nella
Pianura padana è presente il favonio che si
fa sentire con raffiche potenti. Il vento forte
può essere intenso anche solo per breve tempo, causando in egual modo gravi danni.
쎲 Flessibilità: i rami sono flessibili, tanto
che per spezzarli occorre fare forza. Ci sono
alberi che hanno i rami assai flessibili, come
capita per il salice, che si piega col vento senza spezzarsi; grazie alla flessibilità della chioma possono sopportare un carico di vento
16 volte maggiore prima di cedere.
쎲 Robustezza: riguarda alcune
piante a crescita lenta ma solida,
come la quercia, che è il tipico
esempio di legno appressato e
solido, di difficile rottura.
쎲 Amicizia: la pianta che utilizza questo stratagemma è in
particolare il platano, le cui
branche poco flessibili si spezzerebbero molto facilmente appena
piegate. I rami disposti naturalmente
molto vicini si sostengono l’uno con l’altro
formando una fitta rete che impedisce alle
branche più grosse di oscillare troppo.
쎲 Assorbimento delle forze: è la capacità,
comune a tutti gli alberi, di distribuire equamente lungo l’asse delle branche più grosse ra-
Il vento compie un lavoro importante: trasporta i pollini che attraverso uno scambio naturale permettono il ripopolamento vegetativo laddove avversità naturali o l’uomo hanno
distrutto le piante. Dove la natura è andata distrutta, come dopo le colate laviche o il rogo
di interi boschi o quando si costruisce un’autostrada o una ferrovia formando scarpate deserte, il vento, trasportando pollini, favorisce
la rinascita di piante e alberature in modo naturale. Ma l’aria porta con sé anche tutti gli
agenti inquinanti che oggi la caratterizzano,
spostandoli da un luogo a un altro e solo apparentemente liberando e pulendo l’aria.
È bene conoscere l’ambiente d’origine delle piante per far
fronte ad agenti atmosferici che possono danneggiarle
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GENNAIO 2008
CLUB3
IMPORTANZA DEL VENTO
AIUTI ALLE PIANTE
L’uomo può intervenire per ridurre i danni del vento: esistono pannelli frangivento
che in giardini e terrazzi rendono più facile
la vita delle piante, creando gradevoli angoli
appartati con effetti ombreggiati. Barriere
frangivento si possono realizzare anche con
siepi che proteggono altre piante più delicate: adatta è la siepe di pittosforo.
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