new-Micro-West-Nile-Virus - Laboratorio Virologia Cosenza

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MICRO
NEWS
U.O.C. Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare
S.O. “Annunziata” A.O Cosenza
a cura di Cristina Giraldi
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Il virus West Nile
Il Virus West Nile (WNV) è un componente della famiglia
Flaviviridae, genere Flavivirus, che include il virus della Febbre
gialla e della Dengue. E’ trasmesso da vari artropodi ematofagi
(nell’ 80% dei casi si tratta delle zanzare comuni Culex pipiens
+ Culex restuans), ma anche da Aedes albopictus, ovvero la
zanzara tigre. Il ciclo biologico vede gli uccelli selvatici come
ospiti amplificatori e l’uomo e il cavallo, come ospiti
accidentali. In questi ultimi la viremia è modesta e non in
grado di infettare nuovamente il vettore. Il virus, quindi, si
mantiene nell’ambiente attraverso il ciclo di trasmissione
vettore ematofago e uccello, mentre l’uomo si può infettare
se punto da un insetto ematofago precedentemente
contaminato da un uccello infetto. Circa il 20% dei soggetti
infettati ha sintomi simil-influenzali dopo un periodo di
incubazione di
3-15 giorni. Sintomi più severi, come
meningite, encefalite, paralisi e anche la morte sono a carico
di una percentuale minore di soggetti (1%), spesso di età
superiore ai 50 anni.
Inizialmente isolato in Uganda, è diventato
endemico in Africa, Europa ed in America
dove si è osservato un rapido ed inarrestabile
propagarsi. Negli USA ha infettato più di
27.000 persone (e più di 2000 in Canada)
causando oltre 720 decessi. Il virus è stato
trovato anche nel latte materno ed è stato
trasmesso con le trasfusioni e con le
donazioni di organi e tessuti. Il primo
episodio registrato in Italia risale al 1998 in
Toscana dove WNV causò l’infezione di
numerosi cavalli senza nessun caso umano.
In Italia, nell'agosto 2008 si è registrata la
presenza di WNV in alcune province
dell'Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia,
che ha colpito sia i cavalli che gli esseri
umani.In Italia, l’epidemia, che ha numeri
limitati per quanto riguarda l’uomo, registra
sei decessi su 70 casi nel 2008, quattro su
16 casi nel 2009 ed uno, in provincia di
Treviso nel 2011, con un innalzamento molto
elevatone del numero di cavalli infetti. Ad
ottobre 2011 segnalazione di WNV in
Sardegna con cinque cavalli colpiti dal virus
ed almeno 10 allevamenti interessati
dall’infezione. Nel nostro Paese c’è un Piano
di sorveglianza straordinaria della West Nile
Disease, perchè questo virus è stato
dichiarato endemico dalle autorità sanitarie.
Sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 8
settembre sono state pubblicate le “Norme
sanitarie in materia di encefalomielite equina
di tipo West Nile (West Nile Disease) e
attività di sorveglianza sul territorio
nazionale”. Si sta anche iniziando la
validazione delle sacche di sangue e dei
donatori di organi.
I test di laboratorio per l’identificazione di WNV sono:
sierologici e virologici e di isolamento del virus su monostrati
cellulari. I materiali patologici su cui si esegue la diagnosi di
laboratorio sono il liquor, il siero e il plasma.
Per ogni chiarimento in merito si faccia riferimento a:
dott.ssa Cristina Giraldi, dott.ssa Francesca Greco, recapiti: 0984 681381, 0984 681823, [email protected]
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